TT22
TT22 Tomba di Wha e Meryamon | |
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Planimetria schematica della tomba TT22 | |
Civiltà | Antico Egitto |
Utilizzo | tomba |
Epoca | XVIII dinastia |
Localizzazione | |
Stato | Egitto |
Località | Luxor |
Amministrazione | |
Patrimonio | Necropoli di Sheikh Abd el-Qurna |
Ente | Ministero delle Antichità |
Visitabile | sì |
Mappa di localizzazione | |
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Wah in geroglifici |
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Meryamun in geroglifici |
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TT22 (Theban Tomb 22) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 1][2] ubicate nell’area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 2] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 3][3], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.
Titolare
[modifica | modifica wikitesto]TT22 Era la tomba di:
Titolare | Titolo | Necropoli[N 4] | Dinastia/Periodo | Note[N 5] |
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Wah parzialmente usurpata da Meryamon | Portatore della coppa del re (Wha) / Figlio maggiore del re (Thutmosi III ?) (Meryamon) | Sheikh Abd el-Qurna | XVIII dinastia (Thutmosi III) | a sud-ovest delle TT42 e TT110 |
Biografie
[modifica | modifica wikitesto]Wah, maggiordomo del re, deteneva anche il titolo di supervisore del "ruyt". Con tale termine si indicava, stricto sensu, un'entrata del palazzo reale; per estensione, al supervisore del "ruyt" spettava la sicurezza e il controllo anche dell'accesso all'ufficio del visir[4].
La tomba TT22 venne successivamente parzialmente usurpata da Meryamon, indicato senza alcun titolo se non quello di figlio maggiore del re Thutmosi III, sposato con una donna di nome Hatshepsut (omonima della regina)[5].
La tomba
[modifica | modifica wikitesto]Planimetricamente TT22 rientra nei canoni tipici del periodo a "T" rovesciata[6]. Le scene rappresentate sulle pareti della tomba, specie riguardanti Meryamon, seguono un canone basato su una griglia quadrata di circa 53 mm di lato[7]; comprendono una coppia a banchetto al cui fianco siede una figlia[8], con altri ospiti ed un concerto di musici che comprende due donne che danzano accompagnandosi con un flauto doppio e una lira, un liutista e un arpista maschio, una donna con tamburello e fanciulle nubiane danzanti. In altra scena, il defunto e la famiglia a caccia di anatre in palude[7]; altre partizioni delle pareti sono coperte da testi sacri[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
- ^ I campi della Duat, ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.
- ^ Nella sua epoca di utilizzo, l'area era nota come "Quella di fronte al suo Signore" (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, "Occidente di Tebe".
- ^ le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un'unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
- ^ Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal "Topographical Catalogue" di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione dell'epoca.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Porter e Moss 1927, pp. 37-38.
- ^ Gardiner e Weigall 1913.
- ^ Donadoni 1999, p. 115.
- ^ O'Connor e Cline 2006.
- ^ Porter e Moss 1927, p. 37.
- ^ Porter e Moss 1927, p. 30.
- ^ a b Mackay 1917, pp. 74-85.
- ^ Porter e Moss 1927, pp. 35-37.
- ^ Porter e Moss 1927, p. 38.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sergio Donadoni, Tebe, Milano, Electa, 1999, ISBN 88-435-6209-6.
- Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto - 2 voll.-, Torino, Ananke, 2005, ISBN 88-7325-115-3.
- (EN) Alexander Henry Rhind, Thebes, its Tombs and their tenants, Londra, Longman, Green, Longman & Roberts, 1862.
- (EN) Nicholas Reeves e Araldo De Luca, Valley of the Kings, Friedman/Fairfax, 2001, ISBN 978-1-58663-295-3.
- (EN) Nicholas Reeves e Richard Wilkinson, The complete Valley of the Kings, New York, Thames & Hudson, 2000, ISBN 0-500-05080-5.
- (EN) Alan Gardiner e Arthur E.P. Weigall, Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes, Londra, Bernard Quaritch, 1913.
- (EN) Donald Redford, The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt, Oxford, Oxford University Press, 2001, ISBN 978-0-19-513823-8.
- (EN) John Gardner Wilkinson, Manners and Customs of the Ancient Egyptians, Londra, John Murray, 1837.
- (EN) Bertha Porter e Rosalind L.B. Moss, Topographical Bibliography of Ancient Egyptian hierogliphic texts, reliefs, and paintings. Vol. 1, Oxford, Oxford at the Clarendon Press, 1927.
- (EN) David O'Connor e Eric H. Cline, Thutmose III: A New Biography, University of Michigan Press, 2006, ISBN 978-0472114672.
- (EN) Ernest Mackay, Proportion Squares on Tomb Walls in the Theban Necropolis in Journal of Egyptian Archaeology, vol. 4, n.ro 2/3, Egypt Exploration Society, 1917.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Disegni dai lavori di Norman e Nina de Garis Davies: tracings of Theban Tomb 22
- Elenco delle tombe dei nobili visitabili:, su egittopercaso.net. URL consultato il 20.12.2017.