The Stig

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The Stig al British International Motor Show 2006

The Stig è il nome dato al pilota dello spettacolo televisivo britannico Top Gear, che va in onda sulla BBC. La sua identità è rimasta ignota per molto tempo ed è elencato come presentatore assieme a Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May. Viene costantemente descritto come un misterioso pilota professionista dall'identità sconosciuta, che non parla mai.

Il suo ruolo nello show è quello di testare automobili, in particolar modo sulla pista di Top Gear e stabilendo tempi che vengono poi messi in classifica e sono chiamati Power Lap. Inoltre "addestra" personaggi famosi che vengono regolarmente invitati a fare parte dello show e a partecipare a Star in un'Auto A Buon Mercato. Star in un'Auto A Buon Mercato consiste nel far guidare una Suzuki Liana o una Chevrolet Lacetti (recentemente sostituita da una Kia cee'd) sulla pista di Top Gear al personaggio invitato nella puntata. Anche di questa competizione esistono due classifiche: la prima con i personaggi dello spettacolo, e un'altra con i piloti professionisti di Formula 1 (dove The Stig è in terza posizione dopo Rubens Barrichello,al secondo posto, e Sebastian Vettel al primo).

Storia

La vera identità dello Stig non viene mai rivelata nello show e per preservare il segreto The Stig indossa sempre una tuta ignifuga e un casco, in origine entrambi di colore nero.

Il 12 gennaio 2003 il Sunday Mirrors, nella pausa tra la prima e la seconda stagione, rivela citando fonti interne allo show che Stig è in realtà Perry McCarthy[1], ma lo stesso McCarthy rispose solo di conoscere l'identità dello Stig ma di non poter dire altro.
Nel settembre 2003 McCarthy pubblica la seconda edizione della sua autobiografia in cui rivela di aver interpretato nelle prime due stagioni il ruolo dello Stig, a causa di questa pubblicazione durante il primo episodio della terza serie lo Stig originale (o black Stig) è stato fatto morire precipitando in mare mentre tentava di raggiungere le 100 miglia orarie su una portaerei.
Nel 2009 McCarthy rivela al Sunday Times che non era l'unico a interpretare black Stig ma che erano diversi piloti, tra questi nomina l'ex pilota di formula uno Julian Bailey che confermerà in un'intervista nello stesso anno di essere stato uno degli Stig.

Per sostituire lo Stig originale compare il white Stig, che questa volta indossa la tuta ignifuga e il casco di colore bianco. Sono state fatte molte congetture riguardo alla sua identità anche a causa delle sue abilità che spesso esulano dal semplice guidare macchine.
Nell'episodio del 25 giugno 2005 Damon Hill era ospite di Star in un'auto a buon mercato e quando Jeremy Clarkson gli ha chiesto se fosse lui The Stig, Damon è stato evasivo e non si è giunti a una conclusione (anche se è stato notato come le voci di Damon Hill e Stig siano diverse, e come la traiettoria in curva fosse totalmente diversa).
Nel gennaio 2006 il Daily Express ha affermato che Julian Bailey poteva aver preso il posto precedentemente occupato da McCarthy, invece dopo la puntata speciale per i Giochi olimpici invernali, in cui Stig ha saltato da un trampolino olimpico con una motoslitta, alcuni tabloid svedesi affermarono che sotto la tuta ci fosse Dan Lang.
Nel luglio 2006 il Sunday Times rivelò di aver visto Stig con la visiera alzata mentre parlava con Clarkson, lo ha descritto come bianco con i capelli marroni e forse con gli occhi azzurri e che dimostrava meno degli allora 44 anni di Julian Bailey.

Anche Mark Webber, ospite della trasmissione, è stato presentato con la maglietta I am The Stig.

Nella quarta puntata della decima stagione, andata in onda il 4 novembre 2007, The Stig non era presente e, poiché la puntata era uno speciale in Africa, è stato utilizzato per i test sulle macchine un pilota africano, che ha usato lo stesso casco di The Stig e una versione "Tarzan" della tuta ignifuga. È stato chiamato "The Stig's African cousin". In un episodio della dodicesima stagione compare invece il cugino comunista di Stig ("The Stig's comunist cousin"), mentre nello speciale "Top Gear take on the US" compare una versione grassa di Stig chiamata "The Stig's American cousin".

Nel gennaio 2008, l'identità del pilota che si cela dietro al casco di The Stig è stata associata a Ben Collins, pilota di Bristol con esperienze nel campionato USA di Speedway e stuntman nel film di James Bond Agente 007 - Quantum of Solace. Sia la BBC che lo stesso Collins negarono.

Nella prima puntata della dodicesima stagione (trasmessa sulla BBC il 2 novembre 2008) compare "The Stig's lorry driving cousin" (il cugino camionista di The Stig) evidentemente sovrappeso e con la classica abbronzatura da camionista al braccio.

Prima dell'inizio della tredicesima serie Clarkson annuncia che Stig rivelerà la propria identità perché è stanco di leggere sui giornali falsità sul suo conto. Durante la prima puntata infatti si presenta in studio e una volta tolto il casco appare Michael Schumacher[2]. In quella puntata Stig guida la Ferrari FXX nera (con cui viene peraltro realizzato il miglior Powerlap, sebbene sia stato annullato a causa dell'impiego di pneumatici slick), esemplare unico di proprietà di Michael Schumacher; una telecamera che si spostava a sinistra dello studio ha ripreso però in segreto che il vero The Stig era nascosto tra il pubblico, dietro le scene in modo che nessuno si accorgesse della sua presenza.

Nel settembre 2010 dopo una battaglia legale con la BBC[3] l'Alta Corte di Londra ha permesso a Ben Collins di pubblicare la propria autobiografia in cui rivela di essere stato per anni il white Stig.

Gusti musicali

Un altro fattore di divertimento è costituito dai gusti musicali di Stig. Alle volte un determinato tipo di genere è mantenuto per tutta la durata della stagione, si passa dal Barocco, alle one hit wonder per arrivare al progressive rock e perfino alle lezioni di italiano su cassetta. Nella dodicesima stagione di Top Gear si sono alternate puntate in cui Stig ascoltava messaggi cifrati con il codice morse. Nella quindicesima stagione, invece, ascolta una compilation di canzoni suonate con le vuvuzela.

Note

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