Simboli bahai
I simboli bahá'í sono espressioni grafiche o ideogrammi che rappresentano in modo sintetico la religione bahá'í o il suo mondo.
Assieme alla stella a cinque punte, che rappresenta il corpo umano e la Manifestazione di Dio, altri due simboli bahai sono: il Più Grande Nome, e il simbolo stilizzato, sempre del Più Grande Nome - noto anche come simbolo dell'anello, disegnato da `Abdu'l-Bahá - che schematizza il rapporto tra l'umanità e Dio tramite la Sua Manifestazione, o le Sue Manifestazioni.
Indirettamente, pur non ufficialmente, v'è anche il numero nove o suoi derivati, come la stella a nove punte
Stella a cinque punte
[modifica | modifica wikitesto]La stella a cinque punte o haykal, ossia Tempio in arabo, è il simbolo ufficiale della Fede bahai come confermato da Shoghi Effendi, il Custode della fede[1]:
«A rigor di termini la stella a cinque punte è il simbolo della nostra fede, come indicato dal Báb e spiegato da Lui.»
La stella a cinque punte è stata usata sia dal Báb che da Bahá'u'lláh, il fondatore della religione bahai, in alcune lettere, tavole religiose o scritti di varia natura[2].
Il lemma haykal è stato mutuato dall'ebraico hek'l che significa tempio e più specificatamente indica il Tempio di Salomone di Gerusalemme.
Anche in arabo haykal indica il corpo umano[3].
Il Báb, il precursore di Bahá'u'lláh, scrisse diverse lettere, preghiere o tavole dandole la forma della stella a cinque punte[4][5].
Negli scritti di Bahá'u'lláh e nella tavola Súriy-i-Haykal haykal, anche se mantiene il significato di tempio, è usato prevalentemente per indicare il corpo umano e più precisamente il corpo della Manifestazione di Dio o la persona stessa di Bahá'u'lláh, come tempio umano della volontà di Dio[3].
Nella Súriy-i-Haykal haykal è anche usato per indicare la parola di Dio rivelata dalla sua Manifestazione.[6]
Il Più Grande Nome
[modifica | modifica wikitesto]Nell'Islam Dio ha novantanove Nomi o Attributi e in qualche tradizione islamica si crede che ci sia uno speciale centesimo nome celato che è il più grande[8].
Nella Fede bahai il Più Grande Nome è Bahá’ (بهاء), che vuol dire Gloria o Splendore[8], e Bahá' è la radice di molti lemmi bahá'í, compresa la denominazione della fede stessa e dei suoi seguaci, di molti suoi simboli e di molti nomi e frasi come Bahá'u'lláh (Gloria di Dio), `Abdu'l-Bahá (Servo della Gloria), Yá Bahá'u'l-Abhá (O Gloria del Gloriosissimo) o Alláh-u-Abhá (Dio, il Gloriosissimo), un saluto tra Bahá'í[8]. Il Báb aveva inviato a Bahá'u'lláh una tavola con 360 derivati dal lemma Bahá'[2][9].
Bahá'u'lláh spesso indicò, nei suoi scritti, i Bahá'í come il popolo di Bahá’.
Il simbolo noto tra i Bahá'í come il Più Grande Nome è la trascrizione calligrafica di Yá Bahá'u'l-Abhá, (يا بهاء الأبهى, fatta da un Apostolo di Bahá'u'lláh, esimio calligrafo: Mishkín Qalam[8], stabilmente poi adottato in ambito bahá'í.
Poiché questo simbolo riporta concettualmente al nome di Dio e del Messaggero di Dio non viene in genere usato in maniera casuale o inappropriata, ma con grande rispetto e nei luoghi sacri come i templi bahá'í[10].
Simbolo del rapporto tra l'umanità e Dio
[modifica | modifica wikitesto]Tale pittogramma è un emblema del rapporto tra l'umanità e Dio tramite le Sue Manifestazioni, noto tra i Baha'i anche come simbolo dell'anello, è stato disegnato da 'Abdu'l-Bahá, figlio e interprete degli scritti di Bahá'u'lláh, ed è frequentemente inciso sugli anelli o in oggetti che i Bahá'í usano per testimoniare la propria appartenenza religiosa.
Questo simbolo o ideogramma è composto da due stelle in mezzo alle quali è raffigurato in maniera stilizzata il lemma Bahá’.
In esso la linea inferiore rappresenta: la creazione e l'umanità; la linea superiore rappresenta: il mondo di Dio - Il Creatore; la linea centrale rappresenta la realtà mediana dei Profeti o Manifestazioni di Dio, e l’equivalente linea verticale unificante rappresenta: i soffi e dettami dello Spirito Santo che giungendo da Dio tramite le Sue Manifestazioni, Profeti o Messaggeri, scende come Rivelazione sull'umanità.[11].
Le stelle a cinque punte ai lati rappresentano il corpo umano: testa, mani e piedi. Esse idealmente possono simboleggiare Adamo ed Eva (le prime due creature spirituali di Dio menzionate nelle antiche Scritture) oppure anche Bahá'u'lláh e il Báb (Manifestazioni gemelle, per la nostra epoca).[12][13]
Stella a nove punte
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la numerazione abjad il lemma Bahá' ha il valore numerico del nove e così il nove è frequentemente associato agli emblemi bahá'í, come avviene per il numero dei lati nei Templi bahá'í o per la stella a nove punte[8].
La stella a nove punte non è richiamata nei testi sacri della fede bahá'í, tuttavia ha assunto una valenza simbolica in quanto il numero nove oltre a rappresentare la Perfezione è il valore numerico di Bahá', come espressamente detto da Shoghi Effendi[14].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Effendi, 1973, p. 52.
- ^ a b Riggs, 1981, pp. 126.
- ^ a b Walbridge, pp. 165-169.
- ^ Riggs, 1981, pp. 70.
- ^ Faizi, 1968, pp. 9.
- ^ Taherzadeh, 1984, pp. 134.
- ^ Rappresentazione calligrafica del Più Grande Nome, il simbolo più noto ai Bahai
- ^ a b c d e Peter Smith, greatest name, in A concise encyclopedia of the Bahá'í Faith, Oxford, Oneworld Publications, 2000, pp. p. 167-168, ISBN 1-85168-184-1.
- ^ Stephen Lambden, The Word Bahá': Quintessence of the Greatest Name, in Bahá'í Studies Review, vol. 3, n. 1, 1993.
- ^ Hornby, 1983, pp. 267-268.
- ^ On behalf of Shoghi Effendi, published in Hornby, 1983, p. 269
- ^ `Abdu'l-Bahá, published in Hornby, 1983, p. 269
- ^ Il Simbolo del Più Grande Nome - una spiegazione - Abu'l-Qasim Faizí - Casa Ed. Baha'í, Roma - 1981
- ^ On behalf of Shoghi Effendi, published in Hornby, 1983, p. 414
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Shoghi Effendi, Directives from the Guardian, Hawaii Bahá'í Publishing Trust, 1973, pp. 52.
- Shoghi Effendi, God Passes By, Wilmette, Illinois, USA, Bahá'í Publishing Trust, 1944, ISBN 0-87743-020-9.
- Abu'l-Qasim Faizi, Explanation of the Symbol of the Greatest Name, Bahá'í Publishing Trust, PO Box No. 19, New Delhi, India, 1968.
- Helen Hornby (a cura di), Lights of Guidance: A Bahá'í Reference File, Bahá'í Publishing Trust, New Delhi, India, 1983, ISBN 81-85091-46-3.
- MacEoin, Denis, A New Handbook of Living Religions, a cura di Hinnells, John R. (ed), Blackwell Publishers, 1997, ISBN 0-631-18275-6.
- Robert F. Riggs, Apocalyspe Unsealed, New York, Philosophical Library, 1981, ISBN 0-8022-2367-2.
- Adib Taherzadeh, The Revelation of Bahá'u'lláh, Volume 3: `Akka, The Early Years 1868-77, Oxford, UK, George Ronald, 1984, ISBN 0-85398-144-2.
- John Walbridge, Sacred Acts, Sacred Space, Sacred Time, Oxford, George Ronald, 1995, ISBN 0-85398-406-9.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Simboli bahai
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- The Art of the Greatest Name, su havcamwiltrav.tripod.com.
- The Nine-Pointed Star, History and Symbolism, su bahai-library.com.
- Story of the Ringstone Symbol (PDF), su spiritual-education.org. URL consultato il 19 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2007).
- Greatest Name Song and Poem Site used with permission, a public site, su Godspassword.com.