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Pagina:Myricae.djvu/149

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in campagna 125

VIII


Dall’argine



Posa il meriggio su la prateria.
Non ala orma ombra nell’azzurro e verde.
Un fumo al sole biancica; via via
                                        4fila e si perde.

Ho nell’orecchio un turbinìo di squilli,
forse campani di lontana mandra;
e, tra l’azzurro penduli, gli strilli
                                        8della calandra.




IX


Il passero solitario



Tu nella torre avita,
     passero solitario,
     tenti la tua tastiera,
     come nel santuario
     monaca prigioniera,
     6l’organo, a fior di dita;

che pallida, fugace,
     stupì tre note, chiuse