Etrog: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
TorahPerson10 (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
{{Avvisounicode}}
{{Avvisounicode}}
[[File:Etrog diagram.jpg|thumb|right|150px|Diagramma che rappresenta le proprieta di un etrog]]
[[File:Etrog diagram.jpg|thumb|right|150px|Diagramma che rappresenta le proprietà di un etrog]]
'''Etrog''' ([[ebraico]]: '''אֶתְרוֹג''') è il nome ebraico con cui è conosciuto anche il [[Citrus medica|cedro]] (''Citrus medica'') che nella religione ebraica rappresenta una delle piante usate per celebrare i giorni di [[Sukkot]] ed [[Hoshannah Rabbah]].
'''Etrog''' ([[ebraico]]: '''אֶתְרוֹג''') è il nome ebraico con cui è conosciuto anche il [[Citrus medica|cedro]] (''Citrus medica'') che nella religione ebraica rappresenta una delle piante usate per celebrare i giorni di [[Sukkot]] ed [[Hoshannah Rabbah]].


Questo nome originariamente indicava ogni varietà di cedro ma in molte lingue è adottato come neologismo e il suo significato si è ristretto a specifiche varietà di agrumi usate nei riti giudaici. Ad ogni modo con questo nome non si indica scientificamente nessuna specifica varietà di pianta. La parola attuale, a volte traslitterata in ''Ethrog'', secondo l'uso yemenita, è il risultato della romanizzazione degli ebrei, e segue la pronuncia [[sefarditi|sefardita]], oggi ampiamente usata nell'ebraico contemporaneo di [[Israele]]. Esiste invece la forma ''esrog'' o ''esrig'' nella lingua [[aschenaziti|aschenazita]] e nello [[yiddish]].<ref> [http://lib.ucr.edu/agnic/webber/Vol1/Chapter4.html#acid The Citrus Industry]</ref>
Questo nome originariamente indicava ogni varietà di cedro, ma in molte lingue è adottato come neologismo e il suo significato si è ristretto a specifiche varietà di agrumi usate nei riti giudaici. Ad ogni modo con questo nome non si indica scientificamente nessuna specifica varietà di pianta. La parola attuale, a volte traslitterata in ''Ethrog'', secondo l'uso yemenita, è il risultato della romanizzazione degli ebrei, e segue la pronuncia [[sefarditi|sefardita]], oggi ampiamente usata nell'ebraico contemporaneo di [[Israele]]. Esiste invece la forma ''esrog'' o ''esrig'' nella lingua [[aschenaziti|aschenazita]] e nello [[yiddish]].<ref> [http://lib.ucr.edu/agnic/webber/Vol1/Chapter4.html#acid The Citrus Industry]</ref>


==Tradizione letteraria==
==Tradizione letteraria==

Versione delle 15:24, 14 lug 2013

Template:Avvisounicode

Diagramma che rappresenta le proprietà di un etrog

Etrog (ebraico: אֶתְרוֹג) è il nome ebraico con cui è conosciuto anche il cedro (Citrus medica) che nella religione ebraica rappresenta una delle piante usate per celebrare i giorni di Sukkot ed Hoshannah Rabbah.

Questo nome originariamente indicava ogni varietà di cedro, ma in molte lingue è adottato come neologismo e il suo significato si è ristretto a specifiche varietà di agrumi usate nei riti giudaici. Ad ogni modo con questo nome non si indica scientificamente nessuna specifica varietà di pianta. La parola attuale, a volte traslitterata in Ethrog, secondo l'uso yemenita, è il risultato della romanizzazione degli ebrei, e segue la pronuncia sefardita, oggi ampiamente usata nell'ebraico contemporaneo di Israele. Esiste invece la forma esrog o esrig nella lingua aschenazita e nello yiddish.[1]

Tradizione letteraria

Lo stesso argomento in dettaglio: Albero della conoscenza del bene e del male.

La pianta compare nella Bibbia come pri eitz hadar (פְּרִי עֵץ הָדָר), cioè "un frutto dal bell'albero". In ebraico moderno la parola hadar è ancora utilizzata per indicare il genere Citrus. Il filosofo Nahmanides (1194 – c. 1270) sostiene che la parola era il nome originario ebraico per indicare il cedro, che poi fu sostituita dalla forma aramaica etrog. Questa seconda forma inoltre è anche diffusa nella lingua araba, per cui con itranj (اترنج), citato nella letteratura hadith, si indica il frutto del cedro, probabilmente seguendo l'uso ebraico.

Aspetto fisico

Il frutto è maturo per essere raccolto quando raggiunge circa 15 centimetri di larghezza. Secondo l'Halakhah è sufficiente che il frutto comunque raggiunga la grandezza di un uovo di gallina per gli usi rituali, o almeno stare tutto dentro il palmo di una mano. Se supera queste dimensioni non è consigliato farne uso per funzioni religiose.

Un etrog marocchino

Gli etrog variano nella forma, a seconda della varietà di cedro che viene usata per i riti sacri, tanto che diverse piante spesso generano diverse forme, o persino uno stesso albero può generale frutti di aspetto variegato. Un etrog che sia completamente rotondo e comunque uniforme è considerato improprio per gli usi religiosi e nemmeno i frutti dalla punta eccessivamente ricurva sono consigliati. Le nervature devono essere tutte rivolte verso il basso, così come avviene nei frutti che nascono e si sviluppano in posizione verticale. Spesso infatti le rughe sui frutti vengono distorte dal peso del frutto che per il peso tende a piegarsi verso il basso, benché la gemma originariamente fosse diversamente disposta.

Voci correlate

Note

Altri progetti

  Portale Cucina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cucina