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Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/417

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i — 353 — v. lett. del 21 giugno 1829); ina cfr. il giudizio che ne recò A. BORGOGNONI in Studi di letter. tlor„ Bologna, Ztnicheìli, 1891, pag. 149; e v. G. LlSlO in Orazioni scelte del sec. XVI, Firenze, Sa tuoni, 1897, e B. ZUMBINI, Studi sul Leopardi, Firenze, Barbèra, 1902-4, 11, 55. Eguale raccostamelo della prosa del Tasso a quella di Loreazino nello Zibald., I, 171. Pag. 201,19 - Cfr. Zibald. Il, 120-21 e VI, 447. Pag. 201,24 - Post, autogr. inarg. : « ORAZ Od. 2 fin. [vv. 31-32] I. HI. PLUT. De sera numtnis oindicta init. circa ». 1 versi di Orazio: « Raro antecedentem | scelestum | Deseruit pede \ Poena claudo ». Pag. 202,5 - Cfr. Z,bald„ 1, 314. Pag. 202, 12 - Cfr. Zibald., I. 163. Pag. 202, 18 - Cfr. Z,bald., 1, 76. Pag 202, 21 - Cfr. Zibald., I, 359. Pag. 202,24 - Cfr. Zibald., I. 178. Pag. 203, 3 - Cfr. Zibald., 1. 82. Pag. 203, 7 - Cfr. Z,bald„ I, 382. DIALOGO DI CRISTOFORO COLOMBO E DI PIETRO GUriERREZ. 205, 3 - Post. marg. autogr. : < ROBERTSON, Stor. di America, libro p. Venez. 1794, t. I, pp. 84-91 ». Anche questa volta dunque lo stesso L. ci addita il primo spunto della sua operetta, e la fonte a cui attinse propriamente gli accenni di fatto, che occorrono nel corso del dialogo. Giova perciò rileggere nel Robertson le pagine da lui citate (nell’ed. Pierac- cini, Pisa, 1780, voi. I, pp. 99-100, 100-1, 105-6): «Ai quattordici di settembre la flotta fu circa dugento leghe all’ Occidente dell’ isole Canarie, ad una maggior distanza d«lla terra, di quella a cui qualuuque spagnuolo si fosse mai avanzato. Là furon sorpresi da un fenomeno egualmente maravi- glioso che nuovo. O .¡servarono che 1’ ago magnetico delle bussole non m rava esattamente la stella polare, ma declinava un grado verso Ponente ; ed a misura che s* avanzavano, questa declinazione cresceva. Questo fenomeno or familiare, comecché sempre un dei misteri della natura e di cui la sagacità dell’ uomo non è stata capace di penetrar la cagione, riempi di terrore i compagni del C^olombo ... Sembrava che la natura stessa fosse cangiata, e la sola guida, che rimaneva, era sul punto di mancar loro. 11 Colombo con non minor sagacità che prontezza, inventò una ragione di questo fenomeno. La quale benché non persuad-sse lui medesi no, sembrò si plausibile agli altri, che scacciò i lor timori, o posd silenzio alle ior mormorazioni ». Leopudi