Fire Records

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Fire Records
Logo
Logo
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Fondazione1984
Fondata daJohnny Waller e Clive Solomon
Sede principaleLondra
SettoreMusicale
Prodottidiscografici
Sito webwww.firerecords.com/

La Fire Records è una etichetta discografica indipendente britannica con sede a Londra e distaccamenti negli Stati Uniti ed in Giappone. L'etichetta fu fondata nel 1984 Johnny Waller e Clive Solomon e pubblicò per prima band come Pulp, Teenage Fanclub (con la label sussidiaria Paperhouse), Spacemen 3 (come Glass Records), Blue Aeroplanes, Lives of Angels ed altri[1][2]. Tra i marchi riferibili alla Fire records vi sono la Earth, la Fire America, The Forbidden Label e Fire Records Of London Ltd.

Dopo un periodo di crisi, l'etichetta fu rilevata da James Nicholls nel 2002, continuando a pubblicare album di artisti come Guided by Voices, Giant Sand, Pere Ubu, Scott & Charlene's Wedding, Jane Weaver, Josephine Foster e The Lemonheads.

Storia della Fire Records

[modifica | modifica wikitesto]

Gli antecedenti

[modifica | modifica wikitesto]

Il debutto di Clive Solomon nell'industria musicale risale al periodo studentesco, quando iniziò a fare da manager ai The VIPs, band che fecero un singolo molto gradito a John Peel che lo inserì nella propria programmazione radiofonica. Johnny Waller era invece un giornalista del Sounds[3].

1984: La nascita della Fire Records

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1984 i due decisero di aprire la Fire Records, pubblicando come primo 12" del catalogo Diving For Pearls dei 1000 Mexicans[4]. Ma fu solo dopo la pubblicazione di band come Blue Aeroplanes e The Committee che la Fire Records produsse la band che più caratterizzò questo loro periodo storico, iniziando con il singolo Little Girl (With Blue Eyes) and other pieces... dei Pulp[3][5]. Furono poi di questi primi anni di attività la scoperta e promozione di altre band seminali per la musica inglese come Television Personalities e Spacemen 3[6] assieme a band del revival '60s come i The Times e della dark wave come The Rose Of Avalanche.

Negli anni '90 l'etichetta rivolse anche lo sguardo verso la pubblicazione di band dell'underground statunitensi, con band come Neutral Milk Hotel, Built To Spill, The Lemonheads e Urge Overkill[6][7].

Artisti pubblicati

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Fire Records. Etichetta, su indie-eye.it.
  2. ^ (EN) Tod Martens, Redeye Lights up deals with Fire Records, in Billboard, 23 apr 2005.
  3. ^ a b (EN) 30th Anniversary 2014, in Record collector, Diamond Publishing, 2014.
  4. ^ Diving For Pearls dei 1000 Mexicans su Discogs
  5. ^ Mark Sturdy, Truth And Beauty: The Story Of Pulp, Omnibus Press, 2003.
  6. ^ a b (EN) Diana Wollach, Label Spotlight: Fire Records (intervista a James Nicholls ), su dailyrindblog.com, 27 Aprile 2012. URL consultato il 13 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2018).
  7. ^ (EN) Geoff Cowart, Recommended. Celebrating 30 Years Of Fire Records, su londoninstereo.com, 14 maggio 2014. URL consultato il 13 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2015).

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN152711471 · BNF (FRcb14053132c (data)
  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock