Tilia

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Tilia
Tilia tomentosa
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
OrdineMalvales
FamigliaMalvaceae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseDilleniidae
OrdineMalvales
FamigliaTiliaceae
GenereTilia
L., 1753
Specie

Il Tiglio[1] (Tilia L., 1753) è un genere di piante arboree o arbustive delle Tigliacee[2] (Malvacee secondo la classificazione APG), originario dell'emisfero boreale.

Descrizione

Sono alberi di notevoli dimensioni, hanno una vita lunga (arrivano fino a 250 anni o più), dall'apparato radicale espanso, profondo. Possiedono tronco robusto, alla cui base si sviluppano frequentemente numerosi polloni, e chioma larga, ramosa e tondeggiante. La corteccia dapprima liscia presenta nel tempo screpolature longitudinali. Ha foglie alterne, asimmetriche, picciolate con base cordata e acute all'apice, dal margine variamente seghettato.

I fiori, ermafroditi, odorosi, hanno un calice di 5 sepali e una corolla con 5 petali di colore giallognolo, stami numerosi e saldati alla base a formare numerosi ciuffetti; il pistillo è unico con ovario supero pentaloculare; sono riuniti a gruppi di 3 (o anche 2-5) in infiorescenze dai lunghi peduncoli dette antele (cioè infiorescenze in cui i peduncoli fiorali laterali sono più lunghi di quelli centrali). Le infiorescenze sono protette da una brattea fogliacea ovoidale di colore verde-pallido, che rimane nell'infruttescenza e come un'ala agevola il trasporto a distanza dei frutti. Questi sono delle nucule ovali o globose, della grandezza di un pisello, con la superficie più o meno costoluta, pelosa e con un endocarpo legnoso e resistente, chiamata carcerulo.

Semi di tiglio

Distribuzione

Il tiglio vegeta nelle zone dal Castanetum al Fagetum in luoghi freschi e ombreggiati.

Specie

Tilia platyphyllos

Comprende specie arboree che si incrociano facilmente tra loro, dando luogo a numerosi ibridi dalle caratteristiche intermedie; ne deriva che la classificazione delle specie risulta poco agevole, con opinioni contrastanti tra i botanici, e un numero di specie considerate autonome che può variare da 18 a 65 a seconda dell'autore considerato.

Le specie spontanee in Italia sono:

  • Tilia cordata Mill. (= Tilia parvifolia Ehrh., Tilia sylvestris Desf.) noto col nome di tiglio selvatico
  • Tilia platyphyllos Scop. (= Tilia europea L.) noto col nome di tiglio nostrale o tiglio nostrano.

Le specie citate vengono considerate da alcuni autori come sottospecie della linneana Tilia europaea nota come tiglio europeo o tiglio comune; citiamo inoltre la Tilia x vulgaris Hayne noto col nome di tiglio intermedio, che è un ibrido tra la Tilia cordata e la Tilia platyphyllos, con caratteristiche intermedie tra le specie originarie, molto diffuso in Italia.

Tra le specie ornamentali coltivate in Italia, oltre a Tilia cordata, ricordiamo Tilia americana L. e le numerose varietà, originaria del Nord America e nota come tiglio americano; si presenta come un albero di 23–40 m di altezza, a foglie decidue, ovate-cordate di colore verde scuro e piccoli fiori ermafroditi, primaverili, di colore giallognolo, frutti secchi e duri, pubescenti, contenenti uno o due semi. La famiglia del tiglio è "Tigliacee"; il nome scientifico è "Tilia x europaea L.".

Uso

Fiori di tiglio
  • con i fiori, molto bottinati dalle api, si può ricavare del miele, talvolta monoflorale
  • Come pianta ornamentale nei viali, parchi e giardini
  • Il legno biancastro, omogeneo, leggero (peso specifico 0,90 fresco, 0,65 stagionato) è idoneo a lavori di intaglio, intarsio, scultura, parti di strumenti musicali e per la realizzazione di oggetti vari
  • In particolare è utilizzato per i corpi di chitarre e bassi "solid body" in liuteria elettrica. La varietà utilizzata è normalmente indicata con l'inglese basswood.
  • I fiori vengono utilizzati per la preparazione di infusi e tisane
  • Nell'arboricoltura da legno vengono utilizzate per il governo a ceduo o fustaia, grazie al rapido vigore vegetativo
  • Come pianta medicinale, nella farmacopea ufficiale vengono utilizzati i fiori col nome di Tiliae flores per la presenza del glucoside Tiliacina, e di tannini, mucillagini, ecc.
  • In estetica come lenitivo e schiarente

Proprietà mediche

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Tilia cordata
  • Il decotto di corteccia dei giovani rami raccolto in primavera ha proprietà astringenti, per uso esterno utilizzato come clistere per la cura di diarree e infezioni intestinali
  • L'infuso, la tisana e lo sciroppo dei fiori con le brattee, raccolti in giugno-luglio e fatti seccare all'ombra, vantano proprietà anticatarrali, bechiche, sudorifere, emollienti, antispasmodiche, vasodilatatrici e calmanti nei confronti di stati d'ansia
  • Per uso esterno l'infuso di fiori viene usato per bagni calmanti e ristoratori, mentre il decotto serve per gargarismi curativi di stomatiti, faringiti, glossiti, angine
  • L'estratto acquoso di alburno (la parte esterna del legno) dei rami, avrebbe un'azione contro gli spasmi intestinali, biliari ed epatici, vanterebbe inoltre un'attività antipertensiva e dilatatrice delle coronarie
  • Il decotto dei giovani rami ha un'azione diuretica
  • Il carbone vegetale ottenuto dal legno viene utilizzato come assorbente antiputrido intestinale

Metodi di coltivazione

Piante frugali, poco esigenti come esposizione alla luce e tipo di terreno, anche se preferiscono suoli fertili e freschi, eliminare i polloni periodicamente.

Si moltiplicano per semina, propaggine, talea, trapianto del pollone e in alcuni casi per innesto.

Avversità

Foglia di tiglio
  • Insetti:
    • Lepidotteri:
      • Bombice del ciliegio - le larve gregarie di Eriogaster lanestris Linnaeus, nate dalle uova a forma di manicotto ricoperto da lunghi peli grigi che la femmina si stacca dall'addome all'atto dell'ovideposizione, deposte sui rametti in aprile, divorano le foglie con ingenti danni
      • Bucefala - le larve di Phalera bucephala Linnaeus, attaccano le foglie divorandone il parenchima e lasciando intatte solo le nervature principali
      • Sesia apiforme - le larve di Aegeria apiformis Clerck. scavano gallerie sotto la corteccia alla base del tronco e raggiungendo per via interna le radici con gravissimi e mortali danni per la pianta
    • Pirrocore - l'eterottero Pyrrhocoris apterus Linnaeus causa con le sue punture gravi danni ai giovani getti
  • Acari:
    • Eriofide - adulti e neanidi di Eriophyes tiliae Pagenst. provocano sulla pagina inferiore delle foglie numerosissime piccole galle rilevate dapprima biancastre successivamentecolor ruggine
    • Ragnetto giallo - giovani e adulti di Tetranychus telarius L. danneggiano gravemente le foglie e i rametti
  • Funghi:
    • Antracnosi - l'attacco di Gnomonia tiliae Kleb. provoca sulle foglie ei giovani rametti, macchioline brunastre circolari dal contorno nerastro
    • Seccume della corteccia - la corteccia infettata da Pyrenochaeta pubescens mostra delle pustole ovali o tondeggianti, di colore rosso-brunastro che in seguito al disseccamento della parte colpita assumono una colorazione grigiastra
    • Vaiolatura - le foglie colpite da Cercospora macrospora presentano innumerevoli macchie sul lembo fogliare, con successivo imbrunimento e caduta della foglia.

Curiosità

Il tiglio cavo accanto alla parrocchiale di Massaquano.
  • Il tiglio è una pianta molto longeva. È famoso il tiglio del cimitero di Macugnaga, in provincia di Verbania, con una circonferenza di 833 cm a petto d'uomo, alto dodici metri; i locali sostengono che sia stato messo a dimora nel XIII secolo, esperti botanici almeno due secoli più tardi. Ne parla Tiziano Fratus, cercatore di alberi nei suoi libri "Homo Radix. Appunti per un cercatore di alberi" e "Terre di Grandi Alberi. Alberografie a Nord-Ovest".
  • Nel comune di Malborghetto (UD) si trova un tiglio secolare dichiarato monumento vegetale. È protetto da funi e sostegni e raggiunge un'altezza di 25 m[3][4]
  • A Massaquano accanto alla chiesa Parrocchiale esiste un tiglio plurisecolare, ancora vegeto, interamente cavo, dove è possibile entrarvi e uscire sui rami.
  • Le proprietà benefiche e calmanti del tiglio erano già conosciute nell'antichità, tanto che[senza fonte] Filira (cioè "tiglio" in greco antico) era la madre del saggio centauro Chirone, esperto delle arti mediche[5] (maestro di Asclepio, fu lui a curare l'eroe Achille).
  • A Summonte, piccolo comune in provincia di Avellino, nella piazza Alessio De Vito c'è un maestoso albero di Tiglio che, per la sua longevità, è considerato il simbolo del paese irpino. Con i suoi 34 metri di altezza, 8 metri di circonferenza di tronco e una veneranda età di circa due secoli e mezzo, è inserito tra gli alberi monumento d'Italia.

Note

  1. ^ Il nome deriva dal greco πτιλον ptilon 'piuma', per la caratteristica brattea fogliacea che facilita la diffusione eolica dei grappoli di frutti.
  2. ^ Nuovo Devoto-Oli s. v. «tiglio»
  3. ^ Tiglio di Malborghetto, su flickr.com. URL consultato il 13 maggio 2011.
  4. ^ La Chiesa vecchia e il "vecchio tiglio secolare, su gabitogrupos.com. URL consultato il 13 maggio 2011.
  5. ^ Chirone, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'11 dicembre 2016.

Voci correlate

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