La squadra (serie televisiva): differenze tra le versioni

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'''''La squadra''''' è una serie televisiva poliziesca italiana andata in onda su [[Rai 3]] dal 2000 al 2007.
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== Personaggi ==
== Personaggi ==

=== Personaggi principali ===
=== Personaggi principali ===
*L'ispettore superiore '''Pietro Guerra''' ([[Massimo Bonetti]]) è il fulcro di tutta ''la squadra''. Presente fin dal primo episodio, è a capo dell'ufficio Investigativa. Romano, è sposato, con due figli, e ha sacrificato la sua famiglia per il lavoro. Ha un grande rapporto di amicizia con Sergio e con Cafasso, che lo considera un figlio e che non lo ha mai abbandonato, soprattutto nei suoi momenti di difficoltà. Ha avuto un'intensa storia con Elena Baroni, ma è stato proprio lui ad arrestarla per l'omicidio di chi le aveva ucciso il padre. Lasciando naufragare la sua storia con la giovane Donatella, è con Elena che si rimetterà insieme una volta uscita di galera. Onesto e leale, Pietro è un poliziotto dalle indiscutibili qualità professionali, gode di assoluta stima da parte di tutto il commissariato. Incinta, Elena piangerà la sua morte, ucciso dopo aver salvato una bambina durante un agguato malavitoso. Con la sua morte, che lascia di stucco l'intero commissariato, si chiude tutta la serie.
* L'ispettore superiore '''Pietro Guerra''' ([[Massimo Bonetti]]) è il fulcro di tutta ''la squadra''. Presente fin dal primo episodio, è a capo dell'ufficio Investigativa. Romano, è sposato, con due figli, e ha sacrificato la sua famiglia per il lavoro. Ha un grande rapporto di amicizia con Sergio e con Cafasso, che lo considera un figlio e che non lo ha mai abbandonato, soprattutto nei suoi momenti di difficoltà. Ha avuto un'intensa storia con Elena Baroni, ma è stato proprio lui ad arrestarla per l'omicidio di chi le aveva ucciso il padre. Lasciando naufragare la sua storia con la giovane Donatella, è con Elena che si rimetterà insieme una volta uscita di galera. Onesto e leale, Pietro è un poliziotto dalle indiscutibili qualità professionali, gode di assoluta stima da parte di tutto il commissariato. Incinta, Elena piangerà la sua morte, ucciso dopo aver salvato una bambina durante un agguato malavitoso. Con la sua morte, che lascia di stucco l'intero commissariato, si chiude tutta la serie.
* Il vice questore '''Valerio Cafasso''' ([[Renato Carpentieri]]) è una guida per tutto il commissariato. Suo grande amico è Pietro, il quale dovrà indagare su sue presunte collusioni mafiose, e questo danneggerà il loro rapporto, ma poi la loro amicizia verrà ancor più rinsaldata. Durante la terza serie viene colto da infarto e lascia il commissariato per alcuni mesi per sottoporsi ad un intervento di angioplastica. Costretto al trasferimento al commissariato Bellini per stanare la talpa che ha portato alla morte della De Luca, lascerà un vuoto mal interpretato tra i suoi fedeli colleghi. Sposato con Marta, con due figlie, si rimetterà poi con Sophie ([[Martine Brochard]]), suo punto fermo anche quando sarà alla ricerca di Rosa, la figlia scomparsa in [[Tunisia]] che vede morire il compagno. A metà della sesta serie due indagini su un traffico internazionale di droga e un mercato di sostanze dopanti, fallite dal commissariato, gettano su di esso l'ombra dell'esistenza di una ''talpa''. Il procuratore Geraci sospetta proprio di Cafasso, avviando un'indagine a suo carico ordinando a Pietro di condurla, nonostante il rimorso di quest'ultimo. Si scoprirà poi dopo un complicato intreccio, che era stato incastrato da Cesare Sozio, un affiliato mafioso da lui arrestato cinque anni prima, il quale una volta tornato in libertà, lo aveva aiutato nel ritrovamento di Rosa, per poi attuare il suo piano servendosi dell'agente Michelangelo Troisi, il cui doppio gioco viene scoperto da Sciacca e Pettenella.

* Il capo delle volanti '''Antonio Ramaglia''' ([[Mario Porfito]]) è come un padre, preciso, attento e premuroso. Sincero e amichevole, è stimato da tutti per la sua affabilità. Sceglie la Squadra Volanti per stare più tempo con la famiglia, e supera tutti i problemi (rinunciare ad una casa non a norma, i debiti, ecc.) in nome dell'onestà, e dell'amore per la sua [[Napoli]]. Sente il commissariato come una famiglia, e patisce più di tutti il trasferimento di Cafasso. Ferito gravemente da un balordo, sarà per lungo tempo fra la vita e la morte, ma poi si ristabilirà del tutto e riprenderà il suo posto. Il suo matrimonio con Marisa ([[Cloris Brosca]]) è inizialmente tormentato dal fatto che per anni non sono riusciti ad avere figli, ma all'inizio della seconda serie diventeranno genitori di ben tre gemelli; successivamente accetta l'incarico offertogli da Cafasso di passare all'investigativa, ma i turni massacranti lo costringono ad essere poco presente verso la famiglia, e ciò lo porta ad attraversare un momento di crisi matrimoniale, superato il quale deciderà, all'inizio della quarta stagione, di tornare a capo delle volanti.
*Il vice questore '''Valerio Cafasso''' ([[Renato Carpentieri]]) è una guida per tutto il commissariato. Suo grande amico è Pietro, il quale dovrà indagare su sue presunte collusioni mafiose, e questo danneggerà il loro rapporto, ma poi la loro amicizia verrà ancor più rinsaldata. Durante la terza serie viene colto da infarto e lascia il commissariato per alcuni mesi per sottoporsi ad un intervento di angioplastica. Costretto al trasferimento al commissariato Bellini per stanare la talpa che ha portato alla morte della De Luca, lascerà un vuoto mal interpretato tra i suoi fedeli colleghi. Sposato con Marta, con due figlie, si rimetterà poi con Sophie ([[Martine Brochard]]), suo punto fermo anche quando sarà alla ricerca di Rosa, la figlia scomparsa in [[Tunisia]] che vede morire il compagno. A metà della sesta serie due indagini su un traffico internazionale di droga e un mercato di sostanze dopanti, fallite dal commissariato, gettano su di esso l'ombra dell'esistenza di una ''talpa''. Il procuratore Geraci sospetta proprio di Cafasso, avviando un'indagine a suo carico ordinando a Pietro di condurla, nonostante il rimorso di quest'ultimo. Si scoprirà poi dopo un complicato intreccio, che era stato incastrato da Cesare Sozio, un affiliato mafioso da lui arrestato cinque anni prima, il quale una volta tornato in libertà, lo aveva aiutato nel ritrovamento di Rosa, per poi attuare il suo piano servendosi dell'agente Michelangelo Troisi, il cui doppio gioco viene scoperto da Sciacca e Pettenella.
* L'ispettore '''Walter Battiston''' ([[Federico Tocci]]) viene trasferito da Treviso a Napoli, con moglie e figlia. Viene nominato a capo delle Volanti dopo il passaggio dell'ispettore Ramaglia nell'ufficio di Polizia amministrativa, ma accetta con umiltà di cedere il posto di comando a Ramaglia quando quest'ultimo sceglierà di tornare alla Squadra Mobile. Sfortunato con le donne, prenderà una sbandata per la collega Silvia Esposito con cui lavorerà sotto copertura, e poi avrà una relazione extraconiugale con Paola Criscuolo. Aiutato da Russo a trovare lo stupratore della moglie, la perderà comunque. S'innamorerà poi della compagna del suo informatore, e alla fine di Mara, sorella di Sciacca, con cui si trasferirà a Trento.

* Il sovrintendente '''Fabrizio Nava''' ([[Giovanni Guidelli]]) è uno degli agenti più in gamba del gruppo, considerato il miglior autista del commissariato. Per lungo tempo è fidanzato con la collega Laura Onorato. Infiltrato nei panni di un sacerdote, risulterà determinante nella cattura del boss Santarcangelo, anche se ciò gli costerà la vendetta della figlia Carlotta, la quale gli spara, mandandolo in coma, ma successivamente verrà assalita dai sensi di colpa, in quanto segretamente innamorata di Fabrizio, e accetterà di diventare collaboratrice di giustizia; durante la terza stagione vi sarà una relazione sentimentale tra i due, decisamente osteggiata dai colleghi, la quale si chiuderà tragicamente con l'uccisione di Carlotta ad opera del latitante Franco Assomma (per impedirle di testimoniare in un processo contro di lui e suo fratello Nino). Fabrizio deciderà di farsi giustizia da solo dando la caccia ad Assomma per vendicarla, e lo affronterà in uno spettacolare duello all'interno dell'anfiteatro Flavio di Pozzuoli. Fabrizio riuscirà a catturarlo e a seguito a tale episodio verrà sospeso dal servizio. Una volta reintegrato, deciderà di lasciare la Polizia.
*Il capo delle volanti '''Antonio Ramaglia''' ([[Mario Porfito]]) è come un padre, preciso, attento e premuroso. Sincero e amichevole, è stimato da tutti per la sua affabilità. Sceglie la Squadra Volanti per stare più tempo con la famiglia, e superà tutti i problemi (rinunciare ad una casa non a norma, i debiti, ecc.) in nome dell'onestà, e dell'amore per la sua [[Napoli]]. Sente il commissariato come una famiglia, e patisce più di tutti il trasferimento di Cafasso. Ferito gravemente da un balordo, sarà per lungo tempo fra la vita e la morte, ma poi si ristabilirà del tutto e riprenderà il suo posto. Il suo matrimonio con Marisa ([[Cloris Brosca]]) è inizialmente tormentato dal fatto che per anni non sono riusciti ad avere figli, ma all'inizio della seconda serie diventeranno genitori di ben tre gemelli; successivamente accetta l'incarico offertogli da Cafasso di passare all'investigativa, ma i turni massacranti lo costringono ad essere poco presente verso la famiglia, e ciò lo porta ad attraversare un momento di crisi matrimoniale, superato il quale deciderà, all'inizio della quarta stagione, di tornare a capo delle volanti.
* Il sovrintendente '''Salvatore Sciacca''' ([[Tony Sperandeo]]) è il classico segugio solitario. Il boss Paternò anni prima aveva ucciso il commissario Lo Faro e due suoi colleghi della scorta, e gettato addosso l'ombra di collusione mafiosa, poiché rimane l'unico superstite dell'attentato. Trasferito a [[Napoli]], si trova a dover occupare il posto di Amato, appena morto. I colleghi dapprima lo vedranno come un rimpiazzo, ma poi diventeranno suoi alleati nel catturare Paternò, che uccide la sua fiamma Silvia, e alla fine è lo stesso Sciacca a colpire a morte il boss. Affronterà poi il senso di colpa per la morte della De Luca (che giudicava ancora non pronta per infiltrarsi nel clan Ruotolo), e la rabbia verso i colleghi (che, non ascoltandolo, hanno mandato avanti lo stesso l'operazione). In seguito lo raggiungeranno la sorella Mara e il nipote, scappati dalla Sicilia.

* Il commissario '''Regina Orlando''' ([[Gea Lionello]]) è un integerrimo funzionario tutto d'un pezzo; inviata al S.Andrea dal Questore, di cui gode la stima, per controllare sistemi e procedure adottati al commissariato e ritenuti non proprio ortodossi, invia a quest'ultimo un rapporto negativo sul dirigente Cafasso, salvo poi pentirsi e ritirare tutto. Infatti, dopo una iniziale diffidenza e numerosi screzi un po' con tutti, in particolare con Guerra e Amato acquisterà man mano stima e fiducia, affezionandosi anche all'ambiente. Il suo passato è burrascoso, in quanto è stata fin da piccola allevata in un orfanotrofio; per anni è stata legata sentimentalmente all'ispettore Guido Gherardi, al quale per aver agito di impulso durante la cattura di alcuni malviventi, aveva provocato il ferimento ad una gamba, che lo ha reso claudicante. Stringerà amicizia col sovrintendente Laura Onorato (unica persona da cui si fa dare del “tu”), che le salverà la vita in un'azione, rimettendoci la propria vista. Alla fine, dopo un rapporto inizialmente burrascoso con il commissario Di Marte, un collega della Dia, resterà incinta e lascerà il Sant'Andrea.
*L'ispettore '''Walter Battiston''' ([[Federico Tocci]]) viene trasferito da Treviso a Napoli, con moglie e figlia. Viene nominato a capo delle Volanti dopo il passaggio dell'ispettore Ramaglia nell'ufficio di Polizia amministrativa, ma accetta con umiltà di cedere il posto di comando a Ramaglia quando quest'ultimo sceglierà di tornare alla Squadra Mobile. Sfortunato con le donne, prenderà una sbandata per la collega Silvia Esposito con cui lavorerà sotto copertura, e poi avrà una relazione extraconiugale con Paola Criscuolo. Aiutato da Russo a trovare lo stupratore della moglie, la perderà comunque. S'innamorerà poi della compagna del suo informatore, e alla fine di Mara, sorella di Sciacca, con cui si trasferirà a Trento.
* Il commissario capo '''Giorgio Pettenella''' ([[Massimo Wertmüller]]) è un cinico arrivista senza scrupoli, trasferito al Sant'Andrea come "castigo" per aver contrastato un potente, Giardini. Dapprima così odioso, diventerà parte integrante nel cuore della ''squadra, ''soprattutto grazie al suo coraggio, che dimostrerà salvando la vita a Pietro e prendendosi un proiettile destinato a lui. Da sposato ha avuto una relazione sentimentale con la Veneziani. Resta al commissariato fino a che non smette di sentire famigliare l'ambiente, ossia dopo la morte della De Luca, il trasferimento immotivato di Cafasso, e la relazione della ex-compagna con Ferro. Dopo un trasferimento a [[Latina]], si rimetterà insieme alla Veneziani, tornando al commissariato come vicequestore.

* Il capo della scientifica '''Nicoletta Veneziani''' ([[Chiara Salerno]]) è disponibile, decisa, e sempre indaffarata. Solitaria, ha tentato di avere in affidamento un piccolo romeno, Cosmin, ma non vi è riuscita. Suo grande amico è Mari. Ha avuto una storia con Pettenella (con il quale alla fine tornerà insieme), e con il giovane Ferro.
*Il sovrintendente '''Fabrizio Nava''' ([[Giovanni Guidelli]]) è uno degli agenti più in gamba del gruppo, considerato il miglior autista del commissariato. Per lungo tempo è fidanzato con la collega Laura Onorato. Infiltrato nei panni di un sacerdote, risulterà determinante nella cattura del boss Santarcangelo, anche se ciò gli costerà la vendetta della figlia Carlotta, la quale gli spara, mandandolo in coma, ma successivamente verrà assalita dai sensi di colpa, in quanto segretamente innamorata di Fabrizio, e accetterà di diventare collaboratrice di giustizia; durante la terza stagione vi sarà una relazione sentimentale tra i due, decisamente osteggiata dai colleghi, la quale si chiuderà tragicamente con l'uccisione di Carlotta ad opera del latitante Franco Assomma (per impedirle di testimoniare in un processo contro di lui e suo fratello Nino). Fabrizio deciderà di farsi giustizia da solo dando la caccia ad Assomma per vendicarla, e lo affronterà in uno spettacolare duello all'interno dell'anfiteatro Flavio di Pozzuoli. Fabrizio riuscirà a catturarlo e a seguito a tale episodio verrà sospeso dal servizio. Una volta reintegrato, deciderà di lasciare la Polizia.
* Il medico legale '''Moreno Mari''' ([[Vincenzo Failla]]) è il coroner del Sant'Andrea. Simpatico, affidabile e preciso, è innamorato della Veneziani, sua grande amica. Abituato alla morte (ed ai cadaveri), sceglie il suo lavoro poiché spaventato dalla responsabilità del "salvare la vita". È anche un appassionato musicista jazz.

* L'agente al centralino '''Alfio Donati''' ([[Giovanni Rienzo]]) è il responsabile all'accettazione del commissariato. Buono ed ingenuo, preferisce stare alla scrivania che in prima linea, poiché non regge il peso della pistola (prova un terribile rimorso quando ferisce un giovane criminale in una tentata rapina). Cura il padre malato di [[Alzheimer]], fino a che non scappa, senza esser più ritrovato, e si emancipa dalla madre, rendendosi indipendente prima in una camerata del commissariato, e poi andando a vivere con l'animatrice Patty, con la quale avrà il figlio Giuseppe. Vede Cafasso come una padre, e la figlia (di Cafasso), Rosa, prima come amore, e poi come un'amica da aiutare (quando lei rimane traumatizzata dalla morte del fidanzato).
*Il sovrintendente '''Salvatore Sciacca''' ([[Tony Sperandeo]]) è il classico segugio solitario. Il boss Paternò anni prima aveva ucciso il commissario Lo Faro e due suoi colleghi della scorta, e gettato addosso l'ombra di collusione mafiosa, poiché rimane l'unico superstite dell'attentato. Trasferito a [[Napoli]], si trova a dover occupare il posto di Amato, appena morto. I colleghi dapprima lo vedranno come un rimpiazzo, ma poi diventeranno suoi alleati nel catturare Paternò, che uccide la sua fiamma Silvia, e alla fine è lo stesso Sciacca a colpire a morte il boss. Affronterà poi il senso di colpa per la morte della De Luca (che giudicava ancora non pronta per infiltrarsi nel clan Ruotolo), e la rabbia verso i colleghi (che, non ascoltandolo, hanno mandato avanti lo stesso l'operazione). In seguito lo raggiungeranno la sorella Mara e il nipote, scappati dalla Sicilia.
* L'ispettore '''Silvia Esposito''' ([[Alessia Barela]]) è una donna dal passato duro e doloroso. Vittima di una violenza sessuale, a trent'anni si ritrova madre di una ragazzina di 14 anni, con la quale ha un rapporto complicato. Determinata e sempre pronta a sacrificarsi in nome della giustizia, avrà una relazione con Russo che non andrà a buon fine. Delusa, lascerà il Sant'Andrea per poi tornare a collaborare con gli uomini della Squadra per un breve periodo di tempo.

* Il sovrintendente '''Laura Onorato''' ([[Ilaria D'Elia]]), agente del nucleo Volanti. A lungo fidanzata con il collega Fabrizio Nava, intreccerà poi una relazione con un avvocato. Perde la vista in seguito ad un'operazione, condotta dal commissario Regina Orlando, per salvare una ragazza tenuta ostaggio da due pericolosi criminali. Quindi lascia la polizia e torna a Padova per essere assistita dai suoi genitori.
*Il commissario '''Regina Orlando''' ([[Gea Lionello]]) è un integerrimo funzionario tutto d'un pezzo; inviata al S.Andrea dal Questore, di cui gode la stima, per controllare sistemi e procedure adottati al commissariato e ritenuti non proprio ortodossi, invia a quest'ultimo un rapporto negativo sul dirigente Cafasso, salvo poi pentirsi e ritirare tutto. Infatti, dopo una iniziale diffidenza e numerosi screzi un po' con tutti, in particolare con Guerra e Amato acquisterà man mano stima e fiducia, affezionandosi anche all'ambiente. Il suo passato è burrascoso, in quanto è stata fin da piccola allevata in un orfanotrofio; per anni è stata legata sentimentalmente all'ispettore Guido Gherardi, al quale per aver agito di impulso durante la cattura di alcuni malviventi, aveva provocato il ferimento ad una gamba, che lo ha reso claudicante. Stringerà amicizia col sovrintendente Laura Onorato (unica persona da cui si fa dare del “tu”), che le salverà la vita in un'azione, rimettendoci la propria vista. Alla fine, dopo un rapporto inizialmente burrascoso con il commissario Di Marte, un collega della Dia, resterà incinta e lascerà il Sant'Andrea.
* L'agente '''Angelica Rocco''' ([[Ana Valeria Dini]]), agente delle volanti. 25 anni, caparbia, attiva è un ottimo agente. Muore colpita da due proiettili in pieno petto, sotto casa sua, da Mimmo Iovine (un pezzo importante della camorra, prima affiliato al clan Santarcangelo e poi successivamente ai fratelli Nino e Franco Assomma) che tenta di uccidere Luciano Russo, dopo che ha scoperto la sua vera identità. Fortunatamente, sul luogo c'è anche l'ispettore Edoardo Valle, che favorito dalle tenebre, spara alle spalle di Iovine, 5 colpi, uccidendolo, salvando così la vita a Luciano e vendicando Angelica, che ormai muore tra le sue braccia.

* L'agente scelto '''Anna De Luca''' ([[Anna Foglietta]]) collabora con la ''squadra'' in un caso che coinvolge la mafia orientale. Alla morte di una ragazzina cinese, Liwei, di cui si sentiva responsabile, chiede il trasferimento definitivo. Dopo la morte della sorella Margherita, e la separazione dal marito dopo che lei stessa lo aveva tradito, si getta anima e corpo nella guerra contro il boss Ruotolo. Infiltrata fingendo di essere un poliziotto corrotto, finisce con l'essere uccisa dal boss, con un colpo in fronte. La sua morte getterà un'ombra sul Sant'Andrea, specialmente con le recriminazioni di Sciacca, quasi suo mentore, che non approvava l'intera operazione.
*Il commissario capo '''Giorgio Pettenella''' ([[Massimo Wertmüller]]) è un cinico arrivista senza scrupoli, trasferito al Sant'Andrea come "castigo" per aver contrastato un potente, Giardini. Dapprima così odioso, diventerà parte integrante nel cuore della ''squadra, ''soprattutto grazie al suo coraggio, che dimostrerà salvando la vita a Pietro e prendendosi un proiettile destinato a lui. Da sposato ha avuto una relazione sentimentale con la Veneziani. Resta al commissariato fino a che non smette di sentire famigliare l'ambiente, ossia dopo la morte della De Luca, il trasferimento immotivato di Cafasso, e la relazione della ex-compagna con Ferro. Dopo un trasferimento a [[Latina]], si rimetterà insieme alla Veneziani, tornando al commissariato come vicequestore.
* L'agente '''Giulia Spanò''' ([[Michela Andreozzi]]), grintosa e testarda, vive il rapporto col suo superiore Ramaglia come tra padre e figlia, con i relativi battibecchi. S'innamora, ricambiata, di De Pasquale, e quando rischia di perderlo capisce quanto lui sia importante. Incinta, perde il figlio durante un raid camorristico nel commissariato. Accanto lei in ospedale però vi sarà sempre il compagno Demetrio. Molto affezionata al nonno, riesce a salvarlo da un ospizio lager in cui si era voluto far rinchiudere.

* L'agente '''Demetrio De Pasquale''' ([[Andrea Marrocco]]) è il tipico "bravo ragazzo". Appassionato [[Letteratura gialla|giallista]], vivrà una storia d'amore segreta con la Spanò, e dopo una breve parentesi con Alice, le tornerà accanto. Nelle prime tre serie il suo ruolo è marginale, quasi da comparsa. Viene salvato dalla Spanò mentre sta per essere ucciso dal corrotto collega Troisi.
*Il capo della scientifica '''Nicoletta Veneziani''' ([[Chiara Salerno]]) è disponibile, decisa, e sempre indaffarata. Solitaria, ha tentato di avere in affidamento un piccolo romeno, Cosmin, ma non vi è riuscita. Suo grande amico è Mari. Ha avuto una storia con Pettenella (con il quale alla fine tornerà insieme), e con il giovane Ferro.
* Il sovrintendente '''Sergio Amato''' ([[Gaetano Amato]]) è un poliziotto dai modi spicci e pratici. Rude e istintivo, in realtà è un amico fedele e leale, sempre pronto a farsi in quattro per i colleghi. Nonostante possa sembrare perennemente arrabbiato, è un simpaticone e ha sempre la battuta pronta. Non ha peli sulla lingua, e proprio per questo è spesso oggetto di rimproveri e richiami da parte dei superiori, in particolare per l'eccessiva irascibilità che dimostra negli interrogatori, durante i quali talvolta si lascia prendere un po' troppo la mano. Morirà nel tentativo di sgominare un traffico di bambini adottati, lasciando sola Tania ([[Yulia Mayarchuk]]), ex-prostituta che per lui era uscita dal giro.

* L'ispettore '''Elena Baroni''' ([[Cecilia Dazzi]]) è la figlia del magistrato Riccardo, e per vendicare la sua morte decide di sacrificare tutta la sua carriera, e soprattutto la sua storia con Pietro. Ma rientra poi nella sua vita quando si trova ad avere delle informazioni scottanti da rivelare, ed è con lui che ritorna, scontata la sua pena. Rimarrà incinta, e piangerà la morte del suo amato.
*Il medico legale '''Moreno Mari''' ([[Vincenzo Failla]]) è il coroner del Sant'Andrea. Simpatico, affidabile e preciso, è innamorato della Veneziani, sua grande amica. Abituato alla morte (ed ai cadaveri), sceglie il suo lavoro poiché spaventato dalla responsabilità del "salvare la vita". È anche un appassionato musicista jazz.
* L'agente scelto '''Stefano Depretis''' ([[Luca Venantini]]) è un giovane poliziotto sempre improntato all'azione. Troverà una donna con cui mettere la testa a posto, Alessandra, ma proverà molto dolore alla perdita di un bambino prima, e alla morte della compagna poi. Tornato da Milano, appare troppo spericolato, ma si placherà trovando l'amore di Tania. Finisce con l'allontanarsi da Napoli, e verrà poi ucciso nel tentativo di salvare la vita ad una bambina che aveva adottato insieme a Tania.

* L'agente '''Luciano Russo''' ([[Vanni Bramati]]) inizia ad essere violento con la moglie Miriam ([[Barbara Di Bartolo]]), che nonostante le botte e i numerosi referti medici non trova la forza per denunciarlo, mascherando con timidezza la sua paura. L'agente Edorado Valle scorge in lei questa inquietudine e, intuito il segreto di Miriam, se ne innamora, ricambiato da lei. Alla fine della Seconda Serie si dipana la storia di questo triangolo che verrà scoperto solo alla fine, quando Miriam deciderà di fuggire lontano e durante la Terza Serie Miriam costringe Luciano a firmare la separazione. Da qui Russo diventerà un personaggio sempre più controverso lasciando poi un bel ricordo quando viene promosso ad ispettore e trasferito a Roma. Con una vita amorosa movimentata (con relazioni con una superiore e con una ragazza-madre), si dimostrerà un amico in più occasioni (salverà Depretis dal suicidio, si impegnerà per trovare l'assassino di Amato e per dimostrare l'onestà di Sciacca). Durante la terza serie viene infiltrato col nome di Pasquale Terlizzi all'interno del clan del boss Mimmo Jovine, risultando decisivo per la cattura di quest'ultimo. Tornerà nell'ultimo episodio da vicecommissario per indagare sulla morte dell'amico Stefano Depretis.
*L'agente al centralino '''Alfio Donati''' ([[Giovanni Rienzo]]) è il responsabile all'accettazione del commissariato. Buono ed ingenuo, preferisce stare alla scrivania che in prima linea, poiché non regge il peso della pistola (prova un terribile rimorso quando ferisce un giovane criminale in una tentata rapina). Cura il padre malato di [[Alzheimer]], fino a che non scappa, senza esser più ritrovato, e si emancipa dalla madre, rendendosi indipendente prima in una camerata del commissariato, e poi andando a vivere con l'animatrice Patty, con la quale avrà il figlio Giuseppe. Vede Cafasso come una padre, e la figlia (di Cafasso), Rosa, prima come amore, e poi come un'amica da aiutare (quando lei rimane traumatizzata dalla morte del fidanzato).
* L'ispettore '''Edoardo Valle''' ([[Flavio Albanese (attore)|Flavio Albanese]]) inviato dal commissariato di Vico Equense per un'indagine, accetta volentieri la proposta di Cafasso di trasferirsi al Sant'Andrea; in un episodio della prima serie, rimane sconvolto quando il pluriomicida Ferdinando Croce gli rivela il coinvolgimento di suo padre Vittorio nell'assassinio della madre, compiuto dallo stesso Croce circa vent'anni prima. Impegnato a redigere la sua tesi di laurea in Psicologia criminale, lascerà il Sant'Andrea anche per potersi curare dal tumore al cervello che ha scoperto di avere, probabile conseguenza dei pesanti colpi alla testa ricevuti durante l'ultimo episodio della terza serie, quando tenta di salvare la sorella di Giacomo Grassi, un enigmista psicopatico che la tiene segregata in una villa.

* L'agente '''Francesco Silla''' ([[Gennaro Silvestro]]) è spinto alla carriera dal padre, meccanico della [[Polizia]], con il quale litigherà per il tradimento della madre. Vivrà un'infatuazione per Margherita, sorella della De Luca, fino alla morte di lei, e si sfogherà con Anna, che l'aveva sempre rifiutata. Ramaglia, affezionato a lui, sbaglierà a non dimostrargli la sua stima.
*L'ispettore '''Silvia Esposito''' ([[Alessia Barela]]) è una donna dal passato duro e doloroso. Vittima di una violenza sessuale, a trent'anni si ritrova madre di una ragazzina di 14 anni, con la quale ha un rapporto complicato. Determinata e sempre pronta a sacrificarsi in nome della giustizia, avrà una relazione con Russo che non andrà a buon fine. Delusa, lascerà il Sant'Andrea per poi tornare a collaborare con gli uomini della Squadra per un breve periodo di tempo.
* L'agente '''Laura Rotunno''' ([[Ester Botta]]), con un passato tra delinquenza e [[tossicodipendenza]], entra nella ''squadra'' per la sua intraprendenza e incontenibilità, e soffrirà molto al passare dall'Investigativa alla Squadra Volante, vedendo il tutto come una "retrocessione". Vivrà una breve storia con l'agente Silla.

* L'agente '''Simone Ferro''' ([[Roberto Zibetti]]) è un giovane poliziotto cinico e razzista, che viene trasferito a [[Napoli]] da [[Torino]], poiché lì aveva avuto una reazione "eccessiva" in un arresto, picchiando a sangue un giovane [[Rom (popolo)|Rom]] alla guida di un'auto rubata. Prima rinchiuso in Archivio e poi alle Volanti, vivrà una fugace storia con la Veneziani, in seguito si scoprirà essere bisessuale.
*Il sovrintendente '''Laura Onorato''' ([[Ilaria D'Elia]]), agente del nucleo Volanti. A lungo fidanzata con il collega Fabrizio Nava, intreccerà poi una relazione con un avvocato. Perde la vista in seguito ad un'operazione, condotta dal commissario Regina Orlando, per salvare una ragazza tenuta ostaggio da due pericolosi criminali. Quindi lascia la polizia e torna a Padova per essere assistita dai suoi genitori.
* Il vice questore '''Tiziana Torre''' ([[Ines Nobili]]) sostituisce Cafasso nel corso dell'ultima stagione. Molto decisa, si trova a dirigere un commissariato dove regna ancora lo spirito del suo predecessore. La sua vita personale viene sconvolta con la morte del suo compagno, colpito da [[ictus]]: la testardaggine del cognato nega un'operazione pericolosa, a cui lei acconsentirebbe, ma la loro unione di fatto non le permette la decisione; l'uomo non sopravvive. Il cognato riconosce l'errore, ma è troppo tardi.

* L'ispettore '''Emma Proietti''' ([[Alexandra Filotei]]) è una fedelissima della Torre. Cerca di entrare in sintonia con i membri del Sant'Andrea con alterni risultati. Scopre di avere un problema al [[cuore]], ed a lungo ritarda l'operazione che dovrebbe aiutarla.
*L'agente '''Angelica Rocco''' ([[Ana Valeria Dini]]), agente delle volanti. 25 anni, caparbia, attiva è un ottimo agente. Muore colpita da due proiettili in pieno petto, sotto casa sua, da Mimmo Iovine (un pezzo importante della camorra, prima affiliato al clan Santarcangelo e poi successivamente ai fratelli Nino e Franco Assomma) che tenta di uccidere Luciano Russo, dopo che ha scoperto la sua vera identità. Fortunatamente, sul luogo c'è anche l'ispettore Edoardo Valle, che favorito dalle tenebre, spara alle spalle di Iovine, 5 colpi, uccidendolo, salvando così la vita a Luciano e vendicando Angelica, che ormai muore tra le sue braccia.
* Il magistrato '''Menale''' ([[Ferdinando Maddaloni]]) è un PM sempre pronto a collaborare con gli agenti del commissariato; si trova a vivere un dramma quando il figlio si suicida (per l'assunzione di droghe sintetiche e per la morte di un'amica).

*L'agente scelto '''Anna De Luca''' ([[Anna Foglietta]]) collabora con la ''squadra'' in un caso che coinvolge la mafia orientale. Alla morte di una ragazzina cinese, Liwei, di cui si sentiva responsabile, chiede il trasferimento definitivo. Dopo la morte della sorella Margherita, e la separazione dal marito dopo che lei stessa lo aveva tradito, si getta anima e corpo nella guerra contro il boss Ruotolo. Infiltrata fingendo di essere un poliziotto corrotto, finisce con l'essere uccisa dal boss, con un colpo in fronte. La sua morte getterà un'ombra sul Sant'Andrea, specialmente con le recriminazioni di Sciacca, quasi suo mentore, che non approvava l'intera operazione.

*L'agente '''Giulia Spanò''' ([[Michela Andreozzi]]), grintosa e testarda, vive il rapporto col suo superiore Ramaglia come tra padre e figlia, con i relativi battibecchi. S'innamora, ricambiata, di De Pasquale, e quando rischia di perderlo capisce quanto lui sia importante. Incinta, perde il figlio durante un raid camorristico nel commissariato. Accanto lei in ospedale però vi sarà sempre il compagno Demetrio. Molto affezionata al nonno, riesce a salvarlo da un ospizio lager in cui si era voluto far rinchiudere.

*L'agente '''Demetrio De Pasquale''' ([[Andrea Marrocco]]) è il tipico "bravo ragazzo". Appassionato [[Letteratura gialla|giallista]], vivrà una storia d'amore segreta con la Spanò, e dopo una breve parentesi con Alice, le tornerà accanto. Nelle prime tre serie il suo ruolo è marginale, quasi da comparsa. Viene salvato dalla Spanò mentre sta per essere ucciso dal corrotto collega Troisi.

*Il sovrintendente '''Sergio Amato''' ([[Gaetano Amato]]) è un poliziotto dai modi spicci e pratici. Rude e istintivo, in realtà è un amico fedele e leale, sempre pronto a farsi in quattro per i colleghi. Nonostante possa sembrare perennemente arrabbiato, è un simpaticone e ha sempre la battuta pronta. Non ha peli sulla lingua, e proprio per questo è spesso oggetto di rimproveri e richiami da parte dei superiori, in particolare per l'eccessiva irascibilità che dimostra negli interrogatori, durante i quali talvolta si lascia prendere un po' troppo la mano. Morirà nel tentativo di sgominare un traffico di bambini adottati, lasciando sola Tania ([[Yulia Mayarchuk]]), ex-prostituta che per lui era uscita dal giro.

*L'ispettore '''Elena Baroni''' ([[Cecilia Dazzi]]) è la figlia del magistrato Riccardo, e per vendicare la sua morte decide di sacrificare tutta la sua carriera, e soprattutto la sua storia con Pietro. Ma rientra poi nella sua vita quando si trova ad avere delle informazioni scottanti da rivelare, ed è con lui che ritorna, scontata la sua pena. Rimarrà incinta, e piangerà la morte del suo amato.

*L'agente scelto '''Stefano Depretis''' ([[Luca Venantini]]) è un giovane poliziotto sempre improntato all'azione. Troverà una donna con cui mettere la testa a posto, Alessandra, ma proverà molto dolore alla perdita di un bambino prima, e alla morte della compagna poi. Tornato da Milano, appare troppo spericolato, ma si placherà trovando l'amore di Tania. Finisce con l'allontanarsi da Napoli, e verrà poi ucciso nel tentativo di salvare la vita ad una bambina che aveva adottato insieme a Tania.

*L'agente '''Luciano Russo''' ([[Vanni Bramati]]) inizia ad essere violento con la moglie Miriam ([[Barbara Di Bartolo]]), che nonostante le botte e i numerosi referti medici non trova la forza per denunciarlo, mascherando con timidezza la sua paura. L'agente Edorado Valle scorge in lei questa inquietudine e, intuito il segreto di Miriam, se ne innamora, ricambiato da lei. Alla fine della Seconda Serie si dipana la storia di questo triangolo che verrà scoperto solo alla fine, quando Miriam deciderà di fuggire lontano e durante la Terza Serie Miriam costringe Luciano a firmare la separazione. Da qui Russo diventerà un personaggio sempre più controverso lasciando poi un bel ricordo quando viene promosso ad ispettore e trasferito a Roma. Con una vita amorosa movimentata (con relazioni con una superiore e con una ragazza-madre), si dimostrerà un amico in più occasioni (salverà Depretis dal suicidio, si impegnerà per trovare l'assassino di Amato e per dimostrare l'onestà di Sciacca). Durante la terza serie viene infiltrato col nome di Pasquale Terlizzi all'interno del clan del boss Mimmo Jovine, risultando decisivo per la cattura di quest'ultimo. Tornerà nell'ultimo episodio da vicecommissario per indagare sulla morte dell'amico Stefano Depretis.

*L'ispettore '''Edoardo Valle''' ([[Flavio Albanese (attore)|Flavio Albanese]]) inviato dal commissariato di Vico Equense per un'indagine, accetta volentieri la proposta di Cafasso di trasferirsi al Sant'Andrea; in un episodio della prima serie, rimane sconvolto quando il pluriomicida Ferdinando Croce gli rivela il coinvolgimento di suo padre Vittorio nell'assassinio della madre, compiuto dallo stesso Croce circa vent'anni prima. Impegnato a redigere la sua tesi di laurea in Psicologia criminale, lascerà il Sant'Andrea anche per potersi curare dal tumore al cervello che ha scoperto di avere, probabile conseguenza dei pesanti colpi alla testa ricevuti durante l'ultimo episodio della terza serie, quando tenta di salvare la sorella di Giacomo Grassi, un enigmista psicopatico che la tiene segregata in una villa.

*L'agente '''Francesco Silla''' ([[Gennaro Silvestro]]) è spinto alla carriera dal padre, meccanico della [[Polizia]], con il quale litigherà per il tradimento della madre. Vivrà un'infatuazione per Margherita, sorella della De Luca, fino alla morte di lei, e si sfogherà con Anna, che l'aveva sempre rifiutata. Ramaglia, affezionato a lui, sbaglierà a non dimostrargli la sua stima.

*L'agente '''Laura Rotunno''' ([[Ester Botta]]), con un passato tra delinquenza e [[tossicodipendenza]], entra nella ''squadra'' per la sua intraprendenza e incontenibilità, e soffrirà molto al passare dall'Investigativa alla Squadra Volante, vedendo il tutto come una "retrocessione". Vivrà una breve storia con l'agente Silla.

*L'agente '''Simone Ferro''' ([[Roberto Zibetti]]) è un giovane poliziotto cinico e razzista, che viene trasferito a [[Napoli]] da [[Torino]], poiché lì aveva avuto una reazione "eccessiva" in un arresto, picchiando a sangue un giovane [[Rom (popolo)|Rom]] alla guida di un'auto rubata. Prima rinchiuso in Archivio e poi alle Volanti, vivrà una fugace storia con la Veneziani, in seguito si scoprirà essere bisessuale.

*Il vice questore '''Tiziana Torre''' ([[Ines Nobili]]) sostituisce Cafasso nel corso dell'ultima stagione. Molto decisa, si trova a dirigere un commissariato dove regna ancora lo spirito del suo predecessore. La sua vita personale viene sconvolta con la morte del suo compagno, colpito da [[ictus]]: la testardaggine del cognato nega un'operazione pericolosa, a cui lei acconsentirebbe, ma la loro unione di fatto non le permette la decisione; l'uomo non sopravvive. Il cognato riconosce l'errore, ma è troppo tardi.

*L'ispettore '''Emma Proietti''' ([[Alexandra Filotei]]) è una fedelissima della Torre. Cerca di entrare in sintonia con i membri del Sant'Andrea con alterni risultati. Scopre di avere un problema al [[cuore]], ed a lungo ritarda l'operazione che dovrebbe aiutarla.

*Il magistrato '''Menale''' ([[Ferdinando Maddaloni]]) è un PM sempre pronto a collaborare con gli agenti del commissariato; si trova a vivere un dramma quando il figlio si suicida (per l'assunzione di droghe sintetiche e per la morte di un'amica).


=== Personaggi secondari ===
=== Personaggi secondari ===
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[[Categoria:Serie televisive drammatiche]]
[[Categoria:Serie televisive drammatiche]]
[[Categoria:Fiction Rai]]
[[Categoria:Fiction Rai]]
[[Categoria:Cultura a Napoli]]
[[Categoria:Opere ambientate a Napoli]]

Versione delle 20:52, 10 apr 2017

PaeseItalia
Anno
Generepoliziesco
Stagioni8
Episodi221
Durata90-100 min (puntata)
Crediti
Interpreti e personaggi
Prima visione
Opere audiovisive correlate
Spin-offLa nuova squadra

La squadra è una serie televisiva poliziesca italiana andata in onda su Rai 3 dal 2000 al 2007.

La serie è ambientata nell'immaginario "commissariato Sant'Andrea" del quartiere Piscinola di Napoli. È composta da otto stagioni, per un totale di 221 episodi.

Episodi

Stagione Episodi Prima TV
Prima stagione 26 2000-2001
Seconda stagione 26 2001
Terza stagione 39 2001-2003
Quarta stagione 26 2003-2004
Quinta stagione 22 2004-2005
Sesta stagione 30 2005
Settima stagione 26 2006
Ottava stagione 26 2007

Personaggi

Personaggi principali

  • L'ispettore superiore Pietro Guerra (Massimo Bonetti) è il fulcro di tutta la squadra. Presente fin dal primo episodio, è a capo dell'ufficio Investigativa. Romano, è sposato, con due figli, e ha sacrificato la sua famiglia per il lavoro. Ha un grande rapporto di amicizia con Sergio e con Cafasso, che lo considera un figlio e che non lo ha mai abbandonato, soprattutto nei suoi momenti di difficoltà. Ha avuto un'intensa storia con Elena Baroni, ma è stato proprio lui ad arrestarla per l'omicidio di chi le aveva ucciso il padre. Lasciando naufragare la sua storia con la giovane Donatella, è con Elena che si rimetterà insieme una volta uscita di galera. Onesto e leale, Pietro è un poliziotto dalle indiscutibili qualità professionali, gode di assoluta stima da parte di tutto il commissariato. Incinta, Elena piangerà la sua morte, ucciso dopo aver salvato una bambina durante un agguato malavitoso. Con la sua morte, che lascia di stucco l'intero commissariato, si chiude tutta la serie.
  • Il vice questore Valerio Cafasso (Renato Carpentieri) è una guida per tutto il commissariato. Suo grande amico è Pietro, il quale dovrà indagare su sue presunte collusioni mafiose, e questo danneggerà il loro rapporto, ma poi la loro amicizia verrà ancor più rinsaldata. Durante la terza serie viene colto da infarto e lascia il commissariato per alcuni mesi per sottoporsi ad un intervento di angioplastica. Costretto al trasferimento al commissariato Bellini per stanare la talpa che ha portato alla morte della De Luca, lascerà un vuoto mal interpretato tra i suoi fedeli colleghi. Sposato con Marta, con due figlie, si rimetterà poi con Sophie (Martine Brochard), suo punto fermo anche quando sarà alla ricerca di Rosa, la figlia scomparsa in Tunisia che vede morire il compagno. A metà della sesta serie due indagini su un traffico internazionale di droga e un mercato di sostanze dopanti, fallite dal commissariato, gettano su di esso l'ombra dell'esistenza di una talpa. Il procuratore Geraci sospetta proprio di Cafasso, avviando un'indagine a suo carico ordinando a Pietro di condurla, nonostante il rimorso di quest'ultimo. Si scoprirà poi dopo un complicato intreccio, che era stato incastrato da Cesare Sozio, un affiliato mafioso da lui arrestato cinque anni prima, il quale una volta tornato in libertà, lo aveva aiutato nel ritrovamento di Rosa, per poi attuare il suo piano servendosi dell'agente Michelangelo Troisi, il cui doppio gioco viene scoperto da Sciacca e Pettenella.
  • Il capo delle volanti Antonio Ramaglia (Mario Porfito) è come un padre, preciso, attento e premuroso. Sincero e amichevole, è stimato da tutti per la sua affabilità. Sceglie la Squadra Volanti per stare più tempo con la famiglia, e supera tutti i problemi (rinunciare ad una casa non a norma, i debiti, ecc.) in nome dell'onestà, e dell'amore per la sua Napoli. Sente il commissariato come una famiglia, e patisce più di tutti il trasferimento di Cafasso. Ferito gravemente da un balordo, sarà per lungo tempo fra la vita e la morte, ma poi si ristabilirà del tutto e riprenderà il suo posto. Il suo matrimonio con Marisa (Cloris Brosca) è inizialmente tormentato dal fatto che per anni non sono riusciti ad avere figli, ma all'inizio della seconda serie diventeranno genitori di ben tre gemelli; successivamente accetta l'incarico offertogli da Cafasso di passare all'investigativa, ma i turni massacranti lo costringono ad essere poco presente verso la famiglia, e ciò lo porta ad attraversare un momento di crisi matrimoniale, superato il quale deciderà, all'inizio della quarta stagione, di tornare a capo delle volanti.
  • L'ispettore Walter Battiston (Federico Tocci) viene trasferito da Treviso a Napoli, con moglie e figlia. Viene nominato a capo delle Volanti dopo il passaggio dell'ispettore Ramaglia nell'ufficio di Polizia amministrativa, ma accetta con umiltà di cedere il posto di comando a Ramaglia quando quest'ultimo sceglierà di tornare alla Squadra Mobile. Sfortunato con le donne, prenderà una sbandata per la collega Silvia Esposito con cui lavorerà sotto copertura, e poi avrà una relazione extraconiugale con Paola Criscuolo. Aiutato da Russo a trovare lo stupratore della moglie, la perderà comunque. S'innamorerà poi della compagna del suo informatore, e alla fine di Mara, sorella di Sciacca, con cui si trasferirà a Trento.
  • Il sovrintendente Fabrizio Nava (Giovanni Guidelli) è uno degli agenti più in gamba del gruppo, considerato il miglior autista del commissariato. Per lungo tempo è fidanzato con la collega Laura Onorato. Infiltrato nei panni di un sacerdote, risulterà determinante nella cattura del boss Santarcangelo, anche se ciò gli costerà la vendetta della figlia Carlotta, la quale gli spara, mandandolo in coma, ma successivamente verrà assalita dai sensi di colpa, in quanto segretamente innamorata di Fabrizio, e accetterà di diventare collaboratrice di giustizia; durante la terza stagione vi sarà una relazione sentimentale tra i due, decisamente osteggiata dai colleghi, la quale si chiuderà tragicamente con l'uccisione di Carlotta ad opera del latitante Franco Assomma (per impedirle di testimoniare in un processo contro di lui e suo fratello Nino). Fabrizio deciderà di farsi giustizia da solo dando la caccia ad Assomma per vendicarla, e lo affronterà in uno spettacolare duello all'interno dell'anfiteatro Flavio di Pozzuoli. Fabrizio riuscirà a catturarlo e a seguito a tale episodio verrà sospeso dal servizio. Una volta reintegrato, deciderà di lasciare la Polizia.
  • Il sovrintendente Salvatore Sciacca (Tony Sperandeo) è il classico segugio solitario. Il boss Paternò anni prima aveva ucciso il commissario Lo Faro e due suoi colleghi della scorta, e gettato addosso l'ombra di collusione mafiosa, poiché rimane l'unico superstite dell'attentato. Trasferito a Napoli, si trova a dover occupare il posto di Amato, appena morto. I colleghi dapprima lo vedranno come un rimpiazzo, ma poi diventeranno suoi alleati nel catturare Paternò, che uccide la sua fiamma Silvia, e alla fine è lo stesso Sciacca a colpire a morte il boss. Affronterà poi il senso di colpa per la morte della De Luca (che giudicava ancora non pronta per infiltrarsi nel clan Ruotolo), e la rabbia verso i colleghi (che, non ascoltandolo, hanno mandato avanti lo stesso l'operazione). In seguito lo raggiungeranno la sorella Mara e il nipote, scappati dalla Sicilia.
  • Il commissario Regina Orlando (Gea Lionello) è un integerrimo funzionario tutto d'un pezzo; inviata al S.Andrea dal Questore, di cui gode la stima, per controllare sistemi e procedure adottati al commissariato e ritenuti non proprio ortodossi, invia a quest'ultimo un rapporto negativo sul dirigente Cafasso, salvo poi pentirsi e ritirare tutto. Infatti, dopo una iniziale diffidenza e numerosi screzi un po' con tutti, in particolare con Guerra e Amato acquisterà man mano stima e fiducia, affezionandosi anche all'ambiente. Il suo passato è burrascoso, in quanto è stata fin da piccola allevata in un orfanotrofio; per anni è stata legata sentimentalmente all'ispettore Guido Gherardi, al quale per aver agito di impulso durante la cattura di alcuni malviventi, aveva provocato il ferimento ad una gamba, che lo ha reso claudicante. Stringerà amicizia col sovrintendente Laura Onorato (unica persona da cui si fa dare del “tu”), che le salverà la vita in un'azione, rimettendoci la propria vista. Alla fine, dopo un rapporto inizialmente burrascoso con il commissario Di Marte, un collega della Dia, resterà incinta e lascerà il Sant'Andrea.
  • Il commissario capo Giorgio Pettenella (Massimo Wertmüller) è un cinico arrivista senza scrupoli, trasferito al Sant'Andrea come "castigo" per aver contrastato un potente, Giardini. Dapprima così odioso, diventerà parte integrante nel cuore della squadra, soprattutto grazie al suo coraggio, che dimostrerà salvando la vita a Pietro e prendendosi un proiettile destinato a lui. Da sposato ha avuto una relazione sentimentale con la Veneziani. Resta al commissariato fino a che non smette di sentire famigliare l'ambiente, ossia dopo la morte della De Luca, il trasferimento immotivato di Cafasso, e la relazione della ex-compagna con Ferro. Dopo un trasferimento a Latina, si rimetterà insieme alla Veneziani, tornando al commissariato come vicequestore.
  • Il capo della scientifica Nicoletta Veneziani (Chiara Salerno) è disponibile, decisa, e sempre indaffarata. Solitaria, ha tentato di avere in affidamento un piccolo romeno, Cosmin, ma non vi è riuscita. Suo grande amico è Mari. Ha avuto una storia con Pettenella (con il quale alla fine tornerà insieme), e con il giovane Ferro.
  • Il medico legale Moreno Mari (Vincenzo Failla) è il coroner del Sant'Andrea. Simpatico, affidabile e preciso, è innamorato della Veneziani, sua grande amica. Abituato alla morte (ed ai cadaveri), sceglie il suo lavoro poiché spaventato dalla responsabilità del "salvare la vita". È anche un appassionato musicista jazz.
  • L'agente al centralino Alfio Donati (Giovanni Rienzo) è il responsabile all'accettazione del commissariato. Buono ed ingenuo, preferisce stare alla scrivania che in prima linea, poiché non regge il peso della pistola (prova un terribile rimorso quando ferisce un giovane criminale in una tentata rapina). Cura il padre malato di Alzheimer, fino a che non scappa, senza esser più ritrovato, e si emancipa dalla madre, rendendosi indipendente prima in una camerata del commissariato, e poi andando a vivere con l'animatrice Patty, con la quale avrà il figlio Giuseppe. Vede Cafasso come una padre, e la figlia (di Cafasso), Rosa, prima come amore, e poi come un'amica da aiutare (quando lei rimane traumatizzata dalla morte del fidanzato).
  • L'ispettore Silvia Esposito (Alessia Barela) è una donna dal passato duro e doloroso. Vittima di una violenza sessuale, a trent'anni si ritrova madre di una ragazzina di 14 anni, con la quale ha un rapporto complicato. Determinata e sempre pronta a sacrificarsi in nome della giustizia, avrà una relazione con Russo che non andrà a buon fine. Delusa, lascerà il Sant'Andrea per poi tornare a collaborare con gli uomini della Squadra per un breve periodo di tempo.
  • Il sovrintendente Laura Onorato (Ilaria D'Elia), agente del nucleo Volanti. A lungo fidanzata con il collega Fabrizio Nava, intreccerà poi una relazione con un avvocato. Perde la vista in seguito ad un'operazione, condotta dal commissario Regina Orlando, per salvare una ragazza tenuta ostaggio da due pericolosi criminali. Quindi lascia la polizia e torna a Padova per essere assistita dai suoi genitori.
  • L'agente Angelica Rocco (Ana Valeria Dini), agente delle volanti. 25 anni, caparbia, attiva è un ottimo agente. Muore colpita da due proiettili in pieno petto, sotto casa sua, da Mimmo Iovine (un pezzo importante della camorra, prima affiliato al clan Santarcangelo e poi successivamente ai fratelli Nino e Franco Assomma) che tenta di uccidere Luciano Russo, dopo che ha scoperto la sua vera identità. Fortunatamente, sul luogo c'è anche l'ispettore Edoardo Valle, che favorito dalle tenebre, spara alle spalle di Iovine, 5 colpi, uccidendolo, salvando così la vita a Luciano e vendicando Angelica, che ormai muore tra le sue braccia.
  • L'agente scelto Anna De Luca (Anna Foglietta) collabora con la squadra in un caso che coinvolge la mafia orientale. Alla morte di una ragazzina cinese, Liwei, di cui si sentiva responsabile, chiede il trasferimento definitivo. Dopo la morte della sorella Margherita, e la separazione dal marito dopo che lei stessa lo aveva tradito, si getta anima e corpo nella guerra contro il boss Ruotolo. Infiltrata fingendo di essere un poliziotto corrotto, finisce con l'essere uccisa dal boss, con un colpo in fronte. La sua morte getterà un'ombra sul Sant'Andrea, specialmente con le recriminazioni di Sciacca, quasi suo mentore, che non approvava l'intera operazione.
  • L'agente Giulia Spanò (Michela Andreozzi), grintosa e testarda, vive il rapporto col suo superiore Ramaglia come tra padre e figlia, con i relativi battibecchi. S'innamora, ricambiata, di De Pasquale, e quando rischia di perderlo capisce quanto lui sia importante. Incinta, perde il figlio durante un raid camorristico nel commissariato. Accanto lei in ospedale però vi sarà sempre il compagno Demetrio. Molto affezionata al nonno, riesce a salvarlo da un ospizio lager in cui si era voluto far rinchiudere.
  • L'agente Demetrio De Pasquale (Andrea Marrocco) è il tipico "bravo ragazzo". Appassionato giallista, vivrà una storia d'amore segreta con la Spanò, e dopo una breve parentesi con Alice, le tornerà accanto. Nelle prime tre serie il suo ruolo è marginale, quasi da comparsa. Viene salvato dalla Spanò mentre sta per essere ucciso dal corrotto collega Troisi.
  • Il sovrintendente Sergio Amato (Gaetano Amato) è un poliziotto dai modi spicci e pratici. Rude e istintivo, in realtà è un amico fedele e leale, sempre pronto a farsi in quattro per i colleghi. Nonostante possa sembrare perennemente arrabbiato, è un simpaticone e ha sempre la battuta pronta. Non ha peli sulla lingua, e proprio per questo è spesso oggetto di rimproveri e richiami da parte dei superiori, in particolare per l'eccessiva irascibilità che dimostra negli interrogatori, durante i quali talvolta si lascia prendere un po' troppo la mano. Morirà nel tentativo di sgominare un traffico di bambini adottati, lasciando sola Tania (Yulia Mayarchuk), ex-prostituta che per lui era uscita dal giro.
  • L'ispettore Elena Baroni (Cecilia Dazzi) è la figlia del magistrato Riccardo, e per vendicare la sua morte decide di sacrificare tutta la sua carriera, e soprattutto la sua storia con Pietro. Ma rientra poi nella sua vita quando si trova ad avere delle informazioni scottanti da rivelare, ed è con lui che ritorna, scontata la sua pena. Rimarrà incinta, e piangerà la morte del suo amato.
  • L'agente scelto Stefano Depretis (Luca Venantini) è un giovane poliziotto sempre improntato all'azione. Troverà una donna con cui mettere la testa a posto, Alessandra, ma proverà molto dolore alla perdita di un bambino prima, e alla morte della compagna poi. Tornato da Milano, appare troppo spericolato, ma si placherà trovando l'amore di Tania. Finisce con l'allontanarsi da Napoli, e verrà poi ucciso nel tentativo di salvare la vita ad una bambina che aveva adottato insieme a Tania.
  • L'agente Luciano Russo (Vanni Bramati) inizia ad essere violento con la moglie Miriam (Barbara Di Bartolo), che nonostante le botte e i numerosi referti medici non trova la forza per denunciarlo, mascherando con timidezza la sua paura. L'agente Edorado Valle scorge in lei questa inquietudine e, intuito il segreto di Miriam, se ne innamora, ricambiato da lei. Alla fine della Seconda Serie si dipana la storia di questo triangolo che verrà scoperto solo alla fine, quando Miriam deciderà di fuggire lontano e durante la Terza Serie Miriam costringe Luciano a firmare la separazione. Da qui Russo diventerà un personaggio sempre più controverso lasciando poi un bel ricordo quando viene promosso ad ispettore e trasferito a Roma. Con una vita amorosa movimentata (con relazioni con una superiore e con una ragazza-madre), si dimostrerà un amico in più occasioni (salverà Depretis dal suicidio, si impegnerà per trovare l'assassino di Amato e per dimostrare l'onestà di Sciacca). Durante la terza serie viene infiltrato col nome di Pasquale Terlizzi all'interno del clan del boss Mimmo Jovine, risultando decisivo per la cattura di quest'ultimo. Tornerà nell'ultimo episodio da vicecommissario per indagare sulla morte dell'amico Stefano Depretis.
  • L'ispettore Edoardo Valle (Flavio Albanese) inviato dal commissariato di Vico Equense per un'indagine, accetta volentieri la proposta di Cafasso di trasferirsi al Sant'Andrea; in un episodio della prima serie, rimane sconvolto quando il pluriomicida Ferdinando Croce gli rivela il coinvolgimento di suo padre Vittorio nell'assassinio della madre, compiuto dallo stesso Croce circa vent'anni prima. Impegnato a redigere la sua tesi di laurea in Psicologia criminale, lascerà il Sant'Andrea anche per potersi curare dal tumore al cervello che ha scoperto di avere, probabile conseguenza dei pesanti colpi alla testa ricevuti durante l'ultimo episodio della terza serie, quando tenta di salvare la sorella di Giacomo Grassi, un enigmista psicopatico che la tiene segregata in una villa.
  • L'agente Francesco Silla (Gennaro Silvestro) è spinto alla carriera dal padre, meccanico della Polizia, con il quale litigherà per il tradimento della madre. Vivrà un'infatuazione per Margherita, sorella della De Luca, fino alla morte di lei, e si sfogherà con Anna, che l'aveva sempre rifiutata. Ramaglia, affezionato a lui, sbaglierà a non dimostrargli la sua stima.
  • L'agente Laura Rotunno (Ester Botta), con un passato tra delinquenza e tossicodipendenza, entra nella squadra per la sua intraprendenza e incontenibilità, e soffrirà molto al passare dall'Investigativa alla Squadra Volante, vedendo il tutto come una "retrocessione". Vivrà una breve storia con l'agente Silla.
  • L'agente Simone Ferro (Roberto Zibetti) è un giovane poliziotto cinico e razzista, che viene trasferito a Napoli da Torino, poiché lì aveva avuto una reazione "eccessiva" in un arresto, picchiando a sangue un giovane Rom alla guida di un'auto rubata. Prima rinchiuso in Archivio e poi alle Volanti, vivrà una fugace storia con la Veneziani, in seguito si scoprirà essere bisessuale.
  • Il vice questore Tiziana Torre (Ines Nobili) sostituisce Cafasso nel corso dell'ultima stagione. Molto decisa, si trova a dirigere un commissariato dove regna ancora lo spirito del suo predecessore. La sua vita personale viene sconvolta con la morte del suo compagno, colpito da ictus: la testardaggine del cognato nega un'operazione pericolosa, a cui lei acconsentirebbe, ma la loro unione di fatto non le permette la decisione; l'uomo non sopravvive. Il cognato riconosce l'errore, ma è troppo tardi.
  • L'ispettore Emma Proietti (Alexandra Filotei) è una fedelissima della Torre. Cerca di entrare in sintonia con i membri del Sant'Andrea con alterni risultati. Scopre di avere un problema al cuore, ed a lungo ritarda l'operazione che dovrebbe aiutarla.
  • Il magistrato Menale (Ferdinando Maddaloni) è un PM sempre pronto a collaborare con gli agenti del commissariato; si trova a vivere un dramma quando il figlio si suicida (per l'assunzione di droghe sintetiche e per la morte di un'amica).

Personaggi secondari

I cattivi

  • Sante Palizzi (2ª serie)
  • Pino Ammendola Sanniti (1ª serie)
  • Maria Coppola (1ª e 4ª serie)
  • Joe Capalbo: Annibale Ruotolo (8ª serie)
  • Vincenzo Matrone (7ª-8ª serie)
  • Benedetto De Giovanni (7ª serie)
  • Nicola Jovine (2ª serie)
  • Mimmo Jovine (3ª serie)
  • I fratelli Nino e Franco Assomma (3ª serie)
  • Giovanni Bellomo (5ª serie)
  • Sergio Fiorentini: Carmelo Paternò (5-7ª serie)
  • Rosalba Pintauro (4ª serie)
  • Carmine Torretta (2ª-4ª serie)
  • Lucia Giordana (5ª e 8ª serie)
  • Giacomo Sorvino (4ª serie)
  • Alessio Giardini (3-4ª serie)
  • Gaetano Santarcangelo (1ª serie)
  • Salvatore Mirante (8ª serie)

Ambientazioni

Chiusura della serie

Mercoledì 5 dicembre 2007 è andato in onda su l'ultimo episodio del telefilm, il 221º, che si colloca cronologicamente 9 mesi dopo la penultima puntata. La decisione di chiudere la serie fu presa dai produttori: Grundy Italia e Rai Fiction.

Successivamente c'è stato lo spin-off La nuova squadra: gli attori provenienti da La squadra erano soltanto Tony Sperandeo, Federico Tocci e Gennaro Silvestro.

Collegamenti esterni

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