Kokō no mesu

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The lone scalpel
Titolo originale孤高のメス
kokō no mesu
Paese di produzioneGiappone
Anno2010
Durata126 min
Generedrammatico, Medical drama
RegiaIzuru Narushima
SoggettoToshihiko Ogane
FotografiaJun'ichi Fujisawa
MontaggioHideaki Ōhata
MusicheGorō Yasukawa
Interpreti e personaggi

The lone scalpel (孤高のメス?, kokō no mesu) è un film del 2010 tratto da un racconto di Toshihiko Ogane. La pellicola, ambientata nel 1989, narra l’inizio dell'era dei trapianti in Giappone attraverso le vicende personali del Dr. Tōma, chirurgo giapponese con un brillante curriculum e un'indole solitaria.[1]

Premiato per la scrupolosa ricostruzione del blocco operatorio e relativi interventi chirurgici (con i presidi in uso all’epoca).[2]

Trama

Dopo aver assistito alla cremazione della madre, il Dr. Kohei Nakamura, medico neolaureato in procinto di cominciare la specializzazione, trova il diario materno del 1989.

In quell’anno giunse nell’ospedale municipale di Sazanami il Dr. Tetsuhiko Tōma, specializzatosi a Pittsburg. Namiko (la madre di Kohei) è un'infermiera di sala operatoria, madre single e disillusa dalla sua professione a causa dell'incompetenza dei chirurghi con i quali lavora. Fin dal primo giorno di servizio il Dr. Tōma stupisce tutti quanti, non ultima Namiko, per la sua abilità chirurgica. La giovane infermiera riesce a recuperare la motivazione che la spinge a dare il meglio di sé nel lavoro e nella vita quotidiana. Ad aiutarla interviene Shizuka, insegnante presso la scuola locale, che si prende cura del figlio di Namiko quando questa è in servizio. Il figlio di Shizuka, Makoto, è un giovane che aspira a diventare assistente sociale. Le due donne e i rispettivi figli stringono una forte amicizia. Nel frattempo il Dr. Tōma si crea un'ottima reputazione, diventando un modello per gli specializzandi e provocando l'invidia dei colleghi anziani, in particolare del Dr. Nomoto. Quando il Dr.Aoki assiste alla consegna della salma di un paziente operato maldestramente dal Dr.Nomoto, al quale aveva fatto da assistente, si reca da quest’ultimo per manifestargli la sua angoscia, ma viene umiliato e schiaffeggiato. Deciso a dimettersi, va a salutare il Dr. Tōma, che però gli consegna una lettera di raccomandazione per l’ospedale di Pittsburg. Durante una seduta del consiglio comunale, il sindaco sviene e vomita sangue. All’ospedale cittadino gli viene diagnosticata un'ipertensione portale causata dalla cirrosi epatica. L'unica terapia possibile sarebbe il trapianto, ma nel 1989 in Giappone non era ancora stata varata la legge sulla morte cerebrale, quindi il Dr. Tōma propone il trapianto da donatore vivente, ma nessun familiare è compatibile. Nello stesso momento Makoto è vittima di un gravissimo incidente stradale. Shizuka, disperata alla notizia che il cervello del figlio non potrà più guarire, ispirata da un libro sull'esperienza di un trapianto di un'americana, tramite Namiko si rivolge al Dr. Tōma per fare in modo che il desiderio di Makoto di essere utile agli altri si avveri donando i suoi organi. Il medico si trova in difficoltà perché per la legge giapponese Makoto è ancora vivo e, prelevandogli gli organi, verrebbe accusato di omicidio. Dopo una lunga riflessione il Dr. Tōma propone al consiglio di amministrazione dell’ospedale di trapiantare il fegato di Makoto al sindaco. Pur apprezzando l'intento, il direttore sanitario e il manager dell’ospedale si dicono contrari. Il Dr. Tōma allora propone di assumersi la completa responsabilità, ottenendo la collaborazione dei colleghi e del direttore. Il manager dell’ospedale, temendo gravi conseguenze, racconta tutto al Dr. Nomoto, il quale ne approfitta per avvertire la stampa e la polizia sperando di sbarazzarsi del rivale. Il Dr. Jitsukawa, compagno di studi e amico del Dr.Tōma, cerca di fargli cambiare idea. Tōma gli spiega che ha deciso di diventare medico perché, durante l’infanzia, ha visto morire la madre mentre implorava invano al medico che L’assisteva di salvarla. Per lui anche la gente di campagna ha il diritto di avere la miglior assistenza sanitaria possibile. Anche la polizia si reca dal Dr. Tōma: gli viene detto che se farà quell’intervento verrà arrestato con l'accusa di omicidio volontario. Ormai determinato, Tōma esegue in maniera magistrale l’intervento e fra i suoi assistenti c’è anche il Dr.Aoki, appena rientrato da Pittsburg. Il sindaco recupera in breve tempo, le autorità fanno cadere le accuse aprendo la strada ai trapianti in Giappone e Nomoto viene deferito all'ordine dei medici per aver volutamente provocato la morte del paziente che aveva operato con Aoki. Malgrado il successo, il Dr. Tōma si dimette perché ha violato le regole e il suo codice morale non gli permette di rimanere. Tutti lo salutano tranne Namiko, la quale si sente abbandonata e a nulla valgono le spiegazioni di Tōma. Malgrado ciò accetta di fare una foto assieme al Dr. Tōma e a tutto il personale. Mentre il medico se ne va in taxi Namiko lo rincorre e riesce a vincere la sua timidezza rivelandogli la sua gratitudine e ammirazione.

Dopo aver letto il diario della madre, il Dr. Nakamura parte per cominciare la specializzazione in un ospedale di campagna. Mentre aspetta il primario, vede sulla scrivania una vecchia foto in cui riconosce Namiko: il primario non è altri che il Dr. Tōma.

Note

  1. ^ (EN) Kokou no Mesu, su Metropolis Japan, 3 giugno 2010. URL consultato l'11 aprile 2022.
  2. ^ (EN) Mark Schilling, 'Koko no Mesu', su The Japan Times, 4 giugno 2010. URL consultato il 10 aprile 2022.

Collegamenti esterni

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