Maria Maddalena in estasi (Artemisia Gentileschi)
Maria Maddalena in estasi | |
---|---|
Autore | Artemisia Gentileschi |
Data | 1620-1625 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 81×105 cm |
Ubicazione | Collezione privata |
Maria Maddalena in estasi è un dipinto dell'artista Artemisia Gentileschi, attualmente facente parte di una collezione privata europea.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il dipinto era teoricamente sconosciuto fino al 2011, quando un articolo lo ha mostrato in una foto d'epoca.[1][2] Studi successivi hanno confermato la sua esistenza all'interno di una collezione privata francese.[3] Nel 2014, la tela fu venduta a Parigi per €865.000, al di sopra del prezzo di partenza di €600.000 - all'epoca si trattò di un record per un'opera di Artemisia Gentileschi. Tale primato fu superato nel 2018 con la vendita dell'autoritratto come Santa Caterina d'Alessandria.[4]
Non vi è una precisa datazione per il dipinto; la prima metà degli anni venti del XVII secolo sembra essere l'arco temporale più plausibile.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Una donna è raffigurata da seduta, con la testa all'indietro e le mani giunte attorno al ginocchio: indossa una veste viola ed ocra su di una camicia rifinita in pizzo bianco. Mentre reclina la testa, i suoi capelli biondi e ondulati scendono dietro di lei e la camicia è scivolata giù, lasciando scoperta la sua spalla destra. I suoi occhi sono chiusi, e lei è seduta in una scenografia oscura (al contrario Maria Maddalena è fortemente illuminata da una fonte di luce proveniente da destra).
Si tratta di uno dei numerosi dipinti di Gentileschi raffiguranti la Maddalena, ma la raffigurazione è inusuale per l'epoca. Nella mostra della National Gallery dedicata all'artista nel 2020 si scrive in merito al dipinto che "Maria Maddalena è più solitamente rappresentata in un paesaggio mentre si mostra penitente...(qui) lei è ardentemente viva ed in preda ad un rapimento estatico."[5] L'affinità con la Maria Maddalena in estasi di Caravaggio (più precisamente con le sue numerose versioni) è evidente. Ambedue gli artisti scelgono di mostrare maggiormente il corpo e la spalla di Maria Maddalena rispetto alle versioni di altri artisti, come se, rispetto a questi ultimi, volessero aggiungere alla scena devozionale una carica erotica.[5] Altri simboli solitamente presenti a dimostrazione del suo pentimento - il teschio, la candela, il vaso degli unguenti - sono assenti, e ciò ha condotto gli storici dell'arte a concentrarsi maggiormente sulla sensualità del dipinto per la sua identificazione ed attribuzione.[5]
-
Fotografia ritrovata da Gianni Papi sulla quale lo storico dell'arte ha basato la sua attribuzione a Gentileschi dell'opera nel 2011.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Sotheby's Offers Lost Artemisia Gentileschi Masterpiece, su artnet News, 10 giugno 2014. URL consultato il 2 maggio 2020.
- ^ Artemisia Gentileschi: Milan, by Gianni Papi, The Burlington Magazine, Vol. 153, No. 1305 (December 2011), pp. 846-847
- ^ Immunity From Seizure: Artemisia (PDF), su The National Gallery, London, The National Gallery, London.
- ^ Artemisia Gentileschi - Mary Magdalene in Ectsasy, su sothebys.com. URL consultato il 2 maggio 2020.
- ^ a b c Treves, Letizia., Artemisia., [S.l.], National Gallery (London), 2020, pp. 182, ISBN 978-1-85709-656-9, OCLC 1117638110.