Val Sanguigno: differenze tra le versioni

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La valle, molto apprezzata dagli escursionisti in tutte le stagioni, nella parte bassa è percorsa dall'[[Sanguigno (torrente)|omonimo torrente]] che, raccogliendo i numerosissimi rigagnoli che bagnano la zona, crea pozze, forre e cascate, rendendo il paesaggio molto suggestivo, gettandosi poi nel torrente [[Goglio]] nei pressi della centrale idroelettrica di Aviasco.
La valle, molto apprezzata dagli escursionisti in tutte le stagioni, nella parte bassa è percorsa dall'[[Sanguigno (torrente)|omonimo torrente]] che, raccogliendo i numerosissimi rigagnoli che bagnano la zona, crea pozze, forre e cascate, rendendo il paesaggio molto suggestivo, gettandosi poi nel torrente [[Goglio]] nei pressi della centrale idroelettrica di Aviasco.


Ad ovest è delimitata dal monte Zulino, ad est dal monte Salina e dal monte Crapel, mentre a nord, nella parte più elevata, è chiusa dalla conca delimitata dal [[monte Corte]], dal [[Pizzo Farno]] e dal [[monte Pradella]]. Tra queste tre cime si trovano il passo di Valsanguigno ovest e quello di Valsanguigno est (noto anche come Passo del Farno), che permettono di raggiungere il versante orografico della [[val Brembana]].
Ad ovest è delimitata dal monte Zulino, ad est dal Pizzo Salina e dal monte Crapel, mentre a nord, nella parte più elevata, è chiusa dalla conca delimitata dal [[monte Corte]], dal [[Pizzo Farno]] e dal [[monte Pradella]]. Tra queste tre cime si trovano il passo di Valsanguigno ovest (noto anche come Passo del Farno) e quello di Valsanguigno nord, che permettono di raggiungere il versante orografico della [[val Brembana]].


La valle presenta inoltre caratteristiche naturalistiche di elevato profilo. Grazie a particolari condizioni ecologiche, ma anche per via della quasi nulla presenza dell'uomo, in essa si è sviluppato un particolare [[habitat]] in cui hanno trovato spazio numerose specie vegetali ed animali di interesse scientifico e conservazionistico, tra cui l'aquila, il capriolo, il camoscio, l'ermellino, ma soprattutto il coleottero denominato [[Ubychia leonhardi Reitter]] ed il sempreverde [[Lycopodiella inundata]], entrambi [[endemismo|endemici]].
La valle presenta inoltre caratteristiche naturalistiche di elevato profilo. Grazie a particolari condizioni ecologiche, ma anche per via della quasi nulla presenza dell'uomo, in essa si è sviluppato un particolare [[habitat]] in cui hanno trovato spazio numerose specie vegetali ed animali di interesse scientifico e conservazionistico, tra cui l'aquila, il capriolo, il camoscio, l'ermellino, ma soprattutto il coleottero denominato [[Ubychia leonhardi Reitter]] ed il sempreverde [[Lycopodiella inundata]], entrambi [[endemismo|endemici]].
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[[File:Baita di Presponte.jpg|thumb|left|La baita di Presponte]]
[[File:Baita di Presponte.jpg|thumb|left|La baita di Presponte]]
La via più breve è quella che parte a fianco della centrale idroelettrica di Aviasco, posta poco a monte rispetto all'abitato di Valgoglio, che per il primo tratto è inclusa nell'itinerario conosciuto come [[Sentiero dell'Alto Serio]].
La via più breve è quella che parte a fianco della centrale idroelettrica di Aviasco, posta poco a monte dell'abitato di Valgoglio, che per il primo tratto è inclusa nell'itinerario conosciuto come [[Sentiero dell'Alto Serio]].


Da qui si segue il segnavia C.A.I. numero 232 che l'attraversa e costeggia il torrente Sanguigno, toccando il rifugio Gianpace (dopo poco meno di un'ora di cammino), le baite di Val Parma (detta anche baita di Bindagola) e di Presponte, dopo la quale la traccia si divide: ad ovest culmina presso il passo di Valsanguigno ovest (2320 m [[s.l.m.]]), tramite il quale si raggiunge il [[Rifugio Laghi Gemelli]], ad est giunge al passo di Valsanguigno est (2380 m s.l.m.), noto anche come Passo del Farno, che collega la valle con il [[lago Colombo]].
Da qui si segue il segnavia C.A.I. numero 232 che l'attraversa e costeggia il torrente Sanguigno, toccando il rifugio Gianpace (dopo poco meno di un'ora di cammino), le baite di Bindagola e la baita Presponte, dopo la quale il sentiero si divide: a ovest culmina presso il passo di Valsanguigno ovest (2320 m [[s.l.m.]], noto anche come Passo del Farno) tramite il quale si raggiunge il [[Rifugio Laghi Gemelli]], mentre procedendo per traccia verso nord-ovest si giunge al passo di Valsanguigno nord (2380 m s.l.m.), che collega la valle con il [[lago Colombo]].


==Escursioni nella valle==
==Escursioni nella valle==

Versione delle 10:30, 22 ott 2017

Val Sanguigno
La val Sanguigno in autunno
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Lombardia
Province  Bergamo
Località principaliValgoglio
Comunità montanaComunità Montana della Valle Seriana
Sito web

La Val Sanguigno è una valle minore che si sviluppa sulla destra orografica della Val Seriana, di cui è tributaria, ed è situata nel territorio amministrativo del comune di Valgoglio, in provincia di Bergamo.

Descrizione

La valle, molto apprezzata dagli escursionisti in tutte le stagioni, nella parte bassa è percorsa dall'omonimo torrente che, raccogliendo i numerosissimi rigagnoli che bagnano la zona, crea pozze, forre e cascate, rendendo il paesaggio molto suggestivo, gettandosi poi nel torrente Goglio nei pressi della centrale idroelettrica di Aviasco.

Ad ovest è delimitata dal monte Zulino, ad est dal Pizzo Salina e dal monte Crapel, mentre a nord, nella parte più elevata, è chiusa dalla conca delimitata dal monte Corte, dal Pizzo Farno e dal monte Pradella. Tra queste tre cime si trovano il passo di Valsanguigno ovest (noto anche come Passo del Farno) e quello di Valsanguigno nord, che permettono di raggiungere il versante orografico della val Brembana.

La valle presenta inoltre caratteristiche naturalistiche di elevato profilo. Grazie a particolari condizioni ecologiche, ma anche per via della quasi nulla presenza dell'uomo, in essa si è sviluppato un particolare habitat in cui hanno trovato spazio numerose specie vegetali ed animali di interesse scientifico e conservazionistico, tra cui l'aquila, il capriolo, il camoscio, l'ermellino, ma soprattutto il coleottero denominato Ubychia leonhardi Reitter ed il sempreverde Lycopodiella inundata, entrambi endemici.

Al fine di tutelare questa delicata condizione naturalistica, rendendola contemporaneamente fruibile agli appassionati, la valle è stata inserita nel progetto “Bi.O.S. – Biodiversità Orobica in Valle Seriana” che, promosso dalla Fondazione Cariplo e da enti locali tra cui il Parco delle Orobie Bergamasche e la Provincia di Bergamo, punta a far conoscere questa piccola realtà mettendo a disposizione operatori che permettano la scoperta delle bellezze in essa racchiuse[1].

Accessi e sentieri

La baita di Presponte

La via più breve è quella che parte a fianco della centrale idroelettrica di Aviasco, posta poco a monte dell'abitato di Valgoglio, che per il primo tratto è inclusa nell'itinerario conosciuto come Sentiero dell'Alto Serio.

Da qui si segue il segnavia C.A.I. numero 232 che l'attraversa e costeggia il torrente Sanguigno, toccando il rifugio Gianpace (dopo poco meno di un'ora di cammino), le baite di Bindagola e la baita Presponte, dopo la quale il sentiero si divide: a ovest culmina presso il passo di Valsanguigno ovest (2320 m s.l.m., noto anche come Passo del Farno) tramite il quale si raggiunge il Rifugio Laghi Gemelli, mentre procedendo per traccia verso nord-ovest si giunge al passo di Valsanguigno nord (2380 m s.l.m.), che collega la valle con il lago Colombo.

Escursioni nella valle

Galleria d'immagini

Note

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