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Disco ottico

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Il disco ottico è una tipologia di supporto di memoria. È costituito da un disco piatto e sottile in genere di policarbonato trasparente. Al suo interno è inserito un sottile foglio metallico, in genere di alluminio, su cui vengono registrate e lette le informazioni tramite un raggio laser.

Storia

David Paul Gregg sviluppò un disco ottico analogico per registrare i video e lo brevettò nel 1961 e nel 1969 (brevetto US 3430966). Il brevetto US 4,893,297, fu archiviato nel 1968 e pubblicato nel 1990, così potrà essere una sorgente di royalty per il DVA della Pioneer fino al 2007. La società di Gregg, Gauss Electrophysics, fu acquisita assieme ai brevetti di Gregg dalla MCA nei primi anni 1960.

Parallelamente, e probabilmente ispirato dagli sviluppi in USA, un piccolo gruppo di fisici iniziarono nel 1969 una serie di esperimenti su videodischi ottici nel centro di ricerca della Philips in Eindhoven, Paesi Bassi. Nel 1975, la Philips e la MCA decisero di unire le forze. Nel 1977, molto più tardi, nacque il tanto atteso LaserDisc. La MCA distribuì i dischi e la Philips i riproduttori. La Pioneer ebbe successo con il videodisco fino all'avvento dei DVD.

La Philips e la Sony formarono un consorzio nel 1979 per lo sviluppo di un disco audio digitale, che portò all'introduzione del compact disc nel 1982.

Caratteristiche

L'informazione su un disco ottico è memorizzata sequenzialmente in una traccia continua a spirale, dalla traccia più interna a quella più esterna. I dischi ottici sono particolarmente resistenti agli agenti atmosferici, e hanno una grande capacità di memorizzazione. L'informazione viene letta a seconda dell'angolo che occupa.

Tipologia

Esistono diversi tipi di disco ottico:

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Fonti
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