AFC Champions League Elite

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AFC Champions League Elite
Altri nomiAsian Champion Club Tournament (1967-1972)
Asian Club Championship (1985-2002)
AFC Champions League (2002-2024)
Sport
TipoClub
FederazioneAFC
OrganizzatoreAsian Football Confederation
CadenzaAnnuale
Aperturaagosto
Partecipanti24 squadre (fase campionato)
Formula2 conference A/R di dodici squadre ciascuno, poi ottavi ad eliminazione A/R , poi quarti, semifinale e finale a gara secca.
Storia
Fondazione1967(come Asian Champion Club Tournament)
2024(come AFC Champions League Elite)
Numero edizioni41
DetentoreAl-Ain
Record vittorieAl-Hilal (4)
Ultima edizioneAFC Champions League 2023-2024
Edizione in corsoAFC Champions League Elite 2024-2025

L' AFC Champions League Elite (abbreviato in ACL Elite), è una competizione calcistica continentale annuale per squadre di club, organizzata dalla Asian Football Confederation (AFC) e disputata dalle squadre di calcio delle massime divisioni asiatiche. È la competizione per club più prestigiosa del calcio asiatico, giocata dai campioni della leghe nazionali (e, per alcune nazioni, da uno o più secondi classificati) delle rispettive federazioni nazionali[1][2].

Introdotta nel 1967 come Asian Champion Club Tournament, la competizione è stata rinominata AFC Champions League nel 2002 in seguito alla fusione di tre precedenti competizioni, la Coppa delle Coppe dell'Asia e il Campionato Asiatico per club e la Supercoppa d'Asia, mantenendo questa denominazione fino al 2024, quando ha assunto l'attuale denominazione.

Un totale di 24 club competono nella fase a campionato della competizione, divisi nelle regioni Est e Ovest (12 squadre ciascuna). Il vincitore dell'AFC Champions League Elite si qualifica per la Coppa Intercontinentale FIFA e la Coppa del mondo per club FIFA, oltre ad ottenere la qualificazione anche per la successiva edizione della fase di campionato dell'AFC Champions League Elite, se non si è già qualificato grazie al rendimento nazionale.

Il club di maggior successo nella competizione è l'Al-Hilal, con un totale di quattro titoli conquistati. L'Al-Ain è la squadra campione dell'ultima edizione, avendo battuto il Yokohama F·Marinos nella finale del 2024.

Asian Champion Club Tournament (1967-1972)

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La Asian Football Confederation (AFC) discusse per la prima volta del lancio di un torneo per i campioni delle nazioni AFC in una riunione tenutasi il 21 aprile 1963, con il suo segretario Lee Wai Tong che annunciò l'intenzione dell'AFC di organizzare una competizione simile alla Coppa dei Campioni. La prima edizione di questa nuova competizione ebbe iniziò nel 1967 con il nome di Asian Champion Club Tournament e nei suoi primi anni ebbe una varietà di formati diversi, con il torneo inaugurale organizzato con un formato a eliminazione diretta, mentre le tre edizioni successive furono disputate con la formula della fase a gironi susseguita dalla fase ad eliminazione diretta.

Le squadre israeliane dominarono le prime annate della competizione: l'Hapoel Tel Aviv si aggiudicò la prima edizione del 1967, mentre il Maccabi Tel Aviv si aggiudicherà le edizioni 1969 e 1971; questo predominio però era stato in parte causato anche dal rifiuto di diversi club arabi di giocare proprio contro le squadra israeliane:

  • Nel 1970, il club libanese dell' Homenetmen Beirut si rifiutò di affrontare l'Hapoel Tel Aviv nella sfida valevole per la semifinale, che fu di conseguenze cancellata con l'Hapoel che avanzò in finale.
  • Nel 1971, la squadra irachena dell' Al-Shorta si rifiutò di affrontare il Maccabi Tel Aviv in tre occasioni: nel turno preliminare (che fu ridisegnato), nella fase a gironi e poi infine anche nella finale per il titolo, che fu assegnato a tavolo al Maccabi che si aggiudicò il suo secondo trofeo in tre anni. [3] Durante la cerimonia di premiazione del Maccabi, i giocatori dell'Al-Shorta sventolavano la bandiera palestinese sul campo;l'AFC e la federazione calcistica tailandese decisero di organizzare una partita amichevole tra il Maccabi e una squadra del Combined Bangkok al posto della finale. I media iracheni considerarono l'Al-Shortail vincitore del torneo, con la squadra che ha tenuto una parata su un autobus scoperto a Baghdad.
I giocatori del Maccabi Tel Aviv con il trofeo vinto nell'edizione 1969

Dopo gli avvenimenti delle edizioni 1970 e 1971, l'AFC cercò lo stesso di organizzare l'edizione 1972: sette club provenienti da sette paesi dovevano competere nel torneo, che si sarebbe tenuto a Teheran, in Iran, nell'aprile 1972. I sette club furono divisi in due gruppi, con i vincitori dei gironi e i secondi classificati che avanzavano alle semifinali[3]. Tuttavia, prima dell'inizio del torneo, gli Hong Kong Rangers sono stati costretti a ritirarsi con breve preavviso a causa di problemi logistici e finanziari, mentre il club kuwaitiano dell' Al-Qadsia e il club libanese del Racing Club Beirut si rifiutato di impegnarsi a giocare contro il club israeliano del Maccabi Netanya per motivi politici, se la situazione si presentasse. Per evitare che si ripetesse quanto accaduto nelle due edizioni precedenti, l'AFC decise quindi di escludere sia l'Al-Qadsia che il Racing Beirut. Rimesero quindi solo quattro squadre partecipanti (due per girone): di conseguenza, la Federcalcio iraniana non ritenne fattibile investire la propria quota di denaro e risorse necessarie per il torneo, a causa delle probabili pesanti perdite finanziarie. Il 2 aprile 1972, l'AFC informò le restanti quattro squadre che la competizione era stata rinviata e alla fine fu annullata[4].

Dopo le complicazioni avvenute nelle edizioni svolte dopo il 1970 l'AFC decise alla fine di sospendere la competizione, che verrà ripresa solo dopo 14 anni, mentre Israele fu espulso dalla Confederazione Asiatica nel 1974.

Asian Club Championship (1985-2002)

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Il principale torneo asiatico per club fece il suo ritorno nel 1985 con la nuova denominazione di Asian Club Championship. La nuova competizione partì in modo modesto, con solo 6 squadre che presero parte alla fase finale dell'edizione inaugurale e una struttura basata su incontri diretti ad eliminazione. Il torneo nacque per offrire alle squadre vincitrici dei rispettivi campionati nazionali un’opportunità di confronto internazionale, in un’epoca in cui le squadre asiatiche erano poco conosciute e con un livello tecnico molto vario[5].

Il Daewoo Royals della Corea del Sud vinse la prima edizione nella stagione 1985-1986, segnando l'inizio di una supremazia di squadre dell'asia orientale che caratterizzò i primi anni del torneo. Negli anni seguenti, la Corea del Sud ed il Giappone continuarono a dominare, grazie a club ben organizzati e tecnicamente superiori, ma nei primi anni novanta si assistette alle prime vittorie di club dell'Asia occidentale come l'Al-Hilal (Arabia Saudita) e l'Esteghlal (Iran), che contribuirono a creare un interesse crescente per il torneo, anche se ancora limitato a pochi paesi.

Nel decennio successivo, l’Asian Club Championship crebbe in popolarità e partecipazione. Il calcio asiatico stava acquisendo una propria identità, e con esso il torneo aumentò di prestigio e importanza, allargando il numero di squadre partecipanti e migliorando il livello complessivo di gioco. Tra il 1990 e il 2000, il torneo adottò un sistema di qualificazione più strutturato, suddividendo le squadre in regioni per agevolare la logistica e rendere la competizione più avvincente. Le nazioni con campionati già consolidati, come la Corea del Sud e il Giappone, iniziarono a mandare i loro migliori club, e si assistette a una rivalità crescente tra Asia orientale e occidentale.

Nel 1990, l'AFC introdusse anche una nuova competizione la Coppa delle Coppe dell'AFC, un torneo per le vincitrici delle coppe nazionali di ciascuna nazione AFC, mentre la stagione 1995 vide l'introduzione della Supercoppa d'Asia, con le vincitrici del Campionato per club asiatico e della Coppa delle Coppe che si affrontano per il trofeo.

Nel 2000, il torneo toccò un punto critico: la qualità del calcio asiatico era cresciuta e i club più competitivi cominciavano a richiedere maggiori incentivi per partecipare. Il crescente divario tra le squadre dei principali paesi (Corea del Sud, Giappone, Arabia Saudita, Iran) e quelli emergenti evidenziava la necessità di una competizione che integrasse un numero maggiore di club e che fosse gestita in modo più professionale.

Il logo usato dal 2002 al 2024

Gli ultimi anni della competizione, dal 2000 al 2002, furono quindi caratterizzati da un aumento di squadre e dalla volontà dell’AFC di creare una competizione più simile alla UEFA Champions League . Il torneo del 2002 fu l'ultimo Asian Club Championship, vinto dal club sudcoreano Suwon Samsung Bluewings. Questo segnò la fine di un'era e l'inizio della AFC Champions League nel 2002-2003, una competizione completamente rinnovata che non solo ampliò il numero delle squadre partecipanti, ma integrò anche premi economici più elevati e un formato pensato per accrescere la visibilità del calcio asiatico a livello globale.

AFC Champions League (2002-2024)

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La stagione 2002-2003 ha visto le tre competizioni per club asiatiche esistenti all'epoca ( l'Asian Club Championship, la Coppa delle Coppe asiatica e la Supercoppa asiatica), unirsi per diventare la AFC Champions League, nata sul modello della UEFA Champions League. Quarantacinque tra squadre di club campioni delle varie leghe e coppe nazionali ottennero l'accesso per i playoff, al termine dei quali 8 squadre ottennero l'accesso alla fase a gironi, insieme con i migliori otto club dell'Asia orientale e gli otto migliori club dell'Asia occidentale. Il primo club vincitore della nuova AFC Champions League è stata la squadra degli Emirati Arabi Uniti dell'Al-Ain, che ha battuto nella doppia finale, la squadra della Thailandia del BEC Tero Sasana per 2-1 complessivamente.

Nella seconda edizione della competizione, la 2004, hanno partecipato 29 club provenienti da quattordici paesi e il programma del torneo è stato modificato, con l'adizione di un calendario che prevedeva l'apertura della competizione a marzo e la sua conclusione nel mese di novembre.Nella fase a gironi, i 28 club sono stati divisi in sette gironi da quattro su base regionale, separando i club dell'Asia orientale e dell'Asia occidentale per ridurre i costi di viaggio, e i gironi si sono giocati in casa e in trasferta. Le sette vincitrici dei gironi insieme ai campioni in carica ottenevano l'accesso ai quarti di finale. I quarti di finale, le semifinali e la finale si giocavano secondo un formato a doppia gara, con gol in trasferta, tempi supplementari e rigori usati come spareggio.

La stagione 2005 ha visto l'adesione dei club siriani alla competizione, portando così a 15 il numero dei paesi partecipanti, e due anni dopo, in seguito al loro trasferimento nell'AFC nel 2006, sono stati inclusi nel torneo anche i club australiani. Tuttavia, molti club criticavano i bassi premi in denaro dell'epoca in confronto ai costosi costi di viaggio per affrontare le varie trasferte.

l'Al Sadd, mentre celebra la vittoria dell'AFC Champions League 2011

La AFC Champions League venne ampliata a 32 club a partire dall'edizione 2009 con l'ingresso diretto alla fase a gironi per i club nei primi dieci campionati asiatici. Ogni paese ha ricevuto fino a 4 posti per i propri club, anche il numero di squadre qualificabili da una nazione non può essere più di un terzo del numero di squadre presenti nella massima divisione di quel paese, arrotondato per difetto, a seconda della forza del proprio campionato, della struttura del campionato professionistico, della commerciabilità, dello stato finanziario e di altri fattori e criteri stabiliti dal Comitato AFC Pro-League[6]. I criteri di valutazione e la classifica delle associazioni partecipanti vengono rivisti dall'AFC ogni due anni.[7]

Il vecchio formato prevedeva che le otto vincitrici dei gironi e le otto seconde classificate si qualificassero agli ottavi di finale, in cui le vincitrici dei gironi affrontavano le seconde classificate in una doppia sfida di andata e ritorno, abbinate a livello regionale (Est vs Est, Ovest vs Ovest), con gol in trasferta, tempi supplementari e rigori utilizzati in caso di pareggi nel complessivo. La restrizione regionale continuava fino alla finale, anche se i club dello stesso paese non possono affrontarsi fino ai quarti di finale a meno che quel paese non abbia tre o più rappresentanti nei quarti di finale. Dal 2013, la finale si svolge anche con una gara di andata ed una di ritorno[8][9].

Dall'edizione 2021, la fase a gironi è stata ampliata da 32 a 40 squadre, con entrambe le regioni occidentale e orientale, che prevedevano cinque gironi da quattro squadre. L'assegnazione degli slot per le prime sei federazioni affiliate in ciascuna regione è rimasta invariata. Le 10 vincitrici dei gironi e le prime 3 seconde classificate per regione ottenevano la qualificazione per gli ottavi di finale, con le partite ancora abbinate a livello regionale fino alla finale.[10]

Ulsan Hyundai mentre celebra la sua seconda vittoria nella AFC Champions league al termine dell'edizione 2020

Il 25 febbraio 2022, è stato annunciato che la AFC Champions League sarebbe tornata a un programma interannuale (dall'autunno alla primavera) a partire dalla stagione 2023-2024. Inoltre, la regola esistente del "3+1" per i giocatori stranieri durante le partite (3 giocatori stranieri e 1 straniero asiatico) è stata estesa a "5+1" (5 giocatori stranieri e 1 straniero asiatico).[11]

AFC Champions League Elite (2024-)

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Il 23 dicembre 2022, l'AFC ha annunciato che la struttura delle competizioni asiatiche per club sarebbe stata sottoposta a una revisione, con la massima competizione per club ridotta da 40 squadre nella fase principale a 24 squadre, divise nelle regioni Est e Ovest (12 squadre ciascuna), con ciascuna squadra nelle regioni Est e Ovest che affrontano altre otto squadre della loro regione (quattro squadre in casa e quattro squadre in trasferta). Le migliori otto squadre di ciascuna regione ottengono la qualificazione alla fase a eliminazione diretta, dove solo gli ottavi di finale si giocherebbero su due gare, con tutte le partite dai quarti di finale in poi giocate in formato gara unica in una sede centralizzata[12] .

Il 14 agosto 2023 è stato confermato che il nuovo formato sarebbe entrato in vigore a partire dalla stagione 2024-2025, con il nome della competizione che sarebbe cambiato in AFC Champions League Elite[13]. L'AFC ha anche confermato che i record e le statistiche della AFC Champions League verranno trasferiti all'ACL Elite[14]. Nel dicembre 2023, all'Arabia Saudita è stato assegnato il compito di ospitate la fase finale delle prime due stagioni della nuova competizione[15].

Mappa dei paesi AFC di cui i club hanno raggiunto la fase a gironi della AFC Champions League (dall'edizione 2002-03)

     Paese membro dell'AFC che è stato rappresentato nella fase a gironi

     Paese membro dell'AFC che non è stato rappresentato nella fase a gironi

Qualificazione

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A partire dall'edizione 2024-25 del torneo, l'AFC Champions League Elite utilizza un formato che prevede una fase a campionato di 24 squadre, preceduto da partite di qualificazione per le squadre che non ricevono l'accesso diretto alla competizione vera e propria. Anche le squadre sono divise in zone Est e Ovest.

Il numero di squadre che ciascuna federazione iscrive alla AFC Champions League Elite viene determinato annualmente attraverso criteri stabiliti dal Comitato Competizioni AFC[16]. I criteri, che sono una versione modificata del Coefficiente UEFA, misurano aspetti come la commerciabilità e gli stadi per determinare il numero specifico di posti per i club che un'associazione riceve. Quanto più alta è la classifica di un'associazione determinata dai criteri, tanto più squadre rappresenteranno l'associazione nella competizione.

Il torneo vero e proprio inizia con una fase a campionato a cui partecipano 24 squadre, divise in due leghe (Est e Ovest), con ciascuna squadra che gioca contro otto avversari della propria lega (quattro partite in casa e quattro in trasferta)[17].

Le migliori otto squadre di ogni campionato avanzano agli ottavi di finale. In questa fase, ogni club affronta un altro club della sua regione in un doppio confronto, andata e ritorno, per decidere quali otto club accederanno a un torneo finale centralizzato. Se il punteggio complessivo delle due partite risulta pari dopo 180 minuti, le squadre giocheranno i tempi supplementari. Se la parità persiste anche dopo i tempi supplementari, la vittoria viene decisa ai calci di rigore.[17]

I quarti di finale, le semifinali e le finali prevedono tutti accoppiamenti interregionali e si giocano in un formato a gara unica in sede centralizzata.[17]

Premi in denaro

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Il trofeo assegnato dall'edizione 2002-2003 all'edizione 2023-2024

A partire dalla stagione 2024-2025, la distribuzione di premi in denaro è la seguente:[18]

Turno Squadre Premio
Per squadra Totale
Finale (campione) 1 $10 milioni
Finale (secondo posto) 1 $4 milioni
Semifinali 4 $600,000 $2.4 milioni
Quarti di finale 8 $400,000 $3.2 milioni
Ottavi di finale 16 $200,000 $3.2 milioni
Fase a campionato 24 $800,000 $19.2 milioni
Totale 24 $42 milioni

L'AFC Champions League Elite è sponsorizzata da un gruppo di multinazionali, a differenza dello sponsor principale unico tipico dei campionati nazionali di massimo livello.

Official Global Partners

Official Global Supporters

L'attuale titolare della licenza, all'interno del mondo dei videogame, per l'AFC Champions League Elite è Konami con la competizione presente all'interno della serie eFootball.[25] La licenza comprende anche le squadre concorrenti.

Lo stesso argomento in dettaglio: Albo d'oro della AFC Champions League.

Asian Champion Club Tournament

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Anno Vincitore Risultato Secondo posto
1967 Israele (bandiera) Hapoel Tel Aviv 2 - 1 Malaysia (bandiera) Selangor
1969 Israele (bandiera) Maccabi Tel Aviv 1 - 0 Corea del Sud (bandiera) Yangzee
1970 Iran (bandiera) Taj 2 - 1 Israele (bandiera) Hapoel Tel Aviv
1971 Israele (bandiera) Maccabi Tel Aviv 3 - 0[26] Iraq (bandiera) Al-Shorta
1972 Cancellata[27]

Asian Club Championship

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Anno Vincitore Risultato Secondo posto
1985-1986 Corea del Sud (bandiera) Daewoo Royals 3 - 1 Arabia Saudita (bandiera) Al-Ahli
1986-1987 Giappone (bandiera) Furukawa Electric Formato a Girone[28] Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal
1987-1988 Giappone (bandiera) Yomiuri Non disputata[29] Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal
1988-1989 Qatar (bandiera) Al-Sadd 2 - 3 / 1 - 0
3-3 (gfc)
Iraq (bandiera) Al-Rasheed
1989-1990 Cina (bandiera) Liaoning 2 - 1 / 1 - 1
3-2
Giappone (bandiera) Nissan Motors
1990-1991 Iran (bandiera) Esteghlal 2 - 1 Cina (bandiera) Liaoning
1991-1992 Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal 1 - 1 (4-3 dtr) Iran (bandiera) Esteghlal
1992-1993 Iran (bandiera) PAS Teheran 1 - 0 Arabia Saudita (bandiera) Al-Shabab
1993-1994 Thailandia (bandiera)Thai Farmers Bank 2 - 1 Oman (bandiera) Oman Club
1994-1995 Thailandia (bandiera)Thai Farmers Bank 1 - 0 Qatar (bandiera) Al-Arabi
1995 Corea del Sud (bandiera)Ilhwa Chunma 1 - 0 Arabia Saudita (bandiera) Al-Nassr
1996-1997 Corea del Sud (bandiera)Pohang Steelers 2 - 1 Corea del Sud (bandiera) Ilhwa Chunma
1997-1998 Corea del Sud (bandiera)Pohang Steelers 0 - 0 (6-5 dtr) Cina (bandiera) Dalian Shide
1998-1999 Giappone (bandiera)Júbilo Iwata 2 - 1 Iran (bandiera) Esteghlal
1999-2000 Arabia Saudita (bandiera)Al-Hilal 3 - 2 Giappone (bandiera) Júbilo Iwata
2000-2001 Corea del Sud (bandiera)Suwon Bluewings 2 - 1 Giappone (bandiera) Júbilo Iwata
2001-2002 Corea del Sud (bandiera)Suwon Bluewings 0 - 0 (4-2 dtr) Corea del Sud (bandiera) Anyang LG Cheetahs

AFC Champions League

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Anno Vincitore Risultato Secondo posto
2002-2003 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al-Ain 2 - 0 / 0 - 1
2-1
Thailandia (bandiera) BEC Tero Sasana
2004 Arabia Saudita (bandiera)Al-Ittihād 5 - 0 / 1 - 3
6-3
Corea del Sud (bandiera) Ilhwa Chunma
2005 Arabia Saudita (bandiera)Al-Ittihād 1 - 1 / 4 - 2
5-3
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al-Ain
2006 Corea del Sud (bandiera)Jeonbuk Hyundai 2 - 0 / 1 - 2
3-2
Siria (bandiera) Al-Karamah
2007 Giappone (bandiera)Urawa Reds 1 - 1 / 2 - 0
3-1
Iran (bandiera) Sepahan
2008 Giappone (bandiera)Gamba Osaka 3 - 0 / 2 - 0
5-0
Australia (bandiera) Adelaide Utd
2009 Corea del Sud (bandiera)Pohang Steelers 2 - 1 Arabia Saudita (bandiera) Al-Ittihād
2010 Corea del Sud (bandiera)Ilhwa Chunma 2 - 1 Iran (bandiera) Zob Ahan
2011 Qatar (bandiera)Al-Sadd 2 - 2 (4-2 dtr) Corea del Sud (bandiera) Jeonbuk Hyundai
2012 Corea del Sud (bandiera)Ulsan Hyundai 3 - 0 Arabia Saudita (bandiera) Al-Ahli
2013 Cina (bandiera)Guangzhou E. 2 - 2 / 1 - 1
3-2 (gfc)

Corea del Sud (bandiera) Seoul
2014 Australia (bandiera)Western Sydney 1 - 0 / 0 - 0
1-0
Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal
2015 Cina (bandiera)Guangzhou E. 0 - 0 / 1 - 0
1-0
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al-Ahli Dubai
2016 Corea del Sud (bandiera)Jeonbuk Hyundai 2 - 1 / 1 - 1
3-2
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al-Ain
2017 Giappone (bandiera)Urawa Reds 1 - 1 / 1 - 0
2-1
Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal
2018 Giappone (bandiera)Kashima Antlers 2 - 0 / 0 - 0
2-0
Iran (bandiera) Persepolis
2019 Arabia Saudita (bandiera)Al-Hilal 1 - 0 / 2 - 0
3-0
Giappone (bandiera) Urawa Reds
2020 Corea del Sud (bandiera)Ulsan Hyundai 2 - 0 Iran (bandiera) Persepolis
2021 Corea del Sud (bandiera)Al-Hilal 2 - 0 Corea del Sud (bandiera) Pohang Steelers
2022 Corea del Sud (bandiera)Urawa Reds (3) 1 - 1 / 1 - 0
2-1
Corea del Sud (bandiera) Al-Hilal
2023-2024 Emirati Arabi Uniti (bandiera)Al-Ain 1 - 2 / 5 - 1
6-3
Giappone (bandiera) Yokohama Marinos

Vittorie per squadra

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Squadra Nazionalità Titoli Stagioni
Al-Hilal Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita 4 1991-1992, 1999-2000, 2019, 2021
Pohang Steelers Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 3 1996-1997, 1997-1998, 2009
Urawa Reds Giappone (bandiera) Giappone 3 2007, 2017, 2022
Maccabi Tel Aviv Israele (bandiera) Israele 2 1969, 1971
Taj/Esteghlal Iran (bandiera) Iran 2 1970, 1990-1991
Al-Sadd Qatar (bandiera) Qatar 2 1988-1989, 2011
Thai Farmers Bank Thailandia (bandiera) Thailandia 2 1993-1994, 1994-1995
Suwon Bluewings Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 2 2000-2001, 2001-2002
Al-Ittihād Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita 2 2004, 2005
Ilhwa Chunma Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 2 1995-1996, 2010
Guangzhou E. Cina (bandiera) Cina 2 2013, 2015
Jeonbuk Hyundai Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 2 2006, 2016
Ulsan Hyundai Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 2 2012, 2020
Al-Ain Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti 2 2002-2003, 2023-2024
Hapoel Tel Aviv Israele (bandiera) Israele 1 1967
Daewoo Royals Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 1 1984-1985
Furukawa Electric Giappone (bandiera) Giappone 1 1986
Yomiuri Giappone (bandiera) Giappone 1 1987-1988
Liaoning Cina (bandiera) Cina 1 1989-1990
PAS Teheran Iran (bandiera) Iran 1 1992-1993
Júbilo Iwata Giappone (bandiera) Giappone 1 1998-1999
Gamba Osaka Giappone (bandiera) Giappone 1 2008
Western Sydney Australia (bandiera) Australia 1 2014
Kashima Antlers Giappone (bandiera) Giappone 1 2018

Titoli per nazioni

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Nazione Vittorie Finali Squadre campioni Squadre finaliste
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 12 7 Pohang Steelers (3)
Ilhwa Chunma (2)
Suwon Bluewings (2)
Jeonbuk Hyundai(2)
Ulsan Hyundai (2)
Daewoo Royals (1)
Ilhwa Chunma (2)
Seoul F.C. (2)
Jeonbuk Hyundai(1)
Yangzee (1)
Pohang Steelers (1)
Giappone (bandiera) Giappone 8 5 Urawa Reds (3)
Furukawa Electric (1)
Yomiuri (1)
Gamba Osaka (1)
Júbilo Iwata (1)
Kashima Antlers (1)
Júbilo Iwata (2)
Yokohama Marinos (2)
Urawa Reds (1)
Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita 6 10 Al-Hilal (4)
Al-Ittihād (2)
Al-Hilal (5)
Al-Ahli (2)
Al-Ittihād (1)
Al-Nassr (1)
Al-Shabab (1)
Iran (bandiera) Iran 3 6 Esteghlal (2)
PAS Teheran (1)
Esteghlal (2)
Persepolis (2)
Sepahan (1)
Zob Ahan (1)
Cina (bandiera) Cina 3 2 Guangzhou E. (2)
Liaoning (1)
Liaoning (1)
Dalian Shide (1)
Israele (bandiera) Israele[30] 3 1 Maccabi Tel Aviv (2)
Hapoel Tel Aviv (1)
Hapoel Tel Aviv (1)
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti 2 3 Al-Ain (2) Al-Ain (2)
Al-Ahli Dubai (1)
Qatar (bandiera) Qatar 2 1 Al-Sadd (2) Al-Arabi (1)
Thailandia (bandiera) Thailandia 2 1 Thai Farmers Bank (2) Police Tero (1)
Australia (bandiera) Australia 1 1 Western Sydney (1) Adelaide Utd (1)
Iraq (bandiera) Iraq 0 2 - Al-Shorta (1)
Al-Rasheed (1)
Malaysia (bandiera) Malaysia 0 1 - Selangor (1)
Oman (bandiera) Oman 0 1 - Oman Club (1)
Siria (bandiera) Siria 0 1 - Al-Karamah (1)

Premi individuali

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Miglior giocatore

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Anno Giocatore Squadra Nota
1996-97 Corea del Sud (bandiera) An Ik-soo Corea del Sud (bandiera) Pohang Steelers [31]
1997-98 Arabia Saudita (bandiera) Ahmad Al-Dokhi Arabia Saudita (bandiera) Al Hilal [32]
1998-99 Burkina Faso (bandiera) Seydou Traoré Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al-Ain [33]
1999-00 Brasile (bandiera) Sérgio Ricardo Arabia Saudita (bandiera) Al Hilal [34]
2000-01 Jugoslavia (bandiera) Zoltan Sabo Corea del Sud (bandiera) Suwon Samsung Bluewings [35]
2001-02 Non Assegnato
2002-03 Thailandia (bandiera) Therdsak Chaiman Thailandia (bandiera) BEC Tero Sasana [36]
2004 Arabia Saudita (bandiera) Redha Tukar Arabia Saudita (bandiera) Al-Ittihad [37]
2005 Arabia Saudita (bandiera) Mohammed Noor Arabia Saudita (bandiera) Al-Ittihad [38]
2006 Corea del Sud (bandiera) Choi Jin-cheul Corea del Sud (bandiera) Jeonbuk Hyundai Motors [39]
2007 Giappone (bandiera) Yuichiro Nagai Giappone (bandiera) Urawa Red Diamonds
2008 Giappone (bandiera) Yasuhito Endō Giappone (bandiera) Gamba Osaka
2009 Corea del Sud (bandiera) No Byung-jun Corea del Sud (bandiera) Pohang Steelers [40]
2010 Australia (bandiera) Sasa Ognenovski Corea del Sud (bandiera) Seongnam Ilhwa Chunma [41]
2011 Corea del Sud (bandiera) Lee Dong-gook Corea del Sud (bandiera) Jeonbuk Hyundai Motors [42]
2012 Corea del Sud (bandiera) Lee Keun-ho Corea del Sud (bandiera) Ulsan Hyundai [43]
2013 Brasile (bandiera) Muriqui Cina (bandiera) Guangzhou Evergrande [44]
2014 Australia (bandiera) Ante Covic Australia (bandiera) Western Sydney Wanderers [45]
2015 Brasile (bandiera) Ricardo Goulart Cina (bandiera) Guangzhou Evergrande [46]
2016 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Omar Abdulrahman Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al-Ain [47]
2017 Giappone (bandiera) Yōsuke Kashiwagi Giappone (bandiera) Urawa Red Diamonds [48]
2018 Giappone (bandiera) Yuma Suzuki Giappone (bandiera) Kashima Antlers [49]
2019 Francia (bandiera) Bafétimbi Gomis Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal [50]
2020 Corea del Sud (bandiera) Yoon Bit-garam Corea del Sud (bandiera) Ulsan Hyundai [51]
2021 Arabia Saudita (bandiera) Salem Al-Dawsari Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal [52]
2022 Giappone (bandiera) Hiroki Sakai Giappone (bandiera) Urawa Red Diamonds [53]
2023-24 Marocco (bandiera) Soufiane Rahimi Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al Ain [54]

Capocannoniere

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Anno Giocatore Squadra Goal
2002-2003 Cina (bandiera) Hao Haidong Cina (bandiera) Dalian Shide 9
2004 Corea del Sud (bandiera) Kim Do-hoon Corea del Sud (bandiera) Seongnam Ilhwa Chunma 9
2005 Sierra Leone (bandiera) Mohamed Kallon Arabia Saudita (bandiera) Al-Ittihad 6
2006 Brasile (bandiera) Magno Alves Giappone (bandiera) Gamba Osaka 8
2007 Brasile (bandiera) Mota Corea del Sud (bandiera) Seongnam Ilhwa Chunma 7
2008 Thailandia (bandiera) Nantawat Tansopa Thailandia (bandiera) Krung Thai Bank 9
2009 Brasile (bandiera) Leandro Giappone (bandiera) Gamba Osaka 10
2010 Brasile (bandiera) José Mota Corea del Sud (bandiera) Suwon Samsung Bluewings 9
2011 Corea del Sud (bandiera) Lee Dong-gook Corea del Sud (bandiera) Jeonbuk Hyundai Motors 9
2012 Brasile (bandiera) Ricardo Oliveira Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al-Jazira 12
2013 Brasile (bandiera) Muriqui Cina (bandiera) Guangzhou Evergrande 13
2014 Ghana (bandiera) Asamoah Gyan Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al-Ain 12
2015 Brasile (bandiera) Ricardo Goulart Cina (bandiera) Guangzhou Evergrande 8
2016 Brasile (bandiera) Adriano Corea del Sud (bandiera) FC Seoul 13
2017 Siria (bandiera) Omar Kharbin Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal 10
2018 Algeria (bandiera) Baghdad Bounedjah Qatar (bandiera) Al-Sadd 13
2019 Francia (bandiera) Bafétimbi Gomis Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal 11
2020 Marocco (bandiera) Abderrazak Hamdallah[55] Arabia Saudita (bandiera) Al-Nassr 7
2021 Kenya (bandiera) Michael Olunga[56] Qatar (bandiera) Al-Duhail 9
2022 Belgio (bandiera) Edmilson Junior[57] Qatar (bandiera) Al-Duhail 8
2023-2024 Marocco (bandiera) Soufiane Rahimi[54] Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al Ain 13
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  19. ^ AFC and NEOM announce global multi-year partnership extension, su the-afc.com, Asian Football Confederation, 10 July 2024.
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  21. ^ AFC and Qatar Airways announce global partnership, su the-afc.com, Asian Football Confederation, 16 December 2023.
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  25. ^ Konami adds huge new license to eFootball 2024, su videogamer.com, 12 October 2023.
  26. ^ Il Maccabi Tel Aviv vinse la finale, programmata per il 2 aprile 1971 a Bangkok, a causa del ritiro per ragioni politiche dell'Al-Shorta (fonte: Champions' Cup 1971, RSSSF)
  27. ^ Organizzato ed in seguito non disputato. (fonte: Champions' Cup 1972, RSSSF)
  28. ^ Vincitore del turno di finale, organizzato con la formula del girone all'italiana.Asian Champions' Cup 1986/87 su RSSSF
  29. ^ La finale, programmata con la formula di andata e ritorno, venne vinta a tavolino dallo Yomiuri a causa del ritiro anticipato dell'Al-Hilal (fonte: Champions' Cup 1987/88, RSSSF)
  30. ^ Dal 1974 non è più un membro della AFC
  31. ^ 1996 ASIAN CLUB CHAMPIONSHIP, Asian Football Confederation, 7 luglio 1997 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 1997).
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  49. ^ Yuma Suzuki of Kashima named 2018 MVP, AFC, 10 novembre 2018. URL consultato il 30 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2024).
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  51. ^ Ulsan Hyundai's Yoon Bit-garam named 2020 AFC Champions League MVP, su the-afc.com, Asian Football Confederation, 19 dicembre 2020. URL consultato il 19 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2021).
  52. ^ Al-Hilal reign in Asia after tale of two Al-Dawsaris in AFC Champions League triumph, su Arab News, 24 novembre 2021. URL consultato il 24 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2021).
  53. ^ Urawa's Hiroki Sakai crowned Most Valuable Player, su the-afc.com, Asian Football Confederation, 6 maggio 2023. URL consultato il 6 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2023).
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  56. ^ (EN) Kenya's Michael Olunga wins AFC Champions League Golden Boot, su The East African, 24 novembre 2021. URL consultato il 24 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2023).
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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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