Chroniosuchia
Chroniosuchia | |
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Ricostruzione di Chroniosuchus paradoxus | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Superordine | Reptiliomorpha |
Ordine | Chroniosuchia |
I croniosuchi (Chroniosuchia) sono un gruppo di tetrapodi estinti, vissuti fra il Permiano medio e il Triassico medio (circa 260 – 235 milioni di anni fa), forse appartenenti ai rettiliomorfi ma di incerta collocazione sistematica. I loro resti sono stati rinvenuti in Asia ed Europa.
Descrizione
Questi animali erano dotati di un corpo mediamente allungato, zampe corte e testa grossa. In generale, l'aspetto richiamava vagamente quello dei coccodrilli, anche a causa della fila di piastre ossee che proteggeva il dorso per tutta la sua lunghezza. Il cranio dei croniosuchi era fornito di denti lunghi e aguzzi e dotato di una struttura robusta, ed era stretto e allungato come quello dei coccodrilli.
Numerose forme, raggruppate nella famiglia Chroniosuchidae, possedevano un cranio dotato di un paio di finestre antorbitali di forma allungata, simili per forma e dimensioni alle narici esterne, dalla funzione sconosciuta. Il tronco era corto, dotato al massimo di 25 vertebre precaudali. L'armatura dorsale era composta da file di piastre articolate, disposte lungo la linea mediana del dorso; il numero di piastre era corrispondente a quello delle vertebre, e ogni piastra era connesso a una spina neurale. Erano assenti i canali esterni della linea laterale. Gli osteodermi dorsali erano di forma vagamente rettangolare, tranne quello più anteriore che era semicircolare. In generale, la forma e la disposizione degli scudi dorsali richiama quelle dei molluschi poliplacofori (ad esempio Chiton). L'articolazione tra uno scudo e l'altro era situata nella parte ventrale dello scudo stesso, ed era differente tra i due principali gruppi di croniosuchi (Chroniosuchidae e Bystrowianidae). La superficie dorsale degli scudi era finemente scolpita, mentre la superficie ventrale delle due "ali" degli scudi era liscia e fornita di piccole aperture, che davano origine a solchi e impronte di vasi sanguigni.
I croniosuchi si distinguono da altri rettiliomorfi arcaici per l'assenza di ossa intertemporali nel cranio. Come molti altri tetrapodi arcaici, tuttavia, i croniosuchi erano dotati di vertebre divise in tre parti: un pleurocentro e un intercentro nella parte inferiore, e un arco neurale nella parte superiore. I croniosuchi possedevano vertebre schizomere, ovvero dotate di un pleurocentro che costituiva gran parte del corpo vertebrale, mentre l'intercentro era piccolo e a forma di cuneo.
Solitamente i croniosuchi possedevano crani lunghi una decina di centimetri e la loro lunghezza doveva oltrepassare di poco il metro; alcune forme, tuttavia, possedevano crani lunghi oltre 50 centimetri e dovevano raggiungere i 3 metri di lunghezza.
Classificazione
I croniosuchi rappresentano un piccolo gruppo di vertebrati dalle incerte affinità. Le caratteristiche craniche li porrebbero vicino agli antracosauri, un gruppo di animali acquatici probabilmente prossimi all'origine dei rettili. In ogni caso, non è chiaro se i croniosuchi fossero strettamente imparentati con gli antracosauri. Gran parte dei resti di questi animali proviene dalla parte superiore del Permiano, ma la famiglia dei Bystrowianidae è vissuta fino al Triassico medio; ciò dimostra che i croniosuchi riuscirono a sopravvivere all'evento di estinzione di fine Permiano.
Tassonomia
- Reptiliomorpha
- Ordine Chroniosuchia
- Famiglia Bystrowianidae
- Famiglia Chroniosuchidae
- Famiglia Incertae sedis
Di seguito è mostrato un cladogramma tratto da uno studio di Buchwitz e colleghi (2012), in cui la famiglia Chroniosuchidae è considerata parafiletica, composta da forme via via più derivate e ancestrali alla famiglia Bystrowianidae; lo stesso studio, tuttavia, mette in risalto la possibilità che la famiglia Chroniosuchidae sia a tutti gli effetti valida:
Chroniosuchia |
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Stile di vita
Molto probabilmente i croniosuchi erano degli animali semiacquatici, che vivevano lungo le rive dei fiumi e dei laghi, o forse passavano la maggior parte del loro tempo semi-immersi nel fondale, predando i pesci e le altre creature acquatiche. Uno studio compiuto nel 2018 ha messo in luce la presenza di un sistema interno al cranio della linea laterale e di strutture complesse e diramate nella punta del muso di Laosuchus, un croniosuco del Laos, probabilmente utili per la caccia a prede acquatiche (Arbez et al., 2018).
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Collegamenti esterni
- (EN) Chroniosuchia, su Fossilworks.org.