Salpingotulus michaelis
Gerboa pigmeo del Baluchistan | |
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Stato di conservazione | |
Dati insufficienti[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Famiglia | Dipodidae |
Sottofamiglia | Cardiocraniinae |
Genere | Salpingotulus |
Specie | S. michaelis |
Nomenclatura binomiale | |
Salpingotulus michaelis Fitzgibbon, 1966 |
Il gerboa pigmeo del Baluchistan (Salpingotulus michaelis Fitzgibbon, 1966) è un roditore della famiglia dei Dipodidi, unica specie del genere Salpingotulus (Pavlinov, 1980), endemico del Pakistan.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 36 e 47 mm, la lunghezza della coda tra 72 e 94 mm, la lunghezza del piede tra 18 e 19 mm.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio ha un aspetto dorsale a forma di cuore e presenta un rostro molto corto e sottile, le bolle timpaniche notevolmente rigonfie e le arcate zigomatiche sottili, nella cui parte ventrale è presente un lungo e sottile processo osseo. La mandibola è poco sviluppata, presenta un processo coronoide ridotto ed è perforata nel processo angolare. Gli incisivi sono lunghi, sottili ed opistodonti, ovvero con le punte rivolte verso la parte interna della bocca, i molari presentano cuspidi ben sviluppate, il premolare superiore e gli ultimi molari sono ridotti.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 3 |
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
Totale: 18 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]L'aspetto è quello di un piccolo topo con una testa enorme, adattato ad un'andatura saltatoria. La pelliccia è soffice e setosa, le parti dorsali sono rosate con la base dei peli grigia mentre le parti inferiori sono bianche. Il muso è corto, gli occhi sono grandi. Le orecchie sono ridotte. Le zampe anteriori hanno quattro dita ciascuna. I piedi sono notevolmente allungati, i tre metatarsi sono separati tra loro e terminano con tre dita, con il dito centrale più lungo. Sui bordi esterni delle due dita più esterne è presente una frangia di lunghi peli, mentre sulla loro superficie inferiore è presente un ciuffo di peli ricurvi argentati. La coda è circa due volte più lunga della testa e del corpo, è ricoperta di corti peli biancastri e termina con un ciuffo di peli più lunghi con la punta brunastra. Le femmine hanno tre paia di mammelle.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie terricola e notturna, con un'andatura costituita da piccoli e rapidi salti. Si rifugia all'interno di complessi di tane costruite nel terreno. Non entra in ibernazione nei periodi più freddi, sebbene raggiunga uno stato di torpore durante il giorno a basse temperature. È parzialmente gregaria e possono dormire insieme in gruppi fino a sei individui adulti.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di semi d'erba, steli e altre parti vegetali.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Probabilmente sono presenti due stagioni riproduttive, la prima alla fine di giugno, la seconda ad agosto, appena la prima nidiata viene svezzata. Danno alla luce 2-4 piccoli alla volta.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è conosciuta soltanto nella provincia pakistana sud-occidentale del Belucistan e probabilmente nelle zone adiacenti dell'Afghanistan.
Vive nelle dune sabbiose, distese ghiaiose e sabbiose in deserti caldi tra 1.000 e 1.600 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerate le continue incertezze circa l'estensione del suo areale, la storia naturale, le minacce e lo stato di conservazione, classifica S. michaelis come specie con dati insufficienti (DD).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Jordan, M., Molur, S. & Nameer, P.O. 2008, Salpingotulus michaelis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Salpingotulus michaelis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Novak, 1999.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Salpingotulus michaelis