A la brigata avara senza arnesi
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a cura di Aldo Francesco Massera
XIII secolo/XIV secolo
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Questo testo fa parte della raccolta XVII. Cenne dalla Chitarra d'Arezzo
I
Presenta l’ignobile brigata, a cui offre le sue parodie dei sonetti dei mesi di Folgore.
A la brigata avara senza arnesi:
in tutte quelle parti, dove sono,
davanti a’ dadi e tavolier li pono,
4per che al sole stien tutti distesi;
ed in camicia stiano tutti i mesi
per poter piú legger ire al perdono:
entro la malta e’l fango gl’imprigiono,
8e sien domati con diversi pesi.
E Paglierino sia lor capitano;
ed abbia parte di tutto lo scotto,
11con Benci e Lippo savio da Chianzano,
Senso da Panical, c’ha legger trotto:
chi lo vedesse schermir giuso al piano,
14ciascun direbbe: — E’ pare un anitrotto! —