Trittico dell'Annunciazione (Lorenzo Monaco): differenze tra le versioni
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L''''''Annunciazione''''' è un dipinto di [[Lorenzo Monaco]] conservato alla [[Galleria dell'Accademia]] e proveniente dal [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Firenze)|monastero camaldolese di Santa Maria degli Angeli]] a [[Firenze]]. Si tratta di una tempera su tavola (130×230 cm), dipinta secondo lo stile [[gotico internazionale]]. È attribuita al [[1410]]-[[1415]]. La tavola è correlata da quattro pannelli laterali di santi: ''[[Santa Caterina d'Alessandria]], [[Sant'Antonio Abate]], [[San Procolo]]'' e ''[[San Francesco d'Assisi]]''. |
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Il dipinto, a fondo oro, è composto da due pannelli cuspidati, uniti nella parte centrale e in basso senza soluzione di continuità. A sinistra sta planando l'Angelo, con le braccia incrociate sul petto, la fiammella dell'ispirazione divina sulla testa e i piedi mollemente distesi tra le nuvole, di colori cangianti tra raggi dorati di luce, che assorbono la sua caduta. |
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== Bibliografia == |
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Versione delle 01:07, 28 ott 2009
L'Annunciazione è un dipinto di Lorenzo Monaco conservato alla Galleria dell'Accademia e proveniente dal monastero camaldolese di Santa Maria degli Angeli a Firenze. Si tratta di una tempera su tavola (130×230 cm), dipinta secondo lo stile gotico internazionale. È attribuita al 1410-1415. La tavola è correlata da quattro pannelli laterali di santi: Santa Caterina d'Alessandria, Sant'Antonio Abate, San Procolo e San Francesco d'Assisi.
Descrizione e stile
Il dipinto, a fondo oro, è composto da due pannelli cuspidati, uniti nella parte centrale e in basso senza soluzione di continuità. A sinistra sta planando l'Angelo, con le braccia incrociate sul petto, la fiammella dell'ispirazione divina sulla testa e i piedi mollemente distesi tra le nuvole, di colori cangianti tra raggi dorati di luce, che assorbono la sua caduta.
A destra si trova Maria, seduta su un trono risalzato di una gradito e reso invisibile da un sontuoso drappo dorato, che avvolge sinuosamente la spalliera e le due gugliette sui braccioli. Anche il corpo della Vergine è, tranne una mano e la testa, completamente nascosto dal mantello azzurro, nonostante la luce e il panneggio definiscano la posizione asimmetrica delle due ginocchia, sotto le quali non si vedono le gambe o dei piedi, tranne una minuscola punta di scarpa sinistra. Maria ha una posizione ritrosa, che ricorda la pittura senese del secolo precedente (ad esempio l'Annunciazione tra i santi Ansano e Margherita di Simone Martini), anche se qui il suo volto è più sereno e meno aristocratico, ma pur sempre dolcissimo. Dietro la Vergine si trova un accenno di casa con una mensola ed un portale ad arco aperto, che lascia intravedere la bifora traforata all'interno. Poco distante dal capo della Vergine vola la colomba dello Spirito Santo.
Tutta la scena è dominata dai giochi lineari dei panneggi, che con ampie falcate ritmiche, disegnano dei raffinatissimi arabeschi tipici della svolta verso lo stile gotico internazionale di Lorenzo dopo il 1404, dettata probabilmente dall'influenza di Gherardo Starnina e Lorenzo Ghiberti. Nonostante ciò il sentimento religioso resta il punto focale, che viene esaltato dalla compostezza delle figure e dalla raffinatissima tecnica pittorica, dove prevalgono tonalità chiare e cangianti, che creano un mistico distacco dalla realtà.
Bibliografia
- D. Parenti e A. Tartuferi (a cura di), Intorno a Lorenzo Monaco. Nuovi studi sulla pittura tardogotica, atti dei convegni (Fabriano-Foligno-Firenze, 2006), Sillabe, Livorno 2007.