Pozzo sacro di Funtana Coberta
Pozzo sacro di Funtana Coberta | |
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Entrata del pozzo sacro | |
Civiltà | Civiltà nuragica |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Ballao |
Scavi | |
Data scoperta | 1918 |
Date scavi | 1994, 1998, 2003 e 2008 |
Archeologo | A. Taramelli (scoperta) - M. R. Manunza (scavi recenti) |
Amministrazione | |
Visitabile | sì |
Sito web | www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=24785&v=2&c=2488&c1=2123&t=1 |
Mappa di localizzazione | |
Il pozzo sacro di Funtana Coberta è un costruzione risalente al 1200 a.C. e situata a Ballao, nella provincia del Sud Sardegna, in Sardegna.
Gli scavi archeologici, iniziati nel 1918 da Antonio Taramelli e ripresi nel 1994 da Maria Rosaria Manunza, hanno permesso di iniziare lo studio di questo pozzo sacro e degli oggetti in bronzo ritrovati, tra cui spade per giuramenti religiosi, lastre metalliche "a pelle di bue" e statuette.
La struttura e le dimensioni del pozzo sono simili, e potrebbero avere una connessione, con il pozzo sacro di Garlo, una struttura in pietra risalente al II millennio a.C. rinvenuto in Tracia (Bulgaria) nella zona del fiume Struma, vicino al mar Egeo[1].
La struttura
Il tempio, realizzato con massi calcarei in opera subquadrata (cioè sbozzati in parallelepipedi irregolari), lungo 10,60 m è costituito da un vestibolo rettangolare di 1,90 m di larghezza, da una scala discendente di 12 gradini, coperti da un egual numero di architravi digradanti, che introduce alla falsa cupola o thòlos, irregolarmente circolare, alta 5,50 m e larga al fondo 3,50 con una pavimentazione di lastroni disposti a raggiera.
Sul pavimento della thòlos, in posizione eccentrica, si apre la canna del pozzo, rivestita da 34 corsi di pietre, che sprofonda per 5,20 m, con una bocca di 1,35, che si riduce a 0,90 al fondo, scavato nella roccia base, dove sgorga la sorgente d'acqua. Le strutture in elevazione sono attualmente limitate al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l'atrio ed il tamburo del pozzo.
Il crollo della parte superiore nell'aprile del 2013 ha portato il livello dell'acqua a quello dell'entrata della scala di accesso al pozzo.[2]
Le campagne di scavo, i ritrovamenti e le datazioni
Gli scavi di Antonio Taramelli, condotti nel 1919, resero nota l'area del pozzo di Funtana Coberta[3]. Essa è poi stata oggetto di recenti campagne di scavo, nel 1994, 1998, 2003 e 2008[4][5].
Al di sotto di una prima stratificazione risalente all'età romana è stato rinvenuto uno strato i cui elementi culturali risultano unicamente nuragici. Nello strato 150 è stata rinvenuta ceramica prevalentemente del bronzo medio, ma anche del Bronzo recente. Pertanto se ne deduce che la realizzazione del pozzo sia da datarsi tra il Bronzo medio e il Bronzo recente.
Nello strato più antico è stata rinvenuta un'olla contenente al suo interno frammenti di spade votive e lingotti a pelle di bue. L'olla per tipologia è databile tra il bronzo finale e recente. Tra i reperti anche asce le cui matrici di fusione furono rinvenute nei pressi del nuraghe Albucciu presso Arzachena, confrontabili con esemplari britannici, ma identiche a quelle ottenibili da matrici di fusione micenee (Tardo elladico III) e in una valva di fusione trovata a Troia VIIb. Ceramica micenea - sia originale che copiata e realizzata in loco - risalente al Tardo elladico III è già attestata al nuraghe Antigori. Citando studi dell'archeologa Fulvia Lo Schiavo dai quali risulta che la produzione dei lingotti a pelle di bue smette ben prima della fine dell'Età del bronzo, per la studiosa Maria Rosaria Manunza è verosimile che quanto rinvenuto all'interno dell'olla sia databile tra il Bronzo recente e il Bronzo finale[6].
Assieme a tali reperti in altri strati furono ritrovati frammenti di bronzetti nuragici: la testa di un arciere, l'orecchio di un animale, un piede con supporto. In particolare il piede risulta identico a numerosi bronzetti tra i quali: il "capo tribù orante" e "l'arciere saettante" da Teti, il "capo tribù" da Monte Arcosu, i "guerrieri" con spada e con arco o con spada e scudo da Uta, il "soldato" con stocco e lo scudo sulle spalle da Sorgono.
A parte un unico frammento decorato a tacche rinvenuto durante la campagna di scavo del 1998 nell'area delle capanne a est del pozzo, in tutta l'area di Funtana Cuberta, e in tutti gli altri strati nuragici scavati intorno al pozzo, sigillati dagli strati di età repubblicana, è del tutto assente la ceramica che contraddistingue le fasi pregeometrica, geometrica e orientalizzante. Dunque la vita del pozzo sembra essersi conclusa entro gli inizi del bronzo finale ed è a questa fase che devono attribuirsi i resti di bronzistica.
La similitudini con il pozzo sacro di Garlo
In Bulgaria, quella che fu l'antica Tracia, nei pressi del villaggio di Garlo, situato a circa 50 km ad ovest di Sofia (l'antica Serdica) nell'area del fiume Strimone, sulle pendici settentrionali di un'altura la cui vetta è circondata da un massiccio roccioso, nel 1981 l'archeologa Dimitrina Djonova portò alla luce il pozzo sacro di Garlo, la cui architettura e dimensioni si rivelarono poi sorprendentemente simili a quelli di Funtana Coberta. Le due strutture, infatti, differiscono solo di alcuni centimetri.
Riguardo al pozzo bulgaro è disponibile un unico studio[7] pubblicato nel 1983 dall'archeologa bulgara Dimitrina Mitova Djonova[8] e ripreso nel 2003 in un articolo dall'ingegnere cagliaritano Massimo Rassu[9].
Note
- ^ Soprintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano. Comune di Ballao, Somiglianza tra il tempio di Garlo (Bulgaria) e Funtana Coberta, su comune.ballao.ca.it. URL consultato l'8 ottobre 2015.
- ^ (EN) Borut Juvanec, Sacred well Sant’Anastasia, Sardinia (Pozzo Sacro Sant’Anastasia, Sardegna) (PDF), in Restauro Archeologico, vol. 22, n. 1, Firenze University Press, 2014, p. 87, DOI:10.13128/RA-17954 (archiviato il 16 febbraio 2020).
- ^ Antonio Taramelli Tempio protosardo scoperto a Ballao nel Gerrei in regione Sa funtana coperta, Roma, Tipografia della Reale Accademia dei Lincei, 1920
- ^ Maria Rosaria Manunza Funtana Coberta. Tempio nuragico a Ballao nel Gerrei Scuola Sarda editore - 2008
- ^ Maria Rosaria Manunza La stratigrafia del vano a di Funtana Coberta (Ballao - CA) - The Journal of Fasti Online - Associazione Internazionale di Archeologia Classica - Roma
- ^ Maria Rosaria Manunza, La stratigrafia del vano A di Funtana Coberta (Ballao - CA) (PDF), su fastionline.org, p. 6. URL consultato il 5 ottobre 2015.
- ^ Megalithischer Brunnentempel protosardinischen Typs vom Dorf Garlo, bez Pernik
- ^ L'archeologa venne invitata nel 1987 a Selargius per il convegno internazionale di archeologia dal titolo Un millennio di relazioni fra la Sardegna e i Paesi del Mediterraneo ma a causa della guerra fredda e dalle problematiche legate alla pista bulgara relativa alle inchieste sull'attentato a papa Giovanni Paolo II venne trattenuta in patria. Inviò comunque una sua relazione dal titolo Elementi architettonici proto sardi nella penisola balcanica.
- ^ Massimo Rassu, I pozzi sacri in Sardegna e in Bulgaria, dopo tremila anni un collegamento da spiegare, su contusu.it. URL consultato il 15 mars 2016.
Bibliografia
- Giovanni Lilliu, La civiltà dei Sardi, Torino, ERI Edizioni RAI, 1980.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su pozzo sacro di Funtana Coberta
Collegamenti esterni
- Ballao, Pozzo Sacro di Funtana Coberta, su sardegnacultura.it. URL consultato il 3 maggio 2012.
- Ballao - Pozzo sacro Funtana Coberta, su ilportalesardo.it. URL consultato il 5 agosto 2011.
- Maria Rosaria Manunza, La stratigrafia del vano a di Fontana Cuberta (Ballao - CA) (PDF), su fastionline.org, 9. URL consultato il 5 agosto 2011.
- Una scoperta archeologica sui pozzi sacri protosardi (PDF), su regione.sardegna.it, marzo 2008. URL consultato il 5 agosto 2011.
- Soprintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano, Funtana Coberta, su comune.ballao.ca.it. URL consultato il 5 agosto 2011.