Diadumeniano

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Diadumeniano ritratto in un denario

Diadumeniano (Marco Opellio Antonino Diadumeniano) (200?, è riferito come "puer", termine dato a coloro non superanti i 17 anni, ma certe volte anche maggiori - 218), fu figlio dell'imperatore romano Macrino.

Quando nel 217 suo padre si nominò imperatore, Diadumeniano venne da questi nominato "Cesare" ed erede. L'anno seguente nel 218 venne nominato "Augusto".

Secondo gli Scriptores della Historia Augusta, Diadumeniano emulò il padre in quanto a tirannia. Egli incitò Macrino a non risparmiare nessuno di quelli che potevano opporglisi o che tramavano contro di loro.

Diadumeniano ebbe poco tempo per godere della sua posizione, perché le legioni della Siria si ribellarono e proclamarono il quattrodicenne Eliogabalo come imperatore dell'Impero Romano. Quando Macrino venne sconfitto dagli insorti nella battaglia di Antiochia, l'8 giugno 218, cercò la fuga e inviò il figlio con un ambasciatore dal re dei Parti. Entrambi vennero però catturati e giustiziati. Diadumeniano venne decapitato e la sua testa venne presentata come trofeo ad Eliogabalo.