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Domenico Maria Bonavera: differenze tra le versioni

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Bonaveri imparò l'arte incisoria presso suo zio, [[Domenico Maria Canuti]], diventando maestro della tecnica della [[puntasecca]].
Bonaveri imparò l'arte incisoria presso suo zio, [[Domenico Maria Canuti]], diventando maestro della tecnica della [[puntasecca]].


Nel 1670 pubblicò le ''Notomie di Titiano'', dedicate al senatore Bolognese Francesco Ghisilieri (1650–1712). Le ''Notomie'' constano di diciassette incisioni anatomiche e di un frontespizio, firmati da Bonaveri 'D.B.S.' (''Domenico Bonavera sculpsit''). Quattordici di queste incisioni sono derivate dalle illustrazioni xilografiche del ''De humani corporis fabrica'' (Basilea, 1543), mentre le rimanenti tre sono tratte dalle illustrazioni delle ''Tabulae anatomicae'' ''sex'' (Venezia, 1538), entrambe opere dell'anatomista e medico fiammingo [[Andrea Vesalio]].<ref>{{Cita libro|autore=A. Ottani e L. Döry|titolo=Dizionario Biografico degli Italiani (XI)|anno=1969|editore=Istituto della Enciclopedia italiana|città=Roma|p=646|numero volume=XI}}</ref> Bonavera attribuì la paternità compositiva delle incisioni a [[Tiziano]], siglando le stampe con l'acronimo 'T.I.D.' (''Titianus invenit et delineavit''), sebbene la critica più recente abbia messo in discussione che Tiziano fosse il disegnatore delle anatomie. Monique Kornell, in un articolo apparso su ''Print Quarterly'', ha suggerito che 'l'utilizzo del nome di Tiziano ... può essere visto sia come uno stratagemma di marketing che accredita il maestro universale ... sia come un tentativo di elevare la statura dello studio dell'anatomia collegandola ad un grande artista di successo’.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=M. Kornell|anno=2016|titolo=A Dating for Domenico Bonaveri’s Notomie di Titiano|rivista=Print Quarterly|volume=XXXIII|p=390}}</ref> Solitamente datate c. 1670, la studiosa ha inoltre proposto una datazione più tarda risalente a c.1685–90.
Nel 1670 pubblicò le ''Notomie di Titiano'', dedicate al senatore Bolognese Francesco Ghisilieri (1650–1712). Le ''Notomie'' constano di diciassette incisioni anatomiche e di un frontespizio, firmati da Bonavera 'D.B.S.' (''Domenico Bonavera sculpsit''). Quattordici di queste incisioni sono derivate dalle illustrazioni xilografiche del ''De humani corporis fabrica'' (Basilea, 1543), mentre le rimanenti tre sono tratte dalle illustrazioni delle ''Tabulae anatomicae'' ''sex'' (Venezia, 1538), entrambe opere dell'anatomista e medico fiammingo [[Andrea Vesalio]].<ref>{{Cita libro|autore=A. Ottani e L. Döry|titolo=Dizionario Biografico degli Italiani (XI)|anno=1969|editore=Istituto della Enciclopedia italiana|città=Roma|p=646|numero volume=XI}}</ref> Bonavera attribuì la paternità compositiva delle incisioni a [[Tiziano]], siglando le stampe con l'acronimo 'T.I.D.' (''Titianus invenit et delineavit''), sebbene la critica più recente abbia messo in discussione che Tiziano fosse il disegnatore delle anatomie. Monique Kornell, in un articolo apparso su ''Print Quarterly'', ha suggerito che 'l'utilizzo del nome di Tiziano ... può essere visto sia come uno stratagemma di marketing che accredita il maestro universale ... sia come un tentativo di elevare la statura dello studio dell'anatomia collegandola ad un grande artista di successo’.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=M. Kornell|anno=2016|titolo=A Dating for Domenico Bonaveri’s Notomie di Titiano|rivista=Print Quarterly|volume=XXXIII|p=390}}</ref> Solitamente datate c. 1670, la studiosa ha inoltre proposto una datazione più tarda risalente agli anni 1685–90 circa.


Tra le opere di Bonavera si ricordano inoltre le numerose stampe di opere religiose:
Tra le opere di Bonavera si ricordano inoltre le numerose stampe di opere religiose:

Versione delle 16:03, 4 apr 2017

Domenico Maria Bonavera, or Bonaveri (Bologna, 16 ottobre 165323 maggio 1731) è stato un incisore italiano.

Bonaveri imparò l'arte incisoria presso suo zio, Domenico Maria Canuti, diventando maestro della tecnica della puntasecca.

Nel 1670 pubblicò le Notomie di Titiano, dedicate al senatore Bolognese Francesco Ghisilieri (1650–1712). Le Notomie constano di diciassette incisioni anatomiche e di un frontespizio, firmati da Bonavera 'D.B.S.' (Domenico Bonavera sculpsit). Quattordici di queste incisioni sono derivate dalle illustrazioni xilografiche del De humani corporis fabrica (Basilea, 1543), mentre le rimanenti tre sono tratte dalle illustrazioni delle Tabulae anatomicae sex (Venezia, 1538), entrambe opere dell'anatomista e medico fiammingo Andrea Vesalio.[1] Bonavera attribuì la paternità compositiva delle incisioni a Tiziano, siglando le stampe con l'acronimo 'T.I.D.' (Titianus invenit et delineavit), sebbene la critica più recente abbia messo in discussione che Tiziano fosse il disegnatore delle anatomie. Monique Kornell, in un articolo apparso su Print Quarterly, ha suggerito che 'l'utilizzo del nome di Tiziano ... può essere visto sia come uno stratagemma di marketing che accredita il maestro universale ... sia come un tentativo di elevare la statura dello studio dell'anatomia collegandola ad un grande artista di successo’.[2] Solitamente datate c. 1670, la studiosa ha inoltre proposto una datazione più tarda risalente agli anni 1685–90 circa.

Tra le opere di Bonavera si ricordano inoltre le numerose stampe di opere religiose:

  • Battesimo di Cristo di Albani
  • Sant'Anna insegna a leggere alla Vergine, Santa Teresa con il bambin Gesù, e il Martirio di Santa Cristina di Canuti
  • San Giovanni di Ludovico Carracci
  • Lot e le sue figlie di Annibale Carracci
  • L'affresco dell'assunzione della Cupola del Duomo di Parma (1697) di Corregio

È stato inoltre l'autore di undici stampe tratte da disegni del Guercino.[3]

Bibliografia

  • P. Bagni, Il Guercino e i suoi incisori, Roma, Ugo Bozzi Editore, 1988.
  • (EN) Bryan, Michael (1886). Robert Edmund Graves. ed., Dictionary of Painters and Engravers, Biographical and Critical (Volume I: A-K). York St. #4, Covent Garden, London;[1].
  • M. Kornell, ‘A Dating for Domenico Bonaveri’s Notomie di Titiano’, Print Quarterly, XXXIII, (2016), pp. 379-390.
  • A. Ottani e L. Döry, Dizionario Biografico degli Italiani, XI, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1969, pp. 646-47.
  1. ^ A. Ottani e L. Döry, Dizionario Biografico degli Italiani (XI), Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1969, p. 646.
  2. ^ M. Kornell, A Dating for Domenico Bonaveri’s Notomie di Titiano, in Print Quarterly, XXXIII, 2016, p. 390.
  3. ^ P. Bagni, Il Guercino e i suoi incisori, Roma, Ugo Bozzi Editore, 1988, pp. 126-28.