Coordinate: 26°29′N 8°28′E

Illizi: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
MICHI abba (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Botcrux (discussione | contributi)
Riga 53: Riga 53:
Durante il periodo coloniale francese era nota con il nome di Fort Polignac.
Durante il periodo coloniale francese era nota con il nome di Fort Polignac.


Illizi è servita da un aeroporto situato 5 km a nord della città
Illizi è servita da un aeroporto situato 5 km a nord della città


==La valle di Illizzi==
==La valle di Illizzi==
Riga 59: Riga 59:
La valle di Illizi è famosa per le migliaia di incisioni di età neolitica presenti nel percorso all'interno di un canyon, che furono inventariate nel 1959 da [[Henri Lhote]], massimo esperto del settore, su richiesta dal [[Museo nazionale del Bardo|Museo del Bardo]] di Algeri.<ref>Cfr. Henri Lhote, ''Les gravures rupestres de l'Oued Djerat'', SNED, Alger, 1976</ref>
La valle di Illizi è famosa per le migliaia di incisioni di età neolitica presenti nel percorso all'interno di un canyon, che furono inventariate nel 1959 da [[Henri Lhote]], massimo esperto del settore, su richiesta dal [[Museo nazionale del Bardo|Museo del Bardo]] di Algeri.<ref>Cfr. Henri Lhote, ''Les gravures rupestres de l'Oued Djerat'', SNED, Alger, 1976</ref>


A Nafeg, una località all'interno della valle che Lhote chiamò Nafeg superiore e Nafeg inferiore, ci sono due palmeti. Nella prima località sono presenti tracce di [[zeribe]] che furono antiche abitazioni e dei silos per contenere i datteri, molto antichi che vennero utilizzati come ripari segreti per i viveri di riserva.
A Nafeg, una località all'interno della valle che Lhote chiamò Nafeg superiore e Nafeg inferiore, ci sono due palmeti. Nella prima località sono presenti tracce di [[zeribe]] che furono antiche abitazioni e dei silos per contenere i datteri, molto antichi che vennero utilizzati come ripari segreti per i viveri di riserva.


Nelle vicinanze c'è un piccolo rifugio decorato con pitture in ocra dette del "[[periodo cavallino]]". Le raffigurazioni mostrano palme da dattero, ben curate e accanto un dipinto dello stesso periodo, [[1000 a.C.]]<ref>Cfr. Henri Lhote, ''ibid.''</ref>: che evidenzia un carro nello stile del “galoppo volante”.
Nelle vicinanze c'è un piccolo rifugio decorato con pitture in ocra dette del "[[periodo cavallino]]". Le raffigurazioni mostrano palme da dattero, ben curate e accanto un dipinto dello stesso periodo, [[1000 a.C.]]<ref>Cfr. Henri Lhote, ''ibid.''</ref>: che evidenzia un carro nello stile del “galoppo volante”.
Riga 65: Riga 65:
==Altri progetti==
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Illizi}}
{{interprogetto|commons=Category:Illizi}}






















==Note==
==Note==
<references/>
<references/>


[[Categoria:Città dell'Algeria]]
[[Categoria:Centri abitati dell'Algeria]]

Versione delle 21:24, 4 gen 2015

Template:Avvisounicode

Illizi
comune
إليزي
Illizi – Veduta
Illizi – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Algeria Algeria
ProvinciaIllizi
DistrettoIllizi
Territorio
Coordinate26°29′N 8°28′E
Altitudine556 m s.l.m.
Superficie75 945 km²
Abitanti10 163 (1998)
Densità0,13 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale33000
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Algeria
Illizi
Illizi

Illizi è una città dell'Algeria orientale, capoluogo della omonima provincia, dell'omonimo distretto e dell'omonima municipalità. È una località turistica; a Illizi si trova infatti uno degli ingressi al Parco Nazionale di Tassili N'Ajjer, noto per la grande quantità di pitture rupestri preistoriche.

Durante il periodo coloniale francese era nota con il nome di Fort Polignac.

Illizi è servita da un aeroporto situato 5 km a nord della città

La valle di Illizzi

L'archeologo Henri Lhote in Mauritania nel 1967

La valle di Illizi è famosa per le migliaia di incisioni di età neolitica presenti nel percorso all'interno di un canyon, che furono inventariate nel 1959 da Henri Lhote, massimo esperto del settore, su richiesta dal Museo del Bardo di Algeri.[1]

A Nafeg, una località all'interno della valle che Lhote chiamò Nafeg superiore e Nafeg inferiore, ci sono due palmeti. Nella prima località sono presenti tracce di zeribe che furono antiche abitazioni e dei silos per contenere i datteri, molto antichi che vennero utilizzati come ripari segreti per i viveri di riserva.

Nelle vicinanze c'è un piccolo rifugio decorato con pitture in ocra dette del "periodo cavallino". Le raffigurazioni mostrano palme da dattero, ben curate e accanto un dipinto dello stesso periodo, 1000 a.C.[2]: che evidenzia un carro nello stile del “galoppo volante”.

Altri progetti

Note

  1. ^ Cfr. Henri Lhote, Les gravures rupestres de l'Oued Djerat, SNED, Alger, 1976
  2. ^ Cfr. Henri Lhote, ibid.