Gneo Acerronio Proculo
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Gneo Acerronio Proculo | |
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Console dell'Impero romano | |
Nome originale | Gnaeus Acerronius Proculus |
Figli | Acerronia Polla |
Gens | Acerronia |
Consolato | 37 |
Gneo Acerronio Proculo (latino: Gnaeus Acerronius Proculus; fl. I secolo a.C.) è stato un politico e console romano.
Biografia
Proculo fu console nel 37, l'anno in cui morì Tiberio e Caligola diventò imperatore[1][2] Fu probabilmente un discendente del Gneo Acerronio che Cicerone cita nella sua orazione Pro Marco Tullio come vi optimus.[3] Fu probabilmente il padre di Acerronia Polla, amica di Agrippina minore, fatta uccidere da Nerone nel 59.[4]
Note
- ^ Tacito, Annales, VI, 45.
- ^ Svetonio, Vite dei Cesari, Tiberio, 73.
- ^ Cicerone, Pro Marco Tullio, XVI
- ^ Smith 1867, I, 7.
Bibliografia
- Svetonio, De Vita Caesarum, libri III-IV-V.
- (IT) De vita Caesarum — traduzione in italiano di Progettovidio;
- (EN) De vita Caesarum — testo latino, traduzione in inglese su LacusCurtius.
- Tacito, Annales.
- William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, Boston, 1867 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2012).
- ^ Svetonio, Vite dei Cesari, Gaio Cesare, XV.