Subiaco: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Gacbot (discussione | contributi)
m tab:
YurikBot (discussione | contributi)
m robot Aggiungo: de, en, eo, nl
Riga 98: Riga 98:
[[Categoria:Comuni italiani]]
[[Categoria:Comuni italiani]]


[[de:Subiaco]]
[[en:Subiaco, Italy]]
[[eo:Subiaco]]
[[nl:Subiaco]]
[[pl:Subiaco]]
[[pl:Subiaco]]
[[pt:Subiaco]]
[[pt:Subiaco]]

Versione delle 11:20, 5 apr 2006

Template:Comune

Ponte sull'Aniene

Subiaco è un comune di 8.931 abitanti della provincia di Roma, a 408 m d'alt. nell'alta valle dell'Aniene, alla destra del fiume.

Il pittoresco borgo medievale, costruito a scalinata su una rupe rocciosa che domina la valle dell'Aniene, all'uscita del fiume dalla selvaggia gola calcarea ove si trovano i venerati monasteri benedettini del Sacro Speco e di Santa Scolastica, è centro di altissimo interesse religioso e artistico, nonché turistico.

Storia e arte

Sono stati identificati avanzi della residenza di Nerone, attorno alla quale si sviluppò il centro, costituita da un complesso di edifici a diverso livello in posizione elevata sulla riva destra dell'Aniene, presso una serie di laghi artificiali; è stato messo in luce un cospicuo nucleo a due piani con grande nicchia absidata e vasti ambienti comunicanti.

Un grandioso ponte-diga, che collegava le due sponde e serviva da sbarramento per le acque, detto pons marmoreus, è oggi interamente scomparso; restano solo tracce delle fondazioni.

Nella villa, di appartenenza imperiale fino al III° secolo d.C., sono stati rinvenuti una testa femminile dormiente e il ritratto di un efebo, ora entrambi a Roma (presso il Museo Nazionale Romano).

Le origini dell'attuale abbazia benedettina risalgono agli inizi del VI° secolo, allorché San Benedetto da Norcia, dopo l'esperimento di vita eremitica condotto in un antro presso l'antica villa ivi costruita da Nerone, fondò nella zone del sublacense dodici monasteri per dare ospitalità ai suoi primi discepoli, provenienti in parte dalla nobiltà romana.

In seguito (XII° secolo) per iniziativa di insigni abati fu costruito il santuario-monastero del Sacro Speco, eretto sopra l'originaria memoria del santo.

Dei dodici monasteri fondati San Benedetto è rimasto (ricostruito) quello di Santa Scolastica, l'attuale abbazia, che conserva il titolo di Protocenobio, mentre gli altri andarono distrutti relativamente presto.

Nel IX° secolo il monastero di Santa Scolastica subì due devastazioni da parte dei saraceni: l'una nell'828-829, l'altra probabilmente nell'876-877.

Nel X° secolo ricevette donazioni da diversi papi (Giovanni X, Leone VII, Giovanni XII, Benedetto VII, Gregorio V) che ingrandirono il territorio dell'abbazia.

Sempre con il favore pontificio, l'abbazia conobbe un periodo di grande splendore nei secoli [XI secolo|XI]] e XII diventando feudo assai ambito per la sua potenza economica e politica.

Le continue lotte con le famiglie feudali portarono tuttavia alla sua decadenza. Eretta in commenda da Papa Callisto III (1456), passò in tempi successivi ai Colonna (1492), ai Borghese (1608) e ai Barberini (1633).

Nel 1753, Papa Benedetto XIV privò gli abati commendatari della giurisdizione temporale, lasciando però quella ecclesiastica e spiarituale. Soppressa dai francesi (all'inizio del XIX° secolo), restaurata poco dopo da Papa Pio VII, l'abbazia fu reintegrata nei suoi privilegi di abbazia nullius da Papa Benedetto XV (1915).

Il monastero di Santa Scolastica si articola intorno a tre chiostri:

La chiesa gotica, con campanile romanico, fu trasformata nel 1771-1776 dall'architetto Giacomo Quarenghi in forme neoclassiche.

Il monastero del Sacro Speco (o di san Benedetto) si presenta oggi come un edificio altamente scenografico e pittoresco, insediato nella curvatura di una immensa parete di roccia e sorretto da nove alte arcate, in parte ogivali.

L'interno, complicato labirinto di ambienti, chiesette, cappelle, talvolta ricavate dalla roccia, è ricoperto da una preziosa decorazione a fresco di varie epoche, dalle prime opere bizantine (VIII° secolo) al prezioso ritratto di San Francesco (1223), alle pitture di Magister Consolus (seconda metà del XIII° secolo), ai notevoli affreschi di scuola toscana e umbra della chiesa superiore e di altri ambienti (secoli XIV e XV).

Notevole anche la statua di San Benedetto, opera di Antonio Raggi (1657).

Altri monumenti notevoli di Subiaco sono:

  • la Rocca abbaziale, medievale ma largamente trasformata fra i secoli XVI e XVII);
  • la Chiesa di San Francesco del 1327, con altari lignei e pregevoli pitture dei secoli XV e XVI
  • le Chiese neoclassiche di Sant'Andrea e di Santa Maria della Valle che, insieme a quella citata di Santa Scolastica e con il palazzo di Pio VI nella rocca, compongono uno dei più bei complessi neoclassici italiani.

Amministrazione

  • Sindaco: Francesco Lando, dal 05/2001.
  • Comune: Centralino 0774 82.401
  • Fa parte della Comunità Montana "Valle dell'Aniene"
  • Classificazione climatica: zona D, 2034 GR/G

Collegamenti esterni


Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]


Template:Provincia di Roma

  1. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.