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EUSTACHIO MANFREDI
Gridarle: ‘ Assai tardasti;
Ascendi, o fra di noi tanto aspettata,
110Felice alma ben nata.’
Si volge ella a dir pur ch’altri la siegua,
Poi si mesce fra i lampi e si dilegua.
Canzon, se d’ardir troppo alcun ti sgrida,
Digli che a te non creda,
115Ma venga infinchè puote egli, e la veda.
FERNAND’ANTONIO GHEDINI
247 | Roma | 1674-†1768 |
Città, di cui, quanto il sol aureo gira,
Nè altera più, nè più onorata mira,
4Quantunque involta nella tua ruina!
Queste le mura son cui trema e inchina
Pur anche il mondo, non che pregia e ammira!
Queste le vie per cui con scorno ed ira
8Portar barbari re la fronte china!
E questi, che v’incontro a ciascun passo,
Avanzi son di memorabil opre,
11Men dal furor che dall’età securi!
Ma, in tanta strage, or chi m’addita e scopre
In vivo spirto, e non in bronzo o in sasso,
14Una reliquia di Fabrizj e Curj?
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