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Tazzari Zero: differenze tra le versioni

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{{Auto
'''Tazzari ZERO''' è un'automobile elettrica a due posti prodotto dall'azienda [[Italia|italiana]] Tecno Meccanica Imola SPA.

Si tratta di una vettura concepita, progettata e prodotta interamente in [[Italia]] ad [[Imola]] con carrozzeria chiusa.

== Contesto ==
I primi modelli di quadriciclo elettrico, furono presentati in anteprima mondiale al Motor Show di Bologna nell'anno 2009.

Si tratta di una vettura a due posti, d'impostazione sportiva, l'alimentazione e la trazione sono totalmente elettriche ed è caratterizzata da peso contenuto, come del resto lo sono anche le dimensioni.<ref name="intervista2">{{cita web|url = http://motorshow.blogosfere.it/2009/12/alla-scoperta-delle-tazzari-zero-foto-video-e-intervista-dal-motor-show-2009.html|titolo = intervista responsabile marketing gruppo|accesso = 9 aprile 2012}}</ref>

== Caratteristiche ==

=== Estetiche ===
da un punto di vista estetico ([[stile]], [[ergonomia]] e volumi) la vettura è orientata verso un target giovanile e presenta una natura molto sportiva.<ref>{{cita web|url = http://www.yeslife.it/tazzari-zero-auto-elettrica-sportiva-1937|titolo = yeslife.it tazzari zero|accesso = 9 aprile 2012}}</ref> I volumi sono molto ridotti, soprattutto quello anteriore che è privo dell'ingombro del motore (ma contiene le batterie); tuttavia la [[Carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]] ha una forma tradizionale, due volumi netti, parabrezza poco rastremato e un risultato estetico finale che ricorda le automobili sportive compatte.

Erik Tazzari che ha concepito la vettura ha voluto darle un aspetto molto giovane e dinamico: la scelta dei materiali e le linee stilistiche della vettura lo confermano. La vettura è caratterizzata da tagli netti di superficie: come quello di cintura, che percorre tutta la fiancata, e la forma del finestrino laterale che danno molta dinamicità all'estetica dell'auto. A marcare anche la sportività della vettura è la scelta dei contrasti cromatici fra il corpo carrozzeria e il padiglione, la sporgenza delle minigonne e dei passaruota bombati. Nonostante le tre viste ortogonali siano molto evidenti, caratteristico delle vetture fino ai primi [[Anni 1990|anni novanta]], il raccordo fra il frontale e la fiancata risulta molto ampio, il risultato rimane comunque un po' "schiacciato" ma ciò è dovuto perlopiù alle dimensioni ridotte della vettura e non dalla sua architettura strutturale.
Il frontale è caratterizzato da una mascherina, priva di fori di aerazione, in [[Materie plastiche|materiale polimerico]] di colore nero, nella quale vengono inglobati i [[gruppi ottici]] anteriori. I gruppi ottici anteriori non hanno una forma dedicata, ma sono costituiti unicamente dai faretti di illuminazione, soluzione usata per abbattere i costi di progettazione e produzione. La mascherina in materiale plastico invece permette una notevole libertà di disposizione degli elementi di illuminazione, senza andare a riprogettare la carrozzeria della vettura, ma semplicemente modificando la mascherina stessa, che comporta un costo assai più economico rispetto alle altre parti della carrozzeria. Una soluzione analoga è stata utilizzata anche nel posteriore, dove i gruppi ottici sono costituiti da elementi di illuminazione a led. La vettura viene venduta con cerchi in lega leggera da 15 pollici, tutti però sovradimensionati in proporzioni alle dimensioni dell'auto che è meno di 3 metri di lunghezza.

=== Tecniche ===
Coerente con l'estetica è anche il carattere dell'auto determinato profondamente dal suo assetto sportivo ma soprattutto dalle caratteristiche del motore elettrico, che a differenza di un motore a benzina, può erogare il massimo della coppia già da fermo, garantendo un comportamento molto vivace, caratterizzata anche dall'assenza di un cambio, essendo monomarcia tramite riduttore differenziale. La vettura utilizza [[Accumulatore agli ioni di litio|batterie agli ioni di Litio]] che permettono un'autonomia di 200&nbsp;km. Il motore ([[Motore asincrono|asincrono]] [[trifase]] in posizione centrale abbinato a una [[trazione posteriore]]) sprigiona una potenza di libretto di 15 KW e una coppia massima di 150[[Newton per metro|Nm]]; la vettura raggiunge i 50 [[km/h]] da ferma in 5 secondi circa e una velocità massima di 100&nbsp;km/h. Il [[Telaio (meccanica)|telaio]] è interamente in [[alluminio]], prodotto a [[Imola]] (come del resto tutta la vettura) da una delle aziende controllate dal gruppo Tazzari<ref>{{cita web|url = http://www.tazzari-zero.com/ita/Aziende_del_gruppo|titolo = aziende del gruppo Tazzari|accesso = 9 aprile 2012}}</ref>. La vettura è settabile in 4 modalità di guida.<ref>{{cita web|url = http://www.tazzari-zero.com/public/pdf/FLYER_ZERO_Classic_ita.pdf|titolo = caratteristiche generali e tecniche|accesso = 9 aprile 2012}} (documento .pdf)</ref>

== Versioni ==
La Tazzari Zero viene oggi prodotta e venduta unicamente in versione EM1 cioè automobile 100%, guidabile dai 18 anni con patente B.

La versione commercializzata presenta tutte le caratteristiche di una vettura sportiva ecologica per la mobilità cittadina ma non solo, essendo quest'ultima adatta a percorrere qualsiasi tipo di strada, autostrade incluse.

Ha tutto di serie, sono infatti compresi nelle dotazioni standard:{{Auto
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'''Tazzari Zero''' è un [[quadriciclo]] elettrico a due posti prodotto dall'azienda metalmeccanica [[italia]]na [[Tazzari]]. Si tratta di una vettura concepita, progettata e prodotta interamente in [[Italia]] ad [[Imola]] con carrozzeria chiusa ed aperta stile [[spyder|spider]].

==Contesto==

La vettura viene presentata virtualmente nel [[2008]] attraverso divulgazioni virtuali tramite [[world wide web|rete]] [[internet]], e viene presentata ufficialmente al pubblico in veste definitiva nel [[2009]], durante il [[Motorshow]] di [[Bologna]].<ref>{{cita web|url=http://www.quattroruote.it/notizie/auto-novita/debutta-al-motor-show-di-bologna-tazzari-zero|titolo=quattroruote.it Tazzari Zero debutto motorshow Bologna|accesso=9 aprile 2012}}</ref><ref name=GAB1209>{{en}}{{Cita web|url=http://green.autoblog.com/2009/12/08/tazzari-zero-debuts-at-bologna-motor-show-price-revealed/|titolo=Tazzari Zero debutta al Motor Show di Bologna, rivelato il listino prezzi|accesso=22 novembre 2010|opera=[[AutoblogGreen]]}}</ref>
Si tratta di una vettura a due posti, d'impostazione sportiva, l'alimentazione e la trazione è totalmente elettrica ed è caratterizzata da peso contenuto, come del resto lo sono anche le dimensioni.<ref name=intervista>{{cita web|url=http://motorshow.blogosfere.it/2009/12/alla-scoperta-delle-tazzari-zero-foto-video-e-intervista-dal-motor-show-2009.html|titolo=intervista responsabile marketing gruppo|accesso=9 aprile 2012}}</ref>

==Caratteristiche==
===Estetiche===

da un punto di vista estetico ([[stile]], [[ergonomia]] e volumi) la vettura è orientata verso un target giovanile e presenta una natura molto sportiva.<ref>{{cita web|url=http://www.yeslife.it/tazzari-zero-auto-elettrica-sportiva-1937|titolo=yeslife.it tazzari zero|accesso=9 aprile 2012}}</ref> I volumi sono molto ridotti, soprattutto quello anteriore che è privo dell'ingombro del motore (ma contiene le batterie); tuttavia la [[carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]] ha una forma tradizionale, due volumi netti, parabrezza poco rastremato e un risultato estetico finale che ricorda le automobili del secolo antecedente a quello della vettura; il risultato formale finale infatti è molto razionale e si discosta dalla concezione di sportivo. Nonostante questo è evidente che chi ha concepito la vettura ha voluto darle un aspetto molto giovane e dinamico: la scelta dei materiali e le linee stilistiche della vettura lo confermano. La vettura è caratterizzata da tagli netti di superficie: come quello di cintura, che percorre tutta la fiancata, e la forma del finestrino laterale che danno molta dinamicità all'estetica dell'auto. A marcare anche la sportività della vettura è la scelta dei contrasti cromatici fra il corpo carrozzeria e il padiglione, la sporgenza delle minigonne e dei passaruota bombati. Nonostante le tre viste ortogonali siano molto evidenti, caratteristico delle vetture fino ai primi [[anni 1990|anni novanta]], il raccordo fra il frontale e la fiancata risulta molto ampio, il risultato rimane comunque un po' "schiacciato" ma ciò è dovuto perlopiù alle dimensioni ridotte della vettura e non dalla sua architettura strutturale.
Il frontale è caratterizzato da una mascherina, priva di fori di aerazione, in [[materie plastiche|materiale polimerico]] di colore nero, nella quale vengono inglobati i [[gruppi ottici]] anteriori. I gruppi ottici anteriori non hanno una forma dedicata, ma sono costituiti unicamente dai faretti di illuminazione, soluzione usata per abbattere i costi di progettazione e produzione. La mascherina in materiale plastico invece permette una notevole libertà di disposizione degli elementi di illuminazione, senza andare a riprogettare la carrozzeria della vettura, ma semplicemente modificando la mascherina stessa, che comporta un costo assai più economico rispetto alle altre parti della carrozzeria. Una soluzione analoga è stata utilizzata anche nel posteriore, dove i gruppi ottici sono costituiti da elementi di illuminazione a led. La vettura viene venduta con cerchi in lega leggera di diverso raggio (dai 15 ai 18), tutti però sovradimensionati in proporzioni alle dimensioni dell'auto che è di 2880 [[millimetro|mm]].<ref name=intervista/><ref>{{cita web|url=http://www.autoblog.it/post/23785/motor-show-di-bologna-live-2009-tazzari-zero|titolo= articolo sulla Tazzari Zero|accesso=9 aprile 2012}}</ref>

===Tecniche===

Coerente con l'estetica è anche il carattere dell'auto determinato profondamente dal suo assetto sportivo ma soprattutto dalle caratteristiche del motore elettrico, che a differenza di un motore a benzina, può erogare il massimo della coppia già da fermo, garantendo un comportamento molto vivace, caratterizzata anche dall'assenza di un cambio, essendo monomarcia tramite riduttore differenziale. La vettura utilizza [[Accumulatore agli ioni di litio|batterie agli ioni di Litio]] che permettono un'autonomia di 140&nbsp;km. Il motore ([[motore asincrono|asincrono]] [[trifase]] in posizione centrale abbinato a una [[trazione posteriore]]) sprigiona una potenza di libretto di 15 KW e una coppia massima di 150[[Newton per metro|Nm]]; la vettura raggiunge i 50 [[km/h]] da ferma in 5 secondi circa e una velocità massima di 100&nbsp;km/h. Il [[telaio (meccanica)|telaio]] è interamente in [[alluminio]], prodotto a [[Imola]] (come del resto tutta la vettura) da una delle aziende controllate dal gruppo Tazzari<ref>{{cita web|url=http://www.tazzari-zero.com/ita/Aziende_del_gruppo|titolo=aziende del gruppo Tazzari|accesso=9 aprile 2012}}</ref>. La vettura è settabile in 4 modalità di guida.<ref>{{cita web|url=http://www.tazzari-zero.com/public/pdf/FLYER_ZERO_Classic_ita.pdf|titolo=caratteristiche generali e tecniche|accesso=9 aprile 2012}} (documento .pdf)</ref>

==Versioni==

La Tazzari Zero viene venduta in 4 versioni distinte, 3 di queste differiscono quasi esclusivamente nel tipo di allestimento, la quarta invece è la versione [[spider]] denominata ''Speedster''.

===Zero Speedster per i 150 anni dell'Unità d'Italia===
In occasione del [[Anniversario dell'Unità d'Italia#150º anniversario|150° dell'Unità d'Italia]], nel [[2011]], è stata presentata la versione "scoperta" della Zero; tale versione differisce per l'assenza del tettuccio, che può essere completamente tolto o sostituito da uno in tela e i montanti anteriori (e roll bar trasversale) irrobustiti.<ref>{{cita web|url=http://www.tazzari-zero.com/ita/Car_configurator_speedster|titolo=Zero speedster sul sito ufficiale|accesso=9 aprile 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.virtualcar.it/tazzari-zero-speedster-150-italia/|titolo=virtualcar.it tazzari zero speedster 150 Italia|accesso=9 aprile 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.tazzari-zero.com/ita/Made_in_Italy|titolo=concetto di Made in Italy sul sito ufficiale|accesso=9 aprile 2012}}</ref>


==Altri progetti==
==Altri progetti==

Versione delle 14:11, 26 mag 2015

Tazzari Zero
Descrizione generale
CostruttoreItalia (bandiera) Tazzari
Tipo principaleQuadriciclo
Altre versionispider
Produzionedal 2009
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza2.880 mm
Larghezza1.560 mm
Altezza1.425 mm
Massada 542 kg
Altro
AssemblaggioImola

Tazzari Zero è un quadriciclo elettrico a due posti prodotto dall'azienda metalmeccanica italiana Tazzari. Si tratta di una vettura concepita, progettata e prodotta interamente in Italia ad Imola con carrozzeria chiusa ed aperta stile spider.

Contesto

La vettura viene presentata virtualmente nel 2008 attraverso divulgazioni virtuali tramite rete internet, e viene presentata ufficialmente al pubblico in veste definitiva nel 2009, durante il Motorshow di Bologna.[1][2] Si tratta di una vettura a due posti, d'impostazione sportiva, l'alimentazione e la trazione è totalmente elettrica ed è caratterizzata da peso contenuto, come del resto lo sono anche le dimensioni.[3]

Caratteristiche

Estetiche

da un punto di vista estetico (stile, ergonomia e volumi) la vettura è orientata verso un target giovanile e presenta una natura molto sportiva.[4] I volumi sono molto ridotti, soprattutto quello anteriore che è privo dell'ingombro del motore (ma contiene le batterie); tuttavia la carrozzeria ha una forma tradizionale, due volumi netti, parabrezza poco rastremato e un risultato estetico finale che ricorda le automobili del secolo antecedente a quello della vettura; il risultato formale finale infatti è molto razionale e si discosta dalla concezione di sportivo. Nonostante questo è evidente che chi ha concepito la vettura ha voluto darle un aspetto molto giovane e dinamico: la scelta dei materiali e le linee stilistiche della vettura lo confermano. La vettura è caratterizzata da tagli netti di superficie: come quello di cintura, che percorre tutta la fiancata, e la forma del finestrino laterale che danno molta dinamicità all'estetica dell'auto. A marcare anche la sportività della vettura è la scelta dei contrasti cromatici fra il corpo carrozzeria e il padiglione, la sporgenza delle minigonne e dei passaruota bombati. Nonostante le tre viste ortogonali siano molto evidenti, caratteristico delle vetture fino ai primi anni novanta, il raccordo fra il frontale e la fiancata risulta molto ampio, il risultato rimane comunque un po' "schiacciato" ma ciò è dovuto perlopiù alle dimensioni ridotte della vettura e non dalla sua architettura strutturale. Il frontale è caratterizzato da una mascherina, priva di fori di aerazione, in materiale polimerico di colore nero, nella quale vengono inglobati i gruppi ottici anteriori. I gruppi ottici anteriori non hanno una forma dedicata, ma sono costituiti unicamente dai faretti di illuminazione, soluzione usata per abbattere i costi di progettazione e produzione. La mascherina in materiale plastico invece permette una notevole libertà di disposizione degli elementi di illuminazione, senza andare a riprogettare la carrozzeria della vettura, ma semplicemente modificando la mascherina stessa, che comporta un costo assai più economico rispetto alle altre parti della carrozzeria. Una soluzione analoga è stata utilizzata anche nel posteriore, dove i gruppi ottici sono costituiti da elementi di illuminazione a led. La vettura viene venduta con cerchi in lega leggera di diverso raggio (dai 15 ai 18), tutti però sovradimensionati in proporzioni alle dimensioni dell'auto che è di 2880 mm.[3][5]

Tecniche

Coerente con l'estetica è anche il carattere dell'auto determinato profondamente dal suo assetto sportivo ma soprattutto dalle caratteristiche del motore elettrico, che a differenza di un motore a benzina, può erogare il massimo della coppia già da fermo, garantendo un comportamento molto vivace, caratterizzata anche dall'assenza di un cambio, essendo monomarcia tramite riduttore differenziale. La vettura utilizza batterie agli ioni di Litio che permettono un'autonomia di 140 km. Il motore (asincrono trifase in posizione centrale abbinato a una trazione posteriore) sprigiona una potenza di libretto di 15 KW e una coppia massima di 150Nm; la vettura raggiunge i 50 km/h da ferma in 5 secondi circa e una velocità massima di 100 km/h. Il telaio è interamente in alluminio, prodotto a Imola (come del resto tutta la vettura) da una delle aziende controllate dal gruppo Tazzari[6]. La vettura è settabile in 4 modalità di guida.[7]

Versioni

La Tazzari Zero viene venduta in 4 versioni distinte, 3 di queste differiscono quasi esclusivamente nel tipo di allestimento, la quarta invece è la versione spider denominata Speedster.

Zero Speedster per i 150 anni dell'Unità d'Italia

In occasione del 150° dell'Unità d'Italia, nel 2011, è stata presentata la versione "scoperta" della Zero; tale versione differisce per l'assenza del tettuccio, che può essere completamente tolto o sostituito da uno in tela e i montanti anteriori (e roll bar trasversale) irrobustiti.[8][9][10]

Altri progetti

Note

  1. ^ quattroruote.it Tazzari Zero debutto motorshow Bologna, su quattroruote.it. URL consultato il 9 aprile 2012.
  2. ^ (EN) Tazzari Zero debutta al Motor Show di Bologna, rivelato il listino prezzi, in AutoblogGreen. URL consultato il 22 novembre 2010.
  3. ^ a b intervista responsabile marketing gruppo, su motorshow.blogosfere.it. URL consultato il 9 aprile 2012.
  4. ^ yeslife.it tazzari zero, su yeslife.it. URL consultato il 9 aprile 2012.
  5. ^ articolo sulla Tazzari Zero, su autoblog.it. URL consultato il 9 aprile 2012.
  6. ^ aziende del gruppo Tazzari, su tazzari-zero.com. URL consultato il 9 aprile 2012.
  7. ^ caratteristiche generali e tecniche (PDF), su tazzari-zero.com. URL consultato il 9 aprile 2012. (documento .pdf)
  8. ^ Zero speedster sul sito ufficiale, su tazzari-zero.com. URL consultato il 9 aprile 2012.
  9. ^ virtualcar.it tazzari zero speedster 150 Italia, su virtualcar.it. URL consultato il 9 aprile 2012.
  10. ^ concetto di Made in Italy sul sito ufficiale, su tazzari-zero.com. URL consultato il 9 aprile 2012.

Collegamenti esterni