Creepypasta

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Creepypasta è un fenomeno di Internet derivato dalla pratica del copypasta connotato da tematiche horror e in seguito diffusi su Internet, attraverso forum, social network, siti dedicati o tramite altre forme di diffusione digitale, in particolare alla image board di 4chan.

Il termine deriva dall'unione di "creepy", che tradotto in italiano significa "raccapricciante" oppure "inquietante", per evidenziare la particolare natura di queste storie, con lo scopo di intimorire o/e affascinare il lettore, e paste che in inglese significa "incolla", ricalcando il modello di "copypasta".[1]

Storia

L'utilizzo della parola è stato riscontrato su 4chan dal 2006 in poi,[1] il fenomeno iniziò a diffondersi con rilevanza sullo stesso sito dalla seconda metà del 2007[2] Il fenomeno crebbe tanto da distribuirsi anche su forum e siti dedicati, sia assorbendo altri fenomeni della rete, come le leggende metropolitane e soprattutto il fotoritocco di tipo horror, dal quale ha avuto origine Slender Man nel 2009.[3][4] Secondo la rivista TIME, il genere ha avuto il suo apice nel 2010, quando sulla copertina del The New York Times fu pubblicato un articolo inerente al fenomeno che spopolava sulla rete.[1]

L'influenza del fenomeno fu preso ancora di più in considerazione dai mass media nel 2014 con il caso dell'accoltellamento di "Slender Man" in cui due ragazzine di dodici anni residenti nella Contea di Waukesha in Wisconsin, accoltellarono una loro coetanea: le due carnefici hanno affermato che volevano dimostrare agli scettici che lo Slender Man esisteva realmente.[5] Dopo il tentativo di omicidio, alcuni amministratori di siti web creepypasta rilasciarono una dichiarazione ai lettori e ai visitatori del sito in cui si affermava che le storie presenti nel sito non sono reali, sono solo opere di fantasia.[1] Nel luglio del 2014 Shira Chess, un'assistente professore di arti dei mass media presso l'Università della Georgia, ha paragonato il fenomeno creepypasta ad eventi di tipo folcloristico. Tuttavia la ricercatrice nota che invece di essere tramandata oralmente attraverso diverse generazioni, come avveniva per questo tipo di culti popolari che riguardavano miti, fiabe e leggende, i racconti del genere vengono invece creati on-line e trasmessi in forma scritta entro poche ore o pochi giorni.[6]

Il fenomeno delle creepypasta è tornato sotto gli occhi dei media mainstream nel 2016, con il caso di Blue Whale[7]. Nel novembre nel 2015 un'adolescente russa pubblicò un selfie poco prima di commettere suicidio[8]; poco tempo dopo, una giornalista del periodico russo Novaja Gazeta pubblicò un articolo a riguardo in cui sosteneva l'esistenza di gruppi di adescamento di ragazzini che agivano attraverso l'utilizzo dei social media e il cui intento era di spronare i partecipanti al "gioco" della Blue Whale a compiere atti di autolesionismo e, infine, il suicidio[9]. Sebbene il fenomeno sia stato probabilmente niente più che una leggenda metropolitana, il sensazionalismo dei media ha causato una vera psicosi sul tema. In Italia, il caso è stato amplificato soprattutto dal coinvolgimento del programma Le Iene, che mandarono in onda un servizio - subito divenuto virale - in cui si documentavano i tragici risvolti della challenge con dei video, che si dimostrarono poi essere falsi o non connessi alla Blue Whale[10][11]. Un simile fenomeno si registrò più tardi, nel 2018, con il caso di Momo, un'altra challenge in cui quest'entità malefica di nome Momo, se contattata in un certo orario della notte, avrebbe spinto a compiere atti violenti e autolesionisti; il fenomeno fu coperto da molte testate, ma nessun caso riportato è stato mai dimostrato avere alcun legame reale con la challenge di Momo[12].

Descrizione

Con creepypasta si intende un qualsiasi racconto dell'orrore pubblicato e diffuso su internet. La maggior parte di queste opere letterarie sono difficilmente riconducibili ad un definito autore perché create da utenti anonimi; dal punto di vista dei contenuti queste storie sono totalmente inventate, oppure traggono spunto da leggende metropolitane o infine da fatti realmente accaduti, presentando tematiche horror sovente circondate da mistero.[13]

Tipologie

Dal punto di vista della derivazione, possono suddividere in quattro distinti tipi:

  • Originale: racconti fantastici (o tratti da storie reali o leggende metropolitane) che nascono direttamente come creepypasta, in quanto la loro prima apparizione in rete è derivata dalla letteratura creepypastiana. Questo tipo è prevalentemente pubblicato su forum o tramite altri mezzi di divulgazione internettiana.
  • Assimilata: racconti nei quali una sorta di personaggio pauroso, presente in rete, ma privo di una storia relativa al personaggio, viene scelto come protagonista di una creepypasta, storia che viene scritta apposta su di lui.
  • Derivate: racconti che nascono da altre creepypasta, famose o no, che prendono come spunto lo stesso protagonista, personaggio secondario, viene creato uno appositamente che interagisce nella stessa realtà della storia da cui deriva. Tali tipi sono prevalentemente pubblicati su siti, forum, wiki o tramite altri mezzi di divulgazione internettiana.
  • Acquisite: racconti che derivano da altri fenomeni assorbiti dal genere creepypasta, come ad esempio le leggende metropolitane o i racconti dell'orrore diffusi su internet prima della nascita del fenomeno creepypasta. Molte volte questi tipi sono parodie dell'orrore di fumetti, serie animate, serie TV o videogiochi.

A seconda dello stile narrativo o del tema del racconto:

  • Realistici: storie aderenti ad una narrativa realistica che prevede l'utilizzo di fatti veri o credibili, riproducibili nella realtà, elementi utili per realizzare una storia inquietante.
  • Leggenda metropolitana: prendono spunto e riutilizzano vecchie leggende popolari, urbane o internettiane. Molto spesso questa categoria ricicla vecchie leggende urbane o nate in internet e diffuse come creepypasta.
  • Documentative: raccontano una storia sotto forma di articolo di un giornale, rivista o deposizione scritta. Questo genere presenta fatti inquietanti o inspiegabili in uno stile informativo documentato. Questa categoria è famosa soprattutto per il fenomeno SCP Foundation, sottoprodotto delle creepypasta. In seguito la categoria si differenziò tanto da diventare un fenomeno dotato di un notevole fandom.[14]

Siti web dedicati alle creepypasta

Generalmente parlano di creepypasta i siti web specializzati in storie horror, mentre i principali sono Creepypasta Wiki (versione in inglese) e Creepypasta Italia Wiki (versione in italiano), editi da Fandom.

Elementi ricorrenti

Negli anni, le creepypasta hanno sviluppato alcune tematiche e modelli che sono ormai diventati dei veri e propri cliché del genere.

Episodio perduto

Rappresentazione artistica di Suicidemouse.avi

Le creepypasta di questo genere tipicamente descrivono episodi di cartoni animati per bambini che non sono mai stati mandati in onda perché coinvolti in un evento macabro. Uno dei più vecchi esempi è la storia di Candle Cove, una serie animata degli anni '70 incentrata sulle avventure di una ragazzina e di una ciurma di pirati: la storia è raccontata da un gruppo di utenti che narrano delle loro reminiscenze della serie, portando a galla sempre maggiori dettagli macabri e disturbanti tra cui le terrificanti marionette che raffiguravano i personaggi, per esempio un pirata che vestiva con la pelle dei bambini e un intero episodio composto esclusivamente da urla e pianti[15][16]. Altri celebri esempi sono il video Suicidemouse.avi[17][18], un macabro filmato che sarebbe stato prodotto da Walt Disney stesso con protagonista Topolino che si suicida, Dead Bart[19][20], che narra della morte del personaggio di Bart Simpson, Il Suicidio di Squiddi[21], incentrato sul suicido del noto personaggio del cartone Spongebob, e La morte di SpongeBob [22], che narra della morte di SpongeBob SquarePants.

Videogiochi

Spesso a ricoprire il ruolo da protagonista di varie creepypasta sono videogiochi dell'orrore o anomalie presenti in giochi altrimenti innocenti, come nel caso del celebre Herobrine, il malevolo alter-ego di Steve nel gioco di Minecraft[23].

Talvolta questi fenomeni superano le barriere del digitale, dando vita a terribili conseguenze anche nel mondo fisico. Un esempio è quello della cosiddetta sindrome di Lavandonia, che vuole che un ascolto prolungato della colonna sonora di Lavandonia, una delle città del videogioco Pokemon Rosso e Blu, possa portare alla follia e sfociare in comportamenti autolesionisti e in istinti suicidi, soprattutto nei bambini[24][25].

Esempi di creepypasta

Nome personaggio Breve descrizione Data prima apparizione e fonte
Herobrine Assomiglia all'avatar conosciuto popolarmente come Steve, l'unico tratto che lo differenzia, sono gli occhi bianchi senza pupille. Venne creato nel 2010 da un anonimo. Attualmente è sia una delle icone di Minecraft, che uno dei creepypasta del sottogenere Gamepasta più noti. (Informazione non reperita)
Jeff the Killer Ragazzo con il volto sfigurato. Impazzito, uccise i genitori. A questo personaggio sono collegati: Homocidal Liu, fratello di Jeff, Jane Everlasting, una vittima di Jeff. Il personaggio è nato da un utente di YouTube di nome Sesseur. La creepypasta nacque poco dopo che il personaggio da lui inventato divenne noto sulla rete. Filmato audio (EN) Sesseur, Jeff the killer [Original Story], su YouTube, 3 ottobre 2008. URL consultato il 4 marzo 2015.
Slender Man Personaggio molto alto e magro, con un volto bianco provvisto solo dei tratti somatici. Indossa un semplice completo nero. Il personaggio è nato da Eric Knudsen nel corso di una competizione sul sito Something Awful nel Something Awful Horror Photoshop 2009. (EN) Sito Internet Archive Wayback Machine: Pagina del Forum Something Awful - Discussione del forum in cui Slender Man è stato creato, su forums.somethingawful.com, 10 giugno 2009. URL consultato il 21 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
The Rake Il personaggio venne creato nel 2005 da un anonimo attraverso la sezione /b/ board di 4chan. Venne descritto come una creatura antropomorfa di carnagione pallida, pochi capelli, occhi neri, molto piccolo, circa 135 cm, dotato di un corpo molto magro che evidenziava le ossa e con lunghe braccia provviste di artigli. (Informazione non reperita)
SCP-173 Una scultura realizzata in calcestruzzo e dipinta con pittura spray. SCP-173 presenta un carattere aggressivo, ma è in grado di spostarsi solo quando non osservato. Se il contatto visivo con SCP-173 viene rotto, quest'ultimo raggiungerà a grande velocità la sua vittima, portandola al decesso spezzandole il collo. (EN) Post archiviato su 4chan, nella quale venne creato SCP-173, su pste.eu, 2007. URL consultato il 27 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2018).

Note

  1. ^ a b c d (EN) Sito TIME: Behind Creepypasta, the Internet Community That Allegedly Spread a Killer Meme, su time.com, 3 giugno 2014. URL consultato il 10 dicembre 2015.
  2. ^ (EN) Sito Internet Archive Wayback Machine: Pagina di 4chan - Discussione sui Creepypasta, su chanarchive.org, 7 giugno 2007. URL consultato il 23 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2011).
  3. ^ (EN) Sito Ufficiale The Daily Dot: How the Internet's creepiest meme mutated from thought experiment to Hollywood blockbuster, su dailydot.com, 21 agosto 2013. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  4. ^ (EN) Sito Internet Archive Wayback Machine: Pagina del Forum Something Awful - Discussione del forum in cui Slender Man è stato creato, su forums.somethingawful.com, 10 giugno 2009. URL consultato il 21 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
  5. ^ (EN) Sito The Washington Post: The complete, terrifying history of ‘Slender Man,’ the Internet meme that compelled two 12-year-olds to stab their friend, su washingtonpost.com, 3 giugno 2014. URL consultato l'11 dicembre 2015.
  6. ^ Manjoo, Farhad (10 luglio 2014). "Urban Legends Told Online". Sezione B; Colonna 0; Affari/Scrivania finanziaria; Pg.1: New York Times.
  7. ^ Blue whale nell'Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 16 giugno 2022.
  8. ^ (EN) Blue Whale: What is the truth behind an online 'suicide challenge'?, in BBC News, 13 gennaio 2019. URL consultato il 16 giugno 2022.
  9. ^ (RU) Группы смерти (18+). С детьми в социальных сетях работают системно и планомерно, шаг за шагом подталкивая к последней черте. Как родителям распознать надвигающуюся беду, su Новая газета, 1463353320000. URL consultato il 16 giugno 2022.
  10. ^ Blue Whale, suicidarsi per gioco - Le Iene, 14 maggio 2017. URL consultato il 16 giugno 2022.
  11. ^ Condé Nast, I problemi delle Iene con Blue Whale, su Wired Italia, 8 giugno 2017. URL consultato il 16 giugno 2022.
  12. ^ Il Momo Game | Butac - Bufale Un Tanto Al Chilo, su www.butac.it. URL consultato il 16 giugno 2022.
  13. ^ Creepypasta: una risposta che fa paura - Consulenza Linguistica - Accademia della Crusca, su accademiadellacrusca.it. URL consultato il 16 giugno 2022.
  14. ^ (EN) Sito SCP WikiDot: Creepy-Pasta, su scp-wiki.wikidot.com, 13 maggio 2012. URL consultato il 23 ottobre 2015.
  15. ^ Candle Cove, su Creepypasta Italia Wiki. URL consultato il 16 giugno 2022.
  16. ^ Candle Cove - Il creepypasta tratto da una inquietante serie TV, su Horror Italia 24, 4 maggio 2019. URL consultato il 16 giugno 2022.
  17. ^ Suicidemouse.avi. URL consultato il 16 giugno 2022.
  18. ^ (EN) Suicide Mouse. URL consultato il 6 dicembre 2022.
  19. ^ Dead Bart, su Creepypasta Italia Wiki. URL consultato il 16 giugno 2022.
  20. ^ I Simpson, la puntata perduta 7G44 Bart Muore, su Cinema e Serie Tv. URL consultato il 16 giugno 2022.
  21. ^ Il Suicidio di Squiddi, su Creepypasta Italia Wiki. URL consultato il 16 giugno 2022.
  22. ^ La morte di SpongeBob, su Creepypasta Italia Wiki. URL consultato il 30 settembre 2023.
  23. ^ Chi è Herobrine di Minecraft? La leggenda del personaggio che non esiste, su Everyeye.it. URL consultato il 16 giugno 2022.
  24. ^ La Sindrome di Lavandonia, su Creepypasta Italia Wiki. URL consultato il 16 giugno 2022.
  25. ^ Call Of Music – Pokèmon e la sindrome di Lavandonia, su 2duerighe, 20 giugno 2018. URL consultato il 16 giugno 2022.

Voci correlate

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