Yasutomo Nagai

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Yasutomo Nagai
Yasutomo Nagai nel 1993 alla 8 ore di Suzuka.
NazionalitàGiappone (bandiera) Giappone
Motociclismo
Carriera
Carriera in Superbike
Esordio1994
Miglior risultato finale
Gare disputate22
Podi3
Punti ottenuti214
Pole position2
Giri veloci1
 

Yasutomo Nagai (永井康友?, Nagai Yasutomo; Koshigaya, 29 ottobre 1965Assen, 12 settembre 1995) è stato un pilota motociclistico giapponese.

Nagai ha corso nel campionato All-Japan Road Race per molti anni, trascorrendone sette con la Yamaha. Sempre con la Yamaha, nel 1994 ha vinto il Bol d'Or insieme a Dominique e Christian Sarron. Nella stessa stagione esordisce nel mondiale Superbike conquistando pole position e podio nel Gran Premio di casa.[1]

È deceduto il 12 settembre 1995, due giorni dopo un incidente in gara 2 al Gran Premio di Assen nel campionato mondiale Superbike a bordo di una Yamaha YZF750. La moto di Nagai scivola sull'olio lasciato dalla Ducati 916 di Fabrizio Pirovano e nella caduta il pilota giapponese viene travolto dal suo stesso mezzo. Dopo 2 giorni in coma, Nagai non riprende più conoscenza dopo l'incidente.[2]

Nel suo primo campionato completo a livello internazionale ha ottenuto due pole position, diventando il primo giapponese ad ottenere una pole nel campionato mondiale Superbike fuori dal Giappone, in Austria, e tre piazzamenti a podio. Nonostante non avesse corso gli ultimi due Gran Premi, ha ottenuto il quinto posto finale. La Yamaha ha ritirato il suo team per gli ultimi due Gran Premi.

Risultati in gara nel mondiale Superbike

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1994 Moto Punti Pos.
Yamaha 3 5 26 25º
1995 Moto Punti Pos.
Yamaha 4 4 13 18 14 7 5 4 9 6 5 6 10 5 Rit 4 3 2 7 5 188
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.
  1. ^ (FR) Vincent Glon, Campionato mondiale Superbike 1994, su racingmemo.free.fr.
  2. ^ Michele Merlino, La Yamaha nel Mondiale Superbike: da Piro a Razga, su sport.sky.it, Sky Italia S.r.l., 19 maggio 2020.

Collegamenti esterni

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