Ponte di Piave
Ponte di Piave comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Treviso |
Amministrazione | |
Sindaco | Paola Roma (lista civica di centro-destra Vivi Ponte) dal 26-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°43′N 12°28′E |
Altitudine | 11 m s.l.m. |
Superficie | 32,44 km² |
Abitanti | 8 276[1] (31-5-2021) |
Densità | 255,12 ab./km² |
Frazioni | Busco, Levada, Negrisia, San Nicolò |
Comuni confinanti | Breda di Piave, Chiarano, Maserada sul Piave, Oderzo, Ormelle, Salgareda, San Biagio di Callalta |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31047 |
Prefisso | 0422 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026058 |
Cod. catastale | G846 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 368 GG[3] |
Nome abitanti | pontepiavensi |
Patrono | san Tommaso di Canterbury |
Giorno festivo | 29 dicembre |
Cartografia | |
Il territorio comunale nella provincia di Treviso. | |
Sito istituzionale | |
Ponte di Piave (Ponte de Piave in veneto) è un comune italiano di 8 276 abitanti della provincia di Treviso in Veneto.
Storia
L'attuale territorio del comune di Ponte di Piave deriva dalla fusione in epoca napoleonica (Regno d'Italia) del Comune di Ponte di Piave (comprendente le allora frazioni di Negrisia, Levada e Fontane) e dell'ex comune di Busco con San Nicolò per regio decreto del 28/09/1810[4]. Sempre durante il Regno d'Italia (1806-1814) si ritrova ad essere nel Dipartimento del Tagliamento (Distretto di Conegliano, Cantone di Oderzo).
Durante la 1ª Guerra Mondiale, trovandosi sulla linea di combattimento sul Piave, fu distrutta dalle artiglierie italiane che da destra del fronte sparavano agli invasori Austro-Ungarici alla sinistra l’antica precedente chiesa e campanile del 1696 dedicati sempre a San Tommaso di Canterbury. Come capitò insomma a tutti i paesi sul fronte del Piave; prendiamo ad esempio Negrisia con la precedente chiesa seicentesca. A Ponte di Piave nel dopoguerra tra il 1921 ed il 1924 fu ricostruito il complesso della chiesa e il campanile odierni su progetto degli architetti Cabiati, Alpago Novello e dell’ing. Schiratti e consacrata in seguito nel 1926.
Lungo la direttiva Ponte di Piave-Fagarè, gli austriaci nel giugno del 1918 tentarono di raggiungere Treviso, durante la battaglia del Solstizio. A Fagarè (dove si trova l'ossario dei caduti in battaglia), furono respinti dai soldati italiani e ricacciati di nuovo sulla sponda sinistra del Piave dato anche che il Piave era in piena e quindi non fu facile per gli invasori Austriaci oltrepassare la sponda.
Questa cittadina rivierasca nei secoli ha sempre dovuto convivere con il Fiume Piave che più volte ha tracimato allagando i terreni circostanti. Esso infatti ha un regime a carattere torrentizio e la sua portata dipende considerevolmente dagli invasi posti a monte. Nota a tutti e ancora in memoria a gran parte della cittadinanza, l'accaduto del 4 novembre 1966. In questa data il Fiume Piave spaccò l’argine tra Negrisia e Ponte di Piave; di conseguenza le impietose acque scesero per Ponte di Piave e allagarono il territorio comunale (eccetto Negrisia) e i dintorni provocando ingenti danni alle infrastrutture del luogo. In quelle concitate ore, morì Eros Perinotto, militare di servizio in un mezzo anfibio che incappò in una voragine provocata dal crollo del ponte del canale Grassaga sulla Postumia in seguito alla forza dell'acqua del Fiume Piave. In ricordo di questo militare, vi è un monumento in Piazza Garibaldi nei pressi dell'arena dell'amicizia. Un altro a destra del ponte sul canale Grassaga dove era successo quel terribile fatto.
Monumenti e luoghi d'interesse
Ville venete
Di seguito è riportato un elenco delle ville venete presenti sul territorio comunale di Ponte di Piave:
- Villa Giustinian Rechsteiner Stepski Doliwa[5]
- Villa Segato Uzzielli[6]
- Villa Wiel Tommaseo Ponzetta[7]
- Villa Wiel Zambon Spilimbergo[8]
- Villa Zeno Soranzo Rossi[9]
Agricoltura
Ponte di Piave, fa parte delle città del vino, è nel cuore della DOC Piave, DOC Prosecco e DOC Venezia ed è ricca di produttori viti-vinicoli. Nelle periferie del paese ad ogni strada c'è almeno una cantina e il territorio è ricoperto da nuovi e antichi vigneti. I vitigni più coltivati sono Glera (su cui si basa la DOC Prosecco), Pinot Grigio, Merlot, Carmenère, Cabernet Franc e, non ultimi, i vitigni Raboso (Raboso Piave e Raboso Veronese), da sempre coltivato in queste zone dove i terreni argillosi pesanti fanno sì che si esprimano al meglio. L'ecosistema locale permette di ottenere prodotti di grande qualità caratterizzati da una notevole complessità aromatica. Nel territorio comunale sono presenti numerosi sistemi di allevamento dai più storici e non meccanizzabili come la Bellussera (o Bellussi) e il Sylvoz a quelli più moderni e meccanizzabili come il GDC, cortina semplice, cordone speronato, guyot e doppio capovolto. Presente in prossimità del centro del paese la storica cantina sociale nata nel 1948. Camminando lungo l'argine si può apprezzare la moltitudine di vigneti da cui si ottengono vini unici, ma anche la coltivazione di altre colture erbacee in particolare mais e frumento, ma anche leguminose come la soia. Notevole, soprattutto in area golenale, la superficie dedicata ad area boschiva, questo ha permesso la creazione di un habitat ideale per numerose specie faunistiche.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[10]
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 1 298, ovvero il 15,5% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[11]:
- Romania 387
- Senegal 139
- Marocco 107
- India 107
- Cina 96
- Macedonia 82
- Albania 73
- Bosnia ed Erzegovina 46
- Algeria 31
- Moldavia 31
Geografia antropica
Frazioni
- Levada conta circa 1.700 abitanti. Il nome "levada" nella lingua veneta sta per "terra alzata".
- Negrisia.
- Busco.
- San Nicolò conta circa 200 abitanti.
Le piazze più vissute del capoluogo sono Piazza Marco Polo che ospita il mercato ogni sabato mattina e i mercatini di Natale. Poi Piazza Garibaldi con un ampio spazio verde attrezzato per i bambini e l'arena, dove annualmente si svolgono svariate iniziative ludico-culturali tra cui spettacoli di danza, concorsi di bellezza e concerti.
Diocesi
Ponte di Piave è uno dei comuni del Veneto attraversato dai confini di due diocesi. Mentre le frazioni di Levada e Negrisia e il capoluogo sono delle parrocchie della diocesi di Treviso, le frazioni di Busco e San Nicolò fanno parte della diocesi di Vittorio Veneto.
Amministrazione
Gemellaggi
- Castelginest, dal 1984
Altre informazioni amministrative
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1902 aggregazione della frazione Fagarè staccata dal comune di San Biagio di Callalta (Censimento 1901: pop. res. 113); nel 1907 aggregazione di parte della frazione Saletto staccata dal comune di Breda di Piave (Censimento 1901: pop. res. 103)[12].
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il comune è attraversato dalla SS53, oltre che alla rete di strade provinciali.
Ferrovie
Lungo il suo territorio comunale, passa la Ferrovia Portogruaro-Treviso, ed il comune è servito dall'omonima stazione.
Sport
Baseball
L'ICM Ponte Baseball è la squadra di baseball della città, la quale al termine della stagione 2009 è promossa in Serie A federale. È la seconda squadra del Veneto in ordine d'importanza dopo l'Ilcea Rovigo. È alla sua prima partecipazione al massimo Campionato italiano di baseball dilettantistico.
Basket
Il Basket Ponte 06 è la maggiore società di pallacanestro di Ponte di Piave. Milita in Promozione dalla stagione 2011-12, dopo averci già giocato nel 2008-09, stagione culminata con il raggiungimento della gara3 delle semifinali play-off.
Bibliografia
- (DE) Luigi Monzo: Croci e fasci - Der italienische Kirchenbau in der Zeit des Faschismus. Berlino, Monaco, 2021, pp. 74-80. (Paragrafo sull'architettura della chiesa San Tommaso da Canterbury a Ponte di Piave)
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ SIAS - Sistema Informativo degli Archivi di Stato, su www.archivi-sias.it. URL consultato il 17 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2017).
- ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
- ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
- ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
- ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
- ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 31 luglio 2018.
- ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ponte di Piave
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su pontedipiave.com.
- Pónte di Piave, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157286152 · LCCN (EN) n98075829 · J9U (EN, HE) 987007537929905171 |
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