Tancredi d'Altavilla
Tancredi d'Altavilla Tancrède de Hauteville | |
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Statua di Tancredi d'Altavilla all'esterno della Cattedrale di Coutances | |
Signore di Hauteville-la-Guichard | |
In carica | Fino al 1041 |
Successore | Serlone I d'Altavilla |
Nascita | Coutances, 980-990 circa |
Morte | Hauteville-la-Guichard, 1041 |
Dinastia | Altavilla (Hauteville) |
Consorte | Muriella Fredesenda (o Fresenda) |
Figli | Da Muriella: Serlone, Beatrice, Goffredo, Guglielmo, Drogone, Umfredo. Da Fredesenda: Roberto, Malgerio, Alfredo, Tancredi, Guglielmo, Umberto, Ruggero, Fredesenda, (altri incerti) |
Religione | Cristianesimo cattolico |
Tancredi di Hauteville (Coutances, 980-990 circa – Hauteville-la-Guichard, 1041 circa) è il primo membro del Casato degli Altavilla del quale ci sono fonti documentali che ne attestino l'esistenza.
Biografia
La sua famiglia, gli Altavilla, secondo una tradizione tardiva, era originaria di Hialtus Villa (forse l'odierna Hauteville-la-Guichard[1]) fondata da Hiallt, un signore norreno attivo attorno al 920.[2][3] Tancredi risiedeva alla corte del suo signore, il duca Riccardo I di Normandia, come era abitudine di quei tempi. In occasione di una battuta di caccia Tancredi fece il suo exploit: come d'abitudine durante la battuta era il Signore che uccideva la preda, non i suoi uomini che lavoravano al fine di rendere possibile tale evento, ma durante la caccia un enorme cinghiale si abbatte contro il duca Riccardo, mettendone a rischio la sua sicurezza. Tancredi fu pronto a uccidere l'animale inferocito con un solo colpo di spada, mettendo in salvo il Signore.
Invece di subire una punizione per aver ucciso la bestia trasgredendo al rituale, Tancredi venne ricompensato per la sua bravura e gli fu affidato il comando di dieci cavalieri. Così divenne un Signore e questo gli diede il diritto di trovare un feudo, una moglie e assicurarsi una progenie. Divenne signore del villaggio di Hauteville-la-Guichard.[senza fonte] nel 1000 circa costruendo una fortificazione militare in legno, come era in uso a quei tempi, dato che solo i Duchi potevano permettersi di costruire castelli in pietra a quell'epoca. Tancredi crescerà i propri figli come cavalieri, abili alla spada e alla lancia. Solo il primogenito aveva diritto di successione, dunque Serlone sposerà la figlia del Signore di Pirou e diverrà a sua volta Signore del relativo Castello.
Dinastia
La sua importanza storica è legata ai discendenti avuti dalle due mogli (entrambe figlie non riconosciute di Riccardo I di Normandia, secondo un mito non documentato del XVI secolo), Muriella e Fresenda. Ebbe almeno dodici figli maschi, molti dei quali divennero determinanti nelle vicende politiche del Mezzogiorno d'Italia.
Nel 1010 circa sposò Muriella, da cui ebbe cinque maschi e una femmina:
- Serlone, conte di Hauteville, rimasto in Normandia e morto dopo il 1041;
- Beatrice (c.1010 - c. 1101), sposò prima Ermanno d'Eu, dopo un certo Ruggero.
- Goffredo, morto nel 1071, Conte del Gargano (una parte della Puglia che sarà chiamata Capitanata da Federico II);
- Guglielmo, detto "braccio di ferro" divenne conte di Puglia, morto nel 1046;
- Drogone, conte di Puglia morto nel 1051;
- Umfredo, conte di Puglia morto nel 1057;
Nel 1025 Muriella morì e Tancredi sposò in seconde nozze Fresenda (sorella di Muriella), che gli diede sette maschi (forse otto) e quattro femmine:
- Roberto il Guiscardo, conte, poi duca di Puglia, di Calabria e di Sicilia, morto nel 1085;
- Malgerio (da Mauger) morto nel 1064;
- Alfredo;
- Tancredi, venuto in Italia e scomparso;
- Guglielmo, conte di varie terre nel Principato di Salerno, morto nel 1080;
- Umberto;
- Ruggero, detto il Gran Conte, conte di Sicilia e Calabria, morto nel 1101;
- Alverada;
- Fredesenda; sposò dopo il 1045, Riccardo Drengot, conte normanno d'Aversa (1049) e principe di Capua (1058);
- Frumentino, (?) incerto;
Conquiste militari
Fu Guglielmo detto "braccio di ferro" il primo a partire nell'anno 1030 verso la conquista dell'Italia meridionale approfittando di alcune situazioni particolari. Infatti alcuni baroni normanni di ritorno da un pellegrinaggio in Terra santa diedero man forte a dei Slernitani per difendersi dai musulmani. I normanni si fecero così notare per la loro forza e il loro valore nelle armi, tanto che i salernitani li implorarono di restare. Tornati in Normandia tali signori raccontarono che in Italia vi erano territori da conquistare e Guglielmo fu così il primo dei fratelli a partire. Si trattò di una migrazione economica, dato che Tancredi non aveva a disposizione terre e possedimenti da dividere ai figli, oltre al fatto che esisteva la legge per la quale solo il primogenito aveva diritto all'eredità.
Sia Guglielmo braccio di ferro sia il fratello Drogone combatterono al servizio dei Bizantini, che tentavano invano di affermarsi nel sud Italia, lottando contro i musulmani. Nel 1042 Guglielmo s'impose come capo dei baroni normanni di Puglia. Drogone da Dreu e Umfredo (oppure Onofrio) da Onfroi, succederanno al fratello Guglielmo come Conte di Puglia rispettivamente dal 1046 al 1051 e dallo stesso anno fino al 1057. Goffredo è conosciuto per essere diventato Conte di Capitanata, un'antica provincia del nord della Puglia.
Roberto il Guiscardo arriverà in Italia nel 1045 e sarà inviato dai fratelli in Calabria, arrivando a Scribla poi a San Marco Argentano dove costruì alcune fortezze militari. Succederà al fratello Umfredo, facendosi incoronare da papa Nicola II nel 1059 come Duca di Puglia, di Calabria e di Sicilia, territori peraltro ancora da conquistare. Roberto entrerà in Sicilia nel 1061 insieme a suo fratello minore Ruggero, che diventerà nel 1091 Gran Conte di Sicilia, titolo che mantenne fino alla sua morte, avvenuta nel 1101.
Note
- ^ (EN) Stanley Ferber, Islam and the Medieval West, vol. 2 (1979), p. 46: "the sons of Tancred of Hauteville-le-Guichard, a petty landowner in Normandy..."
- ^ (EN) Hill, James S. The place-names of Somerset. St. Stephen's printing works, 1914, Princeton University. Page 256
- ^ (FR) Revue de l'Avranchin et du pays de Granville, Volume 31, Issue 174, Parts 3-4. Société d'archéologie, de littérature, sciences et arts d'Avranches, Mortain, Granville. the University of Michigan.
Bibliografia
- Goffredo Malaterra, (LT) De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis Archiviato il 9 maggio 2006 in Internet Archive.
- Romualdo II Guarna, Chronicon sive Annales
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tancredi d'Altavilla
Collegamenti esterni
- (EN) Famiglia Altavilla (Foundation for Medieval Genealogy), su fmg.ac.
- Romualdo II Guarna, su ilportaledelsud.org.