ZiS-30

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ZiS-30
Descrizione
Tipocacciacarri
Equipaggio4 (pilota, mitragliere, due serventi)
Costruttorefabbrica No. 92 di Gorkij
Data impostazioneluglio 1941
Data primo collaudoagosto 1941
Data entrata in serviziosettembre 1941
Utilizzatore principaleBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Esemplari102
Sviluppato dalT-20 Komsomolets
Dimensioni e peso
Lunghezza3,45 m
Larghezza1,86 m
Propulsione e tecnica
MotoreGAZ M1 a 4 cilindri, alimentato a benzina e raffreddato ad acqua
Potenza50 hp a 2.800 giri al minuto
Trazionecingolata
Prestazioni
Velocità su strada40 km/h
Autonomia250 km
Armamento e corazzatura
Armamento primario1 cannone ZiS-2 da 57 mm
Armamento secondario1 mitragliatrice Degtyaryov DT da 7,62 mm
Corazzaturamassima 10 mm
minima 7 mm
note nel corpo del testo
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Lo ZiS-30 è stato un cacciacarri leggero sovietico costruito e impiegato durante la seconda guerra mondiale, nel contesto delle prime fasi dei combattimenti sul fronte orientale. Ottenuto con l'installazione di un cannone anticarro sul trattore T-20 Komsomolets, questo veicolo rappresentava una soluzione d'emergenza che comunque fu utilizzato fino al tardo 1942.

Storia

Sviluppo

Il 22 giugno 1941 il Terzo Reich dette inizio all'Operazione Barbarossa con lo scopo di annientare l'Unione Sovietica: l'attacco, sebbene fosse stato previsto da alcuni dirigenti sovietici, colse assolutamente di sorpresa Stalin, che non credeva possibile un movimento offensivo tedesco già in quell'anno. L'Armata Rossa subì diverse disfatte e perdite assai gravi, ma riuscì a rallentare l'avanzata avversaria e dunque a far guadagnare tempo.[1] Il 1º luglio il Ministero delle Armi ignorò i progetti di cacciacarri, artiglieria o cannoni antiaerei semoventi fino ad allora proposti (invero quasi tutti stagnanti nella fase sperimentale) ed emise nuove specifiche: entro il 15 luglio dovevano essere presentati prototipi di un cannone antiaereo semovente da 37 mm, di uno da 85 mm e di un cacciacarri con un pezzo da 57 mm. Quest'ultimo ordine fu preso in carico dalla fabbrica numero 92 di Gorkij (l'attuale Nižnij Novgorod) che riunì un'imponente ufficio tecnico, guidato dal disegnatore capo P. F. Murav'ev, per terminare il lavoro nei ristretti tempi concessi dal ministero.[2]

Ai collaudi la fabbrica numero 92 giunse con due veicoli guida, denominati ZiS-30 e ZiS-31. Il primo mezzo era basato sul trattore d'artiglieria T-20 Komsomolets, armato con l'affidabile cannone ZiS-2 da 57 mm del quale era stata preservata la scudatura. Il secondo prototipo possedeva la stessa dotazione offensiva ma era stato ricavato dall'autocarro GAZ-AAA. I test, svoltisi tra luglio e agosto, evidenziarono come lo ZiS-31 fosse più stabile durante lo sparo; tuttavia la superiore mobilità dello ZiS-30 su terreni fortemente sconnessi o fangosi portò la commissione militare a scegliere quest'ultimo modello per la produzione in massa.[2]

Produzione

La fabbrica di Gorkij doveva iniziare la costruzione dello ZiS-30 dal 1º settembre 1941, ma ciò non fu possibile perché l'impianto numero 37 di Mosca, l'unico che all'epoca produceva il Komsomolets, era stato bruscamente riconvertito alla fabbricazione di carri armati. Fu dunque deciso di requisire i trattori già in uso presso le unità dell'esercito, che non sempre erano in ottime condizioni. La linea d'assemblaggio fu infine aperta il 21 settembre e completò 101 esemplari fino al 15 ottobre 1941: una di queste unità era un secondo mezzo sperimentale. Inoltre fu consegnato un veicolo armato con un cannone anticarro da 45 mm. Dopo la metà di ottobre la produzione dello ZiS-30 ebbe fine poiché non erano più disponibili i trattori Komsomolets.[2]

Impiego operativo

Lo ZiS-30 entrò in servizio alla fine di settembre 1941 e fu distribuito ai reparti anticarro e alle brigate blindate dei Fronti Occidentale e Sudoccidentale; la denominazione ufficiale recitava cannone anticarro ZIS-2 da 57 mm.[2] Le azioni in battaglia delinearono l'utilità e la micidialità di questo genere di veicolo, tuttavia lo ZiS-30 era afflitto da varie deficienze: il piccolo scafo del Komsomolets non poteva contenere una ragionevole quantità di munizioni e non v'era spazio per una radio, il peso del cannone generava forti sollecitazioni alla meccanica e surriscaldava il motore, il serbatoio associato era poco capiente; infine la metà dell'equipaggio operava in pratica all'aperto. Tutti questi motivi spiegano la relativa brevità del servizio dello ZiS-30, messo da parte non appena furono concepiti veicoli meglio protetti ed equipaggiati. Ciononostante lo sgraziato cacciacarri continuò a combattere in prima linea fino all'estate-autunno del 1942, subendo gravi perdite sia per la reazione tedesca ma anche per guasti meccanici.[2]

Caratteristiche

La bocca da fuoco selezionata, lo ZiS-2 da 57 mm anticarro, era stata sviluppata durante il 1940 ed era entrata in servizio l'anno successivo; l'otturatore era a scorrimento verticale, e sia il brandeggio sia l'alzo erano limitati, ma era apprezzata per le sue eccellenti capacità:[1] ad esempio, impiegando la granata APCR (Armour-Piercing, composed rigid) era in grado di penetrare una piastra spessa 100 mm e inclinata a 30° dalla distanza di 500 metri; il valore di penetrazione diminuiva a 86 mm per il proiettile APHE (Armour-Piercing, High Explosive) sparato nelle stesse condizioni.[3] Il cannone rappresentava dunque un letale avversario per tutti i carri armati tedeschi del periodo, inclusi i massicci Panzer IV.[2] Il principale difetto derivava dalla mancanza di reali protezioni, ridotte al solo scudo del pezzo d'artigliera: i serventi, due di numero, erano dunque esposti alle intemperie, alle schegge e agli attacchi aerei.[1]

Il cannone fu un montato su un affusto con snodo a sfera che era stato inchiavardato dietro il comparto dell'equipaggio del trattore T-20 Komsomolets. Tale veicolo era stato progettato nel 1936 e cominciò a essere fabbricato nel 1937: i suoi compiti principali sul campo di battaglia erano il traino di vari pezzi d'artiglieria, il trasporto di munizioni o vettovaglie e volendo anche di piccoli nuclei di fanteria.[1] Il veicolo era operato da due uomini, dei quali il pilota sedeva a sinistra e il secondo addetto all'impiego di una mitragliatrice Degtyaryov da 7,62 mm, installata in casamatta nello scafo anteriore destro. L'apparato motore, un GAZ M1 a 4 cilindri erogante 50 hp, garantiva una velocità massima di 50 chilometri orari e un'ampia autonomia di 250 chilometri; ciò era dovuto anche alla scarsa corazzatura, spessa al massimo 10 mm.[1] L'aggiunta del cannone abbassò comunque la velocità di punta a 40 km/h. La persistente instabilità verificata durante le operazioni di fuoco fu in parte risolta fissando al retro dello scafo due vomeri su braccia estendibili.[2]

Note

  1. ^ a b c d e ZiS-30 su militaryfactory.com, su militaryfactory.com. URL consultato il 1º maggio 2013.
  2. ^ a b c d e f g ZiS-30 su battlefield.ru, su english.battlefield.ru. URL consultato il 1º maggio 2013.
  3. ^ Dati sullo ZiS-2, su wwiivehicles.com. URL consultato il 2 maggio 2013.

Bibliografia

  • Steven J. Zaloga, James Grandsen, Soviet Tanks and Combat Vehicles of World War Two, Londra, Arms and Armour Press, 1984, p. 150, ISBN 0-85368-606-8.

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