Gian Carlo Wick
Gian Carlo Wick (Torino, 15 ottobre 1909 – Torino, 20 aprile 1992) è stato un fisico italiano.
Biografia
Figlio di Carlo Federico[1][2], ingegnere chimico, e della scrittrice e germanista torinese Barbara Allason, studiò con Enrico Fermi. Wick fu docente a Palermo e Roma alla cattedra di fisica teorica[3]. Tra i suoi allievi ricordiamo Giulio Cortini che fece la tesi di laurea con lui nel 1942 dopo aver seguito il suo corso in cui trattava numerosi problemi emergenti di meccanica quantistica[4]. Negli anni 1935-38 è stato anche redattore dell'Enciclopedia Italiana. Con le sue prime ricerche si è occupato di numerosi problemi di meccanica quantistica, di spettroscopia e di fisica nucleare, in particolare di fisica del neutrone. Ha portato avanti importanti ricerche sulla radiazione cosmica, sulle particelle elementari e sull'elettrodinamica quantistica[5]. La rotazione di Wick e il teorema di Wick sono idee centrali nella teoria quantistica dei campi. Nel 1967, ricevette il premio Heinemann dalla American Physical Society. Wick fu membro dell'Accademia dei Lincei dal 5 settembre 1975[3] e dell'Accademia delle Scienze di Torino dall'11 aprile 1984[6].
Dopo la guerra lasciò l'Italia.
- Tra il 1946 e il 1948 fu professore di Fisica all'Università di Notre Dame.
- Tra il 1948 e il 1950 fu professore di Fisica all'Università della California.
- Tra il 1951 e il 1957 passò all'Università di Pittsburgh.
- Tra il 1957 e il 1965 passò al Brookhaven National Laboratory
- Nel 1963 diventò membro dell'Accademia nazionale delle scienze (Stati Uniti d'America)
- Tra il 1957 e il 1965 insegnò al Brookhaven National Laboratory
- Tra il 1965 e il 1977 e poi fino alla morte fu alla Columbia University come Emeritus Professor[7].
In tarda età tornò in Italia. Tra 1977 e 1984 fu alla Scuola normale superiore di Pisa[7]. Morì nel 1992 ed è sepolto nel cimitero di Pecetto Torinese[1].
Contributi scientifici
Nel gruppo di Enrico Fermi a Roma, Wick ha calcolato il momento magnetico della molecola di idrogeno applicando metodi tratti dalla teoria dei gruppi.[8] Ha esteso la teoria di Fermi sul decadimento beta all'emissione di positroni e alla cattura elettronica e ha spiegato la relazione tra il raggio di interazione di una forza e la massa della corrispondente particella mediatrice. Lavorò anche al rallentamento dei neutroni nella materia, e si unì a un gruppo di fisici italiani guidati da Gilberto Bernardini che fece la prima misurazione della vita del muone.[3] Mentre negli Stati Uniti, Wick apportò contributi fondamentali alla teoria quantistica dei campi, come il teorema di Wick nel 1950, che mostrava come esprimere calcoli nella teoria dei campi quantistici in termini di prodotti normalmente ordinati e quindi derivare il diagramma di Feynman.[3] Ha anche introdotto la rotazione di Wick, in cui i calcoli sono analiticamente prolungati dallo spazio di Minkowski allo spazio euclideo quadridimensionale usando un cambio di coordinate al tempo immaginario.[9] Inoltre, ha sviluppato la formulazione di elicità per collisioni tra particelle con spin arbitrario, lavorato con Geoffrey Chew sull'approssimazione all'impulso e contribuito alla teoria del mesone, i principi di simmetria in fisica e la struttura del vuoto della teoria dei campi quantici.[3]
Opere
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo:
- Edoardo Amaldi e Gian Carlo Wick, Esercitazioni di Fisica, 1945, SBN IT\ICCU\UM1\0157292 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto). - Sulla propagazione di un'onda di De Broglie in un mezzo materiale : (Assorbimento e polarizzazione), 1942, SBN IT\ICCU\UBO\1823832 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto). - Edoardo Amaldi e Gian Carlo Wick, Lezioni su la fisica del neutrone, vol. 1, 1948, SBN IT\ICCU\PUV\1131934 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto). - (EN) Invariance principles in nuclear physics, 1958, OCLC 9502314.
Note
- ^ a b Gian Carlo Wick, su geni.com. URL consultato il 22 ottobre 2018.
- ^ Vittorio De Alfaro, Commemorazione di Gian Carlo Wick, in Atti dell'Accademia delle scienze di Torino. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, 3–4, 1993, pp. 139–155.
- ^ a b c d e Maurice Jacob, Gian-Carlo Wick, su Biographical memoir, nap.edu, The National Academies Press, 1999. URL consultato il 22 ottobre 2018.
- ^ (a cura di) Luisa Bonolis, Giulio Cortini (PDF), in Maestri e allievi nella fisica italiana del novecento, La goliardica pavese, 2008, pp. 69-94, ISBN 978-88-7830-487-1.
- ^ Wick, Gian Carlo, su treccani.it. URL consultato il 22 ottobre 2018.
- ^ Gian Carlo WICK, su www.accademiadellescienze.it.
- ^ a b (EN) G. C. WICK, su history.aip.org, American Institute of Physics. URL consultato il 22 ottobre 2018.
- ^ Gian Carlo Wick, Sul momento magnetico della molecola di idrogeno, in Nuovo Cimento, vol. 10, n. 3, 1933, pp. 118-127.
- ^ D. M. O'Brien, The Wick rotation, in Australian Journal of Physics, vol. 28, febbraio 1975, pp. 7–13, Bibcode:1975AuJPh..28....7O.
Bibliografia
- (a cura di) Giovanni Cavagnini, Un gioco da ragazzi. La fisica diversa di via Panisperna nei ricordi di Gian Carlo Wick, Roma, Viella, 2021, ISBN 978-88-3313-817-6.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gian Carlo Wick
Collegamenti esterni
- (EN) Wick sul sito dell'Università di Chicago, su www-news.uchicago.edu.
- (EN) Wick sul sito di Berkeley, su ctp.berkeley.edu. URL consultato il 10 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- (EN) Biografia di Wick (PDF), su nap.edu.
- (EN) Premio Gian Carlo Wick, su federationofscientists.org. URL consultato il 10 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2015).
- Fotografia di Wick (JPG), su photos.aip.org. URL consultato il 29 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
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