Glossario dei termini marinareschi (C-I)

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Il glossario è utile per la comprensione del linguaggio della storia della navigazione, degli sport velici e della marineria in generale.

Cabestano
argano con tamburo verticale. "Cabestano" nella marineria italiana non esiste. È una storpiatura dell'inglese "Capstan" (che significa argano ad asse verticale, anticamente usato per la manovra a braccia delle ancore, delle drizze dei pennoni maggiori e in generale di qualsiasi altra manovra per la quale la semplice forza muscolare poteva risultare insufficiente.; quello ad asse orizzontale è "Windlass"). In italiano si utilizza "Barbotin" per il tamburo con le impronte per le maglie della catena. "Argano" è il termine d'impiego generico.[1][2] Purtroppo il termine - errato - è riportato da alcuni sedicenti dizionari nautici come il "Dizionario di Marina" di Gallinaro e Bàrberi Squarotti.
Cablotto
cavo usato sulle imbarcazioni per l'ancorotto, piccola ancora a poche marre, specialmente sulle lance.
Cabotaggio
navigazione costiera.
Caduta
Caduta di poppa
il lato poppiero (posteriore) di qualsiasi cosa verticale.
Caduta di prua
il lato prodiero (anteriore) di qualsiasi cosa verticale.
Cala
piccola insenatura.
Calafato
l'esperto che effettua l'operazione di calafataggio.
Calafataggio
operazione atta rendere stagno uno scafo in legno, riempiendo con materiali adeguati ogni fessura tra i comenti del fasciame.
Calcagnòlo

la parte più bassa del dritto del timone o del dritto di poppa, quasi tallone dello scafo, dove si innesta l'ultima femminella del timone.

Calettatura a parella
Calùmo
lunghezza della cima o della catena dell'ancora filata fuori bordo; il termine deriva dal verbo «calumare» che significa «calare», «allentare», «mollare», (ma anche «tirare da un posto all'altro»). Più lungo è il calumo e più resistenza offrirà l'ancora.
Cambusa
locale per lo stivaggio e la conservazione dei viveri.
Campo di giro
lo spazio circolare necessario ad una imbarcazione ancorata od ormeggiata su una boa per poter girare liberamente a causa del vento o delle correnti senza investire altre imbarcazioni.
Canaletta dell'albero (o del boma)
ove viene inferita la ralinga della randa.
Candeliere
asta metallica fissata lungo la falchetta di un'imbarcazione, al fine di permettere il passaggio e la messa in posizione delle draglie (i cavi orizzontali); l'insieme di candelieri e draglie costituisce la battagliola, cioè la "ringhiera" di protezione dalle cadute.
Cappa, In cappa, Alla cappa
andatura di un'imbarcazione per affrontare il maltempo. Propriamente, la cappa è un'andatura caratterizzata dall'uso delle vele di cappa (tormentina a prua e randa di cappa sull'albero). Nella cosiddetta cappa inerte la barca è in bolina, la tormentina è cazzata al centro (eventualmente mettendo in tensione anche la scotta sopravento) e la randa è lasciata fileggiare leggermente. La barca, in quest'andatura, ha una piccola componente di movimento in avanti e una forte componente di scarroccio, quasi fosse in panna. Nella cosiddetta cappa filante, invece, la barca poggia di alcuni gradi per far portare la randa: questo riduce la componente di scarroccio e aumenta il movimento in avanti. La cappa secca, infine, è l'andatura della barca in tempesta a secco di vele: la barca si porterà al traverso ma manterrà una componente di velocità sufficiente a far manovrare il timone.[3] Impropriamente, i velisti odierni chiamano mettersi alla cappa ciò che a rigore sarebbe mettersi in panna.[4]
Caponare o capponare
mettere in potere di un apposito grosso paranco (cappone) l'ancora che si è levata dal fondo e portarla lateralmente alla prora nel punto ove si tiene in posizione di sgombero per la navigazione.
Capone o cappone
grosso paranco formato da un cavo passante per un bozzello triplo mobile e per tre pulegge di una gru (gru di capone) collocata a prora nel luogo dove si pone l'ancora in posizione di sgombero per la navigazione.
Carabottino
grigliato calpestabile in listelli di legno.
Carbonera
tipo di vela.
Carena
detta anche opera viva è la parte immersa di uno scafo.
Carenaggio, Fare carena,
ripulire la carena dalle incrostazioni, che ne riducono la velocità, e ritinteggiarla con la vernice antivegetativa. Per le piccole imbarcazioni si fa alando sullo squero o a terra, per le grandi navi nel bacino di carenaggio.
Caricabasso
1) manovra che attraverso un sistema di pulegge/carrucole collega il boma al piede dell'albero formando un triangolo all'incirca equilatero. In condizioni di vento forte o andature portanti, il caricabasso trattiene in posizione il boma permettendo alla randa di rimanere in condizioni di tensione ottimali. Detto anche vang.
2) manovra che collega il tangone al piede dell'albero, che, congiuntamente al caricaalto, consente di mantenere il tangone in posizione orizzontale.
Caricamezzo
Carteggio
tutte le operazioni grafiche che si effettuano sulla carta nautica per programmare e seguire la navigazione (tracciatura della rotta, punti nave, ecc.). Gli strumenti essenziali per carteggiare sono: carta nautica, compasso, squadretti, matita e gomma.
Cassa di mastra
Casseretto
Piano di limitata dimensione e leggermente più elevato rispetto al ponte di coperta, posto sia a poppa che a prua allo scopo di offrire una migliore visuale ed una maggiore altezza interna ai sottostanti ambienti confinati di sottocoperta.
Cassero
sovrastruttura poppiera al disopra del ponte di coperta, che si estende per tutta la larghezza della nave (se non si estende per tutta la larghezza della nave si chiama tuga). Negli antichi velieri era la parte rialzata dal ponte di coperta compresa tra l'albero di maestra e la poppa.
Castagnola
vedi galloccia.
Castello
sovrastruttura prodiera della nave. Vedi cassero.
Catamarano
imbarcazione formata da due scafi. Possono essere simmetrici o asimmetrici. Quelli da regata sono divisi in varie classi di appartenenza. Poi si passa a quelli da crociera, famosi per il grande spazio centrale e per la velocità con venti leggeri e costanti.
Catenaria
fenomeno fisico per il quale una fune posta in trazione e sottoposta a forze laterali (gravità o forza del vento) non può stare perfettamente rettilinea ma subisce una deformazione che aumenta all'aumentare della forza laterale e diminuisce all'aumentare della tensione della fune. In nautica ci si riferisce con catenaria all'effetto che subisce lo strallo di prua messo in tensione dalla drizza del fiocco e che subisce una forza laterale dal vento che preme sulla vela.
Cavallino
insellatura o curvatura in senso longitudinale del ponte di coperta.
Caviglia
attrezzo da lavoro, utilizzato per lavori sulle cime. È usata ad esempio per aiutarsi a impiombare un cavo, inserendola tra i legnuoli. Anticamente bastoni di legno duro (olivo, bosso) o di metallo, lunghi circa 30 cm, arrotondati, che infilati in supporto adeguato cavigliera servivano per fissare una manovra corrente (dar volta).
Cavigliera
alloggiamento per le caviglie. Spesso un anello con fori, situato alla base di un albero. Anticamente spessa tavola di legno o metallo fissata nei punti dove scendevano le manovre correnti dell'alberatura. Nei fori praticati nella tavola si infilavano le caviglie per fissare le manovre. Generalmente situate a lato delle sartie maggiori, all'interno della murata, sotto il capodibanda, oppure al piede d'albero su una struttura formata da due o più piccole colonne dette bittoni che sorreggevano una tavola forata detta pazienza
Cavitare, Cavitazione
fenomeno fisico dovuto alla formazione di bolle gassose in un fluido per la locale riduzione di pressione che raggiunge la tensione di vapore. La cavitazione può ridurre l'efficienza e in alcuni casi danneggiare gravemente le eliche. Da non confondere con la ventilazione, che consiste nell'aspirazione d'aria da parte dell'elica a causa per esempio della ridotta immersione.
Cavo
in marineria, sinonimo generico di fune, corda, canapo.
Cazzare
tirare a sé una cima o una fune.
Ceppo
parte superiore trasversale dell'ancora, che evita che la stessa si rovesci sul fianco non facendo così presa.
Cerata
indumento impermeabile realizzato in tela cerata che si indossa a protezione della pioggia o di altre condizioni avverse.
Cerchio azimutale
cerchio posizionato sulla bussola per effettuare i rilevamenti .
Cerchio capace
il luogo dei punti ove si osservano due oggetti con la stessa differenza di rilevamento.
Cerchio di ugual distanza
il luogo dei punti con la stessa distanza da un oggetto.
Charter
noleggio di imbarcazioni. Per estensione, barca noleggiata.
Chiesuola
colonna di sostegno e protezione della bussola magnetica. Contiene le sospensioni ed i meccanismi di compensazione.
Chiglia
Trave posizionata nel mezzo della carena che percorre l'imbarcazione per la sua intera lunghezza da prua a poppa. Deve essere molto robusta perché tutti gli elementi che compongono uno scafo vanno ad innestarsi proprio sulla chiglia. Per questo motivo può essere considerata l'anima o la colonna vertebrale di un'imbarcazione.
Cicala
Anello o maniglione di ferro che forma l'estremità superiore del fusto dell'ancora per ammanigliarvi la catena.
Cima
Corda o fune in termini marinari.
Cinta
Nelle costruzioni in legno, primo corso di fasciame del fianco. Il termine si usa anche nelle costruzioni in acciaio e composito, per indicare tale zona.
Circumnavigare
compiere il periplo costeggiando.
Classe velica
insieme di modello, regole, condizioni e vincoli poste alla costruzione e all'allestimento di un tipo di imbarcazione a vela destinata a competere con altre barche simili o identiche.
Clump
prolungamento inferiore della ruota di prora.
Coffa
piattaforma semicircolare che si trova quasi sulla sommità di ogni albero dei velieri a vele quadre, con la parte rotonda rivolta verso prora.
Collare
Comento, Chimento
linea di giunzione del fasciame.
Commando
sottile cavetto di canapa, ottenuto commettendo due trefoli anziché tre, utilizzato per fasciare cavi più grossi per proteggerli dall'usura e per legare l'estremità di un cavo vegetale affinché non si sfilacci.
Controfiocco
secondo fiocco posto davanti al principale.
Controranda
in un armo che prevede una randa aurica, cioè quadra, è una vela triangolare posta al di sopra della randa
Controscotta
Controvelaccino
vela quadra del trinchetto posta immediatamente sopra il velaccino.
Controvelaccio
vela quadra della maestra posta immediatamente sopra il velaccio.
Coperta
primo ponte scoperto della nave.
Copertino
ponte parziale, che si estende solo su una porzione della nave
Coppiglia
inserto metallico, tipicamente ad anello, usato per bloccare un perno nella sua sede. Esempi frequenti sono il blocco del perno del timone o dei grilli.
Coronamento
- fanale bianco di navigazione
- orlo superiore della poppa.
Corpo morto
grosso peso adagiato sul fondo (o grossa ancora con catena) sul quale viene ancorata una boa.
Corrente
parte attiva di una corda nella realizzazione di un nodo.
Corso (di fasciame)
ciascuna delle sequenze orizzontali di tavole che compongono il fasciame.
Costa
linea di confine tra la terra e l'acqua di un oceano, golfo, mare o grande lago oppure costola (componente della struttura portante dello scafo)
Costola
struttura trasversale dello scafo.
Crest
piccolo scudo in legno lucidato con sopra applicata una fusione rappresentante la nave, il suo nome ed il suo motto. In uso specialmente per le navi militari.
Crocetta
distanziatore delle sartie dall'albero; struttura composta dall'incrocio delle barre costiere e traverse posta attorno al colombiere
cuccetta
il letto di una imbarcazione.
Cunningham
manovra della famiglia del tesabase per vele bermudiane, che, passando per una brancarella e tesando al basso l'inferitura della randa, oppone la sua tensione alle drizze sulla ralinga e consente di variare l'allunamento o il grasso di vela.
Curva di Williamson
manovra con la quale si porta l'imbarcazione sulla rotta opposta a quella precedentemente seguita, e nelle stesse acque.
Dabbasso
sottocoperta.
Dacron
materiale con il quale vengono realizzate le vele delle imbarcazioni da diporto. Materiale meno nobile di altri (come il mylar) che invece vengono usati su imbarcazioni da regata. Il dacron è un tessuto sintetico, la cui caratteristica saliente consiste nel non impregnarsi di acqua, in modo da mantenere l'efficienza delle vele anche se bagnate.
Dar fondo
calare l'ancora in modo da ancorarsi sul fondo.
Declinazione magnetica
l'angolo compreso tra il nord geografico ed il nord magnetico.
Denti di cane
piccoli tipici crostacei (balanus perforatus) dalla forma troncoconica che si abbarbicano sulla carena, riducendo le prestazioni dell'imbarcazione.
Deriva (moto)
- spostamento dell'imbarcazione dovuto alle correnti. Come lo scarroccio, che però è dovuto al vento.
Deriva (scafo)
- elemento della carena di una imbarcazione che serve a limitare lo scarroccio della stessa nell'andatura di bolina. Può essere fissa o mobile. Per estensione vengono dette derive le piccole barche da diporto o sportive di modeste dimensioni (470, 420, laser, etc.).
Deviazione magnetica
l'angolo compreso tra il nord magnetico ed il nord bussola.
Diamante
- parte centrale dell'ancora tra le due marre.
- sistema composto da crocette e sartie per irrigidire l'albero negli armi 3/4.
Disco antiratto
è un disco di metallo o di plastica che viene inserito sui cavi di ormeggio per impedire ai topi di risalire dalla banchina all'imbarcazione lungo il cavo stesso.
Dislocamento
il peso del volume d'acqua spostato (dislocato) da un'imbarcazione quando questa viene varata. Corrisponde al peso a vuoto dell'imbarcazione.
Dormiente
è la parte fissa di un cavo o di una manovra; è detto anche arricavo.
Draglia
cavo d'acciaio o di tessile, teso tra supporti detti candelieri e pulpiti, che va a formare la battagliola, una sorta di ringhiera sui lati dell'imbarcazione.

Nei velieri: cavo teso anticamente come lo strallo tra colombiere d'albero e un punto a prua, sul quale veniva inferita una vela, come fiocco o (vela di draglia). Successivamente eliminato, la cui funzione (vela di draglia di ..) venne svolta dallo strallo stesso (vela di strallo di ...).

Dritta
il lato destro dell'imbarcazione guardando verso prua.
Dritto di poppa
- elemento strutturale che chiude la chiglia dell'imbarcazione verso poppa. Detto anche telaio di poppa. Nonostante il nome, può essere di qualunque forma, anche curvo.
- la direzione anteriore dell'asse longitudinale.
Dritto di prora
- elemento strutturale che chiude la chiglia dell'imbarcazione verso prora. Detto anche ruota di prora.
- la direzione posteriore dell'asse longitudinale.
Drizza
è una delle manovre correnti. Viene utilizzata per issare una vela. Ogni vela ha la sua drizza, alla quale dà il nome (drizza di randa etc.).
Drizza doppia
Drizzista
addetto a manovrare le drizze.
Dromo
punto di riferimento artificiale sulla costa, di varia forma, utile alla rilevazione nella navigazione costiera diurna.
Duglia
la spira di un cavo raccolto. vedi addugliare.
Dyneema
fibra ad elevate caratteristiche meccaniche utilizzata per confezionare cime. Commercializzata anche col nome di Spectra
Ecoscandaglio
strumento usato per misurare la profondità del mare (laghi, fiumi ecc.). Funziona misurando il tempo di ritorno di un'eco ultrasonica. Conoscendo velocità di propagazione del suono in acqua calcola la profondità. Vedi anche sonar.
Equipaggio
l'insieme del personale imbarcato che lavora all'interno di una nave.
Entrobordo
termine con il quale si intende tutto ciò che sta all'interno della barca, della nave o dello scafo. Vedi anche motore entrobordo
Entrofuoribordo
termine con il quale si intende tutto ciò che sta in parte dentro lo scafo ed in parte fuori dello scafo, così come il motore entrofuoribordo, gli ombrinali, l'astuccio dell'elica etc.
Falchetta
piccolo rialzo posto alle estremità della coperta. Ha come scopo principale quello di dare maggiore stabilità a chi, per un qualunque motivo, si trovasse a camminare sottovento sull'imbarcazione, riducendo il rischio di finire fuoribordo.
Falla
Apertura accidentale nello scafo. Tramite di essa, l'unità potrebbe imbarcare acqua.
Falso dritto di poppa
Fanali di via
i fanali di poppa d'albero e laterali che vengono accesi per la navigazione notturna.
Fasciame
rivestimento esterno della nave, a copertura delle ordinate o costole.
Fatizzo o fattizzo
punto di ancoraggio della catena dell’ancora allo scafo, generalmente situato all'interno del pozzo catene, opportunamente progettato in modo che la catena sia sganciabile in caso di emergenza e dotato di un carico di rottura compreso tra il 15 ed il 30% del carico di rottura della catena.
Femminella
la parte femmina del cardine del timone, solidamente fissata allo specchio di poppa. In generale indica un anello metallico, utilizzato per gli agganci.
Ferzo
ritaglio della vela, solitamente di forma triangolare, che cucito con altri dà la forma della stessa.
Fiamma
bandiera lunga e sottile.
Figura di galleggiamento
superficie della nave racchiusa dalla linea di galleggiamento.
Filaccia
fasci di fibre di canapa che vengono commessi insieme a tre per comporre un cavo.
Filare
lasciar scorrere una cima o una catena ma tenendola in leggera tensione.
Filza di bompresso
lunga cassa munita di 6-7 pulegge.
Fiocco
vela triangolare posta a prua dell'imbarcazione, inferiti a strallo o a draglia.

Nei velieri:

trinchetta
inferito allo strallo di trinchetto per l'andatura di cappa. Sinonimo di tormentina.
trinchettina
inferita allo strallo di parrocchetto (strallo di gabbia di trinchetto).
gran fiocco o fiocco di dentro
inferito alla draglia omonima.
secondo fiocco o falso fiocco o fiocco di fuori
inferito come il gran fiocco.
controfiocco
inferito alla draglia omonima o allo strallo di velaccino di trinchetto.
augelletto
inferito allo strallo di controvellaccino.
Fonda
vedi alla fonda.
Formaggetta
è una sorta di tappo che viene posta in testa all'albero.
Formare le impavesate
voce di comando per indicare ai marinai di consegnare progressivamente le brande, secondo il proprio numero di bordo, agli incaricati di collocarle ordinatamente a posto.
Freccia
Frenello
cavo o catena di trasmissione per il timone.
Fuoribordo
oltre il bordo della barca, tutto ciò che sta fuori della barca, vedi motore fuoribordo.
Fuori tutto
lunghezza massima dell'imbarcazione, comprendente anche tutte le sporgenze.
Fuso
elemento strutturale dell'ancora posto tra la cicala ed il diamante.
Forza
potenza del vento
Gaffa o Alighiero
simile al mezzo_marinaio ma con 2 ganci
Galloccia
una sorta di piccola bitta per dare volta ad un cavo, magari di una manovra corrente.
Gambetto
vedi grillo.
Garroccio
gancio a molla fissato sulle vele di prua e poi sullo strallo.
Gassa, Gassa d'amante
nodo realizzante un cappio non scorrevole, utilizzato, ad esempio, per fissare le scotte al fiocco.
Gavitello
piccolo galleggiante, di dimensioni inferiori alla boa, di legno, sughero o metallo sigillato, solitamente con la forma di due piramidi o coni uniti per la base con funzione di segnalazione. Il gavitello che segnala un relitto sommerso si chiama anche "grippale".
Gavone
Spazio libero a prua e a poppa di un'imbarcazione, dove si depositano gli attrezzi o le dotazioni di bordo.
Genoa
vela triangolare issata tra l'albero più a prua di un'imbarcazione e l'estremità della prua o del bompresso. Il genoa si estende in lunghezza verso poppa, determinando una parziale sovrapposizione tra genoa e randa.
Gennaker
vela di prua il cui nome è dovuto all'insieme di Genoa e Spinnaker, in virtù delle sue caratteristiche dimensionali e funzionali intermedie tra le due precedenti.
Gerlo
sottile cavo utilizzato per serrare le vele.
Ghinda
circuito di drizza del fiocco.
Ghiotta
piccolo rialzo fissato sulla coperta attorno ad un macchinario (es. argano) per raccogliere eventuali colature di olio o grasso.
Giardinetto
fianco dello scafo verso l'estremità della poppa. Così detto perché anticamente ornato da piante. Vedi anche anca.
Ginocchio
parte che collega il fondo dello scafo alla fiancata.
Giri di bussola
procedimento per la determinazione della tabella delle deviazioni magnetiche di una bussola.
Girobussola
bussola il cui funzionamento si basa sulle proprietà giroscopiche.
Gmt
acronimo di Greenwich mean time: tempo medio di Greenwich, ove passa il meridiano 0 di riferimento.
Gnav
vang al contrario, usato soprattutto negli skiff.
Gnomonica
un tipo di rappresentazione cartografica.
Golfare
anello di metallo saldamente assicurato allo scafo o ad altre strutture dell'imbarcazione usato per agganciarvi paranchi, carrucole e cime. Anche "spina".
Gomena
cima di sezione cospicua composta commettendo tre o più cavi piani (quindi torticcia) destinata all'ancoraggio.
Governare
manovrare e condurre un'imbarcazione.
Grafometro
strumento per effettuare il rilevamento polare.
Grasso
"pancia" della vela.
Gran lasco
andatura portante compresa tra il lasco e la poppa piena.
Gratile
fune cucita lungo il bordo verticale di vele quadre per rinforzare la resistenza dell'orlo al logorio ed alla tensione.
Grillo
(o Balzo o Gambetto) Ferro ad U, con le branche con un foro, per il quale passa un perno a vite con chiavetta, e che serve per unire pezzi di catena, o la catena alla cicala dell'ancora. Sinonimo di maniglione.
Grinder
verricello usato sulle grandi barche da regata.
Grippale
gavitello a cui viene assicurata la grippia nel caso che questa non venga tenuta a bordo, oppure per segnalare la posizione dell'ancora.
Grippia
Cima (torticcia nei grandi vascelli a vela) che si ormeggia al diamante dell'ancora per facilitarne il recupero.
Gru del capone
la gru che serve per caponare le ancore.
Guadagnare
sullo schermo del radar, quando un bersaglio si allontana dalla rotta di collisione, passando avanti. Contrario di “scadere”.
Guarnimenti
indicazione generica di tutte le ferramenta per passacavi, del bozzellame e dei sistemi funicolari occorrenti per sistemare a posto le varie parti dell'alberata di una nave o di una imbarcazione e di alberi per antenne marconigrafiche, o per segnalazioni ottiche, e per fissare a dette parti le manovre dormienti e correnti.
Guidascotta
(rinvio)
Incagliarsi
andare ad incastrarsi con la chiglia sul fondale, ad esempio tra scogli non affioranti. Se su fondo sabbioso si dice arenarsi.
Imbando
in una cima non tesa, la quantità di cima che bisogna ancora tirare per metterla in tensione (da "in bando" = allentato/a).
Imbarco
- il salire a bordo dei passeggeri o il portare a bordo della merci
- il periodo trascorso o da trascorrere a bordo da un membro dell'equipaggio.
Imbardata
Rotazione di una nave attorno all'asse verticale.
Imbozzarsi
ormeggiare saldamente l'imbarcazione sia di prua che di poppa con ancore, catene o corde cercando di permettere il minor movimento possibile.
Imbrigliatura
Manovra di paranchi stesi da lato a lato tra le sartie, verso la cima dell'albero maggiore.
Imbroglio
Cavo semplice o ghia, attaccato alle ralinghe delle vele per avvilupparle, o raccogliere sui propri pennoni.
Imbroglio di penna
Cavo per stringere le vele verso il capo superiore.
imbroglio di sotto
perché stringe la vela nella parte inferiore e la porta verso l'alto.
Immersione
in una imbarcazione è la misura (in metri e centimetri o in piedi e pollici) dell'altezza della parte immersa, dal pelo dell'acqua alla superficie inferiore della chiglia.
Impavesare
imbandierare (da pavese).
Impavesata
- sulle navi di legno: la continuazione della murata al di sopra del trincarino;
- nelle antiche navi da guerra: la continuazione della murata destinata a proteggere gli uomini dal fuoco di moschetteria;
- nelle navi da guerra che avevano artiglieria: era il prolungamento della murata completo con i rivestimenti esterni ed interni;
- nelle navi mercantili: detto parapetto ed è costituito da una serie di montanti, detti scalmotti, posti di tratto in tratto col loro piede prolungato verso il basso, fra un'ossatura e l'altra, con un leggero fasciame esterno ad essi applicato.
Impiombatura
unione di due pezzi di cavo di materia vegetale o metallica, o per la realizzazione di una gassa.
Incappellare
infilare una gassa su una bitta; nelle navi antiche posare le gasse delle sartie sul colombiere dell'albero.
Incappellaggio
zona al di sopra della noce di un albero che accoglie il sartiame dormiente dello stesso (sartie, strallo).
Incatastata
detto di vela di randa bloccata sull'albero di maestra. Anche di ancora impigliata sul fondo.
Incattivati
detto di cavi o cime incastrati in modo tale che è difficile scioglierli.
Inferire
l'atto di mettere nella loro sede le vele ed allacciarle alle loro antenne, pennoni o draglie per mezzo degli inferitoi, cordicelle dette anche "matafioni d'inferitura". Anche l'atto di passare una cima in uno o più bozzelli per la costruzione di un paranco.
Inferitura
parte delle vele che si allaccia (si "inferisce") alle loro antenne, pennoni o draglie per mezzo. Anche "antennale".
Ingaggiare, Ingaggio
Ingavonare, Ingavonarsi
si dice di una imbarcazione che, per una violenta raffica di vento o una manovra sbagliata, si inclini sul lato opposto alla direzione del vento tanto che l'acqua superi il bordo e penetri nell'imbarcazione. In ingegneria navale nave ingavonata indica invece una condizione particolare di ridotta stabilità, a causa del baricentro troppo alto, che rende stabile una condizione di nave inclinata. Da non confondere con nave sbandata la cui causa è il baricentro spostato da un lato. Può accadere per una errata sistemazione del carico a bordo.
In riga alle impavesate
voce di comando, al quale corrisponde uno speciale segnale di tromba per mandare la gente a prendere la propria branda prima di andare a dormire o a riporla subito dopo la sveglia.
Invasatura
robusta struttura sagomata atta a sostenere l'imbarcazione tirata in secco.
Inverinarsi
il torcesi a spirale dei cavi quando non vengono avvolti nel verso giusto.
Isobata
vedi batimetrica.
Issare
sollevare, per mezzo di argani o paranchi, pesi a bordo o le vele sui propri alberi o pennoni.
Istrice
Ordinanza di combattimento in quadrato.
  1. ^ A. Guglielmotti, Dizionario marino e militare, Milano, Mursia, 1987, p. 123.
  2. ^ Carlo Bardesono di Rigas, Vocabolario Marinaresco, Roma, Lega Navale Italiana, 1932 (Rist. anastatica, Ed. Incontri Nautici, 1988), pp. 24, 38.
  3. ^ La panna e la cappa, facciamo chiarezza - velacharter.info, su velacharter.info. URL consultato l'11 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ Giorgio Mannella, Comando e condotta delle unità da diporto, Milano, Lega Navale Italiana - Sezione di Milano, p. 220.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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