Natriemia
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Per natriemia (dal latino natrium, «sodio»), o sodiemia, si intende il livello di concentrazione del sodio nel sangue. I valori considerati normali sono di 136-145 mEq/L (milliEquivalenti per litro).
Il sodio è un catione prevalentemente extracellulare (per il 95%) che regola lo stato di idratazione dell'organismo. Il suo equilibrio col potassio, altro fondamentale sale, è mantenuto dalla pompa sodio-potassio, che trasporta sodio all'esterno della cellula e potassio all'interno.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La concentrazione plasmatica di sodio si richiede per una valutazione dell'equilibrio idroelettrolitico nei seguenti casi.
Si ha ipernatriemia, cioè un eccessivo livello di sodio, in caso di:
- disidratazione
- poliuria per diabete
- iperaldosteronismo
- sindrome di Cushing
- somministrazione di cortisonici
- somministrazione di soluzioni saline ipertoniche
Si ha iponatriemia, in caso di:
- sindrome da inappropriata secrezione di ADH
- insufficienza cardiaca congestizia
- cirrosi
- sindrome nefrosica
- nefropatie tubulo-interstiziali
- acidosi tubulare renale
- vomito, diarrea, peritonite, pancreatiti, fistole intestinali, ustioni
- alcalosi metabolica e respiratoria
- ipotiroidismo
- Ipopituitarismo
- intossicazione acuta da acqua
- uso eccessivo di diuretici