Jacques Fath
Jacques Fath (Maisons-Laffitte, 6 settembre 1912 – Parigi, 13 novembre 1954) è stato uno stilista francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Jacques Fath è considerato uno dei fondatori dell'haute couture[1][2] e una delle tre influenze dominanti sull'alta moda insieme a Christian Dior e Pierre Balmain.
Apre il suo atelier a Parigi e presenta la sua prima collezione nel 1937, lavorando in due stanze in Rue de la Boetie prima di stabilirsi definitivamente nel 1944 in quello che sarà il suo storico atelier di Avenue Pierre-ler-de-Serbie 39[3], da cui giovani designer assunti come assistenti e apprendisti, muoveranno i loro primi passi nella moda tra cui Hubert de Givenchy, Guy Laroche e Valentino Garavani.
Evita Perón, Ava Gardner, Greta Garbo e Rita Hayworth sono state alcune delle sue affezionate clienti.
La sua casa di moda chiuse i battenti nel 1957, tre anni dopo la scomparsa di Fath e fu gestita dalla moglie, Geneviève Boucher[4], avvalendosi dell’aiuto di tre collaboratori del marito: Catherine Brivet, Pierrey Metthey e Suzanne Renoult. Chiusa l’attività di haute couture, l’attività della maison proseguì producendo profumi[5], guanti, maglieria e altri accessori. Numerosi sono i profumi prodotti, tra cui: Jacques Fath L "Homme (1998), Yin (1999), Yang (1999), Fath de Fath (1953 e rilanciato nel 1993)[6], Chasuble (1945), Expression (1977), Canasta (1950), Iris Gris (1946), Fath's Love (1968) e Green Water (1947 ma riformulato e rilanciato nel 1993). La licenza dei profumi Fath è stata detenuta da L'Oréal fino al 1992.
Nel 1994 viene prodotto un documentario su di lui diretto da Pascal Franck intitolato Les Folies de Fath[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Manteau per "L'officiel de la mode". 1953 (JPG), su i.pinimg.com.
- ^ Abito da sera - pubblicità 1949 (JPG), su i.pinimg.com.
- ^ Jacques Fath nel suo atelier nel 1950 (JPG), su i.pinimg.com.
- ^ con la moglie Geneviève Boucher. Parigi, 1952 (JPG), su i.pinimg.com.
- ^ Jacques Fath Perfumes - Paris, su fathperfumes.blogspot.com.
- ^ profumo Fath de Fath (JPG), su i.pinimg.com.
- ^ Les Folies de Fath (1998), su imdb.com.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jacques Fath
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 69815898 · ISNI (EN) 0000 0000 6647 4146 · ULAN (EN) 500096338 · LCCN (EN) nr94027443 · GND (DE) 122656768 · BNF (FR) cb12320718c (data) |
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