Notoungulata
Notoungulata | |
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Ricostruzione di Nesodon imbricatus | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Notoungulata |
Gruppi e Famiglie | |
I notoungulati (Notoungulata) sono un ordine di mammiferi, evolutisi nel corso del Cenozoico ed estintisi al termine del Pleistocene, vissuti esclusivamente in Sudamerica.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Estremamente diversificati, questi mammiferi si svilupparono nel Paleocene e andarono ben presto a occupare le nicchie ecologiche lasciate libere dalla precedente estinzione del Cretaceo-Terziario. L'isolamento del Sudamerica e la virtuale mancanza di predatori efficienti favorì lo sviluppo di numerose forme erbivore di grossa mole. La caratteristica comune dei notoungulati è l'insolita modificazione dell'orecchio medio: la cavità si estende non solo nella bolla timpanica ma anche in un ampio spazio vuoto aperto nello spessore della squama del temporale. Gli arti possiedono tre o quattro dita funzionali, e la loro struttura è in genere mesassonica, anche se vi sono eccezioni. Rispetto ai litopterni, il femore non ha il terzo trocantere e l'astragalo si articola con il navicolare tramite una superficie sferica. La cavità encefalica, in genere, è poco capiente.
Origine ed evoluzione
[modifica | modifica wikitesto]L'evoluzione remota dei notoungulati rimane ancora piuttosto nebulosa, anche se analisi genetiche, su resti di collagene di circa un milione di anni, hanno dimostrato che sarebbero imparentati ai perissodattili e non, come si è ritenuto in passato, agli afroteri. Uguale origine, dimostrata nel medesimo modo, riguarderebbe anche gli altrettanto misteriosi liptoterni; mentre non è possibile su queste basi dimostrare che questa origine riguardi tutti i meridiungulata, che potrebbero essere un gruppo parafiletico[1]. Questo lascerebbe supporre che l'antenato comune di tutti i notungulati sia arrivato in Sud America dall'America settentrionale circa 60 milioni di anni o poco più, sfruttando quanto rimaneva del collegamento (insicuro e presumibilmente costituito non da un ponte di terra o un istmo, ma da una serie di isole) tra le due Americhe, sicuramente presente nel Maastrichtiano.
Diversificazione
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso del Cenozoico, i notoungulati hanno mostrato di essere uno degli ordini di mammiferi maggiormente diversificati: i numerosi sottogruppi hanno sviluppato forme che vanno da piccoli corridori simili a lepri a pesanti abitatori delle paludi dalle dimensioni gigantesche, che ricordano in qualche modo gli ippopotami. Oltre a ciò, naturalmente, un gran numero di forme più o meno primitive abitava tutte le regioni del Sudamerica. Il sottordine più primitivo è quello dei notioprogoni, caratteristici del Paleocene e dell'Eocene, che includeva animali di statura medio - piccola dalla dentatura stranamente specializzata. Il sottordine dei tossodonti comprende animali poco specializzati vagamente simili a cinghiali (Thomashuxleya), a ippopotami (Toxodon), a cavalli (Rhynchippus) e a calicoteri (Homalodotherium). I sottordini degli egetoteri e dei tipoteri, invece, comprendono forme rispettivamente simili a lagomorfi (lepri) e roditori, e nelle recenti classificazioni questi ultimi due gruppi sono considerati un clade unitario.
Di seguito è riportato un cladogramma effettuato da Billet (2011), che mostra le relazioni filogenetiche tra le varie forme di notoungulati. È interessante notare che, secondo questo studio, il gruppo comprenderebbe anche gli enigmatici piroteri:
Notoungulata |
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Estinzione
[modifica | modifica wikitesto]Come molti animali sudamericani, anche i notoungulati si estinsero alla fine del Pleistocene dopo un'espansione eccezionale avuta per tutto il Cenozoico. Le cause del declino e della scomparsa di questi animali vanno ricercate nella "fusione" di Nordamerica e Sudamerica del Pliocene, che permise un interscambio faunistico traumatico per i mammiferi del continente meridionale ed in particolare per alcuni tipi di megafauna. L'ultimo notoungulato, vissuto fino alla fine del Pleistocene, è Toxodon, uno dei pochi generi di Notoungulati a non aver risentito dell'interscambio faunistico nord-sud americano (anzi alcuni esemplari riuscirono anche a migrare in America centrale), che però scomparve in maniera piuttosto improvvisa alla fine del Pleistocene.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Risolto il mistero degli ungulati estinti del Sud America - Le Scienze, su Le Scienze. URL consultato il 4 giugno 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cifelli, Richard L. 1993. The phylogeny of the native South American ungulates. pp. 195-216 in F. S. Szalay, M. J. Novacek and M. C. McKenna (eds.) Mammal Phylogeny, Volume 2, Placentals. Springer-Verlag, New York. ISBN 0-387-97853-4
- McKenna, Malcolm C., and Bell, Susan K. 1997. Classification of Mammals Above the Species Level. Columbia University Press, New York, 631 pp. ISBN 0-231-11013-8
- Billet, Guillaume (2011). "Phylogeny of the Notoungulata (Mammalia) based on cranial and dental characters". Journal of Systematic Palaeontology. 9 (4): 481–97. doi:10.1080/14772019.2010.528456. OCLC 740994816.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Notoungulata
- Wikispecies contiene informazioni su Notoungulata
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Notoungulata, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Notoungulata, su Fossilworks.org.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007536206705171 |
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