Versioni di Ubuntu

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"Ubuntu through the years" (2004-2016)

Questa pagina contiene la lista delle versioni di Ubuntu, una distribuzione Linux creata nel 2004 da Mark Shuttleworth e basata su un fork di Debian[1]. Una nuova versione di Ubuntu viene pubblicata ogni sei mesi (fino ad ora l'unica eccezione è stata Ubuntu 6.06 che venne pubblicata con 2 mesi di ritardo)[2][3].

Ogni versione pubblicata ha un nome ufficiale più un nome in codice durante lo sviluppo. Il nome ufficiale è del tipo Ubuntu X.YY, dove X è l'anno di pubblicazione e YY il mese (ad esempio 8.04 per aprile 2008). Il nome in codice durante lo sviluppo descrive le caratteristiche e il carattere che tale versione dovrà rispecchiare. Il nome in codice è del tipo aggettivo animale, con le stesse lettere iniziali in ordine alfabetico crescente[4]. Questa convenzione è maturata solo dopo le prime due versioni[4].

Ogni versione ha un supporto ufficiale da parte di Canonical di 9 mesi con patch di sicurezza e aggiornamenti, ad eccezione delle versioni LTS (Long Term Support ossia supporto a lungo termine) che hanno un periodo di supporto esteso. Precedentemente alla pubblicazione della versione 13.10 il periodo di supporto era di 18 mesi.[5]

Una versione LTS riceve un lavoro supplementare di stabilizzazione, raffinamento e traduzione. Queste versioni hanno un periodo di supporto di 5 anni sia per i desktop che per i server (precedentemente alla pubblicazione di 12.04 LTS il supporto per la versione desktop era di soli 3 anni). L'aggiornamento viene supportato da una versione LTS alla successiva. È prevista la pubblicazione di una nuova versione LTS ogni due anni[6].

Cronologia

Ubuntu 4.10 Warty Warthog (Facocero verrucoso)

Ubuntu 4.10 (Warty Warthog).

Ubuntu 4.10, nome in codice Warty Warthog, è la prima pubblicazione di Ubuntu, pubblicato il 20 ottobre 2004[7] e supportato fino al 30 aprile 2006[8][9]. Warty Warthog conteneva GNOME 2.8[10] ed era stato inaugurato il servizio Shipit, che permetteva di ordinare CD di Ubuntu senza alcun costo[7]. Tale servizio venne sospeso nel 2011 con l'uscita di Natty Narwhal[11].

Ubuntu 5.04 Hoary Hedgehog (Riccio vulnerabile)

Ubuntu 5.04 (Hoary Hedgehog).

Ubuntu 5.04 Hoary Hedgehog, pubblicata l'8 aprile 2005[12][13], fu la seconda distribuzione di Ubuntu da parte di Canonical, il cui supporto terminò il 31 ottobre 2006[14].

Ubuntu 5.04 contiene nuove funzionalita come le notifiche per gli aggiornamenti, readahead e grepmap, il supporto alla sospensione, all'ibernazione e allo standby, dynamic frequency scaling per processori e l'inizio della stesura di un database per l'hardware compatibile[15][16].

A livello di programmi, GNOME è aggiornato alla versione 2.10[10], mentre vengono aggiunti nuovi programmi come Update Manager, Kickstart e del processo di autentificazione di APT[15].

Ubuntu 5.10 Breezy Badger (Tasso arioso)

Ubuntu 5.10 (Breezy Badger).

Ubuntu 5.10 Breezy Badger, distribuito il 12 ottobre 2005[17][18] è stata la terza distribuzione di Ubuntu, supportata fino al 13 aprile 2007[19].

In questa edizione, sono state aggiunte nuove funzionalità come un selezionatore di lingue, supporto del gestore logico dei volumi, delle stampanti Hewlett-Packard e delle installazione OEM ed integrazione di Launchpad per la segnalazione di bug e per lo sviluppo di programmi e un nuovo logo di Ubuntu aggiunto nell'angolo in alto a sinistra[20].

A livello di software, GNOME viene aggiornato alla versione 2.12[10] e alcuni programmi vengono aggiunti, come usplash, per avere un boot loader grafico, alacarte, per modificare i menù e lo strumento "Aggiungi/Rimuovi..." per facilitare l'installazione dei programmi[21], che verrà poi sostituito in Karmic Koala con l'Ubuntu Software Center[20].

Ubuntu 6.06 LTS Dapper Drake (Anatra signorile)

Ubuntu 6.06 (Dapper Drake).

Ubuntu 6.06 LTS Dapper Drake, distribuito il 1º giugno 2006[22][23], è la quarta distribuzione di Ubuntu e la prima versione LTS (Long Time Support), il cui supporto è durato fino al 14 giugno 2009 per i computer[24] mentre per i server fino al 1 giugno 2011[25]. Tale versione era prevista per aprile 2006; tuttavia, a causa di lavori da ultimare, Mark Shuttleworth ha deciso di procrastinarne l'uscita di due mesi[26].

Questa versione vide numerosi cambiamenti, a partire dall'unione del Live CD con il CD di installazione[27] con l'aggiunta di Ubiquity, un installer grafico per il Live CD. In più, un gestore delle reti è stato aggiunto in cui, era possibile usare diverse reti, cablate o wireless ed il tema Humanlooks è stato implementato usando le linee guida di Tango Desktop Project, basate su Clearlooks, e sostituendo il marrone con l'arancione.

Dal punto di vista della grafica, questa versione presenta GNOME alla versione 2.14[10] e vede l'introduzione dell'installatore grafico Gdebi di pacchetti Debian[22][23][28] e Usplash, aggiunto nella precedente versione, viene ora avviato sia all'accensione sia allo spegnimento del computer.

Ubuntu 6.10 Edgy Eft (Tritone tagliente)

Ubuntu 6.10 (Edgy Eft).
  • GNOME 2.16[10]
  • Il tema Human viene radicalmente modificato
  • Inclusione del demone Upstart per l'avvio del sistema
  • Incluso uno strumento di report dei crash (Apport)
  • Incluse nuove applicazioni tra cui Tomboy (gestore per gli appunti) e F-Spot (gestore di album fotografici)
  • EasyUbuntu si ricongiunge a Ubuntu con un merge sui pacchetti e funzionalità[29]

Ubuntu 7.04 Feisty Fawn (Cerbiatto esuberante)

Ubuntu 7.04 (Feisty Fawn).
  • GNOME 2.18[10]
  • Aggiunto un assistente alla migrazione da altri sistemi operativi nell'installer
  • Supporto kernel alle macchine virtuali
  • Installazione semplificata di codec e driver con licenze non libere
  • Effetti desktop Compiz
  • Supporto alla cifratura WPA delle reti Wi-Fi
  • Cessato supporto per PowerPC
  • Aggiunta dei giochi Sudoku e scacchi
  • Aggiunto strumento di analisi dell'utilizzo del disco (Baobab)
  • Aggiunta del Centro Controllo GNOME e di Zeroconf per molti dispositivi

Ubuntu 7.10 Gutsy Gibbon (Gibbone coraggioso)

Ubuntu 7.10 (Gutsy Gibbon).

GNOME 2.20[10]; Compiz attivato di default; framework AppArmor; ricerca rapida sul desktop; cambio veloce del profilo utente; alcuni plugin per Mozilla Firefox vengono gestiti da APT; strumento grafico per configurare X.Org; nuovo sistema di stampa PDF; pieno supporto NTFS attraverso NTFS-3G[30]

Ubuntu 8.04 LTS Hardy Heron (Airone ardito)

Ubuntu 8.04 (Hardy Heron).

GNOME 2.22[10]; miglioramenti nel tema Tango; miglioramenti nell'usabilità di Compiz; integrazione degli strumenti di ricerca; miglioramenti su Brasero (masterizzazione); uso del client BitTorrent Transmission e del client VNC Vinagre; versione OpenOffice.org 2.4; utilizzo di PulseAudio[31]

Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex (Stambecco Intrepido)

Ubuntu 8.10 (Intrepid Ibex). Lo sfondo di default ritrae uno Stambecco (Ibex), con le sue grandi corna ricurve.

Ubuntu 8.10 (Intrepid Ibex), distribuito il 30 ottobre 2008,[32] è la nona distribuzione di Ubuntu, ed è stato supportato fino all'aprile 2010.

Per quanto riguarda la grafica, oltre al nuovo tema DarkRoom, GNOME è stata aggiornata alla versione 2.24, che aggiunge a Nautilus il supporto per le schede e l'icona per smontare i dispositivi, e al manager di archivi File Roller il supporto per i formati ALZ, RZIP, CAB, TAR, 7z. X.Org è avanzata alla versione 7.4, con migliore supporto per dispositivi hot swap (come tablet o tastiere).[33][34]

La versione del kernel è la 2.6.27, e grazie all'introduzione di DKMS i driver del kernel possono essere automaticamente ricompilati quando il kernel viene aggiornato.[35][36]

Grazie al NetworkManager 0.7 si sono avuti significativi miglioramenti riguardo alle connessioni di rete, dal momento che questa nuova versione può gestire connessioni 3G (GSM/CDMA), IP statici, PPP e PPPoE, con conseguente incremento della flessibilità di connessione.[37][38] Samba è aggiornata alla versione 3.2, con supporto per network cifrati, IPv6 e miglioramento dell'integrazione con server e client che eseguono Microsoft Windows.[39]

In questa distribuzione sono anche stati implementati significativi miglioramenti riguardo alla virtualizzazione.[40]


Ubuntu 9.04 Jaunty Jackalope (Lepre Cornuta disinvolta)

Ubuntu 9.04 (Jaunty Jackalope).

Ubuntu 9.04, Jaunty Jackalope, è la decima versione di Ubuntu, distribuita il 23 aprile 2009[41]. Il supporto a Jaunty è terminato il 23 ottobre 2010[42]. Nuove funzioni includono una maggior rapidità nel caricare il sistema operativo[43], l'integrazione di servizi ed applicazioni web nell'interfaccia desktop e una nuova schermata usplash e di login. Con questa versione vengono anche supportati i netbook e Wacom (hotplugging)[43]. Un nuovo sistema di notifiche, chiamato Notify OSD, è stato introdotto[44][45] insieme a nuovi temi. A partire da Jaunty, lo sviluppo di Ubuntu avviene su Launchpad attraverso il sistema di controllo versione distribuito Bazaar[46][47].

Ubuntu 9.10 Karmic Koala (Koala karmico)

Ubuntu 9.10 (Karmic Koala).

La versione 9.10 di Ubuntu, denominata Karmic Koala, è stata distribuita il 29 ottobre 2009[48] ed è stata supportata da Canonical fino al 30 aprile 2011[48][49]. In questa distribuzione particolare attenzione è stata posta al cloud computing nella versione server con l'inclusione di Eucalyptus[50]. Per quanto riguarda la fase di avvio, è stato ridotto ulteriormente il tempo di boot grazie all'adozione di Xsplash in sostituzione di Usplash come boot grafico e dalla sostituzione del demone di init System V con Upstart, in quale consente l'avvio dei processi contemporaneamente per eventi[51]. Con questa versione si incomincia anche a parlare delle Morphing Windows[52].

Da questa distribuzione l'installazione avverrà in modo predefinito sul file system ext4 e di conseguenza è stato introdotto il nuovo boot loader GRUB 2[53], radicalmente differente dal vecchio GRUB.

Il client per la messaggistica istantanea Pidgin è stato sostituito con Empathy che utilizza il framework GNOME Telepathy. Il vecchio hal in uso finora è stato sostituito con DeviceKit e udev mentre i driver grafici Intel hanno acquisito l'accelerazione UXA e il Kernel mode setting[54]. Il programma per l'installazione dei programmi Aggiungi/Rimuovi programmi (gnome-app-install) è stato sostituito con il nuovo Ubuntu Software Center appositamente sviluppato da Canonical. Il servizio di sincronizzazione file Ubuntu One è stato installato di default[51].

Nel giugno 2009 Canonical avvia l'iniziativa One Hundred Paper Cuts, tesa a individuare 100 bug di usabilità e di facile correzione per migliorare l'esperienza utente di cui Ubuntu 9.10 ha beneficiato[55].

Ubuntu 10.04 LTS Lucid Lynx (Lince lucida)

Ubuntu 10.04 (Lucid Lynx).

Il boot ha avuto cambiamenti multipli riferibili al look, al comportamento ed alla velocità delle fasi di avvio grazie a Plymouth[56] e alla rimozione totale di HAL dal processo di avvio, rendendo più veloce l'avvio e la ripresa dopo la sospensione.[57] Sono stati inclusi tra i pacchetti installati in modo predefinito PiTiVi[58] (un semplice editor video non lineare) e Gwibber[59] (un client per social network) mentre è stato rimosso il programma di fotoritocco GIMP[58]. Nel settore grafico il driver open source sperimentale per schede video NVIDIA nouveau è stato impostato predefinito in modo da avere una migliore gestione delle schede video NVIDIA (come l'uso di un compositing) senza installare i driver proprietari. Comunque è anche stato migliorato il supporto per i driver proprietari di schede grafiche NVIDIA.[60][61]

Tra le novità introdotte è da notare l'integrazione nel MeMenu presente nel pannello di funzionalità collegate ai social network[59]; anche l'area di notifica è stata migliorata, come per esempio riguardo alla comunicazione e alla gestione delle sessioni[62]. Il tema grafico ha subito un pesante restyle abbandonando il vecchio tema Human per il nuovo Ambiance, cambiando i colori di riferimento dal marrone al viola. Insieme al tema grafico sono cambiate anche le icone e gli sfondi, avviando un contest tra la comunità per inserire gli sfondi inclusi in ogni distribuzione. Ubuntu One ha acquisito nuove funzionalità ed è stato avviato un negozio on-line per la vendita di musica digitale (anche detto music store), chiamato Ubuntu One Music Store (integrato all'interno di Rhythmbox) che usa l'archiviazione cloud di Ubuntu One per effettuare backup e per sincronizzare i brani acquistati su più computer.[63]

Per l'edizione server è stata inclusa la nuova versione di Likewise Open (5.4) che fornisce l'autenticazione di Active Directory e il supporto server a Linux.[64]

Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat (Suricato anticonformista)

Ubuntu 10.10 (Maverick Meerkat).

In questa versione di Ubuntu è stato rimpiazzato il gestore di fotografie F-Spot con Shotwell[65] mentre è stato rimosso dai programmi preinstallati il gestore di pacchetti da terminale Aptitude (APT)[66][67].

Il tema grafico Ambiance è stato ridisegnato in vari punti ed è stato fatto realizzare un nuovo font per il sistema a Dalton Maag per Canonical chiamato Ubuntu Font Family[68]. Tra i cambiamenti grafici è da notare anche l'introduzione dell'interfaccia Unity nell'edizione netbook che sostituisce la vecchia interfaccia.

L'Ubuntu Software Center ha acquisito la visualizzazione della cronologica del software installato e disinstallato, la possibilità di acquistare applicazioni a pagamento e un piccolo restyling grafico. L'installer grafico è stato migliorato in più punti, l'intero processo di installazione è stato semplificato ulteriormente, adesso è possibile installare componenti non liberi direttamente dall'installazione ed è disponibile per l'installazione il file system btrfs.

Una particolarità di questa distribuzione è che il periodo di sviluppo è stato ridotto di alcune settimane in modo da pubblicare Ubuntu il 10 ottobre 2010, così da formare la data 10.10.10 che, interpretata come un numero binario, rappresenta il decimale 42, ossia la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto secondo i romanzi di fantascienza di Douglas Adams.[69]

Ubuntu 11.04 Natty Narwhal (Narvalo elegante)

Ubuntu 11.04 (Natty Narwhal).

Il nome significa Narvalo elegante. In questa versione l'interfaccia Unity è stata estesa anche sulla versione desktop, ponendo fine all'edizione per netbook[70], mentre dal pacchetto GNOME è stato scartato dall'installazione predefinita GNOME Shell, la nuova interfaccia di GNOME e il window manager Mutter.[71]. Questo ha creato alcune tensioni nella comunità specialmente con gli sviluppatori GNOME che accusano Canonical di mettere in secondo piano GNOME Shell. È comunque possibile scegliere al login se usare ambiente classico GNOME, scelta predefinita se il computer non ha i requisiti richiesti da Unity (scheda video con accelerazione 3D disponibile).

A seguito dell'acquisizione di Sun Microsystems da parte di Oracle Corporation e quindi dal cambiamento di politiche di sviluppo di OpenOffice.org, Canonical ha dato il proprio supporto a The Document Foundation includendo LibreOffice come suite d'ufficio predefinita. Un altro cambio di applicazione è stato quello del riproduttore musicale, rimuovendo Rhythmbox e aggiungendo Banshee.

In fase di installazione adesso è possibile aggiornare il sistema o reinstallarlo preservando i dati personali dell'utente[72]. Cambia nuovamente il nome della distribuzione: la versione desktop si chiamerà semplicemente Ubuntu e non Ubuntu Desktop Edition, la versione server Ubuntu Server e non Ubuntu Server Edition[73]. Con l'uscita di Natty Narwhal termina il servizio gratuito ShipIt, nato con la prima versione di Ubuntu[11].

Ubuntu 11.10 Oneiric Ocelot (Gattopardo onirico)

Ubuntu 11.10 (Oneiric Ocelot).

Il nome della quindicesima versione di Ubuntu, chiamata Oneiric Ocelot, è stato annunciato il 7 marzo 2011 da Mark Shuttleworth[74]. La versione stabile è stata distribuita il 13 ottobre 2011[75].

Questa versione ha visto la definitiva eliminazione di GNOME2[76]: Unity3D è diventata l'interfaccia predefinita, affiancata da Unity2D, installato in via predefinita e utilizzato in assenza di accelerazione 3D[77]. Insieme a Unity è possibile installare ed usare l'interfaccia GNOME 3 (GNOME Shell)[78]. In più è stato introdotto LightDM come interfaccia per il login grafico, al posto di GDM, in quanto più leggero e funzionale[79].

Alcuni programmi sono stati aggiunti, come Déjà Dup per fare backup[80], ed altri sono stati rimossi, come PiTiVi[81] e Synaptic[82], quest'ultimo rimpiazzato dalla versione 5.0 dell'Ubuntu Software Center. Evolution è stato sostituito con Mozilla Thunderbird[83] dopo mesi di attesa per integrare Thunderbird in Ubuntu[84].

Fuori da Ubuntu, Lubuntu diventa derivata ufficiale[85] e Ubuntu Studio passa all'interfaccia grafica Xfce[86] mentre Muon Software Center diventa il gestore di applicazioni predefinito in Kubuntu[87].

Ubuntu 12.04 LTS Precise Pangolin (Formichiere Squamoso preciso)

Ubuntu 12.04 (Precise Pangolin).

Il 21 marzo 2011 Mark Shuttleworth ha annunciato che la versione 12.04 di Ubuntu sarà una LTS[74]. Il nome della sedicesima versione di Ubuntu, Precise Pangolin, è stato annunciato da Shuttleworth il 5 ottobre 2011 nel suo blog[88]. Il 21 ottobre 2011 è stato annunciato che a partire da questa distribuzione, la versione Desktop sarà supportata per cinque anni invece degli attuali tre[89]. Precise Pangolin è stato pubblicato il 26 aprile 2012. Alcuni programmi sono stati rimossi, come Tomboy, e altri sostituiti, come per Banshee che è stato rimpiazzato da Rhythmbox, già presente nelle vecchie distribuzioni. Assieme a Tomboy e Banshee è stato quindi rimosso il controverso programma Mono[90].

Entrambe le versioni, desktop e server, sono disponibili sia a 64-bit che a 32-bit. Inizialmente, il file ISO del CD di installazione sarebbe dovuto aumentare di dimensione, dai 700 ai 750 MB, rendendo così impossibile la masterizzazione del file su un semplice CD[91] ma successivamente è stato riportato entro i limiti dei 700 MB[92]. Inoltre, questa edizione contiene anche una nuova funzione nel menù, denominata HUD (Head-up display), ossia una nuova barra di ricerca attraverso la quale possiamo effettuare ricerche all'interno del menù di una applicazione[93]. Questa novità secondo Shuttleworth in futuro rimpiazzerà i menù delle applicazioni supportate da Unity ma per Precise Pangolin i menù rimarranno[94].

È stata inoltre rivisitata l'interfaccia grafica di Ubuntu One utilizzando il toolkit Qt al posto delle GTK+[95].

Ubuntu 12.10 Quantal Quetzal (Trogone Splendido quantico)

Ubuntu 12.10, schermata desktop.

Il 23 aprile 2012 Mark Shuttleworth ha annunciato nel suo blog che il nome della diciassettesima versione di Ubuntu, la versione 12.10, sarà Quantal Quetzal (Quetzal quantico) e tale edizione prevederà un nuovo tema, con altri lavori da fare sulla tipografia e sulle icone[96]. Ubuntu 12.10 è stato distribuito il 18 ottobre 2012[97]. È la prima ad avere un supporto (seppur iniziale) al tablet Nexus 7 sul quale è possibile installarlo.

Ubuntu 13.04 Raring Ringtail (Bassarisco Astuto raro)

Schermata di Ubuntu 13.04. Notare il cambio del logo della Dash.

Il 17 ottobre 2012 Mark Shuttleworth ha annunciato nel suo blog che il nome della diciottesima versione di Ubuntu, la versione 13.04, è Raring Ringtail e lo sviluppo di tale edizione punta sulla mobilità, in vista della prossima distribuzione LTS: smartphone, tablet, TV. Secondo Shuttleworth è ora di guardare ad Ubuntu sotto la lente della mobilità, cercando di migliorare la durata della batteria, il numero di processi in esecuzione, la memoria occupata e così via.[98]. La pubblicazione è avvenuta il 25 aprile 2013[99].

Ubuntu 13.10 Saucy Salamander (Salamandra impertinente)

Schermata di Ubuntu 13.10 desktop.

Il 25 aprile 2013 Mark Shuttleworth ha annunciato nel suo blog che il nome della diciannovesima versione di Ubuntu, la versione 13.10, è Saucy Salamander. In questa versione viene aggiornato Unity alla versione 7.1.1 e viene migliorato Unity SmartScope. Oltre ai vari aggiornamenti viene distribuita la prima versione di Ubuntu Touch che supporta i dispositivi Nexus. Questa versione viene pubblicata il 17 ottobre 2013[100].

Ubuntu 14.04 LTS Trusty Tahr (Capra dell'Himalaya fidata)

Schermata di Ubuntu 14.04 (Trusty Tahr).

La versione 14.04 si chiama Trusty Tahr, in italiano "capra affidabile", ed è stata pubblicata il 17 aprile 2014.[101] Era previsto per la versione 14.04 LTS l'uso del nuovo server grafico Mir (debutto rinviato alla 14.10), sviluppato da Canonical Ltd. per sostituire il X.Org, il quale viene invece aggiornato alla versione 15.0.1.

In questa release il kernel viene aggiornato alla versione 3.13.0 e l'interprete Python passa alla versione 3.4 sebbene la versione 3.3 sia ancora disponibile in Ubuntu Software Center e i codici scritti con versioni 2.x siano ancora utilizzabili.

Questa release incorpora inoltre un browser creato apposta per questa distro, in quanto utilizza componenti software di Ubuntu. Per quanto riguarda Unity questo desktop enviroment rimane alla versione 7 ma include alcune nuove modifiche, come la nuova schermata di blocco e il menù integrato nella barra del titolo. Anche la suite per produttività Libreoffice è stata aggiornata alla versione 4.2.3 con vari miglioramenti in LibreOffice Writer e LibreOffice Calc. [102]

Ubuntu 14.10 Utopic Unicorn (Unicorno utopico)

Ubuntu 14.10 (Utopic Unicorn).

La versione 14.10, denominata Utopic Unicorn, in italiano "Unicorno Utopico", è stata distribuita il 23 ottobre 2014. Il kernel è stato aggiornato alla versione 3.16 per il supporto hardware e ha per la sicurezza il modulo ASLR applicato al kernel oltre alla chiusura di un certo numero di fughe di informazioni in /proc. [103]

Anche in questa release, come per la LTS 14.04, Unity rimane alla versione 7 ma include nuove modifiche all'HUD. È inoltre possibile installare una versione di prova di Unity 8 conosciuta come "Ubuntu Desktop Next".

Ubuntu 15.04 Vivid Vervet (Cercopiteco Verde vivido)

Ubuntu 15.04 (Vivid Vervet).

Il nome di questa versione di Ubuntu (Vivid Vervet) è stato annunciato da Mark Shuttleworth il 20 ottobre 2014 ed in italiano significa "cercopiteco vivido" [104]. Unity non è aggiornato ufficialmente ad 8 e X.Org non viene sostituito da Mir. È introdotto il menu LIM (Locally Integrated Menu) ed è integrato JAvatana per il supporto dei menu nelle applicazioni basate su Java Swing. Migliorati alcuni problemi come quelli riguardanti i driver proprietari nVidia.

Ubuntu 15.10 Wily Werewolf (Licantropo astuto)

Ubuntu 15.10 (Wily Werewolf)

Il 4 Maggio 2015 Mark Shuttleworth annuncia che Ubuntu 15.10 sarà chiamato "Wily Werewolf" ovvero "licantropo astuto".[105] Inizialmente lo stesso Shuttleworth espresse il proprio desiderio di includere Mir nella futura versione ma ciò non avvenne, ed Ubuntu 15.10 fu pubblicato il 22 Ottobre 2015 senza Mir.[106][107][108]

Con Ubuntu 15.10 furono abbandonate le barre di scorrimento a scomparsa tipiche delle versioni precedenti, in favore di quelle di GNOME.[109]

Ubuntu 16.04 LTS Xenial Xerus (Scoiattolo ospitale)

Ubuntu 16.04 (Xenial Xerus)

Il 22 ottobre 2015, Mark Shuttleworth annuncia che il nome di Ubuntu 16.04 è "Xenial Xerus", in italiano "scoiattolo ospitale". Le novità eclatanti non sono numerose e tra queste non figurano l'introduzione né di Mir né di Unity 8, sebbene essi possano essere installati in seguito dall'utente, i principali aggiornamenti sono volti alla stabilità come è solito per le versioni LTS. Tutte le applicazioni di GNOME sono rinnovate, con l'aggiunta di GNOME Calendar e GNOME Software che sostituisce il tanto discusso Ubuntu Software Center. Altre novità sono la possibilità di spostare la barra di Unity in basso e la disattivazione per default delle ricerche online.[110]

Ubuntu 16.10 Yakkety Yak (Bue Tibetano logorroico)

Ubuntu 16.10 Yakkety Yak

Il 21 aprile 2016 Mark Shuttleworth annuncia che il nome di Ubuntu 16.10 è "Yakkety Yak" (in italiano "Yak Chiacchierone"). La versione viene rilasciata ufficialmente in versione stabile il 13 ottobre 2016. Fra le principali novità figurano le versioni aggiornate dei vari pacchetti (fra cui LibreOffice 5.2 e il kernel Linux 4.8.1) e una versione sperimentale di Unity 8 (utilizzabile solo con schede video aventi driver compatibili).

Ubuntu 17.04 Zesty Zapus (Topo Saltatore sapido)

Ubuntu 17.04 Zesty Zapus

Annunciata da Mark Shuttleworth nell'Ottobre 2016 Ubuntu 17.04 viene pubblicata il 13 Aprile 2017.

La nuova versione non porta con sé eclatanti novità se non per il fatto che è l'ultima versione del sistema operativo di Canonical ad essere rilasciato con la shell grafica Unity.

Il kernel Linux del sistema è aggiornato alla versione 4.10. Le applicazioni della famiglia GNOME sono aggiornate alla versione 3.24 ad eccezione del file manager Nautilus, del terminale, del client di posta Evolution e del gestore di pacchetti software rimasti alla 3.20. Porta inoltre a bordo Firefox 52, Thunderbird 45 e LibreOffice 5.3.

Ubuntu 17.10 Artful Aardvark (Oritteropo abile)

Ubuntu 17.10 Artful Aardvark

La versione stabile di Ubuntu 17.10 viene pubblicata il 19 Ottobre 2017 dopo 6 mesi di sviluppo. A differenza delle versioni precedenti il nome in codice "Artful Aardvark" non viene rivelato dal fondatore di Canonical Mark Shuttleworth tramite un post sul proprio blog ufficiale. A discapito di questo il rilascio è però ricco di novità, prima fra tutte l'abbandono dell'interfaccia sviluppata da Canonical Unity in favore di GNOME Shell, interfaccia di default dell'ambiente desktop GNOME. La nuova shell viene rilasciata con installato di default il launcher Ubuntu-Dock (fork dell'estensione Dash-To-Dock), il quale consente di mantenere una certa continuità con il passato, replicando alcune caratteristiche della classica barra laterale di Unity. Altre novità riguardano la sostituzione del server grafico X.Org con Wayland e del display manager LightDM con GDM.

Da Ubuntu 17.10 Canonical non rilascia più la versione a 32-bit della propria distribuzione. Il kernel Linux con cui viene rilasciato Ubuntu Artful Aardvark è la versione 4.13, mentre le applicazioni del ambiente GNOME sono aggiornate alla versione 3.26.

Ubuntu 18.04 LTS Bionic Beaver (Castoro bionico)

Ubuntu 18.04 Bionic Beaver

Rilasciata il 26 aprile 2018, la versione Ubuntu 18.04 LTS è la prima Long Term Support a venire fornita con l'ambiente grafico GNOME Shell. Come per la versione precedente, il desktop viene rilasciato con alcune personalizzazioni, in modo tale da renderlo somigliante a Unity.

Fra le principali novità si ricordano la presenza del kernel Linux 4.15, di GNOME 3.28 (ma con file manager Nautilus in versione precedente, per permettere di utilizzare file e icone sulla desktop), del server grafico X.Org di default al posto di Wayland (comunque disponibile), il passaggio definitivo dalla versione 2 di Python alla 3. Sono state inoltre introdotte da Canonical alcune funzionalità come la possibilità di scegliere durante l'installazione la modalità Installazione minima (per installare solo i programmi strettamente necessari), un wizard presente al primissimo avvio che permette in via facoltativa la funzione livepatch (per aggiornare il kernel senza riavviare il sistema, opzione offerta previa registrazione e gratuitamente fino a tre dispositivi) e di inviare dati anonimi a Canonical sull'utilizzo del sistema. Sono infine presenti le patch per Meltdown e Spectre. Ubuntu 18.04 LTS ha un normale supporto LTS per cinque anni, fino all'aprile 2023, ed il supporto a pagamento ESM[111] Extended Security Maintenance esteso da Canonical per altri cinque anni, fino all'aprile 2028.

Ubuntu 18.10 Cosmic Cuttlefish (Seppia cosmica)

Ubuntu 18.10 Cosmic Cuttlefish

L'8 maggio 2018, Mark Shuttleworth ha annunciato che il nome in codice di Ubuntu 18.10, che è stato rilasciato il 18 ottobre 2018[112], sarebbe stato Cosmic Cuttlefish ("Seppia cosmica")[113].

L'installazione di Ubuntu 18.10[114] include un nuovo tema, chiamato Yaru[112] e il nuovo tema di icone, Suru[115]; la velocità d'installazione è più veloce grazie a un algoritmo di compressione senza perdita di dati noto come Zstandard. Sono state inoltre migliorate le velocità di avvio delle applicazioni Snap preinstallate[112].

Questa versione di Ubuntu viene fornita con 9 mesi di supporto; usa il kernel Linux 4.18 con il supporto per la GPU AMD Radeon RX Vega M, il desktop grafico GNOME 3.30[114]. Tra le altre funzionalità introdotte vi sono: l'applicazione Dischi che può decifrare e montare volumi di archiviazione crittografati con VeraCrypt; l'applicazione Impostazioni che ha un nuovo pannello di controllo per gestire i dispositivi Thunderbolt e mostra i pannelli relativi all'hardware solamente quando viene rilevato/montato l'hardware pertinente; l'introduzione dello stack di impronte digitali di base con le librerie fprintd e libfprint.

Ubuntu 19.04 Disco Dingo (Dingo da discoteca)

Ubuntu 19.04 Disco Dingo

Ubuntu 19.04, nome in codice Disco Dingo, è stata rilasciata il 18 aprile 2019. Non è una versione LTS Long Term Support[116][117].

È la quarta versione di Ubuntu con il desktop GNOME Shell[118]. Mark Shuttleworth, CEO di Canonical, ha dichiarato che "L'open-source-first sul movimento di Ubuntu in telecomunicazioni, finanza e media si è esteso ad altri settori: dal cloud pubblico al data center privato fino all'elettrodomestico o al cluster, l'open source è diventato il riferimento per l'efficienza e l'innovazione. Ubuntu 19.04 include i progetti principali per sostenere questa transizione e gli strumenti per gli sviluppatori per accelerare le applicazioni per quei domini."[118]

Ubuntu 19.04 viene fornito con il kernel Linux 5.0, che consente il supporto a GPU AMD Radeon RX Vega M, Raspberry Pi 3 Model B+, Qualcomm Snapdragon 845 SoC, Intel Cannon Lake.

Tra le novità anche il supporto per KVM per AMD Secure Encrypted Virtualization, il driver grafico open source Mesa 19.0, l'indicizzazione dei file e il servizio di ricerca Tracker installati per impostazione predefinita; aggiornamento di GCC 8.3 (GNU Compiler Collection);, Python 3.7.3; OpenJDK 11; Glibc 2.29, Boost 1.67, Perl 5.28.1, Ruby 2.5.5, Golang 1.10.4, PHP 7.2.15 e rugc 1.31.

Scompare invece GSconnect, l'estensione che permette di connettere i dispositivi Android a Ubuntu tramite connessione wireless e GNOME Clocks

Canonical dichiara che la versione 19.04 riceverà supporto sino a Gennaio 2020[119].

Ubuntu 19.10 Eoan Ermine (Ermellino all'alba)

Ubuntu 19.10 Eoan Ermine

Ubuntu 19.10, nome in codice "Eoan Ermine", è stato rilasciato il 17 ottobre 2019. Basato sul kernel 5.3 di Linux che, tra gli altri, introduce la compatibilità per le schede madri con CPU Ryzen di terza generazione e i dispositivi Intel wireless associati, nonché le GPU Navi a 7nm di AMD, questa versione migliora la velocità di caricamento e aggiunge diverse nuove funzionalità. Il supporto sperimentale per il filesystem ZFS è ora disponibile dall'installer e può essere scelto oltre al filesystem ext4. Sono stati apportati miglioramenti specifici da NVIDIA tra cui i relativi driver grafici proprietari incorporati nell'immagine ISO di Ubuntu, e quindi disponibili per l'installazione diretta dall'installer senza la necessità di essere scaricati, al posto dei driver Nouveau open source. È stato aggiunto il supporto per la piattaforma Raspberry Pi 4. Il supporto di installazione ora utilizza la compressione LZ4 che, rispetto all'algoritmo di compressione precedentemente utilizzato, gzip, offre tempi di installazione più rapidi. Questo è stato deciso in seguito al benchmarking di una varietà di algoritmi di compressione condotti dal team del kernel di Ubuntu.[120][121] Sono stati testati i tempi di caricamento e decompressione del kernel e si è scoperto che LZ4 offre decompressione fino a sette volte più veloce.

Ubuntu 19.10 usa GNOME 3.34 che, tra gli altri, aggiunge la possibilità di raggruppare le icone delle applicazioni in cartelle, introduce un pannello di impostazioni per lo sfondo e una scheda per l'impostazione Night Light separata, oltre a migliorare prestazioni e fluidità. Con questa versione è stato introdotto anche un nuovo tema di chiaro di Yaru.

Ubuntu 20.04 LTS Focal Fossa (Fossa focale)

Ubuntu 20.04 LTS Focal Fossa

Ubuntu 20.04 LTS, nome in codice Focal Fossa, è l'ultima versione del supporto a lungo termine ed è stata rilasciata il 23 aprile 2020.[122]

Tabella delle versioni LTS ed interim

Canonical ha pianificato la cadenza di sviluppo e pubblicazione delle versioni di Ubuntu, distinte fra versioni LTS e versioni interim[119].

Le versioni LTS Long Term Support vengono aggiornate periodicamente, di norma ogni due anni, in aprile, attuando gli aggiornamenti delle versioni tradizionali già corretti dalla maggior parte dei bug[123]

Ogni sei mesi Canonical pubblica una versione intermedia, detta interim release, che non riceve lo stesso supporto delle versioni LTS.

Legenda
Colore Significato
rosso Vecchia versione (non più supportata)
giallo Vecchia versione (ancora supportata)
verde Versione corrente
blu Versione in sviluppo
Versione Nome Kernel[124] Rilascio Fine supporto[125] Caratteristiche
desktop server
4.10 Warty Warthog
(Facocero Verrucoso)
Linux 2.6.8 20 ottobre 2004[7] 30 aprile 2006 Versione iniziale
5.04 Hoary Hedgehog
(Riccio Veterano)
Linux 2.6.10 8 aprile 2005[12] 31 ottobre 2006 Maggiori informazioni
5.10 Breezy Badger
(Tasso Arioso)
Linux 2.6.12 12 ottobre 2005[17] 13 aprile 2007 Maggiori informazioni
6.06 LTS
[LTS 1][LTS 2]
6.06 Dapper Drake
(Papero Signorile)
Linux 2.6.15 1º giugno 2006[22] 14 luglio 2009 1º giugno 2011 Maggiori informazioni
6.06.1 10 agosto 2006
6.06.2 21 gennaio 2008
6.10 Edgy Eft
(Tritone Tagliente)
Linux 2.6.17 26 ottobre 2006[29] 26 aprile 2008 Maggiori informazioni
7.04 Feisty Fawn
(Cerbiatto Esuberante)
Linux 2.6.20 19 aprile 2007[126] 19 ottobre 2008 Maggiori informazioni
7.10 Gutsy Gibbon
(Gibbone Coraggioso)
Linux 2.6.22 18 ottobre 2007[127] 18 aprile 2009 Maggiori informazioni
8.04 LTS
[LTS 3][LTS 4][LTS 5]
8.04 Hardy Heron
(Airone Audace)
Linux 2.6.24 24 aprile 2008[31] 12 maggio 2011 9 maggio 2013 Maggiori informazioni
8.04.1 3 luglio 2008
8.04.2 22 gennaio 2009
8.04.3 16 luglio 2009
8.04.4 28 gennaio 2010
8.10 Intrepid Ibex[128]
(Stambecco Intrepido)
Linux 2.6.27 30 ottobre 2008[129] 30 aprile 2010 Maggiori informazioni
9.04 Jaunty Jackalope[130]
(Lepre cornuta Disinvolta)[131]
Linux 2.6.28 23 aprile 2009[132] 23 ottobre 2010 Maggiori informazioni
9.10 Karmic Koala[133]
(Koala Karmico)
Linux 2.6.31[134] 29 ottobre 2009[48] 30 aprile 2011 Maggiori informazioni
10.04 LTS
[LTS 6]
10.04 Lucid Lynx[135]
(Lince Lucida)
Linux 2.6.32[136] 29 aprile 2010[137] 9 maggio 2013 30 aprile 2015 Maggiori informazioni
10.04.1 17 agosto 2010
10.04.2 18 febbraio 2011
10.04.3 21 luglio 2011
10.04.4 16 febbraio 2012
10.10 Maverick Meerkat[138]
(Suricato Indipendente)
Linux 2.6.35[139] 10 ottobre 2010[140] 10 aprile 2012 Maggiori informazioni
11.04 Natty Narwhal[141]
(Narvalo Elegante)
Linux 2.6.38[142] 28 aprile 2011 28 ottobre 2012 Maggiori informazioni
11.10 Oneiric Ocelot[74]
(Gattopardo americano Onirico)
Linux 3.0[143] 13 ottobre 2011 9 maggio 2013 Maggiori informazioni[collegamento interrotto]
12.04 LTS
[LTS 7][88]
12.04 Precise Pangolin
(Pangolino Preciso)[88]
Linux 3.2.0[144] 26 aprile 2012 28 aprile 2017 Maggiori informazioni[collegamento interrotto]
12.04.1 24 agosto 2012
12.04.2 14 febbraio 2013
12.04.3 23 agosto 2013
12.04.4 6 febbraio 2014
12.04.5 7 agosto 2014
12.10 Quantal Quetzal
(Quetzal Quantico)[96]
Linux (3.5.0[145]) 18 ottobre 2012[97] 16 maggio 2014 Maggiori informazioni[collegamento interrotto]
13.04 Raring Ringtail
(Lemure Impaziente)
Linux 3.8.0 25 aprile 2013[99] 27 gennaio 2014 Maggiori informazioni
13.10 Saucy Salamander
(Salamandra Succulenta)
Linux 3.11.0 17 ottobre 2013[100] 17 luglio 2014 Maggiori informazioni
14.04 LTS 14.04 Trusty Tahr
(Capra Affidabile)
Linux 3.13.0 17 aprile 2014[101] aprile 2019 Maggiori informazioni
14.04.1 24 luglio 2014
14.04.2 19 febbraio 2015
14.04.3 6 agosto 2015
14.04.4 18 febbraio 2016
14.04.5 4 agosto 2016
14.10 Utopic Unicorn
(Unicorno Utopico)
Linux 3.16.0 23 ottobre 2014[146] 23 luglio 2015 Maggiori informazioni
15.04 Vivid Vervet
(Cercopiteco Vivace)
Linux 3.19.0 23 aprile 2015[147] 4 febbraio 2016 Maggiori informazioni
15.10 Wily Werewolf
(Licantropo Astuto)
Linux 4.2 22 ottobre 2015 28 luglio 2016 Maggiori informazioni
16.04 LTS 16.04 Xenial Xerus
(Xerus Ospitale)
Linux 4.4 21 aprile 2016 aprile 2021 Maggiori informazioni
16.04.1 21 luglio 2016
16.04.2 16 febbraio 2017
16.04.3 1 agosto 2017
16.04.4 28 febbraio 2018
16.04.5 31 luglio 2018
16.04.6 28 febbraio 2019
16.10 Yakkety Yak
(Yak Logorroico)
Linux 4.8.1 13 ottobre 2016 20 luglio 2017 Maggiori informazioni
17.04 Zesty Zapus
(Zapus Frizzante)
Linux 4.10 13 aprile 2017 gennaio 2018 Maggiori informazioni
17.10 Artful Aardvark
(Oritteropo Abile)
Linux 4.13 19 ottobre 2017 luglio 2018 Maggiori informazioni
18.04 LTS 18.04 Bionic Beaver
(Castoro Bionico)
Linux 4.15 26 aprile 2018 aprile 2023 Maggiori informazioni
18.04.1 26 luglio 2018
18.04.2 18 febbraio 2019
18.04.3 12 agosto 2019
18.04.4 12 febbraio 2020
18.10 Cosmic Cuttlefish
(Seppia Cosmica)
Linux 4.18 18 ottobre 2018 luglio 2019 Maggiori informazioni
19.04 Disco Dingo
(Dingo discotecaro)
Linux 5.0 18 aprile 2019 gennaio 2020 Maggiori informazioni
19.10 Eoan Ermine[148]
(Ermellino orientale)
Linux 5.3 17 ottobre 2019 luglio 2020 Maggiori informazioni
20.04 Focal Fossa
(Fossa focale)
Linux 5.4 23 aprile 2020 aprile 2025 Maggiori informazioni
20.10 Groovy Gorilla
(Gorilla affascinante)
22 ottobre 2020 luglio 2021 Maggiori informazioni
21.04 22 aprile 2021 gennaio 2022
21.10 14 ottobre 2021 lulgio 2022

Note sulle distribuzioni delle versioni LTS

  1. ^ Il 10 agosto 2006 è rilasciata Archiviato il 7 settembre 2008 in Internet Archive. la versione 6.06.1 LTS, contenente tutti gli aggiornamenti disponibili per Ubuntu 6.06 LTS, nonché alcune correzioni ai CD di installazione
  2. ^ Il 22 gennaio 2008 è uscita Archiviato il 2 ottobre 2008 in Internet Archive. la versione 6.06.2 LTS
  3. ^ Il 3 luglio 2008 è rilasciata la versione 8.04.1 LTS.
  4. ^ Il 22 gennaio 2009 è uscita la versione 8.04.2 LTS
  5. ^ Il 16 luglio 2009 è rilasciata la versione 8.04.3 LTS
  6. ^ Mark Shuttleworth ha annunciato Archiviato il 24 dicembre 2010 in Internet Archive., attraverso un video, che la versione avrà supporto di tre anni per la versione normale, di cinque anni per la server edition
  7. ^ (EN) Mark Shuttleworth, Next after Natty?, su markshuttleworth.com. URL consultato il 21 marzo 2011.

Linea temporale delle distribuzioni

Note

  1. ^ (EN) About Ubuntu, su ubuntu.com, Ubuntu. URL consultato l'11 ottobre 2011.
  2. ^ (EN) Rilasci, su wiki.ubuntu.com. URL consultato il 22 febbraio 2008.
  3. ^ La pubblicazione è sincronizzata un mese dopo la nuova versione del desktop environment GNOME. Questo permette di avere sempre l'ultima versione stabile di GNOME e di X.Org in Ubuntu, dato che GNOME segue a sua volta X.Org di un mese[senza fonte].
  4. ^ a b (EN) Ubuntu Release Code Names, su wiki.ubuntu.com. URL consultato il 22 febbraio 2008.
  5. ^ Lista ufficiale dei rilasci con relativa data di fine supporto, su wiki.ubuntu.com.
  6. ^ (EN) LTS, su wiki.ubuntu.com. URL consultato l'8 febbraio 2010.
  7. ^ a b c (EN) Mark Shuttleworth, Announcing Ubuntu 4.10 "The Warty Warthog Release", su lists.ubuntu.com. URL consultato il 23 febbraio 2008.
  8. ^ (EN) Matt Zimmerman, Ubuntu 4.10 reaches end of life on 30 April 2006, su lists.ubuntu.com. URL consultato il 25 aprile 2012.
  9. ^ (EN) Ubuntu 4.10: End of support cycle, su ubuntu.com. URL consultato il 23 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2008).
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