Contea di Schwerin

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Contea di Schwerin
Contea di Schwerin - Stemma
Dati amministrativi
Nome ufficialeGrafschaft Schwerin
Politica
Nascita1161
Fine1358
Territorio e popolazione
Mappa della Contea di Schwerin al 1250 circa

La Contea di Schwerin era uno stato del Sacro Romano Impero esistito fra il 1161 ed il 1358, situato nella parte sud-occidentale dell'attuale lander tedesco del Meclemburgo-Pomerania Anteriore.

La torre del castello di Dannenberg chiamata Waldemarturm dove fu tenuto prigioniero il re danese Valdemaro II

La Contea di Schwerin fu istituita nel 1161 da Enrico il Leone a seguito della sua campagna vittoriosa contro gli slavi capeggiati dal principe obodrita Niklot, a seguito della quale egli conquistò il castello di Schwerin. La contea fu assegnata a Gunzelino di Hagen, un nobile sassone che aveva supportato Enrico il Leone nella suddetta campagna.[1]

Dopo che Enrico il Leone cadde in disgrazia, i re danesi cercarono di sfruttare questa situazione per estendere i loro possedimenti nel Meclemburgo. Nel 1208 il re danese Valdemaro II, approfittando di una disputa fra i conti di Schwerin Gunzelino II e Enrico I, detto Enrico il Nero, ed un loro vassallo, intervenne e si impadronì della contea. Nel 1214 i conti poterono tornare dopo aver giurato fedeltà a Valdemaro come vassalli. La loro sorella Oda fu inoltre costretta a sposare Niels di Halland, figlio illegittimo di Valdemaro, a cui dovettero dare in dote la metà della contea di Schwerin.[2]

Nel 1221, mentre Enrico il Nero si trovava alla quinta crociata, Gunzelino II morì e Valdemaro affidò la reggenza della contea a suo nipote Alberto II di Orlamünde. L'anno successivo, quando Enrico I tornò, trovo quindi la sua casa occupati dai danesi. Egli tentò rientrare in possesso delle sue proprietà negoziando la cosa con il re con Valdemaro, ma visto che questo non produceva alcun effetto, mise in atto un audace piano, che ebbe poi delle conseguenze importanti nella storia dell'Europa del nord.[2]

Nella notte tra il 6 e il 7 maggio 1223 Enrico rapì Valdemaro e suo figlio, che stavano trascorrendo la notte nell'isola danese di Lyø per una battuta di caccia. Egli con una barca riportò a terra in Germania i due prigionieri che furono quindi custoditi dapprima a Lenzen, nella Marca di Brandeburgo, e più tardi nella torre del castello di Dannenberg, nell'omonima contea, ove poteva contare sull'appoggio del conte Enrico II di Dannenberg.[2]

Le trattative per il rilascio di Valdemaro andarono avanti per un certo tempo, ma nonostante le minacce dell'imperatore e del Papa Onorio III, non si arrivò ad una soluzione per l'intransigenza di entrambe le parti. L'inevitabile conclusione fu che si giunse ad una guerra. Nel gennaio 1225 gli eserciti contrapposti si scontrarono a Mölln nella contea di Holstein. L'esercito danese era comandato da Alberto di Orlamünde, che nel frattempo era stato nominato reggente del trono di Danimarca, e dal suo nipote Ottone di Lüneburg. L'esercito contrapposto era guidato da Enrico I con i suoi alleati Adolfo IV di Schaumburg, Gerardo di Lippe (arcivescovo di Brema) e Enrico II di Meclemburgo. Al termine di una battaglia molto dura i danesi furono sconfitti e lo stesso Alberto di Orlamünde fu fatto prigioniero. Il trattato di pace, firmato il 17 novembre 1225 fu molto duro per i danesi: oltre al pagamento di un pesante riscatto, essi dovettero cedere le contee di Holstein e di Schwerin, che tornarono ai precedenti proprietari (Adolfo IV e Enrico I), inoltre dovettero rinunciare a tutte le conquiste tedesche ad eccezione del Principato di Rügen e infine dovettero garantire la completa libertà di commercio per le città della Germania settentrionale.[2]

Nel 1282, i figli di Gunzelino III, Helmold III e Nicola I, separarono la linea dinastica principale, dando luogo alla linea Schwerin-Wittenburg da cui nel 1323, alla morte di Nicola I, si divise una linea di Boizenburg.[3]

La linea dinastica principale della casa di Schwerin si interruppe il 1344 con la morte di Enrico III (figlio di Helmold III) senza figli.[4] La dinastia Schwerin proseguì con la linea Wittenburg che si estinse anch'essa nel 1357 con la morte di Ottone I (figlio di Gunzelino VI) senza eredi maschi.[5] Anche la linea di Boizenburg si era estinta nel 1349 con la morte senza eredi di Nicola II (figlio di Nicola I).[6]

Il fratello di Ottone I, Nicola I di Tecklenburg, che avrebbe ereditato i diritti della casa di Schwerin, trovandosi anche in una precaria situazione economica, vendette nel 1358 tali diritti ad Alberto II di Meclemburgo.

La contea di Schwerin cessò pertanto di esistere il 7 dicembre 1358 diventando da allora parte integrante del Ducato di Meclemburgo, che prenderà poi il nome di Ducato di Meclemburgo-Schwerin.[7]

Il territorio della contea venne formato, aggiungendo alla città e relativo castello di Schwerin, alcuni territori limitrofi fra cui le aree di Wittenburg e Boizenburg appartenenti in precedenza alla contea di Ratzeburg, Crivitz, Hagenow, Grevesmühlen e Neustadt.[8]

Genealogia della casata di Schwerin

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Statua di Gunzelino I nel castello di Schwerin
Alcuni sigilli dei Conti di Schwerin
 Contea di Schwerin
1161-1358

Gunzelino di Hagen
1161-1185
 
     
 Helmold I
Conte di Schwerin
1185-1194
Hermann
Vescovo di Schwerin
(†1228/1230)
Gunzelino II
Conte di Schwerin
1195-1220
Enrico I
Conte di Schwerin
1200-1228
Oda
(†1283 circa)
 
  
 Gunzelino III
Conte di Schwerin
1228-1274
Helmold II
Conte di Boizenburg
1228-1274
 
      
 Helmold III
Conte di Schwerin
1262-1295
Gunzelino IV
Canonico di Schwerin
(† 1283)
Enrico II
(† 1267)
Giovanni
Arcivescovo di Riga
(† 1267)
Wittenburg
Nicola I
Conte di Wittenburg
(† 1323)
Mechtild
  
    
Gunzelino V
Conte di Schwerin
1296–1307
Enrico III
Conte di Schwerin
1307–1344
 Gunzelino VI
Conte di Wittenburg
1323–1327
 Boizenburg
Nicola II
Conte di Boizenburg
1323–1349
   
    
 unificata da
Ottone I
 Ottone I
Conte di Wittenburg e di Schwerin
1328-1357
Nicola III
Conte di Tecklenburg
unificata da
Ottone I
  
  
 Ducato di Meclemburgo
Alberto II
Casa di
Tecklenburg-Schwerin
  1. ^ Wigger, Op. citata, pag. 56-61
  2. ^ a b c d Heinrich I. (Graf von Schwerin), in Allgemeine deutsche Biographie, Wikisource.
  3. ^ Wigger, Op. citata, pag. 86 e 99
  4. ^ Wigger, Op. citata, pag. 126-127
  5. ^ Wigger, Op. citata, pag. 132-136
  6. ^ Wigger, Op. citata, pag. 129
  7. ^ Lisch, Urkunde über den Kauf..., pag. 205
  8. ^ Lisch, Urkunde über den Kauf..., pag. 205-211

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