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Francia

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Bandiera francese

Citazioni sulla Francia e i francesi.

Citazioni

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  • A forza di chiamarsi la Grande Nazione, la Francia ha finito per crederlo e far persuase le altre che le son piccole. (Giovanni Siotto Pintor)
  • Addio Francia! Addio Francia! Io penso che non ti rivedrò mai più. (Maria I di Scozia)
  • All'incontro [di inglesi e statunitensi] i Francesi non hanno mai imparato ad essere buoni colonizzatori; e ciò soprattutto per quel loro profondo istinto sociale che li adorna di modi graziosi, e perché non sanno mai scordarsi della propria origine. (Samuel Smiles)
  • Amare la Francia, oggi, significa portare in sé una ferita che non si rimargina. Quello che le nazioni non sanno ancora, quello che esse sapranno, io spero, un giorno, è che nel nostro mondo la Francia è indispensabile. Non possiamo fare a meno di lei. Potremo, con l'aiuto del Cielo, fare a meno d'una certa Germania, ma i tesori spirituali della nostra civiltà sono conservati dalla Francia. (Julien Green)
  • Bisogna nondimeno render giustizia ai francesi: essi non si perdono poi, tanto quanto si dice, in proteste; e quelle che fanno sono quasi sempre sincere; ma hanno una maniera di mostrar d'interessarsi a noi, che v'inganna più delle parole. I grossi complimenti degli svizzeri, non possono imporre che agli sciocchi. Le maniere dei francesi sono più seducenti perciò appunto che sono più semplici; si crederebbe che essi non vi dicono tutto quel che vogliono fare, per sorprendervi più piacevolmente. Dirò di più: non sono falsi nelle loro dimostrazioni; sono naturalmente officiosi, umani, benevoli, ed anco, checché se ne dica, più veritieri che alcun'altra nazione; ma sono leggieri e incostanti. Hanno infatti il sentimento che vi esternano; ma questo sentimento se ne va com'è venuto. Parlandovi, sono pieni di voi; non vedendovi più, vi dimenticano. Nulla è permanente nel loro cuore; tutto è per loro l'opera d'un momento. (Jean-Jacques Rousseau)
  • Che divenne il Parigi d'un altro tempo il Parigi ispirato che pensava, parlava, sfolgorava nello spazio, che gettava ogni giorno nel mondo un'opera nuova, una verità, un delitto, una scoperta?... Ohimè! La Francia non pensa più, non fantastica più, o finge non ricordarsi, quello che credette, intravide, disse, fece nei suoi splendidi giorni "grandezza e di fede?. Ella ha spenta l'anima sua o la lasciò spegnere da un soffio passeggiero; e di tanta fiamma e di tanto bene del passato ora che resta? Nulla, se non se qua e colà l'ultimo riverbero obliato d'una gloria sepolta. (Eugène Pelletan)
  • Ciò che non è chiaro non è Francese. (Antoine de Rivarol)
  • Come si può governare un paese che ha duecentoquarantasei varietà differenti di formaggio? (Charles de Gaulle)
  • E un dì la Francia ci inviava co' veleni i loro antidoti, e questi eran certo più possenti di quelli, e noi stessi per il domestico nutrimento eravamo più temprati a sopportarli. Una pagina di Chateaubriand, un canto di Lamartine o di Berrier, un dramma di Victor Hugo o di De Vigny, un racconto di Nodier o di Giorgio Sand, misti ad un'ode di Manzoni e ad una tragedia di Nicolini potevano rifare il sangue corrotto da un romanzo di Balzac e di Paolo De Kock ... Erano quelli i giorni gloriosi delle lettere francesi, ed il trionfo del genio gallico pareva legittimo. (Giuseppe Guerzoni)
  • – Ehi, e come sai se c'è stato un francese in giardino?
    – Io sono francese, occhio.
    – ...Se l'immondizia è sparita e la cagna è incinta! (Stand by Me - Ricordo di un'estate)
  • Francia, madre delle arti, delle armi e delle leggi. (Joachim du Bellay)
  • Gli studiosi di simboli spesso osservavano come la Francia – paese famoso per il masochismo, l'adulterio e i suoi capi di Stato insicuri e di bassa statura come Napoleone e Pipino il Breve – non avrebbe potuto scegliere un simbolo nazionale più adatto di quello: un fallo eretto, alto trecento metri. [riferito alla Torre Eiffel] (Dan Brown)
  • I Belgi spingono l'imitazione fino all'eccesso, parola d'onore! Se prendono talvolta la sifilide lo fanno per assomigliare ai Francesi. (Charles Baudelaire)
  • I franzesi sono per natura più fieri che gagliardi o dextri; et in uno primo impeto chi può resistere alla ferocità loro, diventano tanto umili, e perdono in modo l'animo che divengono vili come femmine. Ed anche sono insoportabili de' disagi ed incommodi loro, e col tempo stracurano le cose in modo che è facile, col trovargli in disordine, superarli. (Niccolò Machiavelli)
  • Il dramma della Germania è di non avere avuto un Montaigne. Che fortuna, per la Francia, aver cominciato con uno scettico! (Emil Cioran)
  • Il fortunato malanno de' Francesi è di portare la propria inclinazione agli ultimi limiti, facendola, se occorre, uscire da ogni confine. Strafanno la propria indole, o, al bisogno, se ne creano una di pianta. (Camillo Boito)
  • Il francese a forza leva il gippone, e pone in farsetto, lo spagniuolo ti lascia nudo con destrezza. (Salvator Rosa)
  • Il francese viene in Italia come parte lo spagniolo cioè ricco e lo spagniolo giunge come parte lo francese cioè mendico. (Salvator Rosa)
  • Il pernod è un'imitazione verdastra dell'assenzio. Se ci aggiungi acqua diventa lattiginoso. Sa di liquirizia e subito ti tira su, ma poi ti deprime in egual misura. (Ernest Hemingway)
  • In Francia si attribuisce moltissima importanza alle lettere di buon anno, è un uso al quale non si manca mai fra parenti, a meno di essere guastati mortalmente. (Italo de Feo)
  • In Francia si avverte la citoyenneté che è appartenenza della nazione, senso della collettività, dei diritti e dei doveri. Non è una cosa diversa dal rispetto delle leggi e per la cosa pubblica che si respira, o almeno si respirava, in Emilia o in Toscana. (Stefano Accorsi)
  • In Francia, tutto accade, soprattutto ciò che è impossibile. (François de La Rochefoucauld)
  • La differenza culturale tra i francesi e gli spagnoli è che noi spagnoli sappiamo tutto della Francia, e i francesi non sanno nulla della Spagna. (Luis Buñuel)
  • La esperienzia insegna a chi ha cervello capace a imparare, ma a' franzesi che sono di natura impazientissimi e poco consideratori delle cose, e che non sanno vivere altrimenti che a caso, nessuna esperienzia gli farà pigliare la pazienzia, né mai nelle loro azioni riceveranno lo ordine e la maturità, perché la natura non glielo consente. (Francesco Guicciardini)
  • La Francia della mia infanzia e della mia educazione è morta. Mi sento un'immigrata nel mio stesso paese, diventato un territorio straniero. (Brigitte Bardot)
  • La Francia è come una vecchia badante che alleva i figli di un altro popolo. (Renaud Camus)
  • La Francia eterna. (Gustave Cohen)
  • La Francia fu per lungo tempo un dispotismo temperato dagli epigrammi. (Thomas Carlyle)
  • La Francia ha cominciato a decadere da quando si è gettata nelle braccia della democrazia. Il Primo Impero è stata la sua ultima follia vitale. Da allora è finita. (Emil Cioran)
  • La Francia mi ha dato il suo cuore; il minimo che io possa fare è di darle la vita. (Joséphine Baker)
  • La mia prima impressione è questa: mentre i francesi amano tutti Roosevelt, un tipo di governo alla Roosevelt non potrebbe avere successo in un paese come la Francia, che sembra mancare della capacità di guardare ad un problema nel suo complesso. Non amano Blum perché prende i loro soldi e li dà agli altri: cosa che per un francese è très mauvaise. (John F. Kennedy)
  • La Provvidenza ha dato ai francesi il dominio della terra, agli inglesi quello del mare e ai tedeschi quello dell'aria.[1](Johann Paul Friedrich Richter)
  • La vittoria della Coppa del Mondo è la cosa più bella che sia accaduta alla Francia dai tempi della rivoluzione. (Emmanuel Petit)
  • Le altre parti del mondo hanno le scimmie; l'Europa ha i francesi. La cosa si compensa. (Arthur Schopenhauer)
  • Ma io sono francese, mon brave, sono abituato dalla nascita al concetto di ennui... (All Star Sezione Otto)
  • Non esiste l'inferno. Esiste la Francia. (Frank Zappa)
  • Oggi la Francia mette orrore a chi la conosce e paura a chi l'ama. (Giuseppe Guerzoni)
  • Perché la Francia mi odia? Perché mi vuole morta? (Françoise Sagan)
  • Questo Paese di merda non merita il PSG! (Zlatan Ibrahimović)
  • Se avessi un reddito di 5mila franchi non farei altro che divertirmi con le donne, fino allo stremo. Senza le francesi la vita non avrebbe senso: ma finché ci saranno le grisettes, avanti tutta! (Friedrich Engels)
  • Sia lode ai francesi che si son presi a cuore i due bisogni fondamentali della società umana: il mangiar bene e l'eguaglianza civile, e han fatto passi da gigante nell'arte culinaria e nella libertà. (Heinrich Heine)
  • «Siete mai stato in Francia, signor Martino?» disse Candido. «Sì, sono passato per diverse province: in alcune, metà degli abitanti è pazza, in qualche altra son troppo furbi, in altre ancora il comune delle persone è d'indole abbastanza buona e stupida; in altre fanno i belli spiriti; e in tutte, occupazione principale è l'amore, seconda, la maldicenza, terza, dire sciocchezze.» (Voltaire)
  • Signori, la Francia, per diventare la Francia, ha speso sei secoli di Storia e di sangue, e sessanta Re. E ora dovrebbe contentarsi di ridiventare un pezzo d'Europa, e basta? (Charles de Gaulle)
  • Terra di Francia, tempo delle crociate: ecco la patria; ecco l'età in cui sbocciò e fiorì con mirabile vigore, con generosa abbondanza la nuova epopea. La Francia nel secolo XI e XII è certo, nel risveglio generale delle nazioni di occidente, quella che mostra in tutti i campi maggiori energie. Di là parte l'iniziativa delle crociate, volte non solo, oltremare, alla salvazione del sepolcro di Cristo, bensì anche, oltremonte, alla liberazione della Spagna. Di là muove la conquista dell'Inghilterra, di là la conquista delle Puglie e della Sicilia. E da tutti questi moti l'occidente esce profondamente rinnovato grazie anche in parte ai contatti vivi e fecondi ch'esso riesce a stabilire con l'oriente arabo e bizantino.
    Anche culturalmente la Francia allora primeggia. Fioriscono là le grandi scuole, a cui accorrono da ogni angolo di Europa moltitudini di studenti. Fioriscono in quelle scuole le lettere latine, vi nasce e vi cresce la nuova filosofia. E intanto sorgono da ogni lato le belle chiese, le grandi mirabili cattedrali: nasce sul suolo di Francia l'arte gotica... (Angelo Monteverdi)
  • Tutto fanno, e nulla sanno; | Tutto sanno, e nulla fanno: | Gira, volta, e' son Francesi; | Più li pesi, | Men ti danno. (Vittorio Alfieri)
  • I [francesi sono una grande popolo, ma spesso con essi l'intesa non è facile, hanno un antico difetto: non vogliono mai essere giudicati e basta la più piccola osservazione per offenderli.
  • La Francia può esser molto utile all'Italia, ma l'Italia può dar molto alla Francia.
  • Qualunque giudizio di si dia di Mussolini, la verità è che egli fu sempre un nemico della Francia.
  • Non è vero il luogo comune che si ripete sempre: noi e i francesi, se non siamo della stessa razza, siamo della stessa civiltà. Noi siamo paese di civiltà e di lingua affine, e quindi vi è una continuità di natura, non vi è continuità di razza.
  • Non posso parlare della Francia senza rispetto e affezione. Non dirò dunque parole alcuna che sia poco amica: Sono stato e sono amico a tutti i capi francesi e con essi ho avuto vera intimità.
  • Al Francese un'oca, allo Spagnolo una rapa.
  • Con gli inglesi i grandi servigi, coi francesi i riguardi, e con gli italiani le maniere.
  • Francese furioso, spagnolo assennato, tedesco sospettoso.
  • Franza o Spagna purché se magna.
  • Gl'italiani piangono, gli alemanni gridano, i francesi cantano.
  • I francesi non dicono come vogliono fare, non leggono come scrivono, non contano come notano.
  • Il Francese per amico, ma non per vicino, se tu puoi.
  • L'italiano è cerimonioso nella religione, il tedesco serio, l'inglese devoto, il francese zelante, lo spagnolo superstizioso.
  • L'italiano è nei consigli acuto, il tedesco lento, l'inglese ardito, il francese pronto, lo spagnolo cauto.
  • L'italiano è saggio prima di fare una cosa, il tedesco quando la fa, e il francese quando è bell'e fatta.
  • L'italiano è savio e lo pare, lo spagnolo par savio e non lo è, il francese è savio senza saperlo.
  • L'italiano nel matrimonio è carceriere, il tedesco padrone di casa, l'inglese sottomesso, il francese libero, lo spagnolo tiranno.
  • La Francia è il paese delle mode, l'Inghilterra delle stravaganze, la Spagna degli antenati, l'Italia delle pompe, e la Germania dei titoli.
  • Le nazioni smaltiscono diversamente il dolore: il tedesco lo beve, il francese lo mangia, l'italiano lo dorme.
  • Quando l'Italia suona la chitarra, la Spagna le nacchere, la Francia il liuto, l'Irlanda l'arpa, la Germania la tromba, l'Inghilterra il violino, l'Olanda il tamburo, nulla è uguale ad esse.
  • Signore spagnolo, e pasticciere francese.
  • Spagna magra, Francia grassa, Germania la passa.
  • Tedeschi alla stalla, francesi alla cucina, spagnoli alla camera, italiani a ogni cosa.

Note

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  1. Per comprendere questa battuta, occorre rammentare che l'autore (tedesco) visse fra il 1763 ed il 1825, quando non esisteva ovviamente una forza militare aviatoria.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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