Dialetto talian

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Talian (Veneto brasiliano)
Talian
Parlato inBrasile (bandiera) Brasile
Regioni  Santa Catarina
  Rio Grande do Sul
  Paraná
Locutori
Totalecirca 500 000
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto latino
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue romanze
  Lingue italo-occidentali
   Veneto
    Talian
Statuto ufficiale
Ufficiale inBrasile
Codici di classificazione
Glottologtali1266 (EN)

Il dialetto talian,[1] o semplicemente talian[2][3] (detto anche veneto brasiliano) è un dialetto della lingua veneta parlato da circa 500 000 persone negli Stati brasiliani di Rio Grande do Sul e Santa Catarina,[4] oltre che nei comuni di Santa Teresa[3][5][6] e Venda Nova do Imigrante nell'Espírito Santo.[7][8][9][10][11][12] Si tratta di un idioma a base veneta, con influssi di altri dialetti italiani e del portoghese; il talian non è considerato una lingua creola, nonostante l'alta incidenza di prestiti lessicali dal portoghese, poiché «la grammatica e il lessico rimangono fondamentalmente veneti».[13]

Lo stesso argomento in dettaglio: Italo-brasiliani e Lingua italiana in Brasile.

Immigranti italiani cominciarono a insediarsi nel sud del Brasile alla fine degli anni settanta dell'Ottocento. Essi provenivano da regioni differenti dell'Italia, soprattutto settentrionale, ma prevalevano i parlanti di lingua veneta. La nascita di una koiné dialettale su base veneta tra gli italo-brasiliani ebbe luogo all'interno della cosiddetta "Regione Coloniale Italiana" nel Nordest riograndense.[14] A partire dalla metà del XX secolo, l'intensificarsi degli scambi socio-economico-culturali fra le diverse comunità italiane determinarono una rapida integrazione linguistica in «una parlata comune di tipo veneto, risultante di incroci dialettali tra i vari dialetti veneti, lombardi e la lingua portoghese».[15] Tale koinè divenne una sorta di «linguaggio d'affari» nella regione. La formazione di una lingua comune fu favorita da alcuni fattori extralinguistici, come la distribuzione dei coloni secondo un criterio geografico e non etno-linguistico, i matrimoni fra parlanti di varietà regionali differenti, l'attività religiosa promossa dalle numerose cappelle rurali.[16]

La componente veneta s'impose su tutte le altre parlate, compresa quella lombarda (cosicché qualsiasi parlante del gruppo lombardo sapeva parlare in veneto, ma non viceversa). Contestualmente, vennero meno i dialetti numericamente meno rappresentati, mentre continuarono a resistere isole dialettali per il bellunese-feltrino, il bergamasco, il cremonese, il mantovano, il milanese e il friulano. Nelle comunità rurali si istituì quindi un trilinguismo tra dialetti particolari, koinè veneta e portoghese; la lingua portoghese rimase predominante nei centri maggiori, mentre nei centri urbani minori la koinè veneta divenne la lingua d'uso principale.[15]

Come il Riograndenser Hunsrückisch (hunsriqueano riograndense), il principale idioma tedesco parlato da brasiliani del sud di origine tedesca, il talian è stato sottoposto a misure persecutorie negli anni quaranta. A quel tempo, l'allora presidente Getúlio Vargas cominciò una campagna nazionalistica (simile al Nacionalismo della confinante Argentina o della stessa Italia unionista) per provare a costringere i locutori non portoghesi del Brasile a "integrarsi meglio" nella cultura dominante nazionale. Parlare una lingua diversa dal portoghese in pubblico o persino nella propria casa era considerato antipatriottico e meritevole di severe punizioni.[17]

Come risultato del trauma delle politiche del regime di Vargas, si ebbe uno stigma associato a queste lingue,[18] come spesso ricordato dai parlanti più anziani.[19] Il talian sopravvisse quindi «nella condizione di dialetto parlato a livello familiare e di cerchia ristretta, parentale o semi-parentale».[20] A partire dalla commemorazione del centenario dell'immigrazione italiana (1975), tuttavia, il veneto brasiliano è stato al centro di numerose iniziative di divulgazione,[21] spesso legate a rivendicazioni regionalistiche.[22]

Caratteristiche

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Comuni in cui il talian è co-ufficiale nel Rio Grande do Sul.

Il talian presenta «i tratti tipici di un'enclave linguistica».[23] I tratti linguistici del talian dipendono dalle diverse parlate da cui la koinè ha avuto origine. Essa infatti «possiede una struttura fonologica, morfologica e lessicale veneta con caratteristiche strutturali dei dialetti vicentino, padovano, trevigiano e feltrino-bellunese, più influenze dei dialetti lombardi e del portoghese».[24] L'influenza del portoghese brasiliano si è esercitata, più che sulla fonetica, sul lessico: è il caso, in particolare, dell'introduzione di vocaboli portoghesi per indicare entità non presenti nel contesto d'origine o inesistenti al momento dell'emigrazione. I vocaboli introdotti dal portoghese alla koinè vengono costantemente adattati alle caratteristiche fono-morfologiche della lingua veneta.[25] Al momento della codificazione grammaticale del talian, peraltro, non è mancata la proposta di eliminare questi "brasilianismi", restituendo alla lingua quello che sarebbe stato il suo carattere originario di purezza veneta.[26]

I principali tratti linguistici riconosciuti alla koinè sono i seguenti:[27]

Tratti distintivi di singole aree dialettali

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  • mancata dittongazione delle vocali derivate da Ĕ, Ŏ del latino in sillaba chiusa (si ha quindi ['kor], come in vicentino o in trevigiano, e non ['kuor], come in feltrino-bellunese e Rodigino);
  • presenza sporadica della vocale anteriore semichiusa arrotondata [ø], tipica delle parlate lombarde;
  • eliminazione generalizzata delle vocali finali diverse da -a (si ha quindi [ka'val] nella koinè contro [ka'valo] di vicentino e veronese e [ka'vao] del padovano), forse per interferenza delle parlate lombarde.

Tratti comuni all'area lombardo-veneta

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  • nasale velare [ŋ] (per es. in ['paŋ] 'pane'), comune ai principali dialetti italiani della Regione Coloniale Italiana;
  • mancata palatalizzazione del gruppo latino -CT-, come tipico del veneto ([fa'to], [la'te], contro il lombardo ['fatʃ], ['latʃ]);
  • tendenza all'assibilazione delle affricate palatali sorde (['sinkwue'] 'cinque', ['sento] 'cento', ['braso] 'braccio', ecc., accanto a ['tʃinkue], ['tʃento], contemplate in alcuni dialetti lombardi e veneti);
  • inesistenza delle fricative palatali, sostituite dalle corrispondenti sibilanti nei prestiti dal portoghese (per es. [ka'sia] per Caxias, pronunciato in portoghese [ka'ʃias]);
  • esito palatale del gruppo latino -CL- (per es. in ['retʃa] 'orecchio').

Scrittura e pronuncia del talian

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Come nella maggior parte delle lingue scritte, fatta eccezione per le parole derivate da altre lingue - nel caso della lingua taliana, le parole derivate dalla lingua portoghese - anche per il talian esiste una corrispondenza tra grafema e fonema.

A differenza del veneto il talian non possiede fonemi estranei all'italiano come le consonanti interdentali e l'approssimante velare.

Pronuncia dei grafemi

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La lettura dei testi scritti taliani, è simile all'italiano, ma ci sono delle eccezioni:

  • gli: viene sempre pronunciato /gli/ e mai /ʎi/ non esistendo quest'ultimo in lingua taliana;
  • j: viene pronunciato //;
  • sc, seguito da e o da i: viene pronunciato /stʃ/, non esistendo il fonema /ʃ/ in lingua taliana;
  • ss: viene pronunciato /s/;
  • z: viene pronunciato /z/, tale fonema è scritto con la lettera z e non con la x, a volte è scritto con la lettera s come in italiano.

Accento grafico

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Gli accenti grafici della lingua taliana sono completamente uguali all'italiano.

La parola cour si legge /kɔr/.

Secondo alcuni studiosi, il progressivo livellamento linguistico delle parlate dialettali nella Regione Coloniale Italiana non approdò realmente alla creazione di una grande e unica lingua veicolare, anche per via della concorrenza sempre più forte del portoghese.[28] La koinè permane infatti assai fluida e variabile, permettendo la compresenza di forme concorrenti appartenenti a più sottogruppi dialettali.[29] In quest'ottica, il "fenomeno talian" sarebbe il risultato di un'autentica pianificazione linguistica, attuata a partire dal I Encontro de Escritores em Talian del 1989: in quell'occasione fu scelto il termine talian per indicare una pretesa lingua veicolare coloniale cui gli stessi promotori non riconoscevano caratteri univocamente condivisi.[30] Precedentemente, si era parlato piuttosto di "veneto" o di "veneto sulriograndense"; la scelta di talian si deve probabilmente a «particolari situazioni storiche di accelerazione del cambiamento, quando il bisogno di un'identità più forte e più allargata si fa sentire».[31]

L'adozione di questa pur avendo conseguenze notevoli sulla coscienza linguistica della comunità italo-brasiliana, non avrebbe influenzato sensibilmente le pratiche linguistiche concrete, irreversibilmente avviate verso la scomparsa dei residui dialettali. Indagini compiute all'inizio del XXI secolo hanno infatti messo in luce una competenza linguistica dialettale ormai limitata alla fascia più anziana degli italo-brasiliani;[32] la progressiva scomparsa dei dialetti nelle generazioni più giovani si lega alle profonde trasformazioni socio-culturali che hanno interessato le comunità italiane (in particolare la scolarizzazione e la diffusione di media in lingua portoghese).[33]

Produzione culturale

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Il talian conta «centinaia di pubblicazioni letterarie».[34] Nel 2013 è nata la rivista «Brasil Talian» allo scopo di diffonderne l'uso; al talian sono stati inoltre dedicati due dizionari (Stawinski 1995, Luzzatto 2000) e una grammatica (Luzzatto 1994), oltre a un progetto di insegnamento tramite la musica (Miazzo 2014). In Brasile dal 1996 è previsto per legge l'insegnamento di una seconda lingua a partire dalla quinta elementare;[35] il talian è quindi entrato in competizione, non priva di risvolti ideologici, con l'italiano standard, maggiormente formalizzato e veicolo di una più ampia produzione culturale.[36] Ogni proposta di introduzione del talian nelle scuole, peraltro, si deve necessariamente scontrare con la diversificazione delle parlate dialettali, dato che non tutte le comunità condividono l'uso della koinè, e con la mancanza di una formazione professionale che abiliti gli educatori all'insegnamento dei vari dialetti.[37]

Alle comunità talian sono stati dedicati i documentari I-Talian del Brasile (diretto da Roberto Torelli e Rodolfo Ricci, prodotto dalla Federazione Italiana Lavoratori Emigranti e Famiglie, 80', 2003)[38] e Brasil Talian (scritto e diretto da André Constantin, 65', 2014).[39] In Brasile sono inoltre attive circa 200 radio che effettuano trasmissioni in talian;[40] in particolare, circa 40 di esse trasmettono il programma Taliani Nel Mondo, realizzato da Edgar Maróstica nella città di Serafina Corrêa.[41] Il talian trasmesso da queste radio, tuttavia, è caratterizzato da una forte commistione grammaticale e lessicale con il portoghese.[42]

Riconoscimenti istituzionali

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Nel 2009 il talian è stato dichiarato parte del patrimonio linguistico negli Stati del Rio Grande do Sul[43] e di Santa Catarina[44], nonché lingua co-ufficiale, insieme al portoghese, nel comune riograndense di Serafina Corrêa, la cui popolazione è al 90% di origine italiana.[45] Infine, nel 2014 il talian è stato dichiarato parte del patrimonio culturale del Brasile (Língua e referência cultural brasileira); secondo la stima divulgata in questa occasione, il veneto brasiliano sarebbe parlato da circa 500.000 persone in 133 città.[46]

  1. ^ Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".
  2. ^ Il Baco da Seta, Sarah, dal Brasile a Sona per studiare il dialetto veneto, su ilbacodaseta.org, 2014 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2015).
  3. ^ a b Loriato, Sarah, Northern Italian dialects in Santa Teresa, Brazil, su uni-koblenz-landau.de, 36th LAUD Symposium University of Koblenz-Landau, marzo 31 - April 3, 2014 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2015).
  4. ^ Per i dati numerici cfr. i dati divulgati dal governo brasiliano nel 2014 (Dialeto de imigrantes italianos se torna patrimônio brasileiro). Per la diffusione geografica, cfr. la mappa in Ethnologue – Southern Brazil.
  5. ^ Gazzetta di Mantova, Roverbella va in Brasile, su ricerca.gelocal.it, 2014.
  6. ^ Gazzetta di Mantova, Roverbella va in Brasile, su ricerca.gelocal.it, Alberto Scuderi, 4 agosto 2014.
  7. ^ Talian Brasil - Intervista con casal Benjamim Falqueto - Venda Nova del Imigrante - ES, su camaravni.es.gov.br (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2014).
  8. ^ I dessendenti taliani che parla el talian Venda Nova do Imigrante – Espírito Santo – Brasil, su talian.net.br (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  9. ^ Chico Zandonadi, Radialista del talian – Ràdio FMZ, Venda Nova do Imigrante – ES, su talianbrasil.com.br (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  10. ^ Dialeto falado por imigrantes italianos é reconhecido como patrimônio nacional [collegamento interrotto], su globotv.globo.com.
  11. ^ Brasil Talian documentado em filme, su serragaucha.com (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2018).
  12. ^ Voci venete dal cuore del Brasile: il talian, su patrimonilinguistici.it. URL consultato il 17 ottobre 2019.
  13. ^ Bagna 2011, p. 340.
  14. ^ Non ci sono stati, invece, sviluppi analoghi in altri Stati a forte presenza italiana (San Paolo, Espírito Santo, Santa Catarina, Paraná); cfr. Frosi 1987, pp. 138-140.
  15. ^ a b Ivi, p. 147.
  16. ^ Ivi, p. 150.
  17. ^ Oliveira 2008, pp. 5-6.
  18. ^ Oliboni 2003.
  19. ^ Maraschin 2006, p. 122; Marcato 2007, p. 152.
  20. ^ Secci 2011, p. 360.
  21. ^ Corrà 2003, p. 349-350; all'anno successivo data il primo dizionario del talian (Stawinski 2000).
  22. ^ Carboni 2002, p. 225; nello stesso studio, alle pp. 226-228, si osserva che la scrittura in talian, specialmente negli scritti di Darcy Loss Luzzatto, non è estranea alla propagazione di idee cripto-razziste sulla superiorità dei discendenti dei coloni veneti e lombardi sulla restante popolazione brasiliana (compresi gli italo-brasiliani di origine meridionale).
  23. ^ Bagna 2011, p. 341; cfr. anche Meo Zilio 1991 sulle isole linguistiche italiane in Sudamerica.
  24. ^ Frosi 1987, p. 147.
  25. ^ Ivi, pp. 156-157.
  26. ^ Carboni 2002, pp. 349.
  27. ^ Cfr. Carboni 2002, pp. 331-332.
  28. ^ Carboni 2002, pp. 291-292.
  29. ^ Corrà 2001, pp. 282-287.
  30. ^ Ivi, pp. 344-350.
  31. ^ Corrà 2003, pp. 347-348 e 352.
  32. ^ Ivi, pp. 351-361; Maraschin 2006.
  33. ^ Maraschin 2006, pp. 122-125.
  34. ^ Bagna 2011, p. 341.
  35. ^ Lei de Diretrizes e Bases da Educação Nacional Archiviato il 9 febbraio 2015 in Internet Archive., Art. 26.
  36. ^ Frosi 2001, pp.261-263; Carboni 2002, pp. 355-356; Corrà 2003, pp. 350-352.
  37. ^ Antunes 2006, p. 134.
  38. ^ Scheda film: I-Talian del Brasile.
  39. ^ Il film sarà presentato in Italia nell'ambito del XX Film Festival della Lessinia (Bosco Chiesanuova, VR, 23-31 agosto 2015); cfr. Scheda film: Brasil Talian.
  40. ^ Jornal Nacional – Brasil tem novo dialeto registrado como patrimônio cultural.
  41. ^ Taliani Nel Mondo Archiviato il 7 febbraio 2015 in Internet Archive..
  42. ^ Frosi 2001, pp. 259-260.
  43. ^ (PT) Governadora sanciona lei que declara o Talian dialeto integrante do patrimônio do RS, su Portal do Estado do Rio Grande do Sul, 12 giugno 2009. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  44. ^ LEI-014951, su server03.pge.sc.gov.br. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  45. ^ Vereadores aprovam o talian como língua co-oficial do município Archiviato il 17 aprile 2019 in Internet Archive..
  46. ^ (PT) Bibiana Bolson, Serafina Côrrea, RS, Dialeto de imigrantes italianos se torna patrimônio brasileiro, su Jornal Hoje, 20 novembre 2014. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  • Antunes 2006 = Helenise Sangoi Antunes, L'insegnamento bilingue può essere un modello che garantisce la preservazione dei dialetti all'interno di una comunità italo-brasiliana?, in Meo Zilio 2006, pp. 127–135.
  • Bagna 2011 = Carla Bagna, America Latina, in SLEIM, pp. 305–357.
  • Carboni 2002 = Florence Carboni, "Eppur si parlano!" Étude diachronique d'un cas de contact linguistique dans le Rio Grande do Sul (Brésil), Passo Fundo, UPF, 2002.
  • Corrà 2001 = Loredana Corrà, I veneti in Brasile. Koinè dialettale come superamento dei confini?, in Marcato 2001, pp. 279–288.
  • Corrà 2003 = Loredana Corrà, Il "talian" dei veneto-brasiliani, in Italiano. Strana lingua?, a cura di Gianna Marcato, Padova, Unipress, 2003, pp. 347-352.
  • Frosi 2001 = Vitalina Maria Frosi, L'italiano standard e i dialetti italiani in Brasile, in Marcato 2001, pp.253-264.
  • Luzzatto 1994 = Darcy Loss Luzzatto, Talian (Vêneto Brasileiro). Noções de Gramática, História e Cultura, Porto Alegre, Sagra Luzzato, 1994.
  • Luzzatto 2000 = Darcy Loss Luzzatto, Dissionario Talian-Portoghese: Veneto Brasilian = Dicionário Talián-Português: Vêneto Brasileiro, Erechim, Sagra Luzzatto, 2000.
  • Maraschin 2006 = L. T. Maraschin, Descrizione della parlata dei discendenti di italiani nella città di Santa Maria, nel Rio Grande do Sul, in Meo Zilio 2006, pp. 113-125.
  • Marcato 2007 = Carla Marcato, Il taliàn in Brasile: alcune opinioni dei parlanti, in «Oltreoceano», I 2007, pp. 149-156.
  • Miazzo 2014 = Giorgia Miazzo, Cantando in talian: imparar el talian co la musica, Bassano, Editrice Artistica Bassano, 2014.
  • Meo Zilio 1991 = Giovanni Meo Zilio, Isole linguistiche dell'italiano all'estero: il caso del Sudamerica, in Lingua e letteratura italiana nel mondo oggi, a cura di Ignazio Baldelli e Bianca Maria Da Rif, 2 voll., Firenze, Olschki, 1991, vol. I, pp. 226-247.
  • Meo Zilio 2006 = Veneti in Rio Grande do Sul, a cura di Giovanni Meo Zilio, Ravenna, Longo, 2006.
  • Oliboni 2003 = Bernardete Soldadelli Oliboni, A estigmatização com o fator determinante dos bloqueios de fala de descendentes de imigrantes italianos no Nordeste do Rio Grande do Sul, in «Ideas», I 2, Settembre 2003, pp. 79-91.
  • Oliveira 2008 = Gilvan Müller de Oliveira, Plurilingüísmo no Brasil, Brasília, Representação da UNESCO no Brasil / IPOL, 2008.
  • Secci 2014 = Alberto Secci, Il taliàn: spunti e riflessioni su un dibattito, in SLEIM, pp. 359-364.
  • SLEIM = Storia linguistica dell'emigrazione italiana nel mondo, a cura di Massimo Vedovelli, Roma, Carocci, 2011.
  • Stawinski 1995 = Alberto Victor Stawinski, Dicionário-dizionario vêneto, português, italiano, versione italiana a cura di Ulderico Bernardi e Aldo Toffoli, Cornuda, Antiga, 1995.

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