Coordinate: 44°01′08.58″N 12°27′09.58″E

Corpolò

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Corpolò
frazione
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Rimini
Comune Rimini
Territorio
Coordinate44°01′08.58″N 12°27′09.58″E
Altitudine63 m s.l.m.
Abitanti960 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale47923
Prefisso0541
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Corpolò
Corpolò

Corpolò (Curpòlò in dialetto romagnolo) è una frazione del comune italiano di Rimini, nell'omonima provincia in Emilia-Romagna.

Geografia fisica

L'abitato si trova a 63 metri di altitudine, sulla riva destra del fiume Marecchia, a 12 km a sud di Rimini.

Storia

In età antica si presume che nel territorio della frazione dovesse sorgere un insediamento romano, come suggerito dagli scavi archeologici che hanno riportato alla luce tracce di centuriazione, steli sepolcrali ed epigrafi.[1]

Il borgo di Corpolò è ricordato sin dall'epoca altomedievale per la presenza di fondi appartenuti alla perduta pieve di San Lorenzo in Bulgaria, situata nelle vicinanze e la cui esatta localizzazione non è stata rintracciata.[2]

Sulla terrazza naturale chiamata Belvedere, a cavallo fra il fosso di Mavone e la Valle del Marecchia, sorgeva un agglomerato di abitazioni coloniche, caratteristico per la sua disposizione quadrangolare con piazzetta centrale. Il complesso era conosciuto come Castrum Corpaloe. Fu concesso dalla Chiesa riminese ad Everardo di Rimini nel 1059. Da questi passò in potere del Comune di Rimini e quindi, nel 1355, ai Malatesta, al quale lo confermava tre anni dopo Innocenzo VI. Secondo un anonimo cronista riminese, nel 1441 venne assediato ed infine espugnato da Federico di Montefeltro, che poi lo distrusse completamente.[3]

Monumenti e luoghi d'interesse

Chiesa di Santa Maria

Nella parte alta del paese si trova la chiesa parrocchiale di Santa Maria, della quale si hanno notizie storiche a partire dal XVI secolo.[4] Come testimoniato dalla visite pastorali, risulta già sede di parrocchia dal 1542, anno da cui è possibile rintracciare la completa cronotassi dei parroci fino al 1682.[4] L'edificio ha subito una serie di profonde ristrutturazioni tra il 1905 e il 1911, che le hanno conferito un aspetto monumentale in stile neorinascimentale, a opera dell'architetto santarcangiolese Antonio Ghinelli, esponente dell'eclettismo e del liberty riminese.[5][6]

Infrastrutture e trasporti

La frazione è attraversata dalla strada statale 258 Marecchia, ed è stata servita dal 1916 fino al 1960 da una propria stazione ferroviaria, la stazione di Corpolò, posizionata lungo la ferrovia Rimini-Novafeltria.

Note

  1. ^ Lorenzo Quilici e Stefania Quilici Gigli (a cura di), Urbanizzazione delle campagne nell'Italia antica, Roma, «L'Erma» di Bretschneider, p. 100.
  2. ^ Currado Curradi e Mario Mazzotti, Pievi del territorio riminese nei documenti fino al Mille, Rimini, Luisè, 1984.
  3. ^ G. F. Fontana, Rocche e castelli di Romagna, Il Nuovo Diario Messaggero, 2000.
  4. ^ a b Chiesa di Santa Maria <Corpolò, Santa Maria>, su chieseitaliane.chiesacattolica.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  5. ^ Andrea Speziali (a cura di), Romagna Liberty, Santarcangelo di Romanga, Maggioli Editore, 2012, p. 109.
  6. ^ Istituto di Scienze Religiose A. Marvelli e Biblioteca Dicoesana "Mons. E. Biancheri" (a cura di), Storia della Chiesa Riminese. Volume quarto: Dalla Restaurazione ai nostri giorni, Verucchio, Pazzini Editore, 2015, pp. 30, 192–93.