James Coburn

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James Coburn nella serie televisiva The Californians (1959)
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore non protagonista 1999

James Harrison Coburn III (Laurel, 31 agosto 1928Beverly Hills, 18 novembre 2002) è stato un attore statunitense.

Alto e dallo sguardo sempre molto rilassato, sullo schermo Coburn si presentò spesso con una maschera minacciosa che gli permise di connotarsi come interprete di ruoli da duro, anche se, nella sua carriera, non disdegnò di recitare in alcune commedie di carattere brillante. È conosciuto al grande pubblico in particolare per aver interpretato la figura dell'agente Flint, epigono statunitense del più popolare agente segreto britannico James Bond, per il ruolo di Britt nel western I magnifici sette (1960) di John Sturges e per il ruolo del rivoluzionario irlandese John H. "Sean" Mallory nel film Giù la testa (1971), diretto da Sergio Leone.

Nel 1999 è stato insignito dell'Oscar al miglior attore non protagonista per Affliction, di Paul Schrader.

Coburn nacque a Laurel, nel Nebraska, il 31 agosto 1928, figlio di James Harrison Coburn II (1902–1975)[1] e di sua moglie, Mylet S. Johnson (1900–1984).[2] Suo padre era di ascendenza scozzese-irlandese, mentre sua madre era immigrata dalla Svezia; i suoi genitori gestivano un garage d'auto che venne compromesso dalla Grande depressione.[3] Coburn crebbe a Compton, in California, dove frequentò il Compton Junior College.

Nel 1950 entrò nell'esercito statunitense come autiere e occasionalmente servì anche come disc jockey nella radio dell'esercito in Texas.[4] Dopo aver seguito corsi di recitazione alla University of Southern California e aver frequentato in seguito la scuola drammatica di Stella Adler a New York, Coburn fece il suo debutto come attore teatrale. Tra il 1955 e il 1959 apparve anche in televisione, recitando in alcuni episodi di note serie televisive, quali Perry Mason e Bonanza.

Nel 1959 esordì sul grande schermo quale co-protagonista nel western L'albero della vendetta di Budd Boetticher, mentre l'anno successivo ottenne un importante ruolo nel film I magnifici sette (1960) di John Sturges, distinguendosi per il suo fisico asciutto e agile e per l'abilità del suo personaggio nel lanciare il coltello. Con Steve McQueen e Charles Bronson, co-interpreti dello stesso film, nel 1963 Coburn partecipò a La grande fuga, diretto nuovamente da John Sturges, nei panni del prigioniero australiano Sedgewick. Nello stesso anno recitò anche nel film di spionaggio Sciarada (1963), impersonando Tex, uno dei tre loschi avventurieri che minacciano la protagonista (Audrey Hepburn).

James Coburn e Bud Spencer in Una ragione per vivere e una per morire di Tonino Valerii (1972)

Coburn raggiunse l'apice della popolarità con l'interpretazione di alcuni film che ebbero come protagonista l'agente Flint, una sorta di alter ego americano dell'agente segreto britannico James Bond, nato dalla penna di Ian Fleming. Tuttavia, tra le sue grandi interpretazioni figurano anche molti film western, quali Giù la testa (1971) di Sergio Leone, Sierra Charriba (1965) e Pat Garrett e Billy Kid (1973) di Sam Peckinpah, Una ragione per vivere e una per morire (1972) di Tonino Valerii e La vecchia legge del West (1967) di William A. Graham, al pari di altri grandi film del cinema di guerra, come L'inferno è per gli eroi (1962) di Don Siegel e La croce di ferro (1977) di Sam Peckinpah. Sergio Leone, l'avrebbe voluto già per il ruolo di protagonista del film Per un pugno di dollari (1964) ma Coburn, che ormai aveva raggiunto una buona notorietà, aveva un cachet troppo alto per le disponibilità della produzione del primo spaghetti-western del regista romano, cosicché gli venne preferito Clint Eastwood, all'epoca semisconosciuto.

Nel 1999, grazie alla sua interpretazione di Glen Whitehouse nel film Affliction di Paul Schrader, vinse il premio Oscar al miglior attore non protagonista.

Tomba di James Coburn a Brentwood

Nel 1959 sposò Beverly Kelly, da cui nel 1961 ebbe un figlio, James, anch'egli divenuto attore; nel 1979 divorziò dalla moglie e, in seguito, fu sentimentalmente legato alla cantante Lynsey de Paul, con cui scrisse le canzoni Melancholy Melon e Losin' the Blues for You, appartenenti all'album Tigers and Fireflies.

Nel 1993 si sposò con l'attrice Paula O'Hara (1955-2004), con cui rimase fino alla morte, avvenuta il 18 novembre 2002, all'età di 74 anni, a causa di un arresto cardiaco: negli ultimi tempi si era ritirato per l'aggravarsi di un'artrite reumatoide di cui soffriva dal 1979. Dopo la cremazione, le sue ceneri sono state interrate nel Westwood Village Memorial Park Cemetery a Los Angeles.

Molto nota era la passione che James Coburn nutriva per le auto, ereditata dal padre. Nel 1964 divenne proprietario di una Ferrari 250 Gt (telaio 2445GT) realizzata a Modena dalla Carrozzeria Sports Cars di Piero Drogo. Le vetture passarono in seguito al produttore cinematografico John Calley, presidente della Sony Pictures Entertainment.

Cortometraggi

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  • Call from Space, regia di Richard Fleischer (1989)
  • The Good Doctor (2000)
  • The Yellow Bird (2001)

Sceneggiatore

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Riconoscimenti

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, James Morrison è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

  1. ^ James Harrison Coburn, Sr
  2. ^ Mylet S. Johnson Coburn
  3. ^ James Coburn, in Turner Classic Movies.
  4. ^ Published: 12:03AM GMT 23 July 2001, Obituary, in The Daily Telegraph, London, 23 luglio 2001. URL consultato il 14 marzo 2010.
  • Gesprengte Ketten - The Great Escape, Behind the scenes, Photographs of cameraman Walter Riml, Editor Helma Türk & Christian Riml, House Publishing 2013, English/German [1]

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Oscar al miglior attore non protagonista Successore
Robin Williams
per Will Hunting - Genio ribelle
1999
per Affliction
Michael Caine
per Le regole della casa del sidro
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