Ahaggar
Massiccio dell'Ahaggar | |
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Panoramica sul massiccio dell'Ahaggar | |
Continente | Africa |
Stati | Algeria |
Cima più elevata | monte Tahat (2 918 m s.l.m.) |
Il massiccio dell'Ahaggar è un complesso montuoso, in Nord Africa, nel cuore del deserto del Sahara, nel sud dell'Algeria. Prende il nome dalla popolazione che tradizionalmente vi abita, i tuareg Kel Ahaggar.
L'Ahaggar sorge immediatamente ad ovest di Tamanrasset. L'intera regione ha un'altitudine media superiore ai 900 metri sul livello del mare e la cima più alta è il monte Tahat, al centro dell'Atakor. Esso culmina a 2918 metri di altitudine ed è la vetta più alta dell'Algeria.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'Ahaggar è fondamentalmente costituito da rocce vulcaniche e la sua età è geologicamente recente, di circa 2 milioni di anni. Il clima d'estate è molto caldo, mentre durante l'inverno di notte può gelare. Le piogge sono limitate e sporadiche, dovute per lo più alla penetrazione nel cuore del deserto di correnti settentrionali, rese umide dal passaggio sul mar Mediterraneo, o nordoccidentali, contenenti ancora una parte dell'umidità raccolta transitando sull'Oceano Atlantico.
Ciononostante, questa regione ha un clima indubbiamente meno estremo del resto del Sahara, il che l'ha resa un importante rifugio per alcune specie animali e vegetali. Da un punto di vista ecologico, l'Ahaggar può essere considerato diverso dal resto del Sahara.
Il territorio intorno al massiccio dell'Ahaggar è anche la sede storica della tribù tuareg dei Kel Ahaggar. Non lontano dalla cittadina di Tamanrasset, nell'oasi di Abalessa, si può ancor oggi osservare un grosso monumento megalitico detto la "tomba di Tin Hinan", la mitica progenitrice delle tribù nobili dell'Ahaggar. Secondo la leggenda essa sarebbe giunta in questi luoghi provenendo dalla regione marocchina del Tafilalet.
Un'altra località conosciuta è l'Assekrem, a un'ottantina di chilometri in linea d'aria da Tamanrasset, oggi facilmente accessibile con una pista. Qui aveva posto il suo eremitaggio il beato Charles de Foucauld, che visse nell'Ahaggar quasi senza interruzione dal 1905 fino alla morte (avvenuta nel 1916).
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Rilievo montuoso
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Formazioni rocciose a torre
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Rilievo montuoso
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Panoramica del massiccio nella zona dell'Asskrem
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Vegetazione nell'area del massiccio
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Palme nell'area del massiccio
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Neck vulcanico di basalto colonnare lungo la pista verso l'Asskrem
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Ripresa panoramica con l'Asskrem sullo sfondo
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pierre Benoît, L'Atlantide, 1919
- Louis Carl, Tefedest, 1953
- Louis Carl, La ville de sel, 1954
- Attilio Gaudio, Uomini blu. Il dramma dei Tuareg tra storia e futuro, S. Domenico i Fiesole, ed. Cultura della Pace, 1993
- Henri Lhote, Les touaregs du Hoggar, Paris, Colin, 1984 ISBN 2-200-37070-9
- Roger Frison-Roche, Bivouacs sous la lune, tome 1 La piste oubliée (1950); tome 2 La montagne aux écritures (1952)
- Saharas d'Algérie (2003), Catalogo della mostra Saharas d'Algérie organizzato dal Museum d'Histoire Naturelle di Parigi in occasione dell'anno dell'Algeria in Francia.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ahaggar
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ahaggar, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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