WannaCry

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WannaCry
software
Schermata di esempio
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GenereRansomware (non in lista)
Sistema operativoMicrosoft Windows

WannaCry, chiamato anche WanaCrypt0r 2.0, è un virus informatico responsabile di un'epidemia su larga scala avvenuta nel maggio 2017. Il virus, di tipologia ransomware, cripta i file presenti sul computer e chiede un riscatto di alcune centinaia di dollari per decriptarli.[1][2]

Il 12 maggio 2017 il malware ha infettato i sistemi informatici di numerose aziende e organizzazioni in tutto il mondo, tra cui Portugal Telecom, Deutsche Bahn, FedEx, Telefónica, Tuenti, Renault, il National Health Service, il Ministero dell'interno russo, l'Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Al 16 maggio sono stati colpiti più di duecentomila computer in almeno 99 paesi, rendendolo uno dei maggiori contagi informatici mai avvenuti.[3][4]

Funzionamento

WannaCry sfrutta una vulnerabilità di SMB, tramite un exploit chiamato EternalBlue e sviluppato dalla National Security Agency statunitense per attaccare sistemi informatici basati sul sistema operativo Microsoft Windows. EternalBlue era stato rubato da un gruppo di hacker che si fanno chiamare The Shadow Brokers e pubblicato in rete il 14 aprile 2017.[5][6]

Il malware viene diffuso attraverso finte email e, dopo che viene installato su un computer, comincia a infettare altri sistemi presenti sulla stessa rete e quelli vulnerabili esposti a internet, che vengono infettati senza alcun intervento dell'utente[7]. Quando infetta un computer, WannaCry cripta i file bloccandone l'accesso e aggiunge l'estensione .WCRY; impedisce inoltre il riavvio del sistema. A quel punto, in un file denominato @Please_Read_Me@ è presente una richiesta di riscatto, inizialmente di 300 dollari ma poi elevati a 600, che l'utente deve pagare in bitcoin per avere lo sblocco dei file.[8][9]

EternalBlue sfrutta una vulnerabilità di Windows che era già stata corretta da Microsoft il 14 marzo 2017 con una patch chiamata "Security Update for Microsoft Windows SMB Server (4013389)".[10][11] Tuttavia molti computer non sono mantenuti aggiornati e non dispongono di quella patch, rimanendo perciò vulnerabili al virus.

Attacco del maggio 2017

Nel pomeriggio dell'11 maggio 2017 è partito un attacco a numerosissimi sistemi in tutto il mondo.[12] L'Europol ha immediatamente cominciato a indagare per scoprire i responsabili dell'attacco e per monitorare la situazione.[13]

L'attacco è stato fortemente rallentato quando un ricercatore britannico di 22 anni ha scoperto che prima di infettare un computer WannaCry cerca di contattare un indirizzo web, che in quel momento non risultava registrato. Il ricercatore ha supposto che questo fosse un kill switch, un meccanismo inserito nel codice del virus dai suoi creatori nel caso avessero voluto bloccarlo. Dopo aver registrato quel dominio, è stata notata una rapida diminuzione delle infezioni del virus.[14] Vi è comunque il timore che una nuova versione del virus, sprovvista di kill switch, possa essere diffusa e usata per un nuovo attacco.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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