Coordinate: 40°58′35″N 14°44′25″E

Sant'Angelo a Scala

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Sant'Angelo a Scala
comune
Sant'Angelo a Scala – Stemma
Sant'Angelo a Scala – Bandiera
Sant'Angelo a Scala – Veduta
Sant'Angelo a Scala – Veduta
Panorama di Sant'Angelo a Scala
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Amministrazione
SindacoCarmine De Fazio (lista civica) dal 30-5-2016
Territorio
Coordinate40°58′35″N 14°44′25″E
Altitudine582 m s.l.m.
Superficie10,75 km²
Abitanti701[1] (31-3-2022)
Densità65,21 ab./km²
Comuni confinantiAltavilla Irpina, Capriglia Irpina, Grottolella, Pietrastornina, Summonte
Altre informazioni
Cod. postale83010
Prefisso0825
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT064091
Cod. catastaleI280
TargaAV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 2 069 GG[3]
Nome abitantisantangiolesi
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sant'Angelo a Scala
Sant'Angelo a Scala
Sant'Angelo a Scala – Mappa
Sant'Angelo a Scala – Mappa
Il comune di Sant'Angelo a Scala all'interno della provincia di Avellino
Sito istituzionale

Sant'Angelo a Scala è un comune italiano di 701 abitanti della provincia di Avellino in Campania.

Sant'Angelo a Scala ha origini antichissime come dimostra la presenza, sul territorio, di grotte paleolitiche. Notizie relative al primo centro abitato di Sant'Angelo a Scala risalgono alla città tardo-romana Asculam, rinvenuta in località Malfetana. In merito alla questione etimologica, l'Angelo cui si riferisce la prima parte del nome evoca, senza dubbio, San Michele Arcangelo il cui culto fu diffuso dai Longobardi che eressero una piccola chiesa, citata in un documento del 402, dedicata al Santo. Quanto allo specificazione "a Scala" (ad scalas, nei documenti d'epoca medievale) potrebbe rappresentare un riferimento generico alla configurazione delle montagne che circondano il borgo ovvero alla ripida stradina (quasi una scala, appunto) che, in passato, collegava il borgo ad un antico edificio religioso situato più a monte. Dopo la conquista normanna, Sant'Angelo venne costituito in feudo. A quell'epoca risale la costruzione di un castello e di un abitato fortificato, di dimensioni limitate rispetto ai circostanti insediamenti del territorio del Partenio. Nel 1160 fu donato da Ruggiero II il Normanno a Riccardo de Aquila e nel 1466 ai conti Carafa, i quali apportarono modifiche al castello per la creazione di una residenza gentilizia. A partire dal 1623 il feudo insieme a quelli limitrofi di Rotondi e Pietrastornina vennero assegnati dall'amministrazione spagnola al nobile marchigiano Alessandro Moschella, appartenente ad uno dei rami cadetti dei marchesi Mosca di Pesaro, che come capitano di ventura aveva militato nelle file spagnole sotto il viceré di Napoli Pedro Téllez-Girón, III duca di Osuna nella guerra contro la Repubblica di Venezia.

In età contemporanea, in conseguenza del terremoto in Irpinia, il castello posto in cima al borgo fu ridotto in macerie e mai ricostruito, ed a oggi le sue rovine sono un importante polo per manifestazioni e rappresentazioni teatrali.

Lo stemma comunale si può blasonare d'azzurro, al torrione di due palchi, d'oro, mattonato di nero, merlato alla guelfa, il palco superiore merlato di tre e finestrato di uno, del campo, la finestra è ad arco a tutto sesto, il palco inferiore trapezoidale, merlato di cinque, esso torrione è aperto del campo. Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[4]

Lingue e dialetti

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Accanto alla lingua italiana, nel territorio di Sant'Angelo a Scala è in uso il dialetto irpino.

Amministrazione

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Altre informazioni amministrative

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Il comune fa parte della Comunità montana Partenio - Vallo di Lauro.

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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