Museo ferroviario piemontese
Museo ferroviario piemontese | |
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Insegna all'ingresso del museo | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Savigliano |
Indirizzo | Via Coloira, 7 |
Coordinate | 44°38′28.65″N 7°39′49.8″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Ferroviario |
Istituzione | 1978 |
Apertura | 1978 |
Visitatori | 5 863 (2022) |
Sito web | |
Il Museo ferroviario piemontese si trova a Savigliano, in provincia di Cuneo, ed è un Museo della Regione Piemonte.
Il museo è gestito dall'Associazione museo ferroviario piemontese, nata con la legge regionale n. 45 del 26 luglio 1978, su iniziativa e proposta del GATT (Gruppo amici del treno Torino).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il museo ha lo scopo di reperire, conservare e, quando possibile, restaurare funzionalmente il materiale ferroviario di interesse per la cultura locale, con particolare riferimento ai rotabili ed ai sistemi di trazione che hanno caratterizzato la storia dei mezzi di comunicazione del Piemonte, con specifico riguardo per le linee ferroviarie in concessione e per la trazione trifase.
Nei primi anni di funzionamento, cioè dal 1980 al 1985, venne concesso dalla SATTI (Società per Azioni Torinese Trasporti Intercomunali) il piazzale della stazione di Rivarolo Canavese per iniziare a ricoverare i mezzi che nel frattempo venivano preservati dalla demolizione.
Dal 1985 al 2000 venne stipulata una convenzione tra il Museo e la SATTI che stabilì l'utilizzo di una parte delle officine e del piazzale della stazione di Torino Porta Milano per ripristinare e restaurare le locomotive.
In quegli anni vennero acquisite locomotive, di cui alcune attive e funzionanti, delle Ferrovie dello Stato, appartenenti ai gruppi:
- n. 2 unità a vapore gruppo FS 422
- n. 2 unità a vapore gruppo FS 640
- n. 2 unità a vapore gruppo FS 880
Alla fine degli anni novanta venne offerto dal comune di Savigliano il terreno per poter ospitare l'area espositiva del Museo Ferroviario, in quanto negli anni il numero di locomotive, di carrozze passeggeri e di vagoni merci si era ampliato notevolmente, rendendo insufficiente l'area torinese.
Nel 1966, con legge regionale n. 56, votata all'unanimità, venne approvato lo stanziamento di fondi per costruire il fabbricato che avrebbe ospitato i cimeli, la biblioteca e tutto il materiale nel frattempo ottenuto con donazioni ed acquisti.
Inoltre venne realizzata una prima parte delle tettoie che avrebbero ospitato i mezzi ed installata la piattaforma girevole del 1910, funzionante ad aria compressa, per la giratura e lo smistamento dei rotabili sui binari afferenti alla stessa.
La sede di Savigliano venne inaugurata l'8 dicembre 2001 e dedicata a tre grandi ingegneri ferroviari dello stato piemontese: Germain Sommeiller, Sebastiano Grandis e Severino Grattoni, attivi nell'Ottocento.
Il logo scelto rappresenta la locomotiva dell'ing. Filiberto Frescot, capo dell'ufficio progetti della SFAI Società per le Ferrovie dell'Alta Italia, che nel 1884 fece costruire nelle officine di Torino una locomotiva innovativa, la prima con rodiggio 2.3.0, potenza di 650 cavalli e velocità massima di 80 km/h. Numerata 1181, fu dedicata a Vittorio Emanuele II e costruita poi in 54 esemplari; immatricolazione nelle Ferrovie dello Stato gr. 650.
Dal 5 marzo 2022, il Museo è ufficialmente convenzionato con la Fondazione FS Italiane.
In settembre 2024 hanno realizzato il primo Ferrociclo alla norma UNI a scartamento ridotto per la Sardegna durante il festival Itaca [1]
Esposizione rotabili
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ferrovie.it - Convegno Incontro sul ferrociclo per il turismo responsabile in Ogliastra, su Ferrovie.it. URL consultato il 7 ottobre 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Domenico Molino, Il museo piemontese, in "I Treni Oggi" n. 10 (giugno 1981).
- Museo Ferroviario Piemontese - 30º Anno 1978-2008, Regione Piemonte, 2008, pag. 132
- Articolo su ferrovie.it a ottobre 2024
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Museo Ferroviario Piemontese
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale del Museo Ferroviario Piemontese, su museoferroviariopiemontese.it.