Yes Minister

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Yes Minister
Titolo originaleYes Minister
PaeseGran Bretagna
Anno1980-1984
Formatoserie TV
Generecommedia
Stagioni5
Episodi37
Durata30 min (episodio)
Lingua originaleinglese
Rapporto1,33 : 1
Crediti
IdeatoreAntony Jay, Jonathan Lynn
Interpreti e personaggi
MusicheRonnie Hazlehurst
ProduttorePeter Whitmore (15 episodi, 1981-1984), Sydney Lotterby (6 episodi, 1980)
Casa di produzioneBritish Broadcasting Corporation
Prima visione
Dal25 febbraio 1980
Al17 dicembre 1984
Rete televisivaBBC Two

Yes Minister (in seguito Yes, Prime Minister) è una serie televisiva britannica in 22 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di 3 stagioni dal 1980 al 1984.

Dal 1986 al 1988 venne prodotta e trasmessa una nuova serie, Yes, Prime Minister, con gli stessi personaggi e attori principali.

La serie è stata giudicata come la 6° sitcom britannica migliore di sempre, nel sondaggio-documentario Britain's best sitcom, indetto dalla BBC nel 2004.[1] Ha vinto il premio BAFTA alla migliore commedia nel 1981[2], 1982[3] e 1983[4].

Nel 1987 uscì un videogioco per computer tratto dalla serie.

La sitcom narra la storia di James "Jim" Hacker, un ex-giornalista e accademico poi diventato deputato alla Camera dei comuni, nella sua veste di ministro del Department of Administrative Affairs. I suoi assistenti sono il Permanent Secretary Appleby - interessato a difendere lo status quo nel ministero a ogni costo e a non voler tagliare i costi del proprio ministero - e il Principal Private Secretary Wooley - pragmatico in molte cose e tendenzialmente dalla parte del ministro, ma influenzato nella sua carriera dal suo superiore Appleby e a quest'ultimo di fatto deferente.

La serie comincia proprio quando il suo partito all'opposizione vince finalmente le elezioni e lui viene nominato ministro. In un tipico episodio, il ministro propone delle idee e dei piani di azione, ma Appleby è colui che solitamente vi si oppone. In un minor numero di episodi è invece il capo di gabinetto Appleby a proporre delle azioni e il ministro Hacker a rifiutarle.

Come voluto dai produttori della serie, la maggior parte delle scene si svolge in luoghi privati, a significare di come la vera politica si svolga non in pubblico.[5]

Nella serie successiva Yes, Prime Minister Hacker diviene il primo ministro, ma la struttura degli episodi è simile.

La serie, ideata da Antony Jay e Jonathan Lynn, fu prodotta da British Broadcasting Corporation[6] e girata a Londra in Inghilterra.[7] Le musiche furono composte da Ronnie Hazlehurst.

Tra i registi della serie sono accreditati Peter Whitmore e Sydney Lotterby.[8]

Distribuzione

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La serie fu trasmessa in Gran Bretagna dal 1980 al 1984 sulla rete televisiva BBC Two.[6] In Italia è stata trasmessa su emittenti locali con il titolo Yes Minister.[9]

Alcune delle uscite internazionali sono state:[10]

Serie Stagione Episodi Prima TV UK
Yes Minister Prima stagione 7 1980
Seconda stagione 7 1981
Terza stagione 8 1982, 1984
Yes, Prime Minister Prima stagione 8 1986
Seconda stagione 8 1987-1988
  1. ^ (EN) The final top 10 sitcoms, su bbcattic.org, 13 ottobre 2014. URL consultato il 5 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
  2. ^ 1981 Television Comedy Series | BAFTA Awards, su awards.bafta.org. URL consultato il 5 marzo 2024.
  3. ^ 1982 Television Comedy Series | BAFTA Awards, su awards.bafta.org. URL consultato il 5 marzo 2024.
  4. ^ 1983 Television Comedy Series | BAFTA Awards, su awards.bafta.org. URL consultato il 5 marzo 2024.
  5. ^ (EN) Yes Minister - Questions & Answers, su jonathanlynn.com. URL consultato il 5 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2014).
  6. ^ a b Yes Minister - Crediti compagnia, su imdb.com. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  7. ^ Yes Minister - Luoghi delle riprese, su imdb.com. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  8. ^ Yes Minister - Cast e credit completi, su imdb.com. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  9. ^ Yes Minister - Il mondo dei doppiatori, su antoniogenna.net. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  10. ^ Yes Minister - Date di uscita, su imdb.com. URL consultato il 24 febbraio 2012.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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