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Pagina:Istorie dello Stato di Urbino.djvu/187

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148 Dell'Historie de' Galli Senoni.


Altri luoghi murati in quei Monti vicini, di qualche nome eretti furono, specialmente le Fratte alla banda sinistra di Monte vecchio, al par di grossa Terra honorate da i Duchi d'Urbino, con la residenza di un Giudice con la sua Corte. E verso Libanoto Bellisio, e Monte Maccio; i quali nell'edification della Pergola demoliti furono l'Anno 1237. e gli habitatori di essi con lor Signori nella nuova Terra per soggiornarvi andarono, la quale à spese del Publico, ne i Campi di Ugolino, e Mariolino figli di Corrado, ne l'angolo, che il Cinisco fà col Cesano incontrandosi da Gubbini ergevasi; non tanto per difesa del Territorio loro, quel sito nelle frontiere della Marca essendo, quanto per ricevere dall'abbondante Provincia le vettovaglie necessarie al gran Popolo di Gubbio, che passava in quei tempi al numero di cinquanta millia habitanti; nella cui fabrica spesero cento millia lire, come appare in una scrittura di autentico instromento antica, spettante à gli havuti litigij di quella Cittade l'Anno 1282. sotto il Pontificato di Martino Secondo, contra il Rettore dello Spoletano Ducato, innanti al Cardinal Gervasio, del titolo di San Martino, sopra il Dominio della Terra sudetta. Servasi questa scrittura (che quanto quì dico racconta) in una scattola tonda, dentro ad un'armario posta, nel primo ingresso à mano stanca, nella Cancelleria publica: ove anco le tavole famose di bronzo d'incogniti caratteri scritte, si vedono. Ridotta la nuova fabrica in perfettione, molti Gubbini ancora ad habitarvi andarono, e l'arti, ch'erano lucrose nella lor Città, introdussero; onde si ricca, e si popolosa divenne in breve, che il recinto delle nuove mura non bastevole à capirli, fuori delle porte inondarono, e nobilissimi Borghi edificaronvi, che hoggi tutti insieme poco minori della Terra nelle habitationi si rendono: Laonde in ogni guerra avenne, che in queste parti (forse per le sue ricchezze insidiata) ricevesse crudi, ed aspri assalti, e che saccheggiata venisse: particolarmente da Bravio da Montone, l'Anno 1418. da Francesco Sforza l'Anno 1444. e dal Cardinal Bibiena, l'Anno 1517. fù un tempo à Gubbini, che l'edificarono soggetta: dalla cui soggettione liberossi per la benigna dispositione de' Duchi d'Urbino, i quali rimettendola in libertà, contentaronsi che con le proprie Leggi, e con Ducali si governasse; come hoggi anche sotto il Dominio Ecclesiastico si governa. Perche in rispetto al numero grande de' suoi habitanti, picciolo Territorio possiede. Poi da URBANO VIII Pontefice Massimo hà ottenuto favoritissimo indulto di poter estrahere da ogn'intorno per una giornata legale da gli altri Territorij le vettovaglie, e senza pagare impositione, ò gabelle, come dal proprio le pigliassero alla lor Terra condurle. Quindi avviene, che i Mercanti ricchissimi di quella Patria, divendono de i più belli, e

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