Otto II di Lippe

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Otto di Lippe (Lippe ?, circa 1180Ane, 28 luglio 1227) è stato un vescovo cattolico olandese, vescovo-principe di Utrech dal 1216 al 1227 come Otto II, ucciso nella battaglia di Ane.

Biografia

Otto II di Lippe scomunica Rudolf II di Coevorden (incisione di Jan Fels, 1835)

Otto era figlio Bernhard II di Lippe (ca. 11401224), un conte che nel 1194 si ritirò nel monastero cisterciense di Marienfeld e nel 1218 divenne vescovo presso i Selonici[1]. Otto si dedicò alla carriera ecclesiastica, come molti dei suoi fratelli: fu abate cistierciense in Livonia e nel 1216 era prevosto del duomo di Utrecht quando fu eletto vescovo succedendo a Otto I di Gelre, morto in giovane età l'anno precedente.

I vescovi di Utrecht esercitavano il potere temporale nella città di Utrecht, e nei dintorni, fin dall'VIII secolo; nell'XI secolo furono investiti dagli imperatori-re di Germania dell'autorità di principi del Sacro Romano Impero e la diocesi venne innalzata alla dignità di principato vescovile, che comprendeva anche le contee di Drenthe, Salland e Twente e le città di Groninga e Deventer: un territorio corrispondente grosso modo alle attuali province di Utrecht, Groninga, Drenthe ed Overijssel. Il potere dei principi vescovi di Utrecht rimase tuttavia in genere sulla carta: le città di Coevorden e Groninga, i cui territori non erano in continuità con Utrecht, si comportavano come stati autonomi, e per di più la nomina del vescovo di Utrecht era un affare riservato ai conti di Holland e quelli di Gelre. La stessa elezione di Otto II fu infatti frutto di un compromesso fra i conti di Holland e di Gelre.

Otto II di Lippe alla battaglia di Ane (Frederik Zürcher, 1825-1876)

Il vescovo Otto aveva una certa inclinazione per la vita militare. Nel 1217 accompagnò Andrea II d'Ungheria alla Quinta crociata e prese parte fra l'altro all'assedio e alla presa di Damietta in Egitto (1218-1219). Ritornato a Utrecht nel 1223, si impegnò a riprendere anche con la forza i territori appartenenti alla sua diocesi ma riottosi a riconoscere l'autorità di Utrecht. Sottomise pertanto dapprima i sudditi riottosi nel Veluwe e nel Salland, combatté poi contro i conti di Holland e di Gelre, con i quali firmò tuttavia un trattato di pace nel 1226 anche grazie all'appoggio del legato pontificio Corrado di Urach, e cercò di sottomettere infine i ribelli del Drenthe, in particolare Rudolf II di Coevorden (1192-1230). Nell'estate del 1227 il vescovo di Utrecht decise di attaccare il castello di Coevorden. Approfittando della lontananza di Rudolf impegnato nell'assedio di Groninga, radunò pertanto un esercito composto da circa 500 nobili, tra cui i conti di Holland e di Gelre fino a poco tempo prima suoi avversari.

Note

  1. ^ Falkmann: «Bernhard II. (Bischof von Semgallen)». In: Allgemeine Deutsche Biographie (ADB). Vol.II, Leipzig: Duncker & Humblot, 1875, pp. 422–424 (on-line) (DE)

Bibliografia

  • Pieter Lodewijk Muller, «Otto II, Bischof von Utrecht». In: Allgemeine Deutsche Biographie (ADB). Vol. XXIV, Leipzig: Duncker & Humblot, 1887, p. 729 (on-line)
  • Aart Heering, «...e poi scotennarono il vescovo». Medioevo 2009, XIII(7):26-31
  • «OTTO II». In: Abraham Jacob van der Aa (ed.), Biographisch woordenboek der Nederlanden: bevattende levensbeschrijvingen van zoodanige personen, die zich op eenigerlei wijze in ons vanderland hebben vermaard gemaakt, Volume 14, Harlem: J. J. van Brederode, 1867, p. 245 (Google books)

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