Aiguilles du Dru
Aiguilles du Dru | |
---|---|
Le Aiguilles du Dru dal versante ovest | |
Stato | Francia |
Regione | Rodano-Alpi |
Dipartimento | Alta Savoia |
Altezza | 3 754 m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°55′58″N 6°57′23″E |
Altri nomi e significati | Les Drus |
Data prima ascensione | 12 settembre, 1878 |
Autore/i prima ascensione | Clinton Thomas Dent, James Walker Hartley, Alexander Burgener, Kaspar Maurer |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Graie |
Sottosezione | Alpi del Monte Bianco |
Supergruppo | Massiccio del Monte Bianco |
Gruppo | Catena dell'Aiguille Verte |
Sottogruppo | Gruppo Aiguille Verte-Aiguilles du Dru |
Codice | I/B-7.V-B.5.c/a |
Le Aiguilles du Dru - dette anche Les Drus - sono due vette situate nella parte settentrionale del massiccio del Monte Bianco, nelle Alpi Graie. Fanno parte del gruppo dell'Aiguille Verte. La sua parete nord rappresenta una delle classiche pareti nord delle Alpi.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Sono costituite da due cime vicine, ma distinte:
- il Grand Dru, 3754 m, a est, punto culminante
- il Petit Dru, 3733 m, a ovest
Le due cime sono separate dalla Brèche du Dru (breccia del Dru in italiano) di 3697 m.
La parete ovest è stata soggetta a numerose frane di roccia, nel 1997, 2003, 2005 e 2011, compromettendo la possibilità di salire alcune vie su quel versante.[1][2] In particolare le frane avvenute tra giugno e settembre 2005 hanno fatto crollare il pilastro sud-ovest, su cui saliva la celebre Via Bonatti, per questo anche chiamato pilastro Bonatti.[3]
Ascensioni
[modifica | modifica wikitesto]Prima ascensione
[modifica | modifica wikitesto]La prima ascensione del Grand Dru fu compiuta il 12 settembre 1878 da Clinton Thomas Dent e James Walker Hartley, con Alexander Burgener e Kaspar Maurer.[4]
La prima ascensione del Petit Dru fu compiuta il 29 agosto 1879 da Jean Charlet-Straton, Prosper Payot e Frédéric Folliguet.[5]
Il 31 agosto 1887 tre alpinisti riuscirono nella prima attraversata dal Grand Dru al Petit Dru, aiutati con delle lunghe corde tenute dall'alto. La prima traversata senza aiuto esterno avvenne il 23 agosto 1901, ad opera di E.Fontaine con Joseph e Jean Ravanel.[6]
Concatenamenti
[modifica | modifica wikitesto]- Via Americana all'Aiguille du Fou e Diretta Americana al Petit Dru - 14 agosto 1981 - Concatenamento realizzato da Jean-Marc Boivin e Patrick Berhault con trasferimento in deltaplano.[7]
- Diretta Americana e Via Bonatti al Petit Dru- luglio 1982 - concatenamento di Eric Escoffier e Daniel Lacroix, 5h:30 per la Diretta Americana e 5h:15 per la Bonatti.[8]
- Diretta Americana al Petit Dru e Sperone Walker alle Grandes Jorasses - 1985 - Concatenamento di Eric Escoffier e Daniel Lacroix.[9]
- Diretta Americana al Petit Dru, Sperone Walker alle Grandes Jorasses e Cresta integrale di Peuterey - agosto 1990 - Concatenamento di Alain Ghersen in 66 ore.[10][11]
Vie alpinistiche
[modifica | modifica wikitesto]Parete nord
[modifica | modifica wikitesto]- Via Allain-Leininger - dal 31 luglio al 1º agosto 1935 - Prima salita di Pierre Allain e Raymond Leininger, prima via sulla parete nord.[12]
- Via Lesueur - 25-27 luglio 1952 - Prima salita di Pierre e Henri Lesueur.[13]
- gennaio 2012 - Prima salita in libera di Ueli Steck e Jonathan Griffith.[14][15]
- Couloir Nord - 28-31 dicembre 1973 - Prima salita di Walter Cecchinel e Claude Jager, 800 m VI/5, 5c e A1. La via termina alla brèche des Drus.[16]
Parete ovest
[modifica | modifica wikitesto]- Via Dagory-Lainé-Berardini-Magnone - luglio 1952 - Prima via sulla parete ovest di Guido Magnone, Lucien Berardini, Adrien Dagory e Marcel Lainé. La via fu aperta in due tentativi distinti, e il secondo fu ripreso da metà parete utilizzando la via Allain-Leininger. Per questo motivo, e per il fatto di aver utilizzato molti chiodi a pressione gli alpinisti furono soggetti a critiche.[17]
- Via Bonatti - 17-22 agosto 1955 - Walter Bonatti apre in solitaria una nuova via sul pilastro sud-ovest in sei giorni, 600 m/TD+, A1. Questa ascensione ha costituito uno dei più grandi exploit della storia dell'alpinismo.[18] Il pilastro è crollato in seguito alle frane avvenute tra giugno e settembre 2005.[3]
- 31 gennaio 1989 - Prima solitaria invernale di Alain Ghersen.[19]
- 1990 - Prima solitaria femminile di Catherine Destivelle in quattro ore.[20]
- Diretta Americana - 24-26 luglio 1962 - Prima salita di Gary Hemming e Royal Robbins.[21]
- 1978 - Prima salita in libera di Patrick Berhault e Georges Unia.[21]
- 30 giugno 1982 - Salita in free solo in 3h:10 di Christophe Profit.[22]
- Direttissima Americana - 10-13 agosto 1965 - Prima salita di John Harlin e Royal Robbins.[23]
- 22 luglio 1983 - Prima salita in libera di Christophe Profit e Eric Escoffier e una seconda cordata con Thierry Renault e Pascal Etienne.[24]
- 1995 - Prima solitaria di Valerij Babanov.[25]
- Via Destivelle - giugno 1991 - Catherine Destivelle apre in solitaria una nuova via in undici giorni, 800 m/VI, A5.[26]
- Via Lafaille - 12-20 febbraio 2001 - Jean-Christophe Lafaille apre in solitaria invernale una via di arrampicata artificiale fino all'A5+.[27]
Parete sud
[modifica | modifica wikitesto]- Via Contamine - 30 giugno 1952 - Prima salita di Michel Bastien e André Contamine (parete sud Grand Dru).[28]
Statua sul Petit Dru
[modifica | modifica wikitesto]Il 4 settembre 1913 una cordata di alpinisti tentò di issare sulla cima del Petit Dru una statua della Madonna di Lourdes, del peso di 13 kg, completamente in alluminio e dell'altezza di un metro circa. A causa delle pessime condizioni meteorologiche, furono costretti ad abbandonarla a quota 3.000 m, negli anfratti di una roccia, e si riuscì a portarla sulla vetta solamente dopo la fine della prima guerra mondiale, il 18 settembre 1919.[29]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pamela Calufetti, Monte Bianco, frana la parete ovest delle Aiguilles du Dru, su montagna.tv, 12 settembre 2011. URL consultato il 25 maggio 2012.
- ^ Le Drus, nuove frane, su planetmountain.com, 12 settembre 2011. URL consultato il 25 maggio 2012.
- ^ a b (EN) The Fall of the Alps, su summitpost.org, 18 giugno 2012. URL consultato il 16 luglio 2012.
- ^ Labande, p. 149.
- ^ Labande, p. 152.
- ^ Labande, p. 169.
- ^ (FR) Enchainement Fou - Directe Américaine, su alpinisme.com. URL consultato il 23 maggio 2012.
- ^ (FR) De 1980 à 1989 - Des enchainements, su alpinisme.com. URL consultato il 23 maggio 2012.
- ^ (FR) Daniel Lacroix.... Javel pour tous ses copains..., su bfara.free.fr. URL consultato il 23 maggio 2012.
- ^ (EN) Katie Ives, Wired, su alpinist.com, 1º marzo 2008. URL consultato il 9 giugno 2012.
- ^ (FR) Enchainement: Directe Américaine aux Drus, Walker aux Grandes Jorasses, Intégrale de Peuterey, su alpinisme.com. URL consultato il 9 giugno 2012.
- ^ Labande, p. 165.
- ^ Damilano, p. 152.
- ^ Voie Lesueur, prima libera per Steck e Griffith sul Petit Dru, su planetmountain.com, 19 gennaio 2012. URL consultato il 23 maggio 2012.
- ^ (EN) Jonathan Griffith, Lesueur route free - Les Drus, su alpineexposures.com. URL consultato il 23 maggio 2012.
- ^ Damilano, pp. 152-154.
- ^ (EN) 1966 - The DRUS Rescue, su summitpost.org, 1º maggio 2012. URL consultato il 10 luglio 2012.
- ^ Labande, p. 156.
- ^ (FR) Premiere hivernale en solo du pilier Bonatti, su alpinisme.com. URL consultato il 9 giugno 2012.
- ^ (EN) Solo Ascents - Bonatti Pillar, su destivelle.com. URL consultato il 25 maggio 2012.
- ^ a b Labande, p. 163.
- ^ (FR) Christophe Profit, su gmhm.terre.defense.gouv.fr, Groupe Militaire de Haute Montagne, 23 aprile 2010. URL consultato il 25 maggio 2012.
- ^ Labande, p. 161.
- ^ (FR) Libération de la Directissime Américaine, su alpinisme.com. URL consultato il 25 maggio 2012.
- ^ (EN) List of ascents [collegamento interrotto], su babanov.com, 26 marzo 2004. URL consultato il 25 maggio 2012.
- ^ (EN) Solo Ascents - New route on Les Drus, su destivelle.com. URL consultato il 25 maggio 2012.
- ^ Lafaille, alpinismo sulla parete ovest dei Drus, Monte Bianco, su planetmountain.com. URL consultato il 25 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Labande, p. 150.
- ^ (FR) La Vierge des Drus, su alpinisme.com. URL consultato il 25 maggio 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- François Labande, Monte Bianco Vol. 2 Guida Vallot, Edizioni Mediterranee, 1988, ISBN 978-88-272-0240-1.
- (FR) François Damilano, Neige, glace et mixte - Tome 1, JMEditions, 2005, ISBN 978-2-9521881-1-1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aiguilles du Dru
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Scheda su camptocamp.org, su camptocamp.org.
- (EN) Scheda su summitpost.org, su summitpost.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 245699554 |
---|